fosse l'ultima cosa che faccio ti prenderò, SamX Dean

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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:52




Sam

Se avesse potuto avrebbe riso! Sentiva la vittoria in pugno e il sapore era così dolce qusi al punto di stordirlo. Percepiva come stesse diventando creta nelle sue mani, come si fosse lasciato convincere a fare sesso. Violento e vitale sesso. Tuttavia, non era ancora sicuro di voler lasciare che l'altro lo prendesse. Non lo sentiva ancora pronto. Era ancora troppo sicuro di sè stesso per concedersi il lusso di farsi possedere e concederglisi totalmente. Dopotutto, non sarebbe stato da lui arrendersi alla prima occasione... anche se la situazione sembrava volgergli a favore! Passò entrambe le mani sulle natiche e gliele strinse, palpandole e muovendole leggermente in avanti verso la sua bocca chiusa sul suo sesso pulsante. Aveva cambiato idea. Non gli avrebbe più negato l'orgasmo. Ora che l'altro aveva espresso la volontà di scopare poteva farsi scorrere il suo seme lungo la gola. Sapeva che sarebbe stato quasi uno schiaffo morale per l'altro ed era esattamente quello che voleva. Desiderava farlo sentire decisamente vulnerabile nelle sue mani... forse l'unico motivo di quell'estenuante, ma divertente caccia era proprio quello: frantumare il suo orgoglio e la sua dannata faccia tosta ora contrita dal piacere. "Dopo Winchester" sussurrò divertito per poi mordergli la punta e ricoprire l'asta di baci e succhiotti. Tornò ad inglobarlo nella bocca giocando solo di lingua e denti. Non l'avrebbe liberato fino a che non gli fosse venuto in bocca, possibilmente con un sonoro gemito appagato. Rise internamente. Dubitava si sarebbe abbassato a tanto.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:53
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Si morse a sangue le labbra mentre sentiva le mani di quello sporco bastardo impastargli le natiche, voleva farlo impazzire. percepiva la sua bocca inglobarlo e succhiare con forza, usando con maestria sia la lingua che i denti, giocando con la sua erezione.
Avrebbe potuto implorarlo in quel momento, implorarlo di lasciarlo andare e premettergli di spingersi in quel corpo affascinante che si era scelto, avrebbe potuto supplicarlo di farsi scopare e proporgli di diventare il suo giochino sessuale se quello sarebbe bastato a farsi lasciare da quella presa che ancora lo bloccava al muro e poterselo finalmente fottere.
Ed invece no! Voleva farlo impazzire.
"cazzo..."
gemette spingendo la testa contro al muro per impedirsi di guardarlo.
"Fottuto stronzo..."
In quel momento tutte le sue idee per distruggerlo erano andate a puttane, così come il suo orgoglio di cacciatore, la sua professionalità... tutto...
Il desiderio era fuoco nelle vene, avrebbe voluto spingergli il sesso in gola se l'altro desiderava quello... Dio... perchè proprio con un demone sentiva tutto quello?
Gemette piano, stringendo di più in denti sulle labbra mentre si rilasciava in quella bocca ustionante e perfetta.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:55




