La magia è una dote di famiglia... basta guardare la madre!, RaymondXAlien

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»Donnie
view post Posted on 31/10/2011, 22:21




Quel ragazzino gli piaceva davvero molto. Adorava vederlo arrossire ed impazzire per ogni più piccola cosa, specialmente se ciò avveniva dopo un suo contatto fisico. L'aveva sentito irrigidirsi quando gli aveva stretto la mano, ma non si aspettava che per un semplice dito sulle labbra andasse tanto nel pallone. Sorrise trattenendosi dal leccarsi le proprie. Quel giovane lo affascinava veramente molto e non gli sarebbe dispiaciuto veder evolversi il loro rapporto di evocatore e vampiro servitore nonostante avessero pochi giorni a disposizione. Lo osservò appoggiarsi al muretto, accanto al palo contro il quale si era sistemato, cominciando a spiegare.

CITAZIONE
"Si... lo immagino, quella è la storia che i miei genitori hanno dato alla scuola. In realtà loro sono effettivamente i miei genitori naturali, sebbene gli uomini non possano rimanere incinti. è stato a causa di una svista della mamma. Vedi... mio padre come ogni altro demone è un predatore, uccideva le persone e mia mamma in quanto cacciatore aveva il compito di eliminarlo. Ci sono modi per fermare i demoni senza ucciderli, limitando la loro essenza. Marchi che esercitano i loro poteri sulla natura stessa della vittima e del carnefice, stipulando un legame fra loro, ci sono però anche marchi che vanno posti in base al sesso del cosidetto carnefice. Quello usato da mia madre, quello Ucraino, deve essere trasmesso via sessuale, come una malattia, e da una donna. E mia madre non è una donna. Il machio ha comunque avuto l'effetto giusto: ha limitato la natura di mio padre e bhe... ha fatto in modo che mia madre rimanesse incinto di me e mia sorella. Raccontare la storia in questa maniera a scuola sarebbe stato assurdo, probabilmente avrebbero rinchiuso i miei genitori in un manicomio e tolto noi dalle loro cure quindi si sono inventati la storia dell'adozione per non fare trapelare la verità."

Lo ascoltò senza fiatare, rimanendo però incantato dal numero infinito di sensazioni che animavano il volto del suo padroncino durante tutto il racconto. Si vedeva che alla fin fine amava la sua famiglia e che probabilmente riservava un affetto particolare alla madre, visto come si illuminava quando parlava di lui. "Credo di aver capito adesso... per quanto mi sembri assurdo!" asserì ridendo, calmandosi però subito dopo. "Ma, hey! È pur sempre un personaggio di un libro a dirlo!" commentò ironico. Sapeva per primo che la sua stessa esistenza era molto più incredibile di ciò che era accaduto alla signora (ma poteva chiamarlo così?) Winchester, dopotutto! In quel momento però dei passi concitati lo portarono a voltarsi. Una bella ragazza, probabilmente coetanea del signorino, era appena comparsa dietro di lui e già gli sorrideva affabile. "Tu devi essere il vampiro! Io sono MaryLi, sua sorella" disse indicando il ragazzo. Effettivamente notava le somiglianze fra loro, specialmente negli occhi e nei lineamenti dolci ma al contempo affilati di entrambi. La giovane aveva però uno sguardo più deciso ed altero, totalmente in disaccordo con l'insicurezza mostrata dal fratello. "Spero che Alien non ti abbia detto delle cattiverie sul mio conto" disse gioviale e appena appena un po' provocante tendendogli la mano che lui prontamente strinse. "No, non mi ha raccontato molto a dire la verità, ma spero potremo conoscerci meglio. Io sono Raymond comunque" esordì con un sorriso. Non provava alcun interesse nei suoi confronti, ma gli veniva naturale comportarsi educatamente nei confronti di una parente del suo adorato padroncino. "Non vedo l'ora!" asserì lei girandosi poi verso il fratello, muovendo le labbra per fargli arrivare il suo personale messaggio di approvazione: M-A-S-C-H-I-O! Tradotto: è davvero un bell'uomo e sono contenta per te. Nel suo particolare linguaggio era il miglior apprezzamento possibile! Raymond però non si accorse di quel breve scambio di sguardo fra i due ragazzi perchè era troppo impegnato a fissare solo il piccolo Winchester. Alien, però, li abbandonò presto per aprir loro la strada in casa come da accordi con Lili.

CITAZIONE
"Bene... ti lascio con mia sorella, la mia finestra è quella. Entrerai da lì, mi dispiace davvero che tu non possa entrare dalla porta, prometto che per la prossima volta sistemerò le cose."

Sorrise scuotendo il capo. "Non c'è problema" "Vai Alien, noi aspettiamo qui" concluse la ragazza aspettando che l'altro se ne fosse andato per rivolgere la sua attenzione a Raymond. "Ti piace mio fratello, vero?" gli chiese diretta stupendosi appena per la risata spontanea del vampiro. "Sei così diversa da lui! Nessun preambolo o giro di parole!" Non aveva alcun dubbio però sul loro grado di parentela, si era già accorto delle numerose somiglianze nel loro aspetto fisico. "Alien è fin troppo timido per essere un maschio, io troppo sfacciata per essere una femmina ma questo non risponde alla mia domanda. Ti piace?" domandò ancora. Era pronta a saltargli alla gola qualora ciò che il succhiasangue avesse detto non le fosse piaciuto. Raymond ridacchiò ancora prima di farsi serio e ricambiare il suo sguardo penetrante. "Questo cambierebbe qualcosa? Mi farebbe finire sulla tua personale lista nera, per caso?" le domandò con un sorriso ricevendone un altro in cambio. "Soltanto se tu gli facessi del male" rispose sorridente, ma con una nota di minaccia della voce. Il vampiro avrebbe voluto controbattere, ma entrambi furono distratti dall'inconfondibile rumore di una finestra che si apriva e da Alien che li invitava ad entrare. "Vai tu per primo. Raggiungi la finestra e scavalca il cornicione. Sai volare no?" domandò ancora, alzando un sopracciglio mentre riportava l'attenzione su di lui. Raymond si limitò a sorriderle e a spiccare un balzo che lo portò direttamente sul davanzale direttamente di fronte al biondo. "Buongiorno, signorino!" disse gioviale entrando in quella che doveva essere la sua camera.
 
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view post Posted on 31/10/2011, 22:52
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Come cavolo avrebbe fatto a nascondere il vampiro per un intera settimana e soprattutto... come avrebbe potuto chiedergli per non fare scomparire il libro? Si, se suo nonno si fosse accorto della scomparsa del volume avrebbe scatenato un putiferio ma la verità era che sua sorella ci aveva azzeccato... il vampiro gli piaceva.
Era la creatura di un libro, creato per esaudire i desideri del suo padrone e lui lo era in quel momento. Sospirò prima di sobbalzare vedendolo entrare.
"Shht!"
lo zittì posandogli la mano sulle labbra, sentendo dei passi fuori dalla porta.
"Alien, vieni giu un attimo? ho bisogno di una mano... c'è della roba da portare in camera del nonno ed io devo ancora finire delle cose."
Vide con orrore la porta aprirsi prima che si fiondasse a chiuderla.
"Arrivo... mi sto cambiando!"
Non sentì nessuna protesta, Dean conosceva bene la timidezza del figlio e la sua abitudine di cambiare abito subito dopo essere tornato da scuola. Quel ragazzo era così dolce che quasi si domandava se non ci fosse stato un errore visto che era quasi più femminile di sua sorella!
Sorella che se non fosse rientrata entro due minuti avrebbe passato il resto del mese in punizione!
Alien sospirò sentendo i passi di sua madre allontanarsi, riportando lo sguardo su Raymond... si, era davvero un bel maschio come lo aveva ettichettato Lili.
"Non devi farti sentire, purtroppo qui tutti o sono demoni o sono cacciatori, tra l'altro da qualche parte c'è anche Lilith che poi sarebbe mia nonna paterna. Scusa davvero... mi sa che questa settimana sarà un pò problematica."
Confessò sorridendo appena per poi staccarsi e slacciarsi la camicia, forza dell'abitudine, per cambiarsi come aveva detto. Prese una maglietta verde con un ghirigoro azzurro scolorito.
"Dovrò anche trovare dove farti dormire... perchè tu dormi vero?"
Domandò osservandolo in tralice prima di togliersi del tutto la camicia ed infilarsi la maglia. si scompigliò i capelli con una mano. Non avrebbe dovuto leggere quella formula, non sapeva nemmeno perchè lo aveva fatto cazzo! Se lo avessero scoperto sarebbero stati guai... eppure non se ne pentiva del tutto come invece avrebbe dovuto.
"Raymond ma tu puoi esaudire tutti i miei desideri davvero?"
Meglio informarsi subito, in questo modo avrebbe potuto chiedere qualcosa di intelligente.
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 00:25




