Fratellini a rapporto: i doveri, le responsabilità e gli scleri dei maggiori, CrowleyxAst

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view post Posted on 6/10/2011, 21:06
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Dean
Finalmente... gli era mancato così tanto, così tanto che pensava sarebbe morto ben presto. Aveva ascoltato Crowley, aveva dato retta a colui che aveva generato tutta quella situazione, era caduto di nuovo nei suoi giochetti, non avrebbe mai pensato che questa volta però servissero a quello. A fargli riabbracciare suo marito, la sua stessa vita.
Era scoppiato a piangere salendogli in groppa quando l'altro lo aveva tirato contro di se, assaporando poi di nuovo le sue labbra. Lo aveva visto crollare e si era sentito felice nonostante tutto, anche se non riusciva a trattenere le lacrime a sua volta. Avrebbe voluto essere forte, avrebbe voluto uscirsene con una delle sue battute sceme, niente. Riusciva solo a stringerselo al petto accarezzandogli i capelli e posando lievi baci sulla sua nuca.
"Crowley ha detto... Crowley aveva detto che eri in pericolo... non potevo... Sam torna a casa!"
Singhiozzò rialzandogli il viso.
"è stata colpa mia, avrei dovuto capirti, avrei dovuto cercare di fermarti... mi dispiace Sammy ma ora torna a casa con me."
Posò le labbra sulle sue, assaporandolo ancora. Non pensava sarebbe mai riuscito a baciarlo ancora, non pensava sarebbe mai riuscito a dirgli quello che gli stava dicendo.
"Ti amo Sammy, torna a casa ti prego, ti prego..."
continuò posando la fronte sulla sua, asciugandogli le lacrime, le sue invece continuavano a rigargli le guancie copiose, non riusciva in nessun modo a frenarle.
"ti giuro che cercherò di aprirmi di più con te, che non ti manderò più a dormire sul divano per delle stronzate... farò quello che vorrai ma torna con me."
Si sentiva quasi un disco rotto, continuava a chiedergli la stessa cosa, continuava a pregarlo di non lasciarlo mai più. Non un altra volta perchè questa volta gli aveva fatto così male da portarlo a credere di essere completamente impazzito. Come aveva potuto cacciarlo? Come aveva resistito tanto se ora che era di nuovo fra le sue braccia l'unica cosa che riusciva a fare era piangere e supplicarlo?
Non lo sapeva e non voleva nemmeno saperlo... gli bastava che lui dicesse di si, che gli dicesse che sarebbe tornato a casa con lui per rimanerci, per continuare la loro vita. Se gli avesse detto di si avrebbe veramente cercato di essere migliore.

Crowley
la sua reazione non lo stupì per nulla, anzi lo divertì. Scosse la testa quando gli disse che gli faceva schifo, fingendosi offeso.
"non vorrai dirmi che tratti sempre così le persone che aiutano il tuo fratellone?"
Ridacchiò scuotendo la testa, alla fine di quello che pensava di lui se nefregava veramente poco, voleva solo scoparselo. Lo spinse sul letto senza tante cerimonie, osservandolo.
"Sbaglio o tu hai detto che avresti fatto qualsiasi cosa per rivedere felice tuo fratello?"
Chiese osservandolo con fame.
"Ed io l'ho fatto, quindi fammi un immenso favore, principino del cazzo, tieni chiusa quella bella boccuccia che ti ritrovi perchè adesso, in questo momento sei mio!"
Asserì serio e conciso. schioccò le dita e dalle coperte presero vita dei graziosi animaletti striscianti chiamati serpenti. Adorava anche quelli, anche se meno del suo cucciolotto. ad un suo solo sguardouno di essi rialzò la testolina portandola vicino al viso del principe facendo saettare la rosea lingua a pochi millimetri dal viso del principe mentre l'altro si stringeva intorno ad un braccio sel piccolo.
"Sigliamo anche questo patto!"
constatò mentre quello più vicino al collo gli si avvolgeva intorno, trasformandosi in un adorabile collare.
"Quello..."
lo indicò con un ghigno vittorioso.
"Si staccherà solo allo scadere dell'anno."
In pratica sarebbe stato impegnato non solo a cercare l'amore ma anche a fargli da sgualdrina. Si chinò vicino a lui bloccandogli il viso per posare le labbra sulle sue, mordendole. L'altro animaletto invece strisciò su di lui, intrecciandosi contro il suo braccio, sarebbe diventato un vero e proprio tatuaggio. Alle volte funzionava anche così.
 
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»Donnie
view post Posted on 6/10/2011, 22:28




POV SAM

Il Paradiso non poteva assolutamente essere meglio di così. Pensava che a lui fosse precluso eppure in quel momento c'era senza ogni sorta di dubbio. Era stretto a sua moglie. Lo stava abbracciando così forte che si meravigliava Dean non lo stesse già rimproverando per la mancanza d'aria. Inalò il suo odore a forza nei polmoni, come se temesse di non poterlo più sentire. Adesso erano insieme. Lo erano di nuovo e non avrebbe permesso a nessuno, neppure a sè stesso, di separarli di nuovo. Si era sentito morire senza quella grandissima testa di cazzo e se fosse successo di nuovo stavolta niente gli avrebbe impedito di farsi uccidere da Jhon o da sua madre o dal primo stronzo che passava per strada! Dean era la sua vita. Non sarebbe mai riuscito ad andare avanti senza di lui. Stretto da quelle braccia esili, baciato dalla sua bocca morbida si sentiva assolutamente in pace e perdonato come mai nessun discorso avrebbe potuto farlo sentire. Avrebbe svaligiato le aziende produttrici di post-it per scriverci sopra ogni cosa volesse dire a Dean, fosse anche essa stata ho pestato una merda di cane sul vialetto, non me ne sono accorto e l'ho trascinata fino a casa ma dopo ho pulito! Non l'avrebbe più perso per delle stupide dimenticanze! Non avrebbe dato modo a nessuno, dopo quella storia, di metterli l'uno contro l'altro.

