fosse l'ultima cosa che faccio ti prenderò, SamX Dean

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view post Posted on 16/2/2011, 22:02
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ma porca di quella troia! Era quello che si ripeteva da quando era arrivato in quel posto e mentre guardava le barelle trascinate dagli infermieri fuori dalla casa si malediceva per essere arrivato in ritardo l'ennesima volta... Quel pezzo di merda lo stava provocando, era evidente! Tra l'altro Bobby non mancava mai di fargli notare che tutte lo volte se lo faceva sfuggire per un pelo... cazzo!
Era iniziato un mese prima, un intera famiglia massacrata ad Albany, in Oregon, madre e padre più due adorabili bambini, tutti senza il cuore. Tracce di zolfo un demone sicuramente. E lui ci aveva pure parlato! Fanculo!
Quello stronzo era il poliziotto che lo aveva informato del caso mentre si fingeva un agente federale, magari aveva sempre saputo chi era! per fortuna Bobby era stato zitto con suo padre... Jhon lo avrebbe massacrato se avesse saputo che aveva fatto un simile errore da principiante! Sempre se avesse voluto macchiarsi le mani con un coglione come lui.
Sospirò appoggiandosi alla sua bimba, scompigliandosi i capelli con una mano. Doveva essere ancora lì, sicuramente! Non poteva essere molto lontano! Ma lui aveva assoluto bisogno di dormire, aveva guidato tredici ore di fila ed era distrutto, aveva bisogno di riposare altrimenti non avrebbe potuto fare nulla.
Si diresse al primo motel della strada, un alberghino nemmeno niente male dopo l'ultima bettola dove aveva dormito, chiese una camera pagando con una delle solite carte di credito fasullo.
Entrò nella stanza lanciando la borsa in un angolo e buttandosi sul letto con un mugugno soddisfatto. Doveva prenderlo... fosse l'ultima cosa che avrebbe fatto lo avrebbe preso quella volta.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:13




Sam WInchester

Era divertente. Tremendamente divertente! Provocare l'ultimo nato fra i Winchester era assolutamente e totalmente esilarante. Il piccolo Dean. Il grande cacciatore a cui tuttavia riusciva sempre a sfuggire. All'ultimo, è vero ma solo perchè gli piaceva troppo fargli credere d'averlo preso e poi togliere il disturbo proprio quando l'altro si sentiva la vittoria in tasca. Era il suo divertimento più grande. Ancora più che massacrare famigliole innocenti solo per soddisfare la propria fame di sangue pulsante, di cuori umani palpitanti che divorava direttamente dalla cassa toracica spezzata e vinta. Si leccò le labbra sovrappensiero. Il sapore di quei bambini delicati e rosei gli aleggiava ancora sulla bocca di quel corpo umano preso in prestito. Si rimirò nello specchio dello spogliatoio del motel nel quale si era rintanato. Era un bell'involucro dopotutto. Decisamente avvenente. Aveva gambe lunghe e delle forme favolose, un viso d'angelo e una voce dolce e calda. In molti, da quando si era intrufolato là dentro gli lanciavano occhiate ammiccanti che lo facevano sorridere compiaciuto. L'ultimo corpo che aveva posseduto non era granchè esteticamente. Era quello di un poliziotto di Albany, preso soltanto per poter parlare col piccolo Winchester e metterlo sulle proprie tracce cosa che intendeva fare anche ora. Nei panni di quella ragazza così carina, che avrebbe spacciato per una cameriera ai piani, l'avrebbe indirizzato in Pennsylvania per poi svanire senza lasciare alcuna traccia del proprio passaggio. Aveva organizzato tutto, aveva sentito che il ragazzo aveva ordinato la cena e aveva già preso il vassoio che gli avrebbe portato lui stesso. Sotto il grande coperchio in acciaio, accanto a ciò che il giovane aveva richiesto, gli avrebbe fatto trovare anche un bigliettino molto eloquente.

CITAZIONE
Allentown-Pennsylvania
Famiglia Rochester

Buon appetito, Dean... è ora di cena per entrambi!