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Era balzato con agilità sul davanzale salutando con gioia il suo padroncino, peccato però che avesse scelto il momento peggiore per farlo. Il comando imperituro di tacere arrivò immediatamente e con esso la mano del ragazzo sulla propria bocca. Il primo istinto fu quello di baciarla e leccarla, ma riuscì a dominarsi e a limitarsi a posarvi sopra la propria, accarezzandola appena. Aveva la pelle così morbida! Gli sarebbe piaciuto constatare se lo fosse su tutto il corpo, ma non era nella posizione di prendersi tali libertà senza esplicita richiesta o comunque un chiaro consenso da parte del suo master. Posò comunque un casto bacio contro il palmo aperto appena un secondo primo che il ragazzino si fiondasse a chiudere la porta aperta dalla madre. In quel momento però le sue orecchie captarono un altro rumore simile: MaryLi era appena entrata. "Mamma! Sono tornata! Scusa il ritardo! Mamma! Dove sei?" la più giovane fra i Winchester aveva appena fatto la sua comparsa e, da quello che sentiva, stava appendendo la giacca all'attaccapanni e salendo le scale, probabilmente diretta verso la sua camera. Anche il genitore si stava allontanando, lo percepiva dal rumore dei suoi passi. Infatti vide Alien rilassarsi e poi rivolgersi a lui con il suo solito candore.

CITAZIONE
"Non devi farti sentire, purtroppo qui tutti o sono demoni o sono cacciatori, tra l'altro da qualche parte c'è anche Lilith che poi sarebbe mia nonna paterna. Scusa davvero... mi sa che questa settimana sarà un pò problematica."

Sorrise scuotendo una mano in modo da fargli capire che non aveva di che scusarsi. "Non c'è problema. Sta facendo molto per me, signorino Alien vorrei soltanto aiutarla in qualche maniera" disse distraendosi un secondo dopo. Il ragazzo si stava spogliando davanti ai suoi occhi. Il suo sguardo fu totalmente calamitato da quella distesa candida e vergine che si era mostrata alla sua vista. La gola gli si era seccata in un baleno e cominciava a sentire caldo.

CITAZIONE
"Dovrò anche trovare dove farti dormire... perchè tu dormi vero?"

La domanda la recepì correttamente soltanto quando tutto quel ben di Dio fu nuovamente nascosto dai vestiti. Sospirò appoggiando le mani sulle proprie cosce, cercando di recuperare il contegno perduto. "Anche io ho bisogno di dormire per ricaricare le energie, ma non mi servono tante ore di sonno quante a voi umani. Cinque per me sono più che sufficienti" disse sorridendo, venendo poi colpito da un altro subitaneo pensiero. "Dormirò in questa camera con lei, padroncino?" Quell'idea lo stuzzicava moltissimo. Avrebbe passato tutta la notte col signorino! Quello sì che era splendido! Avrebbe potuto osservarlo cadere lentamente fra le braccia di Morfeo e avrebbe vegliato il suo sonno con pazienza ed ingordigia. Che allettante prospettiva! Gli veniva da ballare per tutta la stanza.

CITAZIONE
"Raymond ma tu puoi esaudire tutti i miei desideri davvero?"

Scosse lentamente la testa fissandolo serio. "Posso fare quasi tutto, in effetti... tranne fare innamorare qualcuno di te. Potrei provarci, il desiderio si avvererebbe, ma avrebbe effetto solo per sette giorni e non sarebbe nè sincero nè influenzabile, vale a dire che non muterebbe: non si indebolirebbe durante quella settimana, certo ma nemmeno potrebbe diventare vero." disse sperando di essersi spiegato al meglio. "In realtà molti desideri possono avere questa breve durata. Dipende dalla loro natura. Se cambiano la realtà sono destinati ad una rapida fine, se invece lei mi chiedesse qualcosa di materiale come un libro esso durerebbe in eterno a meno che non venisse distrutto" disse ancora, supponendo che affidandosi ad esempi concreti avrebbe potuto farsi capire maggiormente. Tese una mano: il palmo aperto rivolto verso l'altro. Presto quella cominciò ad emanare una specie di luce azzurra che raggiunse presto la forma e le dimensioni di una pallina da tennis. Quando essa scomparve, al suo posto era apparso un braccialetto. Era formato da un doppio giro di cuoio nero con al centro, fermato da due nodi appositi, un ciondolo a goccia, scarlatto e lucente come se fosse vero sangue cristallizzato. Si avvicinò ad Alien tendendogli il piccolo oggetto. "Questo" esordì legandoglielo attorno ad un polso, stando attento a non stringerlo eccessivamente. "non scomparirà entro una settimana. Ovviamente potrei farlo sparire immediatamente nel caso a lei non piaccia, padroncino" si affrettò ad aggiungere allontandosi da lui con un lieve inchino.
 
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view post Posted on 1/11/2011, 01:13
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sobbalzò quando il vampiro posò quel piccolo bacio sulla sua mano, lanciandogli un occhiata imbarazzata. Non poteva fare così. A differenza della sua famiglia lui era piuttosto timido, avrebbe rischiato un infarto prima o poi.
Per fortuna sentì Lili entrare in casa e la voce di Dean che le rispondeva annunciandole il mese di reclusione che l'aspettava.
Si cambiò la maglia senza accorgersi della reazione di Raymond, allungandosi anche a prendere un paio di pantaloni stracciati sulle ginocchia, in modo da essere usati solo in casa.
"Bhe, si."
Annuì voltandosi a guardarlo con un sopraciglio appena inarcato per quella domanda.
"Non posso farti dormire da altre parti, il letto è abbastanza grande per entrambi e poi al massimo io potrei dormire sul pavimento, per me non ci sarebbero problemi."
Comunicò liberandosi dei Jeans che aveva indossato quella mattina, osservando il livido che gli era stato procurato da un suo compagno con il pallone qualche giorno prima, aveva la pelle troppo candida, ereditata da sua madre, e veniva segnata quasi subito.
Indossò anche gli altri pantaloni voltandosi poi a guardare di nuovo Ray, ascoltando le sue parole.
Quindi non poteva realizzare tutti i desideri e quest'ultimi avevano durata di sette giorni a meno che non fossero cose reali e non sentimenti o cambiamenti della realtà in generale.
"ho capito."
assicurò guardandolo curioso mentre usava i propri poteri, gli occhi si posarono sulla luce che divenne poi un bracialetto. osservò quel piccolo ciondolo estasiato quasi, lasciandoselo legare al polso, scuotendo immediatamente la testa.
"è per me?"
Pigolò riportando lo sguardo su di lui.
"è stupendo... ma non ti sarai stancato usando i tuoi poteri?"
Si interessò subito alle condizioni del vampiro, sperava solo che non si fosse stancato troppo.
"non voglio che ti stanchi per me, davvero. Ti lascio qui da solo un attimo, vado giu a vedere di cosa ha bisogno mia madre."
mormorò facendo un passo verso la porta prima di fermarsi ed avvicinarsi a Ray, tirandolo appena per la giacca in modo che si chinasse, baciandogli poi una guancia.
"grazie..."
Asserì uscendo per fare quello che Dean gli aveva chiesto e chiudendo immediatamente la porta.
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 01:44