CITAZIONE
"Crowley ha detto... Crowley aveva detto che eri in pericolo... non potevo... Sam torna a casa!"

Crowley! Quel nome lo fece ringhiare nonostante tutto. Era solo colpa sua quel mese e mezzo di Inferno! L'avrebbe volentieri ucciso, non gli importava se aveva appena scoperto che era proprio grazie a lui che Dean era piombato come un angelo- il suo angelo, cazzo!- da quella porta e gli aveva dato la redenzione! Se se lo fosse trovato di nuovo davanti dubitava qualcuno, o qualcosa, sarebbe riuscito ad impedirgli di rispedirlo al mittente senza possibilità di ritorno!

CITAZIONE
"è stata colpa mia, avrei dovuto capirti, avrei dovuto cercare di fermarti... mi dispiace Sammy ma ora torna a casa con me. Ti amo Sammy, torna a casa ti prego, ti prego..."

Gli posò un dito sulle labbra asciugandogli poi le lacrime che continuavano a scorrere sul suo viso. Quel volto stupendo che amava con tutto sè stesso e che soprattutto amava trovarsi accanto la mattina ancora sveglio. C'era un motivo per cui si addormentava sempre dopo di Dean e si svegliava sempre prima. Amava vederlo dormire, ascoltare il suo respiro regolare, unico suono nella camera, quando tutte le preoccupazioni del giorno sembravano aleggiare sopra di lui, innocue. Non gliel'aveva dedicata a caso quella canzone al matrimonio: non c'era niente che gli piacesse di più che restare sveglio accanto a lui, godendo di ogni cosa che poteva dargli. Non voleva perdersi niente, nulla... perchè anche se sognava di lui non sarebbe mai stato bello come viverlo sul serio e da sveglio. Più lo guardava più sentiva le lacrime scorrere, ora solo di felicità. Una gioia immensa e talmente grande che era seriamente impossibile contenere. Tolse il dito dalle sue labbra dopo averle accarezzate e quelle si posarono sulle sue togliendogli decisamente il respiro. Si era attaccato d'istinto a lui approfondendo il bacio. Gli era mancato da morire, gli era mancato così tanto che non sarebbe riuscito a quantificarlo nemmeno se avesse rivissuto da capo tutta la sua intera esistenza moltiplicata per due. "Sono già a casa, Dean" disse stringendolo ancora, asciugandogli un'altra lacrima e scostandogli una ciocca bagnata dal viso fradicio. "Ci sono ogni volta che tu sei con me" disse prendendogli una mano fra la sua, accarezzandone dolcemente il dorso coi polpastrelli. "Potrei essere anche all'inferno adesso che se tu fossi con me, sarebbe come stare in paradiso" asserì serio mentre non riusciva a frenare nè le proprie lacrime nè quelle dell'altro. Andava bene così, però. L'importante era non staccarsi.

CITAZIONE
"ti giuro che cercherò di aprirmi di più con te, che non ti manderò più a dormire sul divano per delle stronzate... farò quello che vorrai ma torna con me."

"Non ti ho mai lasciato, Dean. Mai. Non ne sono capace" disse ancora baciandolo di nuovo, con più desiderio. Quanto gli era mancato! Non riusciva a fare a meno di ripeterselo, voleva solo tenerselo stretto e sentire il suo sguardo penetrante posato su di sè scavare tanto a fondo in lui da farlo sentire nudo. Gli accarezzò dolcemente le guance con le dita facendo scontrare ancora le loro fronti. "Non devi cambiare. Ti amo per quello che sei, ti amo Dean. Sono stato un idiota... ho lasciato parlare la rabbia, ma sarò entusiasta di dormire sul divano di casa nostra tutte le volte che vorrai se questo mi permetterà di stare accanto a te" lo baciò di nuovo con trasporto. Aveva bisogno del suo ossigeno o sarebbe seriamente morto. In quel momento un'idea lo colpì con la forza di un uragano facendolo sorridere. Si allungò oltre il divano e recuperò il telecomando, spegnendo il televisore ed accendendo il lettore CD. Subito una melodia dolce e conosciuta ad entrambi, si spanse per la stanza avvolgendoli dolcemente. Si alzò e poi si tirò dietro Dean, stringendoselo al petto. "Balla con me, amore. Come al nostro matrimonio." disse mentre quella stessa canzone cominciava a riempirsi delle parole che pensava da sempre e che non gli avrebbe mai detto. Sam iniziò ad ondeggiare da destra verso sinistra, stretto all'unico amore della sua vita. La sola persona in grado di ucciderlo e resuscitarlo con un bacio.




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POV AST

Si era fottuto con le sue stesse mani e presto lo sarebbe stato anche di più! Tuttavia, era felice per suo fratello, entusiasta del fatto che avesse finalmente ritrovato la sua ragione d'esistenza e se il prezzo per quella serenità ritrovata era scoparsi Crowley l'avrebbe pagato senza troppe storie. Per quanto in quel momento fosse semplicemente disgustato da lui! Eppure lo sapeva che era un demone terribilmente venale, cosa si aspettava gli chiedesse come compenso? Alla fin fine, però, sarebbe stata solo una scopata e dopo non avrebbe più dovuto far niente contro la sua volontà. Mai più. Venne spinto sul letto, mentre quell'odioso pezzo di merda gli rinfacciava le sue stesse parole. Lo guardò sprezzante. "Non mi sto rimangiando la mia parola, Crowley. Non ho intenzione di rifiutarti per quanto pensare a quello che sto per fare mi riempia di brividi di disgusto" asserì sputandogli addosso. Adesso che lo sfondasse pure, ma che non si azzardasse a fare qualcosa a suo fratello o alla sua famiglia! Si sistemò meglio sul letto, andando con la testa a toccare il cuscino.

