Tutto era cambiato e stava continuando a farlo.
Non era mai stato un demone atipico, nè aveva mai pensato di poterlo essere. Conosceva alcuni della sua specie che a furia di mescolarsi fra gli umani si erano votati alla monogamia, ma a lui era sempre sembrata una cosa piuttosto stupido. Quelli della sua razza non avrebbero dovuto avere legami di nessun genere, nè familiari nè affettivi e non aveva mai sgarrato a questi suoi principi.
In fin dei conti non era un demone atipico. Era semplicemente diventato un uomo fedele.
Assieme a Dean quasi faticava a rivedere sè stesso in ciò che era assieme a lui, erano la stessa entità... eppure così diverse l'una dall'altra.
Il cacciatore l'aveva cambiato davvero, come mai avrebbe pensato sarebbe potuto accadere e non c'era il minimo rimpianto in quella constatazione.
Era felice di appartenergli, felice di aver finalmente trovato un senso che lo facesse sentire davvero vivo. Cose che prima non avevano mai destato il suo interesse, ora lo tentavano come la mela dell'albero proibito. Improvvisamente desiderava avere una famiglia, un lavoro onesto e redditizio e Dean al proprio fianco con cui condividere quella nuova ed inaspettata vita di cui gli aveva fatto dono.
Desiderava restare con lui più di quanto i vincoli terreni del cacciatore permettessero e se non fosse riuscito a trovare il modo di mantenerlo accanto a sè senza costringerlo a morire e rinascere come demone, allora avrebbe rinunciato alla propria immortalità. Sarebbe diventato uomo, avrebbe abbandonato ogni cosa che era stata sua fino a quel momento soltanto per bearsi ancora del suo viso addormentato al risveglio.
Era un processo difficile, non sempre sicuro e che poteva essere operato soltanto su quei demoni che non erano mai stati umani. A parte i vizi capitali, suo padre, suo fratello Astaroth e i demoni che erano caduti assieme a Lucifero ed ovviamente lui stesso non ce n'erano più molti all'inferno e non ricordava che qualcuno di loro avesse mai osato tanto. Parallelamente, era impossibile per un umano rinato come creatura del fuoco e della disperazione tornare indietro e non avrebbe mai condannato il proprio uomo ad un simile destino.
Aveva visto milioni di essere umani scendere dalla ruota e torturare a propria volta, legando per sempre la loro esistenza all'inferno. Quello era il primo passo per la dannazione eterna ed era ovviamente irreversibile. I ricordi della vita umana condotta fino alla morte man mano svanivano, era raro infatti che qualcuno di loro li mantenesse anche dopo, ma questa non era la loro sola perdita. Ciò che più di tutto la ruota e la tortura ricevuta ed inflitta mutava era l'animo stesso. Amava Dean per ciò che era, come poteva anche solo pensare di spingerlo a rinunciare a ciò che lui stesso amava di quel ragazzo?
No, avrebbe trovato un altro modo per eludere le regole della sua
patria e se ciò non fosse stato possibile, avrebbe lui stesso rinunciato ad essa.
Strinse Dean maggiormente a sè, baciandolo a lungo mentre continuavano a fare l'amore con passione, sapendo che non c'era alcuna certezza su quando avrebbero finalmente potuto vedersi di nuovo. La caccia l'avrebbe potuto tenere lontano per molto tempo e finchè non fosse tornato il ricordo di quella loro ultima volta insieme avrebbe cullato il suo sonno e la sua veglia.
Venne assieme a lui con un gemito che subito soffocò nella sua bocca, vezzeggiandola lentamente. Sapeva di doversi staccare da lui, permettendogli così di recarsi a
lavoro, ma gli era terribilmente difficile farlo.
Lo baciò ancora, sorridendo mentre ricambiava la stretta della sua mano, cogliendone il senso.
"
Ti amo"
Sussurrò, leccandogli dolcemente il mento, mentre usciva da lui. Si concesse ancora qualche minuto stretto al suo corpo, prima di staccarsi e sospirare.
"
Devi proprio andare, eh? Puoi fare una doccia mentre preparo il caffè e qualcosa che tu possa mangiare durante il viaggio"
Spiegò, accarezzandogli il viso prima di baciarlo ancora una volta.
Cazzo! Avrebbe seriamente dovuto darsi un contegno, altrimenti finivano a fare l'amore nuovamente... col rischio che John Winchester in persona entrasse dalla sua finestra minacciando lui e il figlio di morte se non avessero immediatamente smesso di perdere tempo!