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Osservò divertito la reazione del biondino davanti a sè. Era così incommensurabilmente tenero! "Ma mamma! Non è stata colpa mia! Diane mi ha tenuta a parlare per mezz'ora! Non è valso a niente dirle che dovevo andare via e che non me ne fregava niente delle sue vacanze alle Hawaii!" gli scappò un sorriso anche sentendo la replica della ragazza alla decisione della madre. I giovani erano così coriacei nel difendere le loro idee e diritti, anche se dubitava che anche Alien avrebbe lottato con i propri genitori con la stessa caparbietà dimostrata dalla sorella. Il ragazzino gli aveva dimostrato più timidezza e riservatezza, era convinto che al posto di MaryLi lui si sarebbe limitato ad annuire con un'espressione triste, ma ugualmente adorabile, dipinta sul volto d'angioletto che si ritrovava. Peccato che si stesse comportando come un impeccabile diavoletto tentatore! Si stava spogliando senza alcun problema davanti a lui, dandogli una perfetta panoramica di cose che, per la sua salute mentale e fisica, sarebbe stato meglio mantenere nascoste. Il giovane Winchester aveva un corpo decisamente accattivante oltre ad un musetto da favola ed un carattere che avrebbe fatto a gara col miele in quanto a dolcezza. Per poco non si lasciava scappare un verso compiaciuto quando gli annunciò che sì, avrebbero dormito insieme. Poteva davvero tenerselo stretto ogni notte per sette giorni? Gli sembrava ancora un sogno troppo splendido per avvicinarsi anche lontanamente alla realtà! Per poco non lo aggredì quando suggerì la possibilità di dormire lui stesso sul pavimento. Se non si fosse controllato sarebbe veramente scoppiato con qualcosa del tipo: "ma neanche morto ti faccio stare per terra!" Fortunatamente riuscì a trattenersi in tempo e a modificare la sua prima reazione in un più morbido e servile: "Non posso permetterglielo, signorino. Se preferisce non dividere il talamo con me, sarò io a dormire sul pavimento. Non lascerò certo che avvenga il contrario, padroncino" Meglio, molto meglio! Peccato che la gola gli si fosse seccata nuovamente alla vista di quel sedere sodo ed invitante che si mostrava quasi interamente privo di veli alla sua vista. D'accordo che era la creatura di un libro, ma era stato ideato per essere un uomo a tutti gli effetti e in quel momento la sua virilità stava facendo a pugni con la stoffa dei boxer e dei jeans per liberarsi! Riuscì comunque a distrarsi rispondendo alla domanda del suo master, sperando che questo bastasse a calmarlo. Non voleva assolutamente che il piccolo si accorgesse di quel suo minuscolo, insignificante e per lui doloroso problema in mezzo alle sue gambe. Allungò la mano in avanti facendo comparire un braccialetto piuttosto semplice, ma ugualmente grazioso. L'utilizzo dei suoi poteri aveva sempre un effetto rilassante su di lui, sebbene lo spossasse in minima parte. Creare quel gioiello era ovviamente stata una cosa da nulla, ma in una settimana avrebbe dovuto contenersi altrimenti sarebbe stato male ed avrebbe dovuto chiedere desiderio e pagamento in anticipo per evitare di sparire per sempre, inoltre in modo piuttosto doloroso. Come se gli avesse letto nella mente, il dolce Alien si preoccupò per i suoi stessi pensieri nonostante l'iniziale stupore per il bracciale.

CITAZIONE
"è per me? è stupendo... ma non ti sarai stancato usando i tuoi poteri? non voglio che ti stanchi per me, davvero. Ti lascio qui da solo un attimo, vado giu a vedere di cosa ha bisogno mia madre."

Sorrise annuendo. "Sì, è per lei e sono contento le piaccia. Questo, come le ho detto, resterà con lei per sempre salvo imprevisti" ripetè scuotendo poi la testa alle sue ultime parole. "Non deve preoccursi per me, signorino. Io sono un suo umile servitore, tutta questa apprensione non è necessaria. Sono stato creato per esaudire le richieste dei miei padroni, non mi stanco molto facilmente. Inoltre, per donarle quel monile non ho impiegato neanche un decimo delle mie effettive forze, stia tranquillo" gli rispose sorridendogli. "Ora vada pure. Sua madre ha bisogno di lei, io la aspetterò qui come da ordini" concluse infine sedendosi su una sedia vicino alla finestra. Si aspettava che il ragazzo uscisse senza degnarlo di un'ultima occhiata, invece fece marcia indietro posando un delicato bacio sulla sua guancia ringraziandolo. Sorrise. L'impulso di baciarlo era così forte... "È stato un piacere, signorino" disse guardandolo scomparire dietro la porta che venne prontamente richiusa.

Edited by »Donnie - 1/11/2011, 14:46
 
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view post Posted on 1/11/2011, 13:34
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Era sceso sentendo il cuore battere forte nel petto, non si lasciava mai andare a certi ringraziamenti e sinceramente il bel vampiro non aiutava. Aveva degli occhi favolosi!
Vide sua madre lanciare un occhiata alla sorella.
"Vorrà dire che da uno passeranno due mesi, Mary?"
Sua madre era l'unico, oltre il nonno, a chiamare la sorella così ed in entrambi i casi significava che le trattative si concludevano lì, ogni altra replice voleva dire un aumento esponenziale della pena. In breve significava anche che suo padre avrebbe ritardato dal lavoro e Dean ne risentiva, era come se sua madre avesse sempre la paura di perderlo e di certo la presenza di sua nonna, mollemente sdraiata sul divano non aiutava affatto.
"Non dare ascolto a quell'isterico, Lili. Non vorrai di certo restare segregata in casa?"
Gli occhi chiari di Lilith si posarono su di lui appena scese le scale, irriverenti. Non era un mistero quello che la regina degli inferi pensava su di lui ma faceva sempre male. Sentirsi ri fiutato in quel modo da una parte della famiglia era quasi tremendo.
"Tua madre dovrebbe occuparsi di altri membri della famiglia, non di quelli che se la sanno cavare egregiamente!"
Concluse divertita tornando a riportare l'attenzione sulla telenovelas che stava guardando prima. Dean emise un piccolo ringhio.
"Mio figlio sà cavarsela egregiamente!"
"Si...tuo figlio sa cavarsela abbastanza bene, per essere un mezzosangue!"
Aveva sottolineato il tuo, come se non fosse anche figlio di Sam. Alien prese la maglia della madre prima che potesse scatenarsi un altra guerra mondiale, in fondo si scatenavano quasi tutte per colpa sua. Era anche per quello che aveva difficoltà a rapportarsi con il padre, sia chiaro che Sam dimostrava di amare i figli in maniera uguale, ma era pur sempre un demone e sotto sotto credeva che la pensasse come sua madre.
"mamma, cosa devo portare dal nonno?"
Chiese vedendo gli occhi chiari di Dean addolcirsi appena.
"Questi, se vuoi rimanere un pò con lui non ci sono problemi.."
Si vide dare dei panni per poi scendere nella camera di Jhon. Sembrava quasi un armeria... religiosa. Simboli anti demoni, armi in argento la famigerata colt che ora Jhon stava pulendo... adorava rifugiarsi lì in quelle situazioni. Sapeva perfettamente che nemmeno Lilith era così pazza da infilarsi nella tana del Winchester all'improvviso.
"Nonno, possa farti una domanda?"
Richiamò l'attenzione di Jhon che posò la pistola sulle sue gambe annuendo. Adorava quel ragazzino! Adorava anche sua sorella ma un pò meno... aveva preso troppo da suo padre per i suoi gusti.
"I vampiri sono veramente malvagi?"
"Non esattamente Alien. I vampiri, come quasi tutte le creature sovranaturali, seguono il loro istinto che è nutrirsi. Nonostante tutto si possono trovare le eccezioni, ci sono vampiri che cedono agli istinti ed altri che non vogliono rinnegare del tutto la propria umanità, io e tua madre abbiamo incontrato un branco di vampiri vegetariani. uccidevano solo animali."
"E sono ancora vivi?"
Vedere suo nonno sorridere ed annuire fu una soddisfazione. Da come lo dipingevano tutti Jhon non aveva cuore con certe creature, eppure aveva appena confermato di averli lasciati andare.
Rimase lì ancora un pò prima di correre in camera sua annunciando che avrebbe dovuto studiare e chiudersi la porta alle spalle. Prese fiato lanciando uno sguardo a Raymond.
"Scusa se ci ho messo tanto, ho dovuto aiutare anche mio nonno."
Magari se Jhon lo avesse conosciuto avrebbe potuto aiutarlo. Sempre se non lo avesse voluto morto!
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 15:17