Sorrise compiaciuto di sè stesso mentre avanzava fino alla camera 412, quella del ragazzo. Provocarlo fino all'estremo lo riempiva sempre di eccitazione e adrenalina, sapeva di mettersi in pericolo ma non riusciva a desistere dal farlo. Bussò allegramente alla porta di legno scuro della camera. "Servizio in camera!" disse forte aspettando che l'altro gli aprisse e gli desse la possibilità di lasciargli la cena e il proprio messaggio.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:19
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Si era stravaccato per qualche secondo prima di decidere che prima di crollare totalmente nel mondo dei sogni doveva almeno darsi una ripulita, infilandosi sotto il getto caldo della doccia. Era stata un ottima idea, i muscoli doloranti si andavano stendendosi sotto l'acqua calda, la tensione che lo stava perseguitando si allegeriva leggermente. Quel bastardo stava giocando al gatto con il topo con lui... e non era nemmeno troppo sicuro di essere il gatto, anzi... si vedeva gia servito accompagnato con un bel piatto di fave e del buon chianti. perchè non poteva essere nato in una famiglia di pescatori? oppure di coltivatori di patate? No! Lui era un cacciatore e come tale doveva cacciare i demoni, cosa che era riuscito a fare senza intoppi prima di incontrare lui. Come faceva a sapere che era di sesso maschile? Semplicemente perchè solo un uomo era così bastardo! E lo sapeva bene! Arrivava ad un pelo e poi puff... quello spariva lasciandogli l'amaro in bocca e la senzazione di essere un perdente. Indossò un altro paio di jeans ma lasciò perdere la maglia per il momento mentre accendeva il pc, aveva bisogno di svago.
Sentì il bussare alla porta ed alzò lo sguardo, aveva ordinato la cena? Ah si... prima. Sospirò scuotendo la testa.
"Avanti."
Affermò senza nemmeno prendersi la briga di alzarsi.
"la porta è aperta."
non c'era niente di compromettente in giro in fondo. tranne che per quel bel segno sul pavimento, proprio davanti al tavolo, coperto dal tapeto. Non era così sprovveduto, aveva i suoi metodi per stare sul sicuro, soprattutto quando era troppo stanco, come in quel momento, avrebbe volentieri chiuso gli occhi e lasciato la cena ma non poteva lasciare la ragazza lì fuori. Passò una mano sul petto proprio sul tatuaggio che serviva per impedire possessioni.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:21




Sam

Il cacciatore lo invitò ad entrare e lui spinse con movenze eleganti, ma sensuali il gueridon con la cena all'interno della stanza. "Glielo lascio qui, signore?" domandò con gentilezza spingendo il carrello sopra il tappeto per raggiungere il tavolo. Senza accorgersene, le rotelle del tavolino avevano distrutto il simbolo antidemone accuratamente nascosto. Totalmente sicuro, pur non sapendolo, arrivò davanti alla scrivania e vi appoggiò sopra il vassoio per poi prendere nuovamente il gueridon avvicinandosi nuovamente alla porta sculettando. Proprio non riusciva a trattenersi dal provocarlo, in qualsiasi forma egli scegliesse di adottare. Era sicuro che quel suo modo di fare desse sui nervi al giovane Winchester, dopotutto non aveva mai sbagliato così platealmente all'ultimo colpo. Era come un'eterna partita di scacchi in cui lui dava all'avversario l'illusione di essere in vantaggio per poi metterlo davanti alla dura realtà con la mossa finale. Si sentiva invincibile mentre, con occhi da gatta, spingeva il carrello fuori dalla porta informandosi se il signore non desiderasse altro per quella sera.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:26
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Osservò la ragazza entrare per poi annuire senza prestare troppa attenzione alle suo movenze sensuali, Ehi anche un uomo poteva essere stanco! E per quanto quella ragazza fosse carina e decisamente appetitosa... bhe quella sera aveva altro nella testa.
"si va bene."
Affermò alzando le spalle.
"Mettilo dove vuoi."
Quando la ragazza stava per uscire si alzò il coperchio, la sua attenzione venne immediatamente attirata da quel piccolo pezzo di carta. Ma Fottiti! Quel bastardo non aveva nemmeno intezione di farlo dormire, maledetto pezzo di merda! Uscì dalla stanza fermando la ragazza per un braccio.
"Aspetta!"
ordinò.
"Chi ha preparato il vassoio?"
Domandò fissandola, quel testa di cazzo era fin troppo vicino per i suoi gusti.
"Qualcuno ti ha dato un messaggio per me?"
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:28