Sam

L'aria era ormai pregna dei gemiti bassi di Dean. La sua voce, timida e restia a uscire, aveva finalmente superato la barriera del suono e ora donava sommessi mugolii di appagamento e presenza. Il volto su cui aveva sempre letto rabbia e frustrazione ora era una perfetta maschera del piacere e, guardarlo, lo eccitava al punto tale da stupirlo. Aveva mantenuto saldo il suo autocontrollo e aveva continuato a usare la propria bocca al meglio, resistendo alla tentazione di mettersi a 90° di fronte a lui e farsi prendere. La necessità di sentirlo dentro di sè era in rapida ascesa, procedeva velocemente lungo la scalata della hit parade come avrebbe fatto l'ultimo successo musicale del momento. Se si fosse guardato intorno si sarebbe accorto di come quello non fosse il luogo più adatto a risvegliare l'ispirazione sessuale. Le pareti, compresa quella contro la quale era appeso un quanto mai godurioso cacciatore, erano dipinte di uno stomachevole color rosa confetto e un po' ovunque si scorgevano tulle e pizzo. La libreria, di fronte al letto a baldacchino, esibiva una vasta collezione di bambole e peluche. Gli stessi futili libricini che aveva sfogliato nell'attesa raccontavano di frivole principesse tutte tacchi a spillo e feromoni! Osservando di sbieco il ragazzo che gli stava davanti non poteva non farne un paragone. Poteva quasi immaginarselo vestito di un lungo abito tutto rosa e fiocchetti mentre, con un'espressione corrucciata ma carica di febbrile attesa, lo attendeva in una stanza simile a quella. Soltanto che, in quel caso, il salvataggio della bella principessa non si sarebbe concluso soltanto con un bacio da "e vissero tutti felici e contenti". Sogghignò e tornò a guardarlo. Il suo volto, sempre livido di rabbia o sconvolto dalla frustazione, era la perfetta maschera del piacere. Le gote erano scarlatte a causa del sangue, gli occhi socchiusi per nascondere il languore, il collo teso e niveo che invitava il peggiore fra i vampiri a posarvici un bacio di morte. Quella visione lo eccitava fin troppo e metteva a dura prova il proprio membro pulsante, mentre quello dell'altro si sfogava nella sua bocca. Il basso gemito dell'altro gli raggiunse le orecchie e lo fece fremere. Ringraziò di essere occupato cosicchè non potesse a sua volta far udire il proprio piacere. Bevve con malizia e sensualità quel caldo liquido che sgorgava come sangue da una ferita all'addome. Si staccò da quel sesso soddisfatto e posò le mani sulle guance del cacciatore, obbligandolo ad aprire la bocca. Vi infilò dentro la lingua e si spinse contro quel corpo fremente, ora libero dalla forza invisibile, solo per fargli sentire quell'erezione partecipe che però ancora nessuno aveva degnato di uno sguardo. Si staccò da quelle labbra rpsse e gli leccò l'orecchio "Questo è decisamente il pasto che preferisco" sentenziò arretrando di un passo, curioso di sapere dove, e come, l'altro avrebbe voluto sbatterselo.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:56
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Non sapeva bene il perchè, ma se avesse dovuto trovare una parola per descrivere ora quel bastardo era fottuto! In tutti i cazzuttisimi sensi! Non solo se lo sarebbe sbattutto come si doveva ma lo avrebbe fregato.
Ok ammetteva che non era normale pensare alla formula di un esorcismo mentre un tipo simile ti succhiava il cazzo, ma lui non era normale di partenza, quindi... non poteva che averlo fatto, e come per magia le parole gli erano comparse nella testa.
Quando l'altro lo baciò stavolta non lo morse, anzi intrecciò la sua lingua a quella del demone, succhiando la gemella fino a che l'altro non si staccò allontanandosi dalle sue grinfie.
"Sinceramente?"
Mormorò osservandolo ed avvicinandosi a lui buttandolo sul letto e salendogli sopra come lui aveva fatto prima.
"una bella scopata non si rifiuta mai, soprattutto se chiesta con così tanta voglia. Se volevi solo farti scopare da me bastava chiedere!"
Lo provocò immobilizzandolo alle sbarre del letto.
Immediatamente scese a togliergli la maglia chinandosi su quel petto...però... oh si sarebbe stato divertente.
Gli leccò gli addominali scolpiti assaporando la sua pelle mentre una mano accarezzava l'erezione dell'altro da sopra la stoffa. Lo aveva fatto impazzire? bene, avrebbe fatto altrettanto.
leccò l'ombelicò infilando la lingua in quel buchetto sbottonandogli i pantaloni, facendoli scivolare lungo le gambe tornite e muscolose.
Leccò la sua intimità da sopra la stoffa, inumidendo la stoffa, senza l'intenzione di soddisfarlo.
E poi agì... Oh si! Stavolta era fottuto.
Gli bloccò le mani baciandolo prepotentemente, mordendogli a sangue le labbra.
"eradicare et effugare a Dei Ecclesia,
ab animabus ad imaginem Dei conditis ac pretioso
divini Agni sanguine redemptis."
recitò ad un pelo delle labbra.
"Adios, Puttana! Alla prossima!"
Aveva finito l'esorcismo, questa partita era sua, sapeva che l'altro sarebbe tornato, non ne aveva dubbi. E sinceramente non aspettava altro!
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:58




Sam

Inaspettatamente, quando l'altro aveva ricambiato il bacio senza storie non si era fatto domande. La sua ammissione circa il sesso gli era bastata a fugare qualsiasi altro dubbio sulle intenzioni del cacciatore. Desiderava farselo e non aspettava altro che sentirsi riempire da lui. Difatti, quando il Winchester lo spinse sopra al letto, sotto di lui, sentiva già le scariche d'adrenalina invadergli il corpo. Fare sesso con lui doveva essere qualcosa di impareggiabile, non sapeva spiegarsi perchè ma aveva quella netta convinzione. Forse erano proprio quella sicurezza e quell'orgoglio che rendevano Dean così intrigante e altamente chiavabile. "Sinceramente?" la voce dell'altro spazzò via ogni pensiero "una bella scopata non si rifiuta mai, soprattutto se chiesta con così tanta voglia. Se volevi solo farti scopare da me bastava chiedere!" Oh sì! Gli piaceva averlo su di sè, così dominante e sensuale. Rise. "Non sembravi di tale avviso prima" sentenziò accarezzandogli la schiena mentre quello scendeva a spogliarlo della maglia per poi leccargli il petto. Aveva scelto un corpo semplicemente perfetto e gli dispiaceva doversene separare in un futuro non troppo lontano, magari avrebbe potuto riusarlo salturiamente. Da come l'altro sembrava prenderlo in considerazione intuì che non dispiacesse nemmeno a lui. Si lasciò andare a leggeri ansimi di piacere mentre il Winchester usava la lingua su di sè facendolo impazzire, facendolo desiderare sempre di più, ma non dandogli assolutamente niente. Oh sì... lo stava velocemente portanto a chiedere di più. L'avrebbe anche fatto se l'altro non si fosse attaccato con gradita prepotenza alla propria bocca, peccato che poi avesse deciso di morderlo con impeto ancora maggiore. Stava per ribaltare le posizioni, ma si accorse solo in quell'istante di avere i polsi bloccati. Lo guardò confuso mentre un sospetto si faceva strada in lui e prendeva reale consistenza man mano che lo sentiva parlare. Porca. Puttana. Ringhiò contro di lui cercando di ribellarsi a ciò che l'altro diceva, a quella forza che lo spingeva lontano dal corpo che abitava. Lontano dallo stesso Dean. La stessa bocca che ora lo stava condannando era così vicina alla propria tanto da poterne percepire ogni letale respiro. "Adios, Puttana! Alla prossima!" Quelle parole lo colpirono ancora più di quanto avesse fatto l'esorcismo. Si allontanò dal corpo con un ringhio, abbandonando quella casa in un nugolo di fumo nero.