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Aveva osservato la porta chiudersi alle sue spalle, ma era rimasto incantato a fissarla. Dietro quel semplice rettangolo in legno sentiva il cuore del suo evocatore battere all'impazzita. Non ne capiva il motivo, ma era un suono assolutamente seducente! Restò in ascolto ancora qualche minuto, la lingua che maliziosa si passava sulle sue labbra. Non si era mai sentito così attratto da qualcuno, il giovane Winchester metteva a dura prova il suo autocontrollo, ma fortunatamente quella casa sembrava abbastanza animata da dargli spunti a sufficienza per calmare i suoi bollenti spiriti. La boria della ragazza si era acquietata alla nuova minaccia della madre, probabilmente sapeva che quella non era la situazione adatta per mettersi a discutere con lui oppure era soltanto conscia del fatto che il cacciatore non campava ultimatum per aria. Non avrebbe saputo dirlo con certezza, ma una nuova voce, sempre femminile, giunse alle sue orecchie facendolo ringhiare basso. Aveva un tono dannatamente supponente ed era piena di ostilità. Cosa ci faceva ancora lì se non sopportava la stragrande maggioranza degli abitanti di quella casa? Percepì un tono vagamente più morbido solo con la ragazza, evidentemente lei era la sua favorita anche se ancora gli mancavano un buon numero di tasselli per completare quell'intricato caso. Questa malleabilità ebbe però la breve vita di un secondo, sentì Alien avvicinarsi al terzetto e captò ancora quella sorta di avversione da parte della donna misteriosa. Snudò le zanne sentendosi vibrare di una flebile rabbia.

CITAZIONE
"Tua madre dovrebbe occuparsi di altri membri della famiglia, non di quelli che se la sanno cavare egregiamente!"
"Mio figlio sà cavarsela egregiamente!"
"Si...tuo figlio sa cavarsela abbastanza bene, per essere un mezzosangue!"

Cos'era tutta quella cattiveria che sentiva riempire l'aria come un influsso malefico! Scattò in piedi afferrando ed abbassando la maniglia, pronto a correre in soccorso di Alien. Stava già per aprire la porta quando si arrestò. Aveva ricevuto dal suo padroncino l'ordine di non muoversi da lì. Rimase un momento fermo in quella posizione, combattuto fra il sentimento di deferenza insito in lui e l'istinto di protezione che era nato spontaneo dopo aver fatto la conoscenza del suo nuovo master. Lasciò andare la maniglia tornando a sedersi. Aveva percepito la tensione al piano di sotto diminuire lentamente, ma si era rilassato in minima parte soltanto sentendo il ragazzo allontanarsi ancora. Non gli piaceva che stesse da solo in quella situazione, anche se la sorella si era subito schierata dalla parte del fratello. "Nonna, Alien è in gamba. Non c'è motivo per trattarlo così. Non avrà ereditato alcun potere, ma compensa benissimo con altri stratagemmi" Il tono della giovane non tradiva alcuna nota di presunzione, era una semplice constatazione amichevole. Inoltre sentiva una sorta di ammirazione verso quella che, come aveva appena appreso, doveva essere la madre di uno dei due genitori. Credeva lo fosse del padre, visto che col cacciatore non sembrava correre buon sangue. Inoltre, Alien gli aveva detto che era figlio del discendente di Lucifer e Lilith e, visto che sentiva una forte componente demoniaca provenire dalla donna nel salotto, supponeva fosse proprio lei. Purtroppo poteva affidarsi soltanto ai suoi ragionamenti, per il momento. Non poteva uscire liberamente da quella stanza e ancora nessuno era salito a dargli istruzioni o chiarimenti. MaryLi si era seduta sul divano accanto alla nonna, l'aveva capito dal suono sordo prodotto dai cuscini sotto al peso della ragazza. Poco dopo percepì altri passi sulle scale, poi la porta si aprì rivelando la figura del suo padroncino. Sembrava stranamente contento.

CITAZIONE
"Scusa se ci ho messo tanto, ho dovuto aiutare anche mio nonno."

Scosse la testa rilassandosi meglio contro lo schienale della sedia sulla quale aveva preso posto. "Non deve scusarsi, signorino. Io sono alle sue complete dipendenze" ripetè sorridendogli rassicuranti. "Le chiedo cortesemente di togliermi una curiosità, però" continuo senza mettere da parte i suoi modi ossequiosi e reverenziali. "La voce di donna che ho sentito dabasso è di sua nonna... Lilith, giusto?" chiese alzando appena gli occhi al cielo cercando di ricordare il nome esatto. "Ho percepito molta ostilità emanare da lei ed altrettanta nei suoi confronti. Questo a cosa è dovuto?" domandò ancora fissando i propri occhi chiari in quelli del ragazzino. C'erano ancora un sacco di cose che gli sfuggivano, ma era veramente deciso a saperne di più su tutto ciò che riguardava il suo adorabile padrone.
 