Sam

Dovette trattenersi per non scoppiargli a ridere in faccia. Era fin troppo divertente quella situazione! Il cacciatore si era fiondato sul bigliettino e subito si era informato su come risalire al mittente. Lo guardò confusa, ma non prima di aver lanciato un'occhiata leziosa alla mano che stringeva il suo braccio sottile e delicato. Era indeciso su come muoversi ora. Poteva scegliere di fare il finto tonto oppure svelargli più del dovuto. Entrambe le decisioni avrebbero portato a divertenti epiloghi, ne era sicuro. Alla domanda così diretta sulla preparazione del piatto assunse un'espressione pensierosa e corrucciata "Non saprei... io sono solo una cameriera. Il mio compito è portare nelle rispettive stanze i piatti che i cuochi lasciano sul bancone della cucina" asserì con tranquillità mentre liberava il braccio dalla stretta dell'altro con una semplice mossa. La presa non era così serrata da farlo faticare, in quel corpo, per sottrarglisi. Alla seconda richiesta scosse debolmente il capo "Nessuno, signore. Problemi?" chiese angelicamente fissandolo con apprensione mista a malizia. Non sapeva perchè si ostinava così tanto a provocarlo anche dal punto di vista sessuale, forse per aggiungere altre sfide a quella giù in atto da qualche tempo. "Posso andare ora?" domandò con pacatezza in attesa di una risposta da parte del piccolo Winchester.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:30
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Osservò la ragazza mentre un piccolo campanelino squillava nella sua testa, come se il suo neurone avesse puntato la sveglia. La ragazza aveva appena confessato che nessun altro a parte lei aveva toccato il vassoio e se nessuno aveva lasciato un biglietto.
Dai Dean, fai due più due, forza! Scuoti il criceto facendolo correre sulla ruota cazzo! è semplice!
Aveva appena detto di avere portato il vassoio, nessuno lo aveva cercato... conclusione? Lei stessa aveva messo il biglietto!
Visto che non era difficile? meriti un dieci per l'inteligenza e prontezza di spirito!
Si insultò da solo mentre sospirava passandosi una mano fra i capelli, il simbolo non l'aveva bloccata però... a meno che... a meno che non si fosse danneggiato con il carrello. Opzione molto probabile del resto, non lo aveva inciso, aveva usato gesso, in modo che fosse semplice cancellarlo prima di lasciare il motel.
per fortuna nessuna espressione tranne una stanchezza mista ad aspettativa era apparsa sul suo viso, niente che potesse fare capire la sua ipotesi.
"Scusa."
Mormorò.
"Sono un pò stanco e stressato, mi dispiace di averti fatto preuccupare."
Si esibì in uno dei suoi migliori sorrisi, a quel gioco si poteva giocare in due.
"Però ho appena deciso di lasciare perdere la cena, devo ripartire immediatamente, ti dispiace venire a ritirare il vassoio subito? Come vedi devo finire di vestirmi."
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:33




Sam

Si divertiva a provocare il cacciatore, ma non l'aveva mai sottovalutato e sapeva bene quanto un suo errore o una sua eccessiva temerarietà potessero costargli caro. Per quanto tirasse la corda sapeva bene qual'era il limite. Anche se, in quel caso, aveva paura di averlo sorpassato. Non sapeva dire cosa glielo facesse presumere, ma qualcosa nell'aria lo informava che la situazione non era più rilassata e totalmente a suo favore come pochi secondi prima. Dean Winchester era in gamba nel suo mestiere, un vero osso duro... soltanto era facile alle volte raggirarlo, ma non credeva di esserci riuscito anche in quell'occasione. Tuttavia, non diede a vedere il proprio dubbio, ma con un sorriso da coniglietta di playboy assentì alle parole dell'altro. "Però ho appena deciso di lasciare perdere la cena, devo ripartire immediatamente, ti dispiace venire a ritirare il vassoio subito? Come vedi devo finire di vestirmi." Tornò nuovamente nella camera e si chiuse la porta alle spalle. Si avvicinò ancora al carrello, sculettando maliziosamente mentre pensava a ogni singola parola che si sarebbe lasciato sfuggire dalla bocca. Era sicuro che fosse meglio finire in parità quel round, solo un patteggiamento in quel caso gli avrebbe assicurato un ulteriore vantaggio. Pose le mani sul vassoio, poi si voltò sorridendo. "Ne è davvero sicuro, signore?" domandò con finta ingenuità. Dentro di sè si stava sbellicando dalle risate. Stava per giocare un nuovo scherzetto al bel cacciatore, un piccolo stratagemma che sapeva l'altro avrebbe odiato tanto da spingerlo a dargli la caccia con ancora più foga e ardente desiderio di vittoria. Sorrise provocante. "Non crede sia meglio essere in forze per il prossimo incontro?" si lasciò scappare una nota di scherno subito seguita da un eloquente risolino. "Io di certo non salterò la cena per i tuoi capricci, Winchester" concluse sbattendo le ciglia e rivelando occhi neri come pece, occhi di demone. "Buon appetito, Dean" ripetè con una risata per poi lasciare quel corpo in una nuvola di fumo nero che venne inghiottito dal soffitto.