CITAZIONE
"Sbaglio o tu hai detto che avresti fatto qualsiasi cosa per rivedere felice tuo fratello? Ed io l'ho fatto, quindi fammi un immenso favore, principino del cazzo, tieni chiusa quella bella boccuccia che ti ritrovi perchè adesso, in questo momento sei mio!"

Sussultò. Come cazzo osava trattarlo così? Dopotutto era il principe delle tenebre... anche se era sicuro che a quello stronzo non importasse un fico secco di chi lui fosse. Anzi! Probabilmente ci godeva a vedere proprio lui così remissivo nei suoi confronti solo perchè aveva le mani legate. Cazzo! Se c'era un limite a quanto una persona potesse fare schifo Crowley l'aveva lungamente superato! Dopo averlo espressamente informato che in quel momento gli apparteneva, quel bastardo schioccò le dita facendo apparire due serpenti dalle coperte sulle quali era stato gettato senza troppi complimenti. Li guardò terrorizzato e schifato al contempo mentre quelli gli strisciavano addosso e facevano fremere la loro linguetta biforcuta proprio di fronte alla sua faccia. "Sei un bastardo" disse di nuovo, il respiro accellerato per lo sforzo di mantenersi calmo. Era disgustato e reticente da far schifo, ma non poteva in alcun modo opporsi. Porca troia! Una scopata soltanto e non avrebbe mai più dovuto sottostare ai suoi umori? Seee! 'Sto cazzo! E te pareva se non c'era la fregatura

CITAZIONE
"Sigliamo anche questo patto!"

Nello stesso momento in cui pronunciò quelle parole la bestiaccia più vicina al suo volto andò a stringerglisi attorno al collo, modellandosi perfettamente ad esso fino ad assumere le sembianze di un collare di pelle di serpente. Disgustoso! "Come cazzo pensi che spiegherò questo a mio fratello?" chiese indicandoglielo mentre Crowley lo informava che si sarebbe staccato autonomamente solo allo scadere del loro primo patto. Perfetto! Avrebbe dovuto girare dodici mesi con un aggeggio da porno star al collo! Davvero fantastico! Fosse stato solo quello, inoltre! No! Figuriamoci! Troppo facile! Quello stronzo non si poteva accontentare di sottometterlo una volta soltanto, no doveva farlo diventare la sua puttanella personale e quei due fottutissimi animali erano i suoi vettori per farlo. Se mai avesse perso quella dannata sfida coi suoi genitori la prima cosa che avrebbe fatto come nuovo regnante dell'inferno sarebbe stato uccidere quel maledetto figlio di puttana! Stava fremendo di rabbia e disgusto, ma l'altro non sembrava interessarsene visto che gli montò sopra, bloccandogli il viso per baciarlo e poi morderlo. Che schifo! Avrebbe tanto voluto mandarlo a rotolare giù dal letto e poi pestarlo a sangue, ma non poteva in alcun modo farlo. Poteva soltanto subire. "Puoi scordarti che io sia collaborativo, Crowley!" asserì di nuovo ben intenzionato a regalargli la peggiore fra le sue scopate. Sarebbe stato fermo ed insensibile come una fottuta bambola gonfiabile e l'altro non avrebbe potuto impedirglielo in alcun modo.
 
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view post Posted on 6/10/2011, 23:29
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Dean
L'odore, la senzazione delle sue braccia strette su di sè... come poteva essere stato così pazzo da separarsene per un mese e mezzo? ora finalmente era davvero felice, si sentiva vivere, si sentiva respirare di nuovo, il cuore che batteva nel petto, si muoveva a ritmo della musica, la testa posata sul suo petto, su quel petto che tanto amava. I giorni e le notti senza di lui erano stati incubi ad occhi aperti.
Rialzò il viso a guardarlo, perdendosi nei suoi occhi, allungando una mano su una sua guancia, avvicinandolo e baciandolo con dolcezza.
"Il mio Romeo..."
Sussurrò sorridendo appena, un sorriso che veniva dal cuore. solo Sam riusciva a fargli quell'effetto, Sam era l'unico che poteva mai desiderare.
Aspettò la fine della canzone per rispingerlo sul divano e salirgli sopra, mettendosi a cavalcioni su di lui, mordendogli le labbra e posando le mani sul suo petto, accarezzandolo. Mai più! Mai più doveva succedere una cosa simile, mai più si sarebbe separato dalla sua vita.
Aveva bisogno di sentirlo, di sentire di nuovo Sam in tutti i sensi, lo desiderava così ardentemente che sarebbe potuto impazzire di nuovo se qualcuno glielo avesse strappato ancora, anche per un unico giorno.
"ti voglio Sammy.."
confessò staccandosi leggermente dalle sue labbra per poi leccargliele appena con la punta. Se ne fotteva di sembrare una puttana in quel momento, voleva solo essere di nuovo completamente di suo marito! Desiderava il suo calore, desiderava ogni suo sapore... tutto ancora una volta.
Sam era il solo nel suo mondo in grado di cancellarlo definitivamente oppure di ridisegnarlo a suo piacimento. Si strusciò leggermente su di lui portando le mani del marito ad avvolgergli la vita mentre le sue si infilavano invadenti sotto la moglie percependo la pelle calda.
"voglio di nuovo tutto di te... voglio fare l'amore con te!"
Era una supplica come prima, stava impazzendo senza di lui. Strano come tutto il suo mondo si riducesse completamente a Sam e solo a Sam.