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view post Posted on 1/11/2011, 15:48
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La demone sospirò accarezzando i capelli di sua nipote.
"tesoro purtroppo tuo fratello ha preso più parti dalla famiglia difettosa."
Dean la fulminò posando per terra la catinella, facendola sbattere e produrre un secco rumore che fece sobbalzare il figlio.
"Se non ti sta bene puoi anche andartene! Nessuno qua sentirebbe la tua mancanza, almeno nel ramo difettoso della famiglia!"
sua madre sopportava in silenzio gli insulti alla sua persona ma quando gli si toccava il figlio partiva con gli artigli, proprio come una tigre che vede minacciati i suoi cuccioli.
Per fortuna riuscì a calmare la madre, andando poi a parlare un attimo con suo nonno ed infine tornare in camera.
Sorrise di rimando al vampiro prima di sedersi sul letto, sospirando.
"Bhe... si. è mia nonna Lilith. Come ti ho gia detto lei è un demone, la prima... e si... Odia cordialmente mia madre, ricambiata, per non parlare di mio nonno. Io ho la sfortuna di assomigliare a Dean e a Jhon e probabilmente alla nonna Mary, non l'ho mai conosciuta."
Alzò le spalle cercando di non dare a vedere che la cosa gli faceva davvero male.
"In più sono un mezzosangue strano, non ho poteri, non assomiglio a mio padre... lei mi odia e non lo nasconde ma Dean non sopporta quando se la prende con me e finiscono a litigare. Diciamo che litigare non rende bene l'idea, si ucciderebbero se non amassero entrambi papà."
Sentì gli occhi pizzicargli parlando di lui, si, era sicuro che suo padre lo volesse un pò più simile a sua sorella, ne era certo.
"Penso che anche papà mi vorrebbe un pò più... demoniaco... comunque fa lo stesso. La mia famiglia è così ed io sono abituato a tutti loro."
Affermò tornando a sorridere a Raymond.
"Se hai altre cose da chiedermi fai pure."
Gli assicurò alzandosi per prendere i libri.
"Tu mangi vero Ray?"
Erano domande stupide ma non glielo aveva mai chiesto quindi preferiva porgergliele.

Edited by Frank The Bunny - 1/11/2011, 16:34
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 17:31




Emma79
Adorava la sua famiglia ed era probabilmente l'unica a voler veramente bene a sua nonna, però era anche in grado di accorgersi quando la succubus esagerava e adesso lo stava davvero facendo. Capiva il motivo della sua ostilità verso il fratello, ma per lei era un po' eccessiva. D'accordo non aveva ereditato alcun potere, cosa per cui anche lei spesso e volentieri da piccola lo sbeffeggiava, ma alla fin fin era anche lui figlio di Sam e non vedeva perchè trattarlo con tanta indifferenza. Non aveva nessuna capacità aggiuntiva, ma come cacciatore se la sapeva cavare anche lui! Era sicuramente l'allievo preferito di nonno Jhon, non perchè lei non avesse un certo tipo di attidutine -no, aveva ereditato anche quelle- ma solo perchè la sua natura lo rendeva molto più simile a Dean di quanto lo fosse lei. Erano entrambi mezzosangue, ma per suo fratello era più facile farsi passare per completamente umano rispetto a quanto potesse fare lei. Si accoccolò comunque contro sua nonna, lasciandosi accarezzare.

CITAZIONE
"tesoro purtroppo tuo fratello ha preso più parti dalla famiglia difettosa."

Sbuffò sentendo sua madre replicare contrariato prima che potesse farlo lei.

CITAZIONE
"Se non ti sta bene puoi anche andartene! Nessuno qua sentirebbe la tua mancanza, almeno nel ramo difettoso della famiglia!"

"Mamma! Per favore!" tentò cercando di dissuaderlo dal complicare le cose. Rivolgersi così a Lilith era esattamente come giocare col fuoco e Dean si sarebbe bruciato senza possibilità di errore. La succubus infatti assotigliò lo sguardo portandolo sulla "nuora". "Stai attento come parli, Winchester! Faccio anch'io parte della famiglia!" sibilò continuando a coccolarsi la nipote, mentre nella sua mente prendeva forma un piano mirato a far cessare del tutto i suoi rapporti con quei disastrati che suo figlio si ostinava a frequentare. Lui era il futuro regnante dell'Inferno, eppure per amore di un tale snervante idiota aveva rinunciato a tutto! Al sangue, ai genitori, alla sua stessa natura e ai suoi doveri di principe ereditario! Ribolliva al solo pensiero. "Nonna... per favore, calmati... sono sicura che mamma non intendeva escluderti..." tentò la nipote cercando di riportare alla "normalità" una situazione che stava effettivamente degenerando. La donna sorrise alla ragazza, prima di tornare ad incenerire il cacciatore con lo sguardo. Lo odiava. Era solo a causa sua se suo Sam aveva rinnegato ogni cosa in cui prima credeva!


icon7
Era rimasto nella camera in attesa del padroncino, anche se non era esattamente tranquillo. Aveva sentito le atmosfere dal basso scaldarsi, acquietarsi e agitarsi nuovamente, ma quando l'avevano fatto per la seconda volta Alien era apparso scusandosi per il ritardo. Avrebbe voluto abbracciarlo e rassicurarlo, ma in realtà sarebbe stato lui quello a calmarsi. Il piccolo stava bene e non era ferito, almeno in superficie. Non si poteva dire lo stesso del suo animo, però, e se ne accorse quando gli chiese informazioni sulla presenza minacciosa che aveva captato.

CITAZIONE
"Bhe... si. è mia nonna Lilith. Come ti ho gia detto lei è un demone, la prima... e si... Odia cordialmente mia madre, ricambiata, per non parlare di mio nonno. Io ho la sfortuna di assomigliare a Dean e a Jhon e probabilmente alla nonna Mary, non l'ho mai conosciuta. In più sono un mezzosangue strano, non ho poteri, non assomiglio a mio padre... lei mi odia e non lo nasconde ma Dean non sopporta quando se la prende con me e finiscono a litigare. Diciamo che litigare non rende bene l'idea, si ucciderebbero se non amassero entrambi papà. Penso che anche papà mi vorrebbe un pò più... demoniaco... comunque fa lo stesso. La mia famiglia è così ed io sono abituato a tutti loro."

Vide i suoi occhi velarsi e scattò, trattenersi ora gli risultava impossibile. Se lo strinse al petto accarezzandogli il capo sperando di riportare la pace in quel fragile ragazzo. "Sono sicuro che si sbaglia, signorino. L'amore di un genitore spesso è la cosa più forte a questo mondo e sono certo che suo padre la ami per quello che è, anche se privo di certe capacità" asserì convinto delle proprie parole continuando a massaggiarli lentamente la cute. Aveva un odore inebriante, dolce ed innocente. Le sue narici erano piene di quel profumo ammaliatore. Sorrise allontandolo appena da sè, riportando gli occhi nei suoi. "So che ancora non conosco bene nessuno di voi, ma deve fidarsi di me quando le dico che non deve mai dubitare dell'amore di suo padre" Ciò che gli stava dicendo lo pensava realmente. Aveva sentito MaryLi e la madre difenderlo a spada tratta e non poteva davvero credere che il capofamiglia non si sarebbe comportato ugualmente e con la stessa sincerità dimostrata dalla madre.

CITAZIONE
"Se hai altre cose da chiedermi fai pure."

Annuì tornando a sedersi. Non gli avrebbe più chiesto niente. Non avrebbe sopportato di vederlo di nuovo rabbuiarsi ed intristirsi così tanto solo per soddisfare una sua puerile curiosità. Gli sarebbe stato accanto e avrebbe cercato di rasserenarlo il più possibile, quel ragazzo aveva già fin troppi problemi senza che lui gliene aggiungesse altri! Anche se sembrava nella sua natura preoccuparsi per il prossimo, sia esso addirittura un vampiro di carta e inchiostro!

CITAZIONE
"Tu mangi vero Ray?"

"Solo per mantenere le apparenze" rispose sorridendo. "Mi piacciono molto le fragole e il the inglese" disse sperando di esser stato soddisfacente. La sua natura non lo obbligava a nutrirsi come un normale essere umano, ma il suo autore aveva inserito questo piccolo particolare mentre lo creava. Era convinto che renderlo più simile ad un umano che a un effettivo vampiro avrebbe potuto facilitargli le cose, dopotutto non si era sbagliato. Poter girare per strada indipendentemente dal sole o dalla pioggia era innegabilmente un bel vantaggio e lo era anche non essere costretto a dormire in una bara o a doversi portare dietro la terra del cimitero nel quale era stato sepolto. Sì, non aveva nessuna recriminazione da porre circa la sua particolare natura. Gli andava benissimo così!