Il sangue intorno a lui gli ricordava il pasto delizioso che aveva appena consumato in tutta tranquillità. Il Signor Rochester giaceva con l'osso del collo spezzato e con la pancia squarciata, priva delle interiora, sopra il pianoforte del salotto. La moglie era a terra, la testa staccata e dal collo sembrava esser fuoriuscito tutto il sangue che aveva in corpo... solo che non ve ne era sul pavimento sotto di lei. Sam era al piano di sopra, il volto chino sul collo candido di una bambina di dieci anni. Un perfetto imitatore del più assetato dei vampiri. Il colorito di quella piccola principessa dai lunghi capelli dorati, sparpagliati sul cuscino dalla fodera lattea, poteva benissimo concorrere con quello di un nuovo arrivato alla camera mortuaria. Non sarebbero passate molte ore, alla fine, all'ingresso suo e dei suoi genitori in un obitorio. Sorrise soddisfatto staccandosi da quel terzo corpo privo di vita. Accarezzò con un dito la guancia cenerea e, con un gesto amorevole che non gli apparteneva, le abbassò le palpebre e chiuse la bocca, cancellando così quell'espressione sgomenta che la morte le aveva congelato indosso per sempre. Si mise comodamente seduto su una delle poltroncine da principessina della camera della ragazzina, sfogliando con vivo interesse quei libri da bambina colorati e frivoli. Si leccò le labbra attendendo quel cacciatore ritardatario che si divertiva così tanto a provocare. Povero Winchester... sempre così vittima degli eventi!
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:38
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Seguì la ragazza nella stanza, osservandola con attezione mentre si avvicinava al vassoio.
Quando parlò assotigliò gli occhi.
"Tu..."
Sibilò, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa l'altro tagliò la corda facendo cadere per terra la ragazza, che lui prese in braccio e la mise sul letto prima di raccattare le sue cose e correre fuori, doveva sbrigarsi, doveva salvarli, avrebbe guidato fino allo sfinimento. In fondo non poteva farne a meno, doveva almeno provarci. Rischiò di addormentarsi al volante svariate volte ma alla fine arrivò... in ritardo, come al solito, era sempre in ritardo quando si trattava di lui, non riusciva a salvare nessuno, non era in grado di salvare nessuno.
Osservò il corpo dissanguato della signora Rochester mentre rilasciava un ringhio dalle labbra, non sapeva che cazzo fare.
Salì le scale osservandosi intorno entrando nella stanzina della bimba... Spalancò gli occhi vedendo chi era ancora lì... stavolta lo aveva aspettato!
"Tu!"
Ringhiò.
"Maledetto figlio di puttana! Stavolta ti uccido, te lo giuro!"
Asserì avvicinandosi alla bambina ed osservandola.
"Che cosa vuoi? Che cosa vuoi da me? Non puoi fare come tutti gli altri demoni che si fanno eliminare come bravi bambini?"
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:41




Sam

Era rimasto quasi un'ora seduto su quella poltroncina così stretta e piccola per lui e il suo nuovo metro e ottantacinque. Il corpo che aveva preso era quello di un bel giovane appena laureato in giurisprudenza, l'aveva incontrato mentre tornava a casa da una sbornia con gli amici e gli era sembrato il candidato ideale. Si passò una mano fra i capelli saggiandone la morbidezza e facendo scorrere le dita fra quei lisci e setolosi fili castano chiaro. Avrà avuto 22 anni, non di più ma era decisamente ben piazzato e attraente. Gli occhi erano chiari, almeno quando non manifestava la natura che ora albergava dentro di lui. Sentiva i pensieri del giovane molto vividamente, non si era proprio adattato a quella prigionia, ma la sbronza ne attutiva la volontà e così gli sarebbe stato più facile credere ad un sogno. Aveva ormai finito tutti i futili libricini nella stanza quando la porta si era spalancata rivelando un paonazzo cacciatore. Udiva quasi distintamente il ribollire del sangue dell'altro per la rabbia, sorrise divaricando le labbra. C'era un solo motivo per cui l'aveva aspettato quella sera. Non si era divertito con le sue vittime, nè con la scalcitante signorà Rochester, nè col vigoroso uomo le gui gote profumavano ancora di dopobarba, tantomeno con quella bambina che tanto l'aveva rinvigorito. L'energia vitale dei mocciosi per lui era il più potente elisir, ma acuiva anche il suo bisogno di assumere forza anche attraverso l'atto sessuale. Se voleva veramente essere nel pieno della propria potenza era così che si doveva ricaricare. Prima col sangue, poi col sesso e quello sparuto cacciatore sembrava proprio l'ideale per soddisfare le sue voglie. Gli faceva ridere il suo volto livido d'odio, era veramente troppo divertente provocarlo a tal punto. Non si era mai sentito così vivo come quando accendeva nell'altro quei sentimenti forti di vendetta e furia. Amava veramente gustarsi le reazioni dell'altro ad ogni sua nuova imbeccata, ad ogni suo giochino perverso e malato. Rise ancora delle sue parole, facendo squillare la voce argentina della bellezza che non si era fatto troppi scrupoli a impersonare. "Che cosa vuoi? Che cosa vuoi da me? Non puoi fare come tutti gli altri demoni che si fanno eliminare come bravi bambini?" Fece un gesto con la mano come per allontanare da sè quelle parole. "Ti prego! Se mi fossi già messo alla tua mercè non avrei catturato il tuo interesse e adesso mi saresti totalmente inutile" asserì alzandosi e avvicinandosi a lui con un sinistro lampo negli occhi chiari. "Non hai mai letto i verbali della polizia, Winchester? Non ti sei mai interessato se avessi tendenze necrofile, pedofile o omosessuali? Nessuna di queste possibilità ha mai attraversato la tua testa calda?" gli chiese con un'ilarità sprezzante. Sapeva che le sue parole sarebbero state fuoco per l'altro ed era proprio quello che, ancora una volta, voleva risvegliare in lui. La passione dell'odio. Sfrenata e bollente. "Stavolta ti semplifico il lavoro, Dean" sussurrò spingendolo con una sola mossa sul letto, accanto al corpo esanime della bambina bionda. "Ma che belle principesse!" sussurrò ridendo prima di mettersi a cavalcioni su di lui, facendo cozzare le proprie intimità. La sua era già semi sveglia, ma quella situazione la portava ad un'alzata completa e vistosa. Con un altro gesto della mano fece rotolare il piccolo cadavere giù da quel candido giaciglio di morte. Un tonfo sordo sul tappeto a fantasia floreale e rosa tinse di un'ulteriore macabra nota la faccenda. Si appiattì ancora su quel corpo secco, ma non privo di muscoli. Passò un dito sulla maglietta logora e scura dell'altro, lacerandola mettendo così a nudo i suoi pettorali scolpiti e la sua carnagione chiara, ma non pallida. Si leccò le labbra che spinse poi a forza su quelle dell'altro, mordendole prima che Dean potesse fare lo stesso con lui. Si staccò da lui con un ghino. "Non volevi uccidermi, Winchester?" domandò sprezzante squarciando anche la stoffa dei jean, proprio sul cavallo.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:42
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Osservò il nuovo corpo che si era scelto mentre l'altro scacciava le parole con quel ghigno stampato in viso.
"certo che hai gusti strani..."
Asserì con voce velonosa, mentre non perdeva una sua mossa, vedendolo alzarsi ed avvicinarsi a lui che restò fermo dove era.
Spalancò gli occhi alle sue parole, fissandolo con uno sguardo tra l'incredulo e lo schifato.
"Non sei solo un bastardo! Sei anche uno schifoso stupratore."
Doveva aspettare prima di scoppiare del tutto, ormai aveva capito perchè lo aveva aspettato anche se il suo cervello cercava di non pensarci veramente, non poteva essere, la sua rabbia ed il suo disgusto stavano crescendo mentre lo fissava, non pensava che una creatura potesse fargli così schifo.
Ma l'altro lo spinse sul letto, vicino al cadavere della piccola, che lo portò a cercare di spostarsi.
"Fottiti!"
Replicò cercando di alzarsi.
"Non chiamarmi principessa!"
L'altro gli fu subito addosso, scaraventando giu dal letto il piccolo cadavere, facendogli emmettere un piccolo gemito... era una bambina, non meritava di essere trattata così.
Lo fissò con odio mentre l'altro stracciava la sua maglia lasciandolo mezzo nudo. Non ci credeva, era un incubo, solo per quello gli permise di stampargli le labbra sulle sue, sentì chiaro e tondo il morso che gli diede.
Quando lo sfottè in quel modo gli sputò in faccia, rovente di rabbia.
"Sai di carne per gatti! Mai pensato ad una mentina?"
Il suo sarcasmo era sempre lì, non ci poteva fare nulla.
Cercò di sfuggire alla sua presa prima di fermarsi e tirargli una testata in faccia, sentendo il naso del suo corpo rompersi.
Appena fu libero prese fiato iniziando la formula dell'esorcismo.
"Exorcitiamus te, omnis immundus spiritus..."
Lo fissò sperando di essere abbastanza veloce.
"omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii,
omnis legio, omnis congregatio et secta diabolica,
in nomine et virtute Domini Nostri Jesu Christi..."
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:47