Crowley
La furia lo aveva invaso quando la saliva del ragazzo lo aveva colpito ma si era limitato a pulirsi con calma, niente faceva trapelare la rabbia che gli bruciava il sangue. Quel piccolo bastardo! Le avrebbe pagate tutte, una per una e lui sarebbe stato un maestro inflessibile e severo.
Quando gli si mancava di rispetto in quel modo andava proprio fuori dai gangheri.
I suoi piccoli però fecero il loro lavoro, quello che si strinse al collo di quell'insolente era il suo collare, lui aveva il guinzaglio.
"tuo fratello non lo vedrà nemmeno, sei tu che lo puoi vedere e nessun altro."
Le sue puttanelle erano marchiate ma non era così pazzo da mostrarlo in giro. Lo baciò con calma prima di allontanarsi di nuovo, sorridendo gelido.
"non me lo aspettavo infatti ma sai... non mi piacciono le puttanelle rumorose e soprattutto che mi mancano di rispetto!"
Strinse una mano a pugno e per risposta il collare iniziò a splendere leggermente, chiudendosi sulla gola del piccolo bastardo, privandolo dell'aria, peccato che quel piccolo gioiellino di sua invenzione non si limitasse a quello. Come ogni serpente anche lui aveva del veleno, un pò particolare... afrodisiaco. lo fece fluire nel corpo del principino, strisciargli nelle vene.
aprì leggermente la mano quando fu sicuro che il messaggio fosse arrivato chiaro e tondo, prendendolo per i capelli e rialzandogli il viso verso di sè.
"sai qual'è il bello, puttana?"
Ringhiò ad un centimetro dalle sue labbra accarezzandogli con un dito una guancia.
"Posso farti quello che desidero, quando te lo desidero perchè nessuno vedrà mai i segni... sei ancora un bambino Atharoth, non metterti contro chi per il momento è molto al di sopra delle tue possibilità!"
Tra poco avrebbe visto quelle gote arrossarsi senza nemmeno averlo toccato, aveva sviluppato quel particolare veleno sotto la supervisione di Lilith quindi aveva effetto soprattutto fra i demoni.
"Fammi divertire Principino!"
lo sfottè allontanandosi. Pochi secondi ancora ed avrebbe fatto effetto.
 
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»Donnie
view post Posted on 7/10/2011, 00:59




SAM POV

Aveva finalmente la sua bomboletta dell'ossigeno. Finalmente tutto aveva di nuovo un senso, una fottuta ragione d'esistenza. Come cazzo aveva potuto assecondare quell'insana follia di sua moglie? Avrebbe preferito essere morto piuttosto che accontentarlo eppure gli aveva fatto avere le carte per il divorzio in tempo record. Era stato un pazzo, ma non si sarebbe mai più ripetuto niente del genere. Non l'avrebbe permesso. Si tirò in piedi trascinandosi Dean con sè, invitandolo a ballare di nuovo come il giorno del matrimonio. Da quant'era che non stavano da soli a scambiarsi tenerezze e ad amarsi? Non avrebbe saputo ricordarlo, anche se non sapeva se ciò fosse a causa della quantità di tempo passata dall'ultima volta oppure se la colpa fosse da attribuire allo shock per la presunta perdita di tutto ciò che valeva la pena vivere! Ricambiò il suo bacio con altrettanta dolcezza, tenendogli un braccio attorno alla vita in modo da mantenerlo accanto a sè il più possibile. Sorrise del suo appellativo rubandogli un altro bacio. "La mia principessa" sussurrò a sua volta guardandolo come se stesse osservando uno strano fenomeno atmosferico o naturale che si ripete ogni tremila anni. Lo amava così tanto che si chiedeva come avesse fatto a sopravvivere tanto senza di lui. Probabilmente se non ci fossero stati i ragazzi non ci sarebbe riuscito di certo, anche se in quel momento a loro non stava nemmeno pensando! Aveva Dean fra le braccia! C'era altro che importasse? No. Non esisteva niente di meglio. Non appena la canzone finì, il suo amato ragazzo lo buttò a sdraiarsi nuovamente sul divano, andandogli sopra. Oh sì! Cazzo, sì! Leccò le sue labbra, mentre le mani si intrufolavano rapide sotto la sua maglietta salvo togliergliela subito dopo così da poter bearsi del suo fisico... pelle e ossa?!?! Lo guardò sconvolto passando le dita su quella carne che ricordava più abbondante... in meno di un secondo il suo cervello aveva già risposto a quella domanda che non era ancora riuscito a porsi. Era stato male anche lui e al cibo non aveva pensato affatto. Proprio come lui. "Stasera andiamo a cena fuori, amore" disse serio baciandogli l'incavo fra la spalla e il collo. Avevano troppo da recuperare e avrebbe cominciato subito, proprio su quel divano! Che Invidia l'uccidesse pure dopo! Come se lui non avesse mai fatto l'amore con Kevin lì! Non ci credeva nessuno!

CITAZIONE
"ti voglio Sammy.."

Lo fissò dritto negli occhi tirandoselo poi addosso per baciarlo ancora. "Ti voglio anche io, Dean. Ti vorrò sempre" rispose prendendo ad accarezzargli la schiena con i palmi aperti mentre gli succhiava una spalla con foga. Voleva marchiarlo, dare nuova testimonianza a tutti che lui era suo e solo suo. Lasciò che sua moglie gli portasse le mani ove preferisse poi lo baciò di nuovo, mentre una di queste si spostava più in basso: sul cavallo dei pantaloni. Giocando appena col tenue rigonfiamento che spuntava da là sotto. "Spogliami, amore" asserì mentre si fiondava su un suo orecchio leccandolo con la punta della lingua mentre gli sbottonava quegli odiosi jeans ed infilava le mani a diretto contatto con la sua pelle bollente e bramosa di lui.



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Odiava quella situazione, nonostante fosse felice di quello che aveva ridato a suo fratello col proprio sacrificio. Non riusciva davvero a stare buono a farsi fottere, però! Non da Crowley almeno! Era sempre piuttosto sfrenato a letto, ma la prospettiva di farlo con lui lo gelava e inorridiva! Ancora una volta si ritrovò a pensare che sarebbe stato molto meglio se sua madre avesse mandato Alastair! Sarebbe stato solo dolore fisico, non mentale! Perlomeno non sarebbe stato umiliato a quel modo! Quello stronzo non si accontentava di poterselo scopare, no doveva far di lui la propria troia, marchiandola tra l'altro come tale! Cazzo! Cazzo! Cazzo! Il fatto che quel maledetto collare fosse visibile a lui solo era una ben magra consolazione! Ancora una volta Crowley sarebbe stato salvo da Sam... merda! Possibile che se la cavasse in ogni caso? Lo odiava. Lo odiava davvero eppure fu costretto a baciarlo nonostante avrebbe preferito morderlo a sangue.