Edited by »Donnie - 1/11/2011, 21:46
 
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view post Posted on 1/11/2011, 17:58
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Dean
Non la sopportava, non l'aveva mai sopportata dalla prima volta che era piombata in casa sua. Lilith era odiosa, cazzo! Ma finochè continuava a prendersela con lui non gli importava, quando invece se la prendeva con il figlio avrebbe voluto esorcizzarla!
Lanciò un occhiata a MaryLi, dura e seria.
"Tranquilla Lili."
Asserì secco, riportando l'attenzione sulla demone bionda.
"E tu modera i termini quando parli di mio figlio, Lilith! Alien è a tutti gli effetti anche figlio di Sam sai? Non ero certamente solo quando mi ha messo incinto!"
Replicò cercando poi di ignorarla, non era il caso di lasciarsi andare in quel modo, doveva stare tranquillo. Peccato che Lilith non capisse mai quando era il caso di smetterla!
"Chissà se è così... con uno come te non si può mai dire"
Eccola... la tanto famigerata goccia che fa traboccare il vaso! Prese sua figlia per un braccio, senza farle male, spostandola da sua nonna, lo sguardo pieno di rabbia.
"Fuori da casa mia... immediatamente! Non sei la benvenuta qua, non lo sei mai stata anzi... avrei preferito non incontrarti mai! Ed ora alza le chiappe e scompari, stronza!"
Forse aveva esagerato, forse avrebbe dovuto prendere fiato e cercare di calmarsi, avrebbe dovuto riflettere bene su quello che stava dicendo.
Ma Lilith stava davvero esagerando e lui anche.

Alien
Si stupì quando il vampiro lo abbracciò, irrigidendosi leggermente, però aveva una voce rassicurante, forse aveva davvero ragione lui.
"Davvero? Secondo te davvero vado bene così a papà?"
Era una domanda stupida, lo sapeva, ma suo padre era importante per lui, gli voleva bene anche se era più espansivo con Dean che con Sam.
Sam non gli aveva mai fatto mancare nulla, era sempre stato buono con lui, un ottimo padre. Forse poteva davvero credere alle parole di Raymond.
Sorrise appena, arrossendo quando gli occhi incontrarono quelli del vampiro.
"grazie."
Sussurrò prima di alzarsi.
Prese i libri osservandolo poi sorpreso.
"fragole? Anche a me piacciono."
Ammise tranquillo, almeno fino a quando non sentì sua madre urlare al piano di sotto.
"scusa, torno subito."
Scese le scale di corsa, fermandosi a guardare la scena. Sua madre sembrava sul punto di esplodere e sua nonna lo fissava con altrettanta rabbia. Lanciò un occhiata perplessa alla sorella, confuso dalla situazione.
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 20:13




Emma79
No che non ci stava tranquilla! Assistere ai loro battibecchi era come osservare uno scontro fra leonesse! Sinceramente, aveva paura di quale delle due sarebbe finita fuori dal ring. Si lasciò allontanare da sua madre, senza opporre resistenza alzandosi lei stessa. Lilith stava effettivamente oltrepassando la linea... e sua madre la seguiva a ruota! Era terrorizzata da come le cose si sarebbero potute evolvere. In quel momento era anche comparso Alien che la fissava confuso. Lo guardò spaventata desiderando ardentemente che suo padre tornasse subito a casa e sistemasse le cose, ma sapeva bene che non sarebbe successo... non in quel preciso istante, almeno!

CITAZIONE
"Fuori da casa mia... immediatamente! Non sei la benvenuta qua, non lo sei mai stata anzi... avrei preferito non incontrarti mai! Ed ora alza le chiappe e scompari, stronza!"

"Mamma!" sbottò ma si ritrovò presto zittita da un sorriso di sua nonna. Non c'era niente di buono in quello sguardo. "Sta calma, cara. Ho recepito chiaro e tondo il messaggio. Non devi preoccuparti, Dean" quel nome pronunciato da lei suonava tanto come un insulto. "Da adesso in poi non sarò più parte della tua famiglia." disse scomparendo un secondo dopo. MaryLi rimase a fissare il punto in cui prima c'era sua nonna con terrore. Non era per niente tranquilla!


demonsam4
Aveva appena finito il suo turno e se ne stava tornando a casa, ovviamente a piedi col cazzo che lui prendeva la macchina dopo l'ultima volta!, quando vide sua madre fuori dal cantiere dove lavorava. "Ciao Sam" lo salutò lei cordiale facendogli venire i brividi. Non era mai un buon segno quando Lilith si dimostrava tanto affabile. "Cosa vuoi?" domandò infatti ottenendo in cambio da lei una finta espressione dispiaciuta. "Una madre non può aver voglia di vedere il proprio figlio?" L'uomo rise sprezzante. "Non tu. In tutti questi anni non ti sei mai presentata per una pura visita di cortesia!" asserì ridendo per poi ritrovarsi la succubus ad una palmo dal suo naso. "La conosci ancora bene la tua famiglia, figlio mio" asserì prima di tendere la mano verso di lui, colpendolo.

Si rialzò poco dopo, stupendosi di trovarsi nella polvere non troppo distante da un cantiere edile. Che cazzo ci faceva lì? La testa gli duoleva come non mai e sentiva il proprio sangue ribollire di potere. Strano. Molto strano. Tutta quella situazione era a dir poco bizzarra! L'ultima cosa che ricordava era essersi scopato quell'odioso cacciatore. Come ci era arrivato lì? Se ne era andato con le sue gambe da quella camera e poi... poi cos'era successo? Non lo sapeva. Nulla gli era più chiaro, ciò che era innegabile era la sete di sangue umano che sentiva ardergli la gola. Doveva nutrirsi e doveva farlo al più presto.


icon7
Lo sentì irrigidirsi appena, ma dal momento che non venne spinto via non si mosse. Gli piaceva tenerselo stretto e rassicurarlo, era convinto che quel ragazzo ne avesse un gran bisogno e dopotutto lui era lì per migliorare la sua vita.

CITAZIONE
"Davvero? Secondo te davvero vado bene così a papà?"

Annuì allontanadosi lentamente da lui. "Ne sono certo, padroncino. Vi ha mai fatto mancare qualcosa a livello affettivo o materiale? Ha mai fatto preferenze oppure lei e sua sorella avete sempre ricevuto trattamenti uguali?" chiese sperando che la realtà gli desse ragione, anche se ne era abbastanza sicuro. In fin dei conti, se Alien era cresciuto su tanto bene il merito doveva essere di entrambi i genitori, non di uno solo. Si sentì ringraziare e perse un istante a guardare le sue gote nuovamente rosse. Era così bello quando si lasciava prendere dalle emozioni. Sorrise mettendosi nuovamente seduto, rispondendo alle domande del ragazzino mentre quello si preparava per studiare. Peccato che la loro tranquillità durò meno del previsto. La situazione al piano di sotto stava degenerando, lo sentiva. Avrebbe voluto opporsi quando Alien scappò fuori dalla camera per constatare i danni, ma restò zitto incapace di disobbedire. Sarebbe sceso soltanto se avesse percepito il pericolo incombere su di lui. Solo in quel caso avrebbe mandato a fanculo tutta la copertura che con fatica i ragazzi gli avevano costruito.

Edited by »Donnie - 1/11/2011, 21:40
 
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view post Posted on 1/11/2011, 21:23
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Dean
provò un lungo brivido quando la succubus pronunciò il suo nome, ebbe quasi la certezza che stesse per ucciderlo ed invece dopo quella frase scomparve.
Fissò i figli cercando di scacciare la paura che lo aveva invaso. Lilith non avrebbe potuto fare nulla di grave, vero? non a lui almeno... Avrebbe voluto che Sam tornasse a casa subito, avrebbe voluto suo marito lì con lui.
"Andate in camera vostra, non c'è più nulla da vedere."
Ordinò con voce secca ad entrambi i ragazzi, odiava parlare con loro in quel modo ma la senzazione che provava era come se lo stesse attanagliando.
Si morse un labbro prendendo il cellulare e fissandolo.
Andiamo Dean! Sam è al lavoro, tornerà a casa come al solito e non gli è successo nulla
Quello che ancora non sapeva era che risentiva della scomparsa del marchio, in fondo era legato a suo marito da quello, aveva percepito la rottura del legame ma ancora non sapeva che cosa effettivamente fosse ritenendola una semplice senzazione.
Se non fosse stato umano se ne sarebbe accorto immediatamente ma la sua natura, almeno quella di origine, lo stava fregando di brutto.
Si sedette su una seggiola con il telefono in mano giocherellandoci nervosamente prima di metterlo sul tavolo e scacciare la senzazione angosciosa che gli premeva sul petto.
Sam sarebbe tornato a casa un pò in ritardo, ecco tutto, non doveva preuccuparsi, andava tutto bene. Si era solo liberato di Lilith... solo quello.

Alien
Era corso di sotto per osservare la scena che si stava concludendo, incrociando lo sguardo spaventato della sorella. Lo ricambiò con uno completamente confuso e spaurito.
Quando sua nonna scomparve portò lo sguardo su sua madre che però ordinò a loro di andarsene.
Dean non stava bene.
Si avvicinò a MaryLi lentamente.
"Cos'è successo?"
Le chiese piano, tenendo gli occhi sul cacciatore.
"perchè hanno litigato in questa maniera?"
Forse non era il caso di parlare con sua sorella in quel momento e proprio con sua madre lì vicino. Nonostante gli anni di fermo forzato Dean conservava ancora degli ottimi istinti di cacciatore, compreso un udito più che ottimo.
Probabilmente era stata colpa sua, come al solito del resto, sua madre non riusciva a trattenersi quando lui era di mezzo. Avrebbe fatto meglio a non nascere oppure a prendere almeno una parte dei poteri del padre, invece era lì e quasi completamente umano, non era molto utile alla sua famiglia ora come ora.
Si morse un labbro tornando su in camera, si era quasi dimenticato di Raymond.
"Scusa..."
Pigolò, non sapeva perchè ma si sentiva terribilmente in colpa.
Si avvicinò al vampiro quasi titubante... forse avrebbe potuto, si... farsi abbracciare ancora? Magari non era la scelta giusta ma in fondo l'altro gli diceva sempre che era alle sue complete dipendenze, no?
Si avvicinò ancora prima di abbracciarlo timidamente.
"Scusa, penso di averne solo un attimo bisogno, se ti dò fastidio mi stacco subito."
Di certo non avrebbe mai fatto carriera come padrone in generale.
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 22:03




icon7
Alien ci stava mettendo parecchio a tornare, ma non era più preoccupato come prima e lo sentiva soltanto chiacchierare con la sorella. La presenza minacciosa se ne era andata.

CITAZIONE
"Cos'è successo? perchè hanno litigato in questa maniera?"

"È partito tutto dalla solita cosa, Alien lo sai... poi mamma ha detto che se non voleva far parte della famiglia poteva anche andarsene, nonna ha detto che se ne tirava fuori ed è sparita. Sono sicura che presto però si sistemerà tutto, tu va di sopra! Hai qualcosa da fare, no? Qua ci penso io" nonostante il tono della ragazza si fosse sforzato, sul finale, di risultare spensierato e sereno Raymond percepiva il terrore di fondo che l'animava. La sua era solo una messa in scena per tranquillizzare il fratello, lei calma non lo era per nulla. Poco dopo però vide tornare Alien che, nuovamente, si scusò. Era pronto a ripetergli che non ce ne era bisogno quando si accorse dell'espressione fin troppo spaventata sul suo volto. Stava per saltare in piedi e stringerselo al petto quando, a sorpresa, fu il piccolo a farlo. Lo tirò in braccio in modo da posarselo sulle proprie gambe, ricambiando la stretta e riprendendo ad accarezzarlo con dolcezza. "Può stare qui quanto vuole, padroncino" il che era solo un altro modo per dirgli non staccarti affatto. Avrebbe voluto rincuorarlo, rassicurarlo affermare che tutto sarebbe andato bene, ma non voleva in alcun modo dargli false illusioni. Ciò che aveva percepito appena prima che la succubus se ne andasse l'aveva reso piuttosto sicuro del fatto che nulla stesse andando effettivamente per il meglio.


Emma79
Era passata un'ora da quando aveva provato a rasserenare il fratello e si era messa a fare i compiti in cucina. Voleva esserci quando suo padre fosse tornato. Voleva gettargli le braccia al collo com'era solita fare da bambina e sentirsi stringere e salutare a sua volta. La voce divertita di papà per quel ritorno alle origini l'avrebbe fatta stare subito meglio e si sarebbe dimenticata all'istante della brutta sensazione provata in quel primo pomeriggio. Sam però a casa non tornava. Era passata un'ora e lui nè aveva chiamato nè si era magicamente materializzato dietro alla porta chiusa. Prese il telefonino e, dopo essersi nascosta nel bagno al pianterreno, chiamò suo zio Invidia chiedendogli aiuto. Se c'era qualcuno che avrebbe certamente potuto trovare suo padre e reperire qualche informazione in più su quello che era successo, perchè ormai era innegabile che qualcosa fosse accaduto, era proprio lui!


B184
Quando aveva ricevuto la chiamata da MaryLi era scattato in avanti come un bravo soldatino. Al telefono aveva rassicurato la ragazza dicendole che il ritardo del padre era sicuramente dovuto ad un problema sul lavoro e che probabilmente per lo stesso motivo non rispondeva al cellulare. In realtà non credeva ad una sola parola. Lilith era stata offesa da Dean perciò aveva sicuramente combinato qualcosa. All'Inferno però non aveva ottenuto nessuna informazione utile, perciò si era messo a cercare Sam in città continuando a chiamarlo nella speranza che si fosse portato dietro il cellulare, almeno avrebbe potuto sentire la suoneria dello stesso nel caso gli si fosse avvicinato. Prima di partire però a piè sospinto per addentrarsi nella sconfinata metropoli si era recato al cantiere dove l'amico lavorava, scoprendo che poco prima che tutti se ne andassero l'avevano visto parlare con un'avvenente bionda. Lilith. Senza alcun dubbio. Gli sarebbe piaciuto tanto sapere cosa fosse successo e perchè Sam non rispondesse al cellulare quando lo sentì! Proveniva da un vicolo alla sua destra. Lì un uomo teneva una donna inchiodata contro la parete, tenendole la bocca ferma con una mano mentre le tagliava la pancia. "Sam?" domandò incerto osservando poi lo sconosciuto girarsi. Non era possibile!