2 settimane dopo

Dannato Winchester! Maledetto orgoglioso e vanesio cacciatore! La bruciante eco della sconfitta gli rimbombava in testa come campane a festa. Non c'era stato giorno che non fosse stato consumato dal rancore dopo quella notte. Non solo era stato privato di un lauto pasto, che aveva poi ricercato in un uomo grasso e in sua moglie, ma per di più aveva dato a quello stupido Dean una chance di vittoria. Era solo una battaglia in quella guerra, ma anche Napoleone aveva iniziato così il suo declino. Aveva passato le restanti settimane a osservarlo da lontano, uccidendo ancora ma senza farsi trovare o intercettare da lui. Non era ancora abbastanza forte da poterlo incontrare senza problemi e, soprattutto, la sua vendetta non era ancora perfettamente chiara nella sua mente. Il piano non aveva corpo preciso, ma era animato da quel sentimento bruciante di rivalsa. Doveva agire, soltanto gli mancava l'occasione adatta. Era a quello a cui pensava mentre, la bocca sporca di sangue, finiva di banchettare col corpo di una vecchia. Un'altra famiglia straziata. Due giovani donne, l'anziana e il compagno di una delle due giacevano senza vita sul divano del soggiorno. La sua ultima vittima aveva il petto squarciato ed era stata privata delle interiora, l'uomo aveva l'osso del collo rotto e le altre due avevano il busto staccato dal resto del corpo. Una visione celestiale soltanto per lui.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 23:08
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Erano passate due settimane da quando aveva esorcizzato quel bastardo, aveva quasi paura di quando si sarebbe ripresentato. Ormai era guerra lo sapeva bene, lo sapevano entrambi ma ora era troppo impegnato a mangiare quel delizioso Cheese burger che aveva ordinato. Cazzo se era buono! Soprattutto era ottimo dopo un caso strano come quello... un branco di vampiri quasi vegetariani.. ma guarda un pò!
Bobby lo aveva chiamato almeno una ventina di volte ma lui non rispondeva... aveva voglia di farsi una piccola vacanza.. in fondo era stato un periodo fortunato e si stava preparando a ricevere una contro mossa coi fiocchi.
Lo sentiva a pelle che era tornato, era come... come se qualcosa nella sua testa gli desse quella sicurezza... era strano! Non l'aveva mai sentito così.. insomma non prima di quella sera... E che cazzo! Gli era anche piaciuto quando si rotolavano su quel letto, ed ancora si chiedeva perchè prima di esorcizzarlo non lo aveva scopato.
Si alzò pagando il conto ed avviandosi verso il motel, prendendo prima di entrare in camera la borsa con le sue cose.
Chiese una camera infilandosi subito sotto la doccia dopo che finalmente fu in quella piccola e stretta cameretta.
Alla fine aveva parlato con Bobby (di certo non avrebbe potuto farlo con suo padre) di quello che era successo, di come il demone avesse in ogni modo voluto risvegliare la passione, di come non lo avesse ucciso.
Dopo essersi beccato del coglione e del pirla, si era sentito ricordare che alcuni demoni dovevano nutrirsi anche di sesso e non solo di carne e gli aveva insegnato un piccolo trucco, una cosina da niente ma sarebbe stato comunque un punto a suo favore.
sbuffò spegnendo l'acqua ed asciugandosi con calma, prima di buttarsi sul letto senza nemmeno prendersi la briga di vestirsi, nessun servizio in camera questa volta.
Lentamente iniziò a crollare nel sonno... se lo meritava dopo tutto un sonno senza preuccupazioni e quella era la serata giusta.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 23:09