CITAZIONE
"non me lo aspettavo infatti ma sai... non mi piacciono le puttanelle rumorose e soprattutto che mi mancano di rispetto!"

Gli avrebbe volentieri riso in faccia, affermando che da lui non poteva attendersi nulla di diverso, ma la voce gli morì in gola. Fissò con gli occhi sbarrati la mano stretta a pugno di Crowley, mentre le sue labbra sillabavano l'appellativo "bastardo" che comunque non riuscì mai a prendere corpo. Quel dannato affare era sempre più stretto attorno alla sua gola e lo poteva vedere splendere... senza contare che si era sentito come pungere e pervadere da qualcosa. Merda! Di che cazzo era equipaggiato quel bagaglio?! Poco dopo sentì la morsa attorno al suo bel collo niveo sciogliersi, ma sentiva una strana sensazione attraversargli il sangue, raggiungere il cuore e venire ripompata per tutto il suo corpo. Stava per chiedergli cazzo gli avesse fatto che quel figlio di puttana lo sollevò per i capelli costringendolo a guardarlo negli occhi. Odiava le sue mani su di sè, quel dito schifoso che gli scorreva lungo la guancia mentre lui lo fissava impossibilitato ad opporsi.

CITAZIONE
"sai qual'è il bello, puttana? Posso farti quello che desidero, quando te lo desidero perchè nessuno vedrà mai i segni... sei ancora un bambino Astharoth, non metterti contro chi per il momento è molto al di sopra delle tue possibilità!"

Un ringhio gli lasciò le labbra rosee e carnose mentre quello lo insultava a quel modo. Come cazzo faceva Lilith a trovarlo attraente? Che cazzo si era bevuta!?!? E poi il bello è che aveva pure il coraggio di criticare il compagno di suo figlio Sam! Quella era scema! Se ne stava convincendo ogni giorno di più! Lo vide allontanarsi senza capire perchè. Che cazzo stava facendo? Perchè non se lo scopava adesso?

CITAZIONE
"Fammi divertire Principino!"

Lo guardò senza capire. "Eh?!" Stava per chiedere maggiori informazioni quando un'ondata improvvisa di calore lo scosse. Ok... che cazzo stava succedendo?!?!?!?! Sentiva tutto il suo corpo liquefarsi per il piacere ed una profonda eccitazione pervaderlo. Non ci capiva più niente! Non aveva più il controllo sul proprio corpo! Il fiato gli si stava accorciando ed aveva una gran voglia di farsi spaccare un due come un biscotto della fortuna al ristorante cinese! Il capo gli si era abbassato di scatto e si era ritrovato a carponi sul letto, scosso dai fremiti di quello che, da piacere, si stava trasformando in insoddisfazione dal momento che non c'era nessuno a toccarlo e a dargli sollievo. Alzò gli occhi, appannati e languidi su Crowley mordendosi forte un labbro per non gemere come la più disponibile fra le sgualdrine! "Sei stato tu, v-vero?" disse cercando di controllare il tremito nella propria voce. "Questo c-collare... ha altri... e-effetti che dovrei conoscere?" chiese mentre si sentiva sempre più contorcere dalla frustrazione. Cazzo! Perchè non lo toccava? D'improvviso le sue precedenti parole, quelle che aveva trovato così arcaiche e prive di significato assunsero un senso. Porca puttana! Non gli bastava ridurlo ad un arrapato vivente! Voleva persino sentirsi implorare! Avrebbe volentieri aspettato che quello stupido effetto sparisse, ma non aveva idea di quanto potesse durare e sicuramente una volta terminato lo stronzo l'avrebbe riattivato. Che situazione del cazzo! Piuttosto che supplicarlo, però, si sarebbe fatto tritare le palle senza anestesia! Gattonò sensuale verso di lui, odiandosi per quello che era costretto a fare. Lo spinse delicatamente a sdraiarsi sul letto mettendosi poi in piedi sopra di lui. Le gambe aperte, il corpo del demone nel mezzo. Un'espressione peccaminosa sul volto d'angelo. Ora sì che si sentiva una troia! Cominciò a muoversi sensualmente al ritmo di una musica che solo lui poteva sentire dal momento che era nella sua testa. Ancheggiò a destra verso sinistra con cadenze studiate, mentre si privava della maglietta e la lanciava oltre la testa di Crowley con un lancio perfetto. Si stava facendo schifo da solo, ma non vedeva l'ora che quella stupida tortura terminasse! Scese col bacino fino a sfiorargli appena il sesso con le natiche. Vi si strusciò sensuale restando in quella posizione. Sbottonandosi i pantaloni davanti a lui, portandogli poi una mano a contatto con la stoffa degli slip aderenti che adorava portare. Cazzo! Era già in erezione tutto a causa di quel maledetto collare! Stava impazzendo! Se non se lo fosse sentito presto dentro di sè sarebbe morto per il desiderio! Che schifo, merda! Fece scivolare le proprie mani lungo il petto dell'altro, accarezzandolo fino alle spalle dove si strinsero per fargli un massaggio mentre Ast avvicinava nuovamente i loro volti, strusciando la propria bocca contro quella di Crowley esattamente come il suo sedere stava facendo sul sesso dell'altro. Si odiava, ma tutti quei preliminari non gli facevano altro che desiderare di più e per quanto avrebbe voluto non sarebbe più riuscito a fermarsi. Almeno fino a quando quel dannato coso avesse sortito il suo effetto!
 