Sam

Amava lo sdegno e l'evidente irritazione dell'altro. Le guance gli si imporporavano dalla rabbia e percepiva ogni sua fibra sfrigolare dalla rabbia. Sorrise mentre si posizionava sopra di lui e lo sfotteva un po' e lo baciava. Il passo dall'odio alla passione sessuale era sempre così breve... altrimenti come poteva essere proprio il sesso il perfetto epilogo di ogni litigio di coppia? Doveva solo far superare il confine al povero Winchester, una volta che il bisogno fisico fosse stato più forte della ragione nulla gli avrebbe impedito di finire a rotolarsi su quel letto dalle candide coltri. Ovviamente, l'impresa si dismostrava più dura del previsto. Il giovane cacciatore era tenace, lo sapeva bene. In pochi avrebbero perseguito a dargli la caccia in lungo e in largo per gli Stati Uniti... probabilmente non solo! Qualcosa gli diceva che se anche fosse emigrato in un paese qualsiasi dell'Europa il caro Dean gli sarebbe stato alle costole pur di prenderlo. Cosa che al momento non gli sarebbe dispiaciuto, ma non nel senso universale di "essere preso". Tuttavia, il Winchester non sembrava affatto propenso ad assecondare anche quella sua fame. Si pulì dallo sputo col dorso di una mano e passò a squarciargli i jeans al cavallo. I pantaloni, divisi in due, rendevano visibili quei boxer scuri che avrebbe tanto voluto vedere stringersi ed ingrossarsi. Si leccò inconsciamente le labbra mentre un'idea prendeva piede nella sua perversa testa di demone. Soltanto quella testata forte e violenta a cui seguì un'inquietante scrocchio lo distrasse dai suoi peccaminosi pensieri. Si passò una mano al volto riaggiustando il naso che, col colpo, si era rotto. Si voltò appena in tempo per vedere Dean, alzatosi come un fulmine dal letto, recitare la formula dell'esorcismo. Rise sprezzante, senza nascondere un ancora vago dolore. Ne aveva subiti tanti, ma era sempre riuscito a salvarsi per il rotto della cuffia... tuttavia questa volta non voleva abbandonare quell'affascinante corpo senza aver prima soddisfatto il suo appetito sessuale. Strisciò fino al cacciatore e, con una mossa della mano, lo inchiodò al muro proprio mentre nominava il nome di Cristo facendolo contorcere per un dolore più forte dei precedenti al ventre. Alzò lo sguardo dardeggiante d'odio su quello del cacciatore, mentre stringeva quella mano invisibile sulla gola del Winchester. "Ti piace usare la voce, eh Dean?" gli chiese ridendo mentre si avvicinava a lui continuando a tenersi lo stomaco. "Meglio usarla per qualcosa di costruttivo, però! Non sei d'accordo?" esclamò con un sorriso diabolico che nulla di buono faceva presagire. Avvicinò il suo viso a quello dell'altro e gli leccò una guancia, mentre la presa sulla sua giugolare si allentava ma non cessava. Gli consentiva di respirare ora, non voleva certo spezzare un'altra vita in quella camera pregna di morte! Lo fissò a lungo negli occhi, avvicinando sempre di più le loro labbra. Voleva fargli credere di stare per baciarlo, voleva che in lui si installasse la sicurezza di sentire ancora una volta le sue labbra sulle proprie. Desiderava che Dean si preparasse ad accogliere con l'artiglieria pesante la propria bocca che prima aveva insultato. Schiuse quelle labbra chiare, ma a un millimetro da quelle del bel cacciatore le arricciò in un ghigno malizioso e inquietante. Scese con le mani lungo il suo corpo stracciando ogni lembo di stoffa che incontrava le proprie dita. A vederlo, il Winchester sembrava un naufrago. I vestiti gli stavano addosso lacerati e sconfitti. I suoi pantaloni... o, meglio, le gambe di essi giacevano a terra mentre la loro parte superiore era stata strappata di dosso a quel corpo statuario e lanciata lontano. La maglia era sbrindellata e dava, di quel petto muscoloso e vagamente dorato, un aspetto sommario ma dannatamente eccitato. Sam si leccò nuovamente le labbra ammirando la propria opera con l'orgoglio di uno scultore. Sghignazzò colto da un nuovo pensiero. "Hai freddo, Winchester? Non preoccuparti... ti scalderai presto" asserì sfilandogli, come farebbero le persone normali! i boxer scuri. L'intimità dell'altro gli stava di fronte ed era troppo invitante per non percorrerne l'asta con un dito mentre la bocca saggiava e succhiava i testicoli assaporandoli come fossero mele mature. "Quando cambi idea fammelo sapere, Dean" sussurrò lascivo leccando il membro per la sua intera lunghezza, soffiandoci poi sopra per farlo rabbrividire.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:48
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Stava recitando l'esorcismo, ma lo vedeva ridere, anche se sapeva che l'altro stava soffrendo, lo vedeva dagli occhi. Stava quasi per gioire quando si sentì sbattere contro al muro, schiacciato da una forza troppo forte per poterla combattere, una presa sulla sua gola gli tolse il fiato...Cazzo... lo sguardo che gli rivolse gli fece passare un lungo brivido mentre cercava di riprendere a respirare, cosa molto impossibile.
Gran bella mossa quella dell'esorcismo Dean! Grandissima stronzata!
Si congratulò con se stesso mentre la lingua calda del demone passava sulla sua pelle, chiuse gli occhi cercando di non guardarlo e lentamente si accorse di potere di nuovo respirare ma non poteva fare altro. Il primo respiro gli bruciò quasi i polmoni ormai stremati dalla mancanza d'aria. Gli occhi chiari lampeggiarono di rabbia osservando quelli del demone che avvicinava le labbra alle sue, doveva solo provarci! lo avrebbe sfigurato! Gli avrebbe staccato la pelle a morsi, giurava su Dio! Ma quel bastardo sembrava avere altri programmi, lo intuiva dal suo ghigno dal modo in cuo ora gli strappava i vestiti riducendoli a brandelli... Era un incubo, doveva esserlo! Ora suo padre lo avrebbe svegliato per portarlo a caccia, insultandolo. Non poteva succedere! Eppure nessuno lo stava scuotendo, nessuno lo chiamava a gran voce dicendogli che era tardi! Anzi, l'altro lo osservava con fame, come lui di solito osservava le ragazze che si portava a letto, eppure non poteva scoparselo.
Le sue parole gli fecero emettere un ringhio ben udibile, mentre ingoiava sentendo i boxer venire abbassati.
La sua bocca sui testicoli lo fece irrigidire, Oh Dio! Ma quello sapeva bene dove toccare! Cazzo! Non era per nulla spiacevole... Avrebbe voluto gemere ma non gli avrebbe dato quella soddisfazione, mai!
"N-non c-i s-sperare..."
Ansimò abbassando lo sguardo, parlare costava fatica.
"D-dovresti a-avere a-almeno le tette..."
Lo sfottè mordendosi le labbra a sangue, il respiro irregolare faceva alzare il petto con troppa velocità, il suo corpo nonostante tutto reagiva a quella provocazione tanto che un primo gemito lasciò le sue labbra.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 16/2/2011, 22:49




Sam

Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. Non credeva che ridurgli i vestiti in quello stato e appenderlo al muro l'avrebbe eccitato fino a quel punto, ma si stava davvero ricredendo. Era una visione così peccaminosa che anche se l'altro non assumeva pose volutamente sporche era da orgasmo! Quella visione solo per lui gli metteva voglia di giocare e di farlo impazzire più di quanto non si divertisse già a fare. Gli aveva dato l'illusione di volerlo baciare, poi era sceso a succhiare i testicoli tesi e gonfi con gusto. Le sue dita si erano perse su quell'asta addormentata con l'unico scopo di risvegliarla del tutto. Avrebbe potuto recitare tutti gli esorcismi che voleva, non gli avrebbe mai dato modo di finirli e se lo sarebbe preso. In un modo o nell'altro. Se Dean rifiutava la parte di seme lui non si rifiutava di certo. Sapeva che, se toccava i nervi giusti, l'altro gli sarebbe saltato addosso col solo intento di fare sesso. Era solo una questione di tempo e ne avevano a iosa. La villetta era in campagna, la famiglia Rochester non aveva vicini e, a parte loro due, nessuno sapeva del loro brutale omicidio. Era stato molto attento nello scegliere le prossime vittime, non voleva certo che qualcosa potesse ostacolare il suo dessert. Anche se, visto chi si trovava di fronte, si trattava piuttosto della portata principale! Quasi gongolò sentendo l'altro irrigidirsi, percependo il suo fiato mozzo e le parole interrotte dagli ansimi. Quello era il gioco più bello e appagante che avesse mai fatto ed era appena cominciato! Risalì dai testicoli fino all'asta con teneri morsetti che si fecero appena più forti sulla punta. Voleva farlo godere così tanto da fargli credere di stare per scoppiare e poi voleva lasciarlo insoddisfatto a poco dall'orgasmo solo per coninvencerlo a prenderlo. Non voleva più aspettare, il suo bisogno cresceva ad ogni leccata, morso e succhiotto su quel membro senza cure. "D-dovresti a-avere a-almeno le tette..." ridacchiò lasciando che la lingua giocasse, come impazzita, col frenulo. "Davvero? Non sembrava! Quando ti scuotevo sotto il naso quel fondoschiena perfetto non hai battuto ciglia, ma è da prima che non riesci a togliermi gli occhi di dosso e vedo che occhiate mi lanci" disse pacatamente inglobando il sesso dell'altro e succhiando vorace mentre con una mano gli solleticava i testicoli e con l'altra l'orifizio, senza però penetrarlo.
 
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view post Posted on 16/2/2011, 22:50
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Dio... stava impazzendo! Decisamente! Sotto le cure di quel demone si sentiva sciogliere, sembrava che sapesse quali tasti toccare, sapeva bene come farlo tendere come una corda di violino e sul serio non voleva questo! Non che non avesse avuto esperienze omosessuali, qualche volta era capitato... ma con un demone? Insomma con quel demone? Lo aveva inseguito per tutta l' America ed ora si faceva fare un pompino mentre era inchiodato al muro... Dai stava scherzando! Gemette sentendosi mordere ed in quel momento seppe che ormai aveva perso il controllo... Doveva scoparselo, doveva farselo, ormai non poteva non portare a termine quel gioco.
La sua lingua lo stava portando alla pazzia.
"Lasciami..."
Mugugnò.
"Lasciami, fammi muovere, cazzo!"
Ordinò, tanto l'altro avrebbe capito cosa intendeva, voleva toccarlo e dimostrargli che avrebbe ottenuto quello che desiderava. Voleva fare sesso? Bene lo avrebbero fatto... aveva giocato bene le sue carte.
"Voglio scoparti, bastardo! Ma devi lasciarmi!"
Ansimò sentendo la lingua scorreva velocemente sul suo sesso, ormai stava impazzendo più di quanto era sempre stato. Fottersi un demone! Questa non l'avrebbe raccontata nemmeno a Bobby, se no era la pena capitale o peggio lo avrebbero castrato, ne era certo. Ma ora voleva fargli il culo, spingersi in lui perchè non gli avrebbe permesso di fare il contrario.
 
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