Sam

La rabbia ormai era la sua alcova preferita nella quale si rintanava nei momenti di intimità. Il piacere della morte e del sesso sembra quasi sparito da quando l'altro non era più sulle sue tracce. Non sentiva l'adrenalina scorrere e non c'era nessuna passione ad animarlo quando si beava dell'energia vitale e del sangue che fluiva nei corpi durante l'atto sessuale. Niente. Tabula rasa. Probabilmente avrebbe provato emozioni più forti se avesse infilato un dito bagnato nella corrente. Sbuffò. Ci avrebbe anche potuto provare se ciò non avesse danneggiato il suo corpo ospite. Uscì dalla stanza ormai satura dell'odore del sangue e della morte e camminò per le strade deserte, in quella calma notturna così innaturale e breve che precedeva l'alba. Sospirò. Se non trovava subito un valido svago sarebbe morto di noia e frustrazione. Si era ampiamente divertito con le giovani, ma era come se fosse in astinenza da giorni. Si sentiva spento. Al confronto le fiacche insegne al neon dei peggiori motel degli Stati Uniti brillavano come le luci della ribalta. Gli scappò un altro borbottio dalle labbra di pesca della donna che aveva impossessato quella sera. Era bella. Forse addirittura bellissima, ma non aveva alcuna voglia di infilarsi in uno squallido pub e rimorchiare qualcuno. Non era il sesso con una persona a caso che lo attirava quella sera. No. Come un'ossessione, non riusciva a togliersi dalla mente il cacciatore e il suo corpo sinuoso appena intravisto dai brandelli di vestiti. Lo voleva. Lo voleva con la stessa forza dell'inferno. Se non l'avesse preso presto si sarebbe dissolto nel nulla come polvere, ne era certo. Bramava le sue forme con la stessa intensità con cui un cieco agogna alla vista. Si appoggiò a un palo respirando forte. Doveva trovarlo. Ne andava della sua stessa vita e sanità mentale. Sarebbe impazzito e deceduto se non si spingeva il prima possibile in quello strafottente Winchester. Voleva piegarlo contro il proprio membro duro e sentirlo gemere di piacere e dolore. Insieme come un delizioso frullato. Questa volta non gli avrebbe permesso di scegliere, la sua chance se l'era giocata quando l'aveva esorcizzato senza accontentarlo e riducendolo in quello stato pietoso. No. Il tempo dei giochi era finito e quel brutto bastardo aveva perso la partita. Sarebbe stato suo volente o nolente. E non solo una volta, no... l'avrebbe sbattuto come un uovo e probabilmente non si sarebbe fermato neppure se quello gli fosse svenuto fra le braccia. Non gli importava. Per niente. Si staccò dal metallo freddo che aveva accolto la sua momentanea schiena di sifilide. L'avrebbe trovato. Non doveva essere troppo difficile. Una capatina nel covo dei demoni e avrebbe avuto le ultime notizie sui suoi spostamenti. Un cacciatore era facilmente rintracciabile: non restava mai con le mani in mano e la pistola nella fodera. Peccato che a lui però non interessasse quella fatta di metallo e con la capacità di ucciderlo. Mosse qualche elegante passo verso una taverna non troppo lontana e quando ne uscì era in possesso delle informazioni che cercava. Red moon hotel vicino alla statale 14. Ci sarebbe arrivato in pochi minuti, ma prima doveva cambiarsi. Quello non era certo il corpo giusto con cui far visita a quel maledetto Dean Winchester. Un ubriaco poco distante e dal volto conosciuto attirò la sua attenzione. Doveva essere la sua notte fortunata.

Aveva rimorchiato il ragazzo con facilità quasi estrema e aveva preso una camera al Red moon hotel. Prima ancora che lui potesse fare qualsiasi cosa aveva abbandonato la figura femminile per appropriarsi di quell'involucro che già l'aveva accolto in passato. Sistemò gli abiti sfatti del ragazzo e uscì dalla porta della sua camera e si diresse sul retro della struttura. Quando individuò la finestra della 114, quella del cacciatore, sorrise soddisfatto. Era aperta. Nei panni dell'avvenente fanciulla era stato facile lisciare il padrone ed ottenere il numero della camera. Un gioco quasi da bambini e adesso lo stesso Winchester gli semplificava le cose scegliendo una stanza al primo piano e lasciando l'unica altra via di accesso incustodita. Entrò nelbagno con un tonfo sordo e si diresse nella stanza avvolta dalla penombra. Una luce sul comodino era accesa, forse una dimenticanza o forse una rimembranza dei tempi dell'infanzia. Sorrise. Abbiamo ancora diffidenza verso il buio, eh figlio di puttana? Si avvicinò al corpo sdraiato sopra il letto solo quando si accorse che stava dormendo della grossa. Questo era l'ennesimo colpo di fortuna che lo fece gongolare di vittoria. A costo di cucirgli la bocca se lo sarebbe scopato questa volta. Non c'erano nè dubbi nè speranze, per l'altro, di scamparla. Si spogliò velocemente dei propri vestiti rendendo fin da subito visibile la propria eccitazione. L'astinenza e quel corpo nudo tanto bramato sotto gli occhi avevano risvegliato completamente ogni suo senso. Anche il più sopito. Ora sì che sentiva l'adrenalina scorrere veloce e imbizzarrita. Si leccò le labbra studiando quella pelle così esposta alla sua furia. Sorrise allungando il capo per baciarlo, infilandogli anche la lingua in bocca. Possibile che quell'acro sapore gli fosse mancato? Non si diede risposta anche perchè i pensieri si scollegarono e il corpo reagì d'istinto sovrastando quello del cacciatore. Intimità che si sfregavano, mani che artigliavano il suo volto per evitare che si ritraesse, bocche e lingue intrecciate. Gemiti, i propri, soffocati contro quelle labbra di cacciatore. Sentiva tutto quello contemporaneamente e ne voleva di più sempre di più. Desiderava si svegliasse e lo assecondasse e appagasse altrimenti l'avrebbe ucciso e dopo violentato. Questa volta non si sarebbe fatto nessuno scrupolo ed era bene che Dean lo capisse subito. Fu per quello che gli morse le labbra a sangue e liberò una mano dal suo volto per artigliargli forte il sesso graffiandolo un po'. Avrebbe potuto gridare, gemere o imprecare. Non era importante, ciò che era necessario era che usasse la voce nei suoi toni più alti. Voleva che l'intero motel sapesse come lo stava facendo godere e, se fosse stato possibile, avrebbe voluto che ogni camionista in transito sulla statale 14 tornasse a casa con l'eco di quella voce lussuriosa nelle orecchie.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 23:10
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Stava sognando, sapeva di stare sognando ma erano due settimane che aveva quel sogno, labbra che lo assagiavano con ben poca grazia.. quelle stesse labbra che poi lo avevano portato a gemere, a desiderare quella creatura. Non poteva credere che per due intere settimane non aveva fatto che sognare di lui. Forse lo desiderava, quello non lo avrebbe saputo dire, ma non poteva crederlo! Non doveva! Un vita a cacciare gli aveva fatto capire che con i demoni l'unica cosa da fare era ucciderli, ammazzarli come cani... Ma l'altro era diverso, voleva fare sesso con lui, voleva... scacciò quel sogno fastidioso con un mugugno e percepì qualcosa coprirlo, era uno strano calore. Qualcosa nella sua bocca lo portò a svegliarsi di sopprasalto, spalancando gli occhi ancora appannati dal sonno a cui era stato strappato. Gemette di frustrazione visto che il suo cervello era ancora annebbiato non permettendogli di inquadrare per bene la situazione, ma quel maledetto sapore lo riconosceva, quelle mani che gli impedivano di ribellarsi le riconosceva.
Era Lui!
Posò le mani sulle sue spalle ed ancora prima di capire che quello non era il sogno dal quale era stato svegliato, si ritrovò ad allacciare le braccia alla sua schiena, mordendolo a sua volta e mugugnando sentendosi graffiare. Il sapore del proprio sangue gli riempiva la bocca mente tornava a baciarlo con fame.... Ma che cazzo stava succedendo? Non si capiva per un cazzo! porca puttana!
"Aspetta..."
Mormorò staccandosi, la voce aveva un che di supplicante, non intenzionale sicuramente ma aveva bisogno di capire se fosse reale o meno. Gli posò le mani sulle guancie allontanando il viso del demone dal suo... no era reale! Lo era sul serio... nessun dubbio! Era lì ed anche se sapeva di fare qualcosa di sconveniente non gliene importava un emerito cazzo! Avrebbe seguito l'idea di Bobby probabilmente ma avrebbe avuto lo stesso quello che desiderava.
"bentornato, stronzo!"
Lo salutò a suo modo prima di ritirargli la nuca ed il viso contro il suo, baciandolo con fame.
"piaciuto il viaggio improviso?"
Lo sfottè ad un pelo dalle labbra, addentandogli a sangue il labbro inferiore. No stavolta si andava fino in fondo, che l'altro volesse sbatterselo era di poca importanza, bastava fosse quello che entrambi volevano. E sembrava sul serio la cosa più evidente!
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 23:12