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view post Posted on 7/10/2011, 15:29
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Crowley
quello sguardo gli piaceva, sapeva di lussuria, sapeva di sesso. Il principino era eccitante ma ehi! Non era nel suo stile accordare cose così facilmente!
Si leccò le labbra vedendolo spogliarsi in quel modo, era così fottutamente appetitoso che sognava gia il suo sapore sulla lingua e quel disgusto che l'altro provava nei suoi confronti non faceva altro che tentarlo di più, ma lui quella sera aveva altri piani per il delizioso pasticcino che si agitava sopra di lui. Doveva capire chi era il padrone, schiavizzare un membro della famiglia reale degli inferi non era cosa di tutti i giorni. Del resto Lilith veniva a letto con lui di sua spontanea volontà, non era certamente costretta.
Lo fissò con malizia posando le proprie mani sulla sua vita sottile, accarezzandogli lentamente la pelle morbida. Avvicinò il viso ancora di più al suo lappandogli appena le labbra per poi ribaltare le posizioni e metterlo con la schiena al materasso. Sapeva che era un ulteriore tortura, non faceva nulla per approffondire le carezze ne i baci che ora stava depositando su quella pelle candida e morbida come quella di una vergine.. paragone interessante visto che nessuno avrebbe mai creduto che Astaroth lo fosse.
Scese sul petto leccando un capezzolo, una mano stuzzicava appena il sesso vergognosamente in tiro del principino da sopra la stoffa di quei boxer così aderenti che l'altro portava.
Si sarebbe presto accorto che non aveva la benchè minima intenzione di scoparselo. Forse se non lo avesse insultato avrebbe semplicemente scopato con lui e finita lì, ma ora voleva semplicemente ridurre il suo orgoglio in pezzi così piccoli che non li avrebbe riattaccati in fretta.
Si staccò dal suo petto ghignando e rialzandosi. schioccò le dita facendosi apparrire in una mano un fallo di plastica dura porgendola al principino.
"Ci sono due alternative per te stasera..."
Annunciò sistemandosi la camicia.
"Questo oppure uscire per strada e farti sbattere dal primo che capita!"
Oh si... era deliziosamente bastardo!

Dean
Annuì quando gli disse che sarebbero andati a mangiare fuori. Finalmente poteva vivere di nuovo, di nuovo insieme. Sospirò quando percepì la lingua di sam sull'orecchio, si ricordava ogni volta del suo punto debole. Sorrise staccandoselo e spingendolo di nuovo sul divano, togliendogli la maglia immediatamente e chinandosi sul suo petto, leccandogli i muscoli, succhiandogli poi un capezzolo mentre una mano andava a sbottonargli i pantaloni.
Dio se gli era mancato!
Rialzò gli occhi nei suoi, quelli non voleva perderli di vista, voleva sentirlo dentro anche in quel senso. Non c'era cosa che preferiva che vedere quegli occhi riempirsi di desiderio e sapere che era lui a scatenarlo e nessun altro, perchè sapeva fin troppo bene che come lui desiderava solo Sam, Sam desiderava solo lui.
Si fece scivolare per terra fra le sue gambe allargate e liberò dalla stoffa sia dei pantaloni e dei boxer. Ora basta perdere tempo, dovevano ricominciare subito.
Socchiuse gli occhi posando un lieve bacio sulla punta prima di prenderla in bocca e succhiarla con calma.
 
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»Donnie
view post Posted on 7/10/2011, 18:15




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Se avesse potuto si sarebbe fisicamente ucciso in quel momento, invece era soltanto la sua dignità personale a finire in frantumi. Si stava agitando davanti a lui manco fosse un fruttivendolo che metteva in esposizione la merce! Scese a stuzzicarlo, godendo a sua volta per quei tocchi appena accennati. Porca puttana! Gli mancava solo il veleno afrodisiaco! Si avvicinò al suo volto, accarezzando appena con le proprie le labbra dell'altro. Merda! Fremeva totalmente di desiderio e di disgusto, un mix che minacciava di portarlo veramente alla pazzia. Da una parte avrebbe voluto spingerlo via e andarsene, dall'altra aveva tremendamente voglia di farsi possedere da lui in qualsiasi modo egli desiderasse. L'importante era che lo fottesse all'istante! Quando le mani di Crowley si strinsero attorno alla propria vita ansimò lievemente, cercando di non pensare alla lingua dell'altro che gli stava leccando con malizia le labbra. Se fosse stato una persona con meno orgoglio si sarebbe già impalato su di lui gridandogli di aprirlo con un colpo secco e deciso -come si fa con le confezioni delle merendine- divorandogli la bocca con una passione non indifferente, ma lui non era quel genere di demone e piuttosto che mandare così a puttane la sua dignità preferiva soffrire di insoddisfazione! Gemette non appena si ritrovò sovrastato dal suo corpo, la sua bocca e le sue mani su di sè sebbene non stessero facendo altro che lasciarlo in bilico fra un piacere devastante che desiderava soltanto sfogarsi ed un principio di frustrazione sessuale. In una situazione normale avrebbe pronunciato il nome del partner pregandolo di sbrigarsi, ma quella non era una situazione normale e quello non era il tipo di compagno che avrebbe mai supplicato! Avrebbe voluto mordersi le labbra a sangue piuttosto che gemere, ma non appena sentì stuzzicarsi contemporaneamente membro e capezzoli non riuscì a trattenersi ed ansimò forte. Prendimi, porca puttana! Il petto era scosso dai tremiti, il capo era voltato da una parte, la bocca aperta e gli occhi socchiusi, i capelli erano totalmente sparpagliati sopra le lenzuola mentre le sue gambe si erano avvitate attorno al bacino di Crowley in una muta richiesta: sfondami, bastardo! Era sicuro volesse torturarlo ancora prima, di assecondarlo ma davvero non si immaginava quello che invece successe. D'improvviso ogni stimolazione cessò, ma lo stesso non fece la lussuria che lo animava da dentro. Voltò il capo verso di lui. Quel fottuto pezzo di merda era in piedi, nella mano stringeva un fallo di gomma dalle dimensioni ragguardevoli che subito gli porse.

CITAZIONE
"Ci sono due alternative per te stasera... Questo oppure uscire per strada e farti sbattere dal primo che capita!"

Lo guardò sconvolto. Voleva scherzare?! A quel coso non si avvicinava manco morto! Era anche vero che non sarebbe stato tanto facile convincere il primo passante che beccava a far sesso con lui. Merda! Figurarsi se alito fetido non si faceva venire alla mente qualche bella idea confezionata apposta per umiliarlo e distruggere il suo orgoglio. Se non fosse stato sul punto di morire a causa di un orgasmo negato se ne sarebbe altamente fregato di entrambe le alternative, ma in quel momento aveva bisogno di scopare o almeno di andarci molto vicino. Sospirò appena, guardando Crowley dritto negli occhi dal momento che lo sovrastava per porgergli il dildo. Lo so che vedi il mio desiderio bruciante, figlio di puttana! Si girò a pancia sotto, mettendosi di fronte a lui... in quel modo il capo era proprio davanti al cavallo dei suoi pantaloni. Rialzò lentamente lo sguardo sorridendogli sensuale, allungando una mano verso il suo braccio cercando di farlo tornare sul letto. Si sentiva in calore in quel momento... una fottuta gatta zoccola e vogliosa! "Io quel coso non me lo metto" disse soltanto afferrandogli il viso con entrambe le mani in modo da poterlo baciare seriamente e con un impeto che di norma non avrebbe avuto. Non con lui, almeno. Si tirò in piedi, buttandolo a sua volta sul letto salendo sopra di lui un secondo dopo. Schioccò le dita liberandosi dei pantaloni e dei boxer, evitando così gesti inutili che gli avrebbe solo fatto perdere tempo. Si posizionò sopra il suo bacino riprendendo a sfregare. Ad ogni contatto dalla bocca socchiusa uscivano fiebili gemiti di piacere. "Fallo tu" sussurrò poco dopo fissandolo negli occhi, incapace di nascondere il languore nei propri. "Per favore" sussurrò di nuovo scendendo a baciargli il collo sperando che stavolta venisse soddisfatto. Era stata una gran fatica per lui dire quelle quattro semplici parole e si augurava che Crowley apprezzasse lo sforzo e lo accontentasse. Non ce la faceva più! Lo spogliò rapidamente della camicia, appoggiandola con cura da una parte riprendendo a baciarlo mentre sentiva lo schifo aumentare e il desiderio scemare pian piano. Una scintilla gli illuminò lo sguardo mentre lo rivolgeva di nuovo al demone. Non sentiva più tutto il calore e il piacere che aveva provato fino a poco fa... probabilmente l'effetto stava svanendo e lui presto sarebbe stato libero di andarsene.

Seeeeeeee!


POV SAM

Erano finalmente insieme. Nuovamente in due. Non c'era niente di più bello di quello, nulla che volesse di più di sua moglie. In breve furono di nuovo sul divano a scambiarsi tenerezze pesanti, a scoprirsi di nuovo come se fosse la prima volta. Un nuovo inizio sempre loro. In un attimo furono entrambi senza maglietta, ma Dean aveva ancora indosso i pantaloni e quello non gli piaceva per niente. Nonostante il ragazzo si fosse messo di fronte a lui col chiaro intento di fargli un pompino, Sam non era contento. Aveva bisogno di toccarlo a sua volta, di assaporarlo a sua volta. Dean non poteva aspettarsi che sarebbe stato buono a godere senza fare nulla. Non appena cominciò a succhiargli la punta sussultò scostandogli il viso dal sesso, baciandolo ancora. "Non così..." Avrebbe voluto proporgli una sessantanove, ma si era accorto di come l'altro ricercasse in continuazione i suoi occhi e non lo avrebbe mai privato di qualcosa che voleva con tanta intensità. Si sedette sul divano con la schiena appoggiata alla spalliera, in modo che fra le sue gambe si formasse un passaggio piuttosto largo per il suo amato cacciatore. Battè una mano proprio lì in mezzo, suggerendogli così di assumere quella posizione. Almeno sarebbe stato comodo anche lui e Sam avrebbe potuto toccarlo meglio. "Voglio passare le mie mani sul tuo corpo, amore. Non ci riuscirei bene nella situazione precedente. Vieni qui" gli sussurrò con voce di miele mentre si piegava per poterlo baciare ancora e con foga. Lo voleva e non se ne sarebbe separato più. Mai più.
 
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view post Posted on 7/10/2011, 21:53
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Crowley
Fantastico! Decisamente il principino poteva sfondare nel porno. Quell'aria lussuriosa, quei lampi di disgusto... Oh si! non gli importava poi tanto che il proprio partner sessuale fosse consenziente, gli importava di più che capisse che lui era il padrone e che non doveva mancargli di rispetto.
Ghignò a quella richiesta mentre lo ribaciava con fame. Aveva apprezzato che avesse ripiegato la sua camicia, ma ora aveva un altro piccolo particolare da sistemare.
"Se pensi che ti permetterò di andartene toglitelo immediatamente da quella tua testolina bionda!"
lo avvisò mentre il collare risplendeva ancora.
bastava il suo desiderio per fare in modo che il veleno tornasse in circolo di nuovo.
"Qui non abbiamo ancora finito."
Gli fece notare ribaltando le posizioni. Era ancora con i pantaloni mentre l'altro no, adorava avere il controllo e non avrebbe permesso ad un moccioso di toglierglielo. come si poteva capire quello che attirava di lui non era prettamente l'aspetto fisico ma il carattere. Dominante, sicuro di se e di quello che faceva... insomma... pericoloso in ogni caso. lilith lo aveva scelto come amante per quello. Crowley era imprevedibile anche per l'adorabile consorte di Lucifer!
Lo fece sistemare a pecora, accarezzandogli la schiena con una mano ed allungandosi sopra di lui per baciarlo dopo avergli voltato leggermente il volto.
Gli concesse un sorriso dolce, come quelli che si fanno ai bambini mentre l'altra mano andava a recuperare il fallo dalle coperte sulle quali era posato.
"Ne hai davvero bisogno, vero?"
Domandò con voce divertita.
Infilò quell'affare di plastica con un solo movimento, nessuna preparazione, niente di niente. Voleva solo sentire la sua voce alzarsi e basta.
Iniziò a muoverlo leggermente prima di staccarsi da lui e recuperare la camicia.
"Continua."
La voce ora era dura, anche nei suoi occhi non c'era traccia di eccitazione. per quanto la sua natura fosse lussoriosa, non si poteva di certo negare, aveva un ottimo autocontrollo ed era in grado di resistere a spettacolini come quello, al principino sarebbe bastato solo una supplica perchè sostituisse la fredda plastica con qualcosa di bollente.
"oppure supplicami."
Precisò con aria gelida. Non stava scherzando, il suo proposito era di farlo strisciare ai suoi piedi oppure di vederlo soffrire per quello che gli stava causando. Gli andavano bene entrambi... lui tra l'altro non aveva nessunissima fretta, avevano tutto il tempo possibile.

Dean
Rialzò lo sguardo stupito? Non voleva? No...voleva solo toccarlo. Si sciolse in un sorriso, avrebbe dovuto conoscere il suo demone personale eppure tutte le volte che litigavano temeva sempre che lo rifiutasse, soprattutto dopo una situazione come quella che avevano appena passato.
Tra l'altro questa volta era stata solo colpa del loro stupidissimo orgoglio, niente fattori esterni. Però ora che erano di nuovo insieme niente li avrebbe separati ancora, glielo avrebbe impedito lui!
Si sistemò come gli aveva richiesto, baciandolo con più passione.
"mi sei mancato così tanto Sammy..."
Era assurdo che certe cose gliele dicesse solo in quei momenti, forse perchè a differenza di tutti gli altri erano momenti solo per loro, nessun altro si poteva intromettere se non voleva rischiare una morte lenta e dolorosa.
Tornò a quello che aveva iniziato, chinandosi a leccare l'asta del membro di suo marito solo con la punta mentre una mano andava a stuzzicargli i testicoli con tocco lieve.

Gabriel
Ok... si era aspettato una punizione se Michael lo avesse trovato ma non quella! Si era ritrovato intrappolato in un corpo tremendamente peloso e carino!
Era diventato un cucciolo di cane!
Lui un arcangelo del signore, antico quanto il mondo, ora era un piccolo sacco di pulci! E non era solo quello il problema! C'era questa cosa... questa cosa pelosa a sua volta che lo seguiva! (si chiama coda imbecille!ndOttyXDDD) E per quanto cercasse di morderla quella scappava senza che lui arrivasse mai a morderla!
Si era ritrovato ben presto in una gabbia con altri cuccioli, nella vetrina di un negozio.
Era lì quando arrivò la sua salvezza!
"CAS!"
Uggiolò schiantandosi contro le sbarre. il commesso dietro il bancone diede un calcio alla struttura facendola vibrare.
"Stai zitto mostriciattolo!"
ordinò ma almeno era riuscito ad attirare l'attenzione del suo fratellino che aveva sbarrato gli occhi sorpreso! Era libero!

Cas
Quando lo aveva visto non ci aveva creduto ma era lui! C'era poco da dire... gabriel era quella piccola palla di pelo chiaro che stava rannicchiato sotto il suo trench tremando appena. L'aria per lui era troppo fredda.
"Michael ha detto che resterò così fino a quando non si sarà stancato! Quel bastardo... ehi! hai mangiato hamburger? Sai di Hamburger... anche io lo voglio!"
Decisamente la mente del cucciolo stava prendendo il soppravento, continuava a parlare in quel modo senza sosta. per quanto fosse paziente aveva pensato di lanciargli un bastoncino in mezzo all'autostrada. Aveva bisogno di aiuto e l'unica persona che si era dimostrata veramente disponibile con lui oltre Dean, che al momento era impegnato, era il suo fratellastro.
Per questo comparì di fronte a lui mentre il cucciolo continuava a ciarlare che si... aveva proprio voglia di un hamburger!
"Adam... ho bisogno di aiuto!"
Esordì spiegandogli la situazione e mettendo a terra un esagitato Gabriel.
 
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»Donnie
view post Posted on 7/10/2011, 23:46




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Finalmente stava tornando sè stesso. Sentiva pian piano il desiderio per quel figlio di puttana calare e non vedeva l'ora che scomparisse del tutto così da potersene andare. Tuttavia l'effetto non era ancora del tutto passato e quando Crowley lo baciò con fame si sentì pervadere ancora dal calore, nonostante fosse poca cosa rispetto al disgusto. Ecco però che la sua pace si stava spegnendo di nuovo. Come lo sapeva? Quel fottuto collare si era acceso di nuovo e aveva percepito la stessa sensazione di prima. Qualcosa scorreva libero nel suo sangue e, grazie alla funzione base del proprio cuore, gli scorreva a gran velocità in tutto il corpo raggiungendo in particolare un organo già abbastanza grosso in quella situazione, almeno secondo lui. Lo sentiva pulsare di repressione e di insoddisfazione e faceva male... terribilmente male! Eppure il re dei crocevia l'aveva avvisato che non avevano ancora finito e che non poteva far gravitare le sue regali chiappe lontane da quello schifo. Lo vedeva sogghignare e sapeva che stava giocando con lui proprio come era solito fare il gatto col topo prima di farne un solo boccone. Tremò quando si ritrovò a quattro zampe, Crowley dietro di lui che lo accarezzava senza fermarsi e poi gli voltava il capo per baciarlo di nuovo. Gli succhiò la lingua con ingordigia, sperando che ciò bastasse a fargli ottenere un po' di sollievo. L'altro si staccò sorridendo, ma nonostante tutto sapeva che era solo una finta, semplicemente un altro dei suoi tanti trucchetti.

CITAZIONE
"Ne hai davvero bisogno, vero?"

"Sì..." ansimò. