Quel ragazzino gli piaceva davvero molto. Adorava vederlo arrossire ed impazzire per ogni più piccola cosa, specialmente se ciò avveniva dopo un suo contatto fisico. L'aveva sentito irrigidirsi quando gli aveva stretto la mano, ma non si aspettava che per un semplice dito sulle labbra andasse tanto nel pallone. Sorrise trattenendosi dal leccarsi le proprie. Quel giovane lo affascinava veramente molto e non gli sarebbe dispiaciuto veder evolversi il loro rapporto di evocatore e vampiro servitore nonostante avessero pochi giorni a disposizione. Lo osservò appoggiarsi al muretto, accanto al palo contro il quale si era sistemato, cominciando a spiegare.
CITAZIONE
"Si... lo immagino, quella è la storia che i miei genitori hanno dato alla scuola. In realtà loro sono effettivamente i miei genitori naturali, sebbene gli uomini non possano rimanere incinti. è stato a causa di una svista della mamma. Vedi... mio padre come ogni altro demone è un predatore, uccideva le persone e mia mamma in quanto cacciatore aveva il compito di eliminarlo. Ci sono modi per fermare i demoni senza ucciderli, limitando la loro essenza. Marchi che esercitano i loro poteri sulla natura stessa della vittima e del carnefice, stipulando un legame fra loro, ci sono però anche marchi che vanno posti in base al sesso del cosidetto carnefice. Quello usato da mia madre, quello Ucraino, deve essere trasmesso via sessuale, come una malattia, e da una donna. E mia madre non è una donna. Il machio ha comunque avuto l'effetto giusto: ha limitato la natura di mio padre e bhe... ha fatto in modo che mia madre rimanesse incinto di me e mia sorella. Raccontare la storia in questa maniera a scuola sarebbe stato assurdo, probabilmente avrebbero rinchiuso i miei genitori in un manicomio e tolto noi dalle loro cure quindi si sono inventati la storia dell'adozione per non fare trapelare la verità."
Lo ascoltò senza fiatare, rimanendo però incantato dal numero infinito di sensazioni che animavano il volto del suo padroncino durante tutto il racconto. Si vedeva che alla fin fine amava la sua famiglia e che probabilmente riservava un affetto particolare alla madre, visto come si illuminava quando parlava di lui. "
Credo di aver capito adesso... per quanto mi sembri assurdo!" asserì ridendo, calmandosi però subito dopo. "
Ma, hey! È pur sempre un personaggio di un libro a dirlo!" commentò ironico. Sapeva per primo che la sua stessa esistenza era molto più incredibile di ciò che era accaduto alla
signora (ma poteva chiamarlo così?) Winchester, dopotutto! In quel momento però dei passi concitati lo portarono a voltarsi. Una bella ragazza, probabilmente coetanea del signorino, era appena comparsa dietro di lui e già gli sorrideva affabile. "
Tu devi essere il vampiro! Io sono MaryLi, sua sorella" disse indicando il ragazzo. Effettivamente notava le somiglianze fra loro, specialmente negli occhi e nei lineamenti dolci ma al contempo affilati di entrambi. La giovane aveva però uno sguardo più deciso ed altero, totalmente in disaccordo con l'insicurezza mostrata dal fratello.
"Spero che Alien non ti abbia detto delle cattiverie sul mio conto" disse gioviale e appena appena un po' provocante tendendogli la mano che lui prontamente strinse. "
No, non mi ha raccontato molto a dire la verità, ma spero potremo conoscerci meglio. Io sono Raymond comunque" esordì con un sorriso. Non provava alcun interesse nei suoi confronti, ma gli veniva naturale comportarsi educatamente nei confronti di una parente del suo adorato padroncino. "
Non vedo l'ora!" asserì lei girandosi poi verso il fratello, muovendo le labbra per fargli arrivare il suo personale messaggio di approvazione:
M-A-S-C-H-I-O! Tradotto:
è davvero un bell'uomo e sono contenta per te. Nel suo particolare linguaggio era il miglior apprezzamento possibile! Raymond però non si accorse di quel breve scambio di sguardo fra i due ragazzi perchè era troppo impegnato a fissare solo il piccolo Winchester. Alien, però, li abbandonò presto per aprir loro la strada in casa come da accordi con Lili.
CITAZIONE
"Bene... ti lascio con mia sorella, la mia finestra è quella. Entrerai da lì, mi dispiace davvero che tu non possa entrare dalla porta, prometto che per la prossima volta sistemerò le cose."
Sorrise scuotendo il capo. "Non c'è problema" "Vai Alien, noi aspettiamo qui" concluse la ragazza aspettando che l'altro se ne fosse andato per rivolgere la sua attenzione a Raymond. "
Ti piace mio fratello, vero?" gli chiese diretta stupendosi appena per la risata spontanea del vampiro.
"Sei così diversa da lui! Nessun preambolo o giro di parole!" Non aveva alcun dubbio però sul loro grado di parentela, si era già accorto delle numerose somiglianze nel loro aspetto fisico. "
Alien è fin troppo timido per essere un maschio, io troppo sfacciata per essere una femmina ma questo non risponde alla mia domanda. Ti piace?" domandò ancora. Era pronta a saltargli alla gola qualora ciò che il succhiasangue avesse detto non le fosse piaciuto. Raymond ridacchiò ancora prima di farsi serio e ricambiare il suo sguardo penetrante. "
Questo cambierebbe qualcosa? Mi farebbe finire sulla tua personale lista nera, per caso?" le domandò con un sorriso ricevendone un altro in cambio. "
Soltanto se tu gli facessi del male" rispose sorridente, ma con una nota di minaccia della voce. Il vampiro avrebbe voluto controbattere, ma entrambi furono distratti dall'inconfondibile rumore di una finestra che si apriva e da Alien che li invitava ad entrare. "
Vai tu per primo. Raggiungi la finestra e scavalca il cornicione. Sai volare no?" domandò ancora, alzando un sopracciglio mentre riportava l'attenzione su di lui. Raymond si limitò a sorriderle e a spiccare un balzo che lo portò direttamente sul davanzale direttamente di fronte al biondo. "
Buongiorno, signorino!" disse gioviale entrando in quella che doveva essere la sua camera.