Sam

Non credeva esistesse qualcosa ancora in grado di stupirlo, ma quel maledetto cacciatore ogni giorno gli riservava uno scherzetto diverso. Prima il fottuto esorcismo che l'aveva sbalzato via da quel corpo che in seguito era tornato ad occupare, poi il periodo senza farsi beccare ma in cui l'aveva desiderato con una dolorosa rabbia cieca e infine quello. Quella resa incondizionata alla lingua nella sua bocca e alle mani su quel corpo teso. Aveva risposto alla sua fame fin da subito e con una voracità quasi impressionante. Si era stretto a lui e inizialmente si era lasciato andare. Cazzo! Se continuava così non si sarebbe trattenuto dal prenderlo subito mandando a fanculo la preparazione. Si spingeva di più sopra di lui, sfregandosi contro quel corpo che aveva popolato ogni sua fantasia. "Aspetta..." un ringhio mentre l'altro si staccava e lo guardava con espressione teneramente confusa. Lo faceva quasi ridere. Lui! Il grande cacciatore colto alla sprovvista nel sonno che implorava con il volto un demone di dargli fiato! Esilarante! Se fosse stata una sitcom non avrebbero neppure avuto bisogno delle risate registrate! Gli posò le mani sulle guance spingendolo più lontano di quanto già non fosse. Un altro verso di dissenso. No. Questa volta non poteva rifiutarlo, non gli era data una scelta c'era solo l'ovvio che si rivelava così: avrebbero fatto sesso che fosse stato d'accordo o pure no. Gli morse un dito e poi lo leccò senza smettere di togliere gli occhi dai suoi. "bentornato, stronzo!" si lasciò ribaciare e gli addentò di nuovo le labbra. Pezzo di merda! "piaciuto il viaggio improviso?" sorrise malignamente graffiandogli la base del membro che stringeva fra le mani. "Non so, figlio di puttana... penso che a te sia piaciuta di più questa piccola incursione notturna. Cos'è? Sentivi la mia mancanza?" lo sfottè liberandosi dei suoi denti sulla bocca che invece posò sul suo collo morbido. Vi lasciò qualche bacio delicato prima di morderlo più volte in vari punti. Voleva farlo morire. Gliel'avrebbe pagato caro il suo ultimo scherzetto, non se la sarebbe cavata con un'andatura sbilenca il giorno dopo. Strinse più forte il sesso e mosse velocemente la mano su e giù mentre con un dito violava il buco sulla punta. Sapeva di stargli facendo male, di starlo violando lì dov'era più sensibile ed era proprio quello ad eccitarlo di più. Stavolta non avrebbe permesso l'interruzione del gioco.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 23:14
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Non sapeva bene cosa fosse più assurdo, se il fatto che gli si stesse concedendo completamente oppure il fatto che lo stesse implorando di aspettare. Sapeva di per certo che l'altro aveva trattenuto le risate ma se solo avesse osato ridere lo avrebbe ammazzato! Percepì il suo verso di dissenso, ma aveva frainteso ne era certo, non voleva fermarlo, cercava solo di capire se fosse realmente lui. Quando gli morse il dito per poi leccarlo.
Alle sue parole rise, sul serio... sapevano entrambi che ognugno aveva desiderato quel momento e chiedergli se gli fosse mancato era assurdo.
"Quanto io sono mancato a te, testa di cazzo, perchè? Vuoi dire che non mi desideravi? Potrei offendermi ed il mio piccolo cuoricino sanguinare a questo pensiero."
Replicò sarcastico.
Probabilmente l'altro non aveva nessuna intenzione di fare piano o essere gentile ed in fondo non gli importava più di tanto, anzi... in quel modo avrebbero mantenuto quel genere di rapporto di odio e passione. Ma quando l'altro gli infilò il dito dentro al proprio corpo (ma porca di quella troia, che male!) avrebbe voluto urlare. Invece semplicemente si morse forte le labbra per non lasciare andare nessunissimo verso, non gli avrebbe dato quel piacere, se voleva sentire la sua voce doveva inventarsi altre cose. Cosa che sapeva bene che l'altro avrebbe tirato fuori, aveva fatto una cazzata ad esorcizzarlo senza accontentarlo (accontentare entrambi) ed ora gli permetteva di prenderlo. Il dolore però doveva essere ben visibile grazie al suo corpo: aveva ingoiato a vuoto, gli occhi si erano serrati ed inconsciamente cercava di sfuggire alla sua presa, infilandogli le unghie nella pelle, ferendolo.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 23:15