Ora come cazzo lo diceva a Dean? Già era stata dura mettere il principe dei demoni k.o. e contattare Lilith per sapere quello che fosse successo, ma ora dirlo alla checca isterica sarebbe stato veramente il colmo. Sempre a lui i compiti ingrati? Prima gli era toccato impedire che il suo amico di infanzia si nutrisse, poi aveva dovuto chiuderlo nel magazzino della sua sede di lavoro, legato ad una sedia con un bavaglio in bocca nel centro di una trappola per demoni ed infine era tornato all'inferno a parlare con la madre del neo ostaggio. Aveva ottenuto qualche informazione, ma nulla che lo aiutasse a riportare la situazione alla normalità! Dopo tutto questo, in più doveva chiamare il cacciatore mestruato per dirgli che suo marito era stato privato del marchio e della memoria degli ultimi sedici anni! Oh sì! Splendido! Come minimo Dean si tagliava le vene! Era ormai tornato nel magazzino, aveva anche tirato un sospiro di sollievo nell'accorgersi che il principe dei demoni era ancora lì impossibilitato a muoversi, e stava componendo il numero della fichetta mestruata per antonomasia. "Dean... sono Invidia. Ho trovato Sam." disse aspettandosi l'ovvia reazione da diva drammatica del cinema che al cacciatore veniva così naturale!
 
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view post Posted on 1/11/2011, 22:38
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Alien
Le parole di sua sorella non lo tranquillizzarono affatto ma aveva il vampiro di cui occuparsi.
Una volta in stanza si abbarbicò su Raymond senza essere spostato da lui, sospirò scuotendo la testa.
"ho paura."
mormorò.
"Ho paura che mia nonna abbia fatto qualcosa per fare soffrire mia madre."
Ed era vero, aveva paura che Lilith si fosse inventata qualcosa per ferire in maniera assurda il tanto odiato cacciatore, lo faceva sempre.
Si strinse maggiormente al vampiro. Forse aveva anche trovato il suo desiderio, rialzò appena lo sguardo su di lui.
"Ray... hai detto che puoi esaudire quasi tutti i desideri, se ti chiedessi qualcosa che riguarda te?"
Domandò alzando appena il viso.
Il vampiro era si servile ma lo consolava, la sua presenza gli faceva bene nonostante tutto ed anche se forse non era il caso sentiva di non volere che tornasse nel libro in quel momento.
"perchè io vorrei che tu restassi con me fino a che non sarò sicuro che sia tutto a posto e conoscendo mia nonna non sono certo che si risolverà presto."
Lui non odiava nessuno ma se c'era una persona che sfiorava quel sentimento era proprio la succubus.

Dean
no... quella senzazione non stava scomparendo, proprio per nulla. Un ora di ritardo senza nemmeno avvisare. il cellulare squillava ma lui non rispondeva, non rispondeva per nulla.
Non fumava da secoli ma aveva cercato nel cassetto di camera sua trovando un vecchio pacchetto ed accendendosi una sigaretta.
Aveva riflettutto, c'era solo una cosa che poteva dire allontanare per sempre Lilith da casa sua, la perdita di Sam.
Era alla finestra ad osservare fuori, una sigaretta fra le labbra ed il cellulare nell'altra mano, quando sarebbe tornato a casa lo avrebbe sentito, cazzo! E poi lo avrebbe baciato fino a togliergli il fiato.
Il trillo del cellulare lo fece sobbalzare e la paglia gli cadde per terra.
"merda!"
Sbottò raccogliendola e rispondendo a quel maledettissimo affare.
Invidia... la sua voce lo ghiacciò.
"Ok..."
Rispose soltanto.
Aveva quasi paura a chiedergli qualcosa, aveva paura davvero. qualcosa gli diceva che non voleva sentire quello che il demone aveva da dire su suo marito. Il vizio capitale di solito non lo chiamava mai per nome, usava appellativi molto meno carini.
"Invidia... gli ha fatto qualcosa vero? Devo prepararmi a qualcosa di particolare?"
Aveva usato un tono quasi noncurante ma nonostante tutto sapeva che l'altro lo avrebbe interpretato nel modo giusto. Gli stava chiedendo se quello era il suo Sam o qualcos'altro.
 
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»Donnie
view post Posted on 1/11/2011, 23:59




icon7
Il proprio cuore ebbe un tuffo quando Alien diede voce al proprio timore, stringedoglisi addosso come un cucciolo di panda fa con la madre. Era così dolce. Non voleva soffrisse, ma non poteva far nulla fino a che non avesse saputo con esattezza cosa fosse successo. Gli posò un bacio fra i capelli continuando a coccolargli il capo e la schiena restando però in silenzio. Non aveva idea di come fare per calmarlo... non se la sentiva di rassicurarlo su cose di cui lui per primo dubitava. Dopotutto i suoi sensi di vampiro si erano sbagliati poche volte e non se la sentiva di illudere proprio quel tenero ragazzino che gli si stringeva addosso come se fosse questione di vita o di morte.

CITAZIONE
"Ray... hai detto che puoi esaudire quasi tutti i desideri, se ti chiedessi qualcosa che riguarda te?"

Ricambiò il suo sguardo un po' perplesso. Qualcosa che aveva a che fare con lui? Non lo sapeva con esattezza, ma probabilmente non era possibile se questo avesse compromesso le regole del libro o la sua esistenza. "Non credo funzionerebbe se lei cercasse di eliminarmi o di mutare la mia natura. Finchè non altera o viola le regole del libro, non penso ci siano problemi perchè?" domandò curioso. Voleva davvero capire dove il piccolo volesse andare a parare.

CITAZIONE
"perchè io vorrei che tu restassi con me fino a che non sarò sicuro che sia tutto a posto e conoscendo mia nonna non sono certo che si risolverà presto."

"Non penso ci siano problemi, padroncino. Ovviamente io richiederò il mio pagamento quando lei desidererà opportuno che io me ne vada. Solo allora potrò considerare il desiderio esaudito e reclamare il compenso" spiegò accarezzandogli poi una gota con leggerezza. Non sapeva per quale motivo l'avesse fatto, sentiva dentro di sè che era una mossa intelligente da fare e perciò aveva agito senza preoccuparsi oltre. In fin dei conti il signorino stesso si era seduto ad arcioni delle sue gambe richiedendo protezione e coccole ed era esattamente quello che aveva intenzione di dargli.


B184
Chiamare Dean era l'ultima cosa che avrebbe voluto. Non sapeva nemmeno se fosse il caso di informarlo di una cosa del genere o meno. Probabilmente avrebbe fatto bene a dargli un'imbeccata, ma come si faceva ad installare il tarlo di una cosa simile nella mente di una persona? Quando sentì la voce del cacciatore rispondere rimase in silenzio. Non sapeva cosa dire nè come affrontare l'argomento, ma fu l'altro a toglierlo dagli impicci dopo qualche secondo di mutismo.

CITAZIONE
"Invidia... gli ha fatto qualcosa vero? Devo prepararmi a qualcosa di particolare?"

Sospirò buttando un occhio a Sam. Le botte che gli aveva dato lo avevano tramortito per un po', anche perchè ogni cinque minuti lo gonfiava ancora come misura cautelativa, ma adesso stavano perdendo il loro effetto e in meno di un minuto il principe dei demoni si sarebbe svegliato. Incazzato. Ecco quello era solo l'ennesimo problemino che avrebbe dovuto sbrigare da solo. Riportò la propria concentrazione sulla telefonata, mordendosi un labbro a disagio. Adesso che cazzo gli diceva? "Sam sta bene... almeno fisicamente" esordì, in fin dei conti una sorta di rassicurazione faceva sempre bene, no? "Niente, Dean... è questo quello a cui ti devi preparare. Al nulla più assoluto. Sto venendo lì, così potrai constatare di persona i danni solo... tieni i ragazzi di sopra per un po', ok?" chiese facendo poi cadere la comunicazione. Si sentiva lo sguardo di Sam puntato addosso e non c'era nulla di buono in questo.
 
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