Sam

Quel dannato figlio di puttana faceva crescere in lui la voglia di spaccargli la testa contro il muro e vivere nell'insoddisfazione sessuale tanto, ne era sicuro, non sarebbe andato avanti molto se non se lo fosse scopato prima di subito! La sua risata era così fastidiosa dal momento che lui si era dovuto trattenere per non scoppiargli in faccia e finire a rotolarsi su quel letto da solo per il troppo male allo stomaco che quell'ilarità gli avrebbe causato. Sbuffò ritrovando il controllo e passando a baciargli il collo, mentre la sua mano si divertiva a dispensare piacere e dolore sul membro dell'altro. "È tutta colpa tua!" asserì tranquillamente leccandogli un capezzolo ed estraendo il dita dalla punta del suo cazzo dolorante. Oh sì! Si stava decisamente iniziando a divertire. Morse l'aureola scura che prima aveva lambito con la lingua e si fece scappare un sorriso. "Se tu fossi stato docile e comprensivo la volta scorsa ora non saremmo a questo punto... ma forse era proprio a questo che miravi" lo spinse nuovamente con la schiena contro il letto. Per fortuna non avevano indosso abiti che gli avrebbero solo fatto perdere altro tempo. "Portarmi oltre il limite. Farmi perdere il controllo. Dì la verità" lo provocò ridendo per poi infilargli la lingua in bocca. "Volevi solo che ti desiderassi completamente e non unicamente carnalmente, eh? Non ti andava bene che l'oggetto delle mie brame fosse semplicemente il tuo fisico, ma la testa di cazzo Dean al gran completo!" concluse con un ghigno mentre la sua mano era tornata a segarlo normalmente. Gli portò un braccio dietro alla testa in modo da alzargli il volto che baciò di nuovo con fame. "Volevi solo che ti desiderassi nella stessa maniera in cui tu vuoi me" disse facendo increspare le labbra da un sorriso furbo, ma in un qualche contorto modo dolce. Sapeva di stare esagerando, ma se l'altro non si incazzava non era felice!
 
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view post Posted on 16/2/2011, 23:16
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Quel demone lo faceva uscire di testa, non capiva il perchè, gli faceva andare in pappa il cervello con il suo comportamento da testa di cazzo... Oh merda! Ma sul serio stava pensando quelle cose su di lui? Era rincoglionito... ok lo era più del solito. Ascoltò le sue parole mordendo quella lingua che gli aveva infilato in bocca. Poi sorrise vedendolo così sicuro di quello che diceva.
"ma tu credi sul serio al mare di stronzate che stai sparando?"
Domandò divertito, riccambiando nonostante tutto quel bacio affamato.
"Mentirei se dicessi che non ti desidero, ma è più probabile che se non avessi deciso di farmi visita con questo corpo probabilmente non saremmo qui, mio caro coglione!"
Lo sfottè con tranquillità.
"A quanto pare chi desidera l'altro fino ad uscire di testa sei tu... cos'è il fascino del cacciatore?"
Rise leggermente portando le labbra molto vicine alle sue, senza sfiorarle.
"Desidero maggiormente Bobby di te."
Sussurrò addentandogli il labbro.
"E non è che saperti lì dentro aumenti la mia voglia."
Finì posandogli le mani sulle spalle e ribaltando la posizione con un colpo di reni, scendendo a mordergli la pelle del petto. Sperava solo di averlo zittito, niente altro.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 23:18




Sam

Era stupefancente come l'altro riuscisse a divertirlo, eccitarlo e infastidirlo al contempo, tutto insieme. Aveva dell'incredibile e forse era proprio per questo che non riusciva a stargli lontano e a farsi andar giù un rifiuto da lui. No, da quella maledetta testa di cazzo davvero non voleva esser respinto, ma l'altro non sembrava trovare il giusto equlibrio se non lo faceva incazzare e uno dei tanti modi in cui ci riusciva era mordergli la lingua. Soffocò un gemito di dolore e lo guardò con gli occhi dardeggianti d'odio, specchiandosi in quello sguardo divertito e sorridente. Cazzo! Ma se aveva bisogno di una regolarità interna non faceva prima a prendersi un Actis Regularis evitando così di farlo uscire di testa? "ma tu credi sul serio al mare di stronzate che stai sparando?" Dimenticava che era del giovane Winchester che stava parlando. La più grande testa di minchia a zonzo per il pianeta! Il divertente era che, oltre ad essere un pezzo di merda talvolta pure ingenuotto, era un ottimo cacciatore. Grazie a lui e suo padre aveva perso il conto degli amici che non avrebbe più rivisto. Era un comportamento assurdo il proprio... detestava quel ragazzo e aveva milleuno motivi validi per serbargli rancore e volerne la morte, tuttavia desiderava molto di più scoparci fino a sentire dolorante ogni muscolo. Si attaccò alle sue labbra con rabbia come per confermare e smentire contemporaneamente quelle sue futili parole. Possibile che in un momento del genere ancora si perdessero in chiacchere? "Mentirei se dicessi che non ti desidero, ma è più probabile che se non avessi deciso di farmi visita con questo corpo probabilmente non saremmo qui, mio caro coglione!" Rise. "Prometto. Non prenderò più possesso di giovani e avvenenti fanciulle" gli leccò il collo. "L'ho capito fin da quando non hai degnato di uno sguardo la cameriera. Non hai idea di quanto l'hai ferita. La reale proprietaria del corpo ti desiderava parecchio" rise ancora e passò a sugellargli con le labbra il pomo d'Adamo. "Sembra che però sia questo ragazzo il fortunato" come per accentuare il lieve doppio senso insito nelle sue parole, sfregò le rispettive intimità e incrociò lo sguardo dell'altro. Nella sua espressione leggeva bene come non fosse solo il fisico ad attrarlo... c'era qualcosa di più, doveva esserci qualcosa di più! Non sapeva per quale motivo, ma percepiva nettamente che, purtroppo gli toccava ammetterlo, per entrambi non era solo una questione che si stendeva sul semplice livello carnale. Altrimenti non sarebbero stati così presi l'uno dall'altro! "A quanto pare chi desidera l'altro fino ad uscire di testa sei tu... cos'è il fascino del cacciatore?" scosse la testa leccando quelle labbra così vicine alle proprie "Come bugiardo fai schifo!" commentò ridendo e ritirando la lingua. "Desidero maggiormente Bobby di te." Sorrise sornione. "Sei la solita puttana" reiterò per poi scoppiare a ridergli in faccia. "E non è che saperti lì dentro aumenti la mia voglia." Decisamente, mentire non era il suo mestiere! Gli riusciva meglio cacciare i demoni o muoversi come un'anguilla sotto le lenzuola. Oh sì! Quello gli veniva dannatamente bene! Gli grattò piano le spalle beandosi del movimento del suo capo sul proprio petto scolpito e chiaro. "Smettila, principessa. Te l'ho detto: sei un pessimo bugiardo!" asserì ridendo tuttavia consapevole che un morso a quell'appellativo non gliel'avrebbe risparmiato nessuno. Percorse con le mani la schiena sinuosa fino ad artigliargli e palpargli le natiche. Davvero niente male! Ghignò, pronto a prenderlo in giro e a punzecchiare con gioia il suo orgoglio. "Te l'avranno già detto in molti, ma hai un culo che parla! Anzi, grida "Sfondami, ti prego! Sfondami"" rise accarezzandogli l'apertura senza penetrarlo "Non vedo l'ora di accontentarlo" gli tirò su il volto per i capelli e lo baciò senza troppi riguardi, infilandogli la lingua in bocca e mescolando i rispettivi respiri. Decisamente quella era la sua serata fortunata!
 
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view post Posted on 16/2/2011, 23:20
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Si chiese per l'ennesima volta cosa cazzo stesse capitando... insomma tutto quello non aveva il minimo senso a suo parere. Si stava rotolando sul letto con un demone a cui aveva dato una caccia ininterrotta fino a due settimane prima, quando lo aveva esorcizzato e fatto infuriare. Poi l'altro era scomparso fino a quella sera ed ora lui stava leccando i suoi adominali scolpiti mentre gli permetteva anche di sfotterlo in quel modo assurdo.
Decisamente qualcosa non quadrava! Eccome se qualcosa non quadrava. In primis perchè la situazione lo stava eccitando più del dovuto, e poi per il fatto che quello fosse il bastardo che lo aveva sfottuto fino a quel momento, costringendolo ad una caccia sfiancante.
Quando l'altro osò chiamarlo principessa morse la pelle che aveva sotto la bocca fino a lasciargli un bel segno.
"Ed io ti ho gia detto di non chiamarmi principessa, coglione! Non costringermi ad esorcizzarti di nuovo, nessuno dei due lo vuole."
Confessò, negare di desiderare quello che stava accadendo sarebbe stata un idiozia.
Si lasciò tirare di nuovo sulle sue labbra, sorridendo malizioso agli apprezzamenti sul proprio culo, scendendo di nuovo sulla sua gola tirando con i denti la pelle delicata, sfregandosi contro di lui.
"allora fammi vedere che sei in grado di accontentarlo.."
sussurrò risalendo verso il suo orecchio, leccandogli il lobo per poi succhiarlo.
"Prendimi e sfondami visto che stasera non mi darai altra opportunità, riempimi fino a farmi scoppiare facendo in modo che io non possa replicare."
Leccò l'orecchio mentre una mano andava a circondare il sesso dell'altro muovendosi lentamente.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 23:21




Sam

Non sapeva dire se lo eccitava di più averlo sopra o sotto in quel momento. Era sicuro di volerlo sovrastare durante il rapporto, ma in quella calma prima della tempesta davvero non avrebbe saputo affermare con chiarezza dove preferisse stare, perciò lasciò che fosse ancora per un po' l'altro a dettare legge. Alla fine affidarsi alla sua bocca gli piaceva eccome! Era perfetta e sapeva dare piacere oltre che dolore... quella era la scoperta più sconvolgente! Al morso gli scappò un sorrisino sofferente, ma comunque divertito. Se l'era aspettato. Se non fosse stato così preso dal cacciatore, avrebbe iniziato a preoccuparsi. Prevedere le mosse del proprio compagno, seppure solo sessuale al momento, era un atteggiamento tipico di una coppia di innamorati e mai definizione poteva essere tanto distante dal loro rapporto. A descriverlo, la loro relazione era come quella fra Taddeo e Bugs Bunny. Il cacciatore instancabile e la preda troppo furba e accorta per farsi catturare, ma che tuttavia non riusciva a desistere dal provocare. Peccato che coniglio fosse un termine altrettanto inadatto a lui. Sebbene fosse proprio l'oggetto della caccia si sentiva di più come il predatore, il lupo affamato di Cappuccetto Rosso. In bocca a lui, quella preposizione suonava diversa e rivelava un doppio senso che normalmente non si sarebbe mai colto. Era impossibile per lui non paragonare il giovane Winchester ad una qualche eroina femminile delle favole più celebri. Non sapeva dire perchè, ma ce lo vedeva bene in qualsiasi ruolo forse l'unico che non gli sarebbe calzato troppo bene indosso era quello di Gretel, troppo sveglia! Biancaneve invece era perfetto e il caro Dean gli stava dando sempre più riprova del fatto che, se ci fosse stato lui al posto della candida fanciulla, dei nani non avrebbe lasciato neanche i cappelli a punta. Gli tirò su il volto e lo baciò subito dopo averlo sfottuto, la mano ancora in mezzo alle sue natiche continuava ad accarezzare senza essere invadente. Peccato che l'altro stesse minando il suo labile autocontrollo con una velocità e una facilità impressionanti. "allora fammi vedere che sei in grado di accontentarlo.." quel dannato sussurro al suo orecchio stava per strappargli un sonoro gemito, ma riuscì a reprimerlo appena in tempo passando a leccargli il collo. Tanta pelle a disposizione era davvero utile e attraente. Forse era meglio dire irresistibile. "Prendimi e sfondami visto che stasera non mi darai altra opportunità, riempimi fino a farmi scoppiare facendo in modo che io non possa replicare." Ora capiva come intendesse ucciderlo. Bella scelta! Quello era sicuramente il metodo più veloce e piacevole. Non lasciò che il suo volto tradisse i suoi pensieri, ma anzi esibì un ghigno per nulla rassicurante. "Che impazienza!" asserì ridendo, riferendosi implicitamente ad entrambi. La mano dell'altro sul proprio sesso lo stava eccitando ed esasperando al tempo stesso. Il ritmo era troppo lento. Infilò senza alcun preavviso tre dita nell'apertura dell'altro e fin da subito iniziò a muoverle veloci e sempre più a fondo. "Vediamo se sono all'altezza delle tue aspettative" disse ridendo sempre più forte. Con un colpo di reni, lo spinse nuovamente a pancia all'aria e gli tornò sopra. Con la bocca era passato a succhiargli e lordargli di saliva un orecchio, ferendo l'acuto timpano con ansimi leggeri che però doveva rimbombargli come campane a quell'inesistente distanza. Il suo sesso si sfregava contro quello dell'altro, la mano libera era passata a massaggiargli i testicoli e nel frattempo un quarto dito si era unito a quelle già presenti nel suo interno. Oh sì! Era un vero spettacolo da guardare. Si avventò sulle sua labbra e infilò l'ultimo dito, spingendo il proprio arto sempre più a fondo, aprendolo e muovendosi in lui con insolita delicatezza. "Mmhh... se ti tocco qui me la fai sentire la tua bella vocina?" domandò sensuale al suo orecchio, mordendone il lobo, mentre con la mano passava a toccare il punto più alto del suo intestino.
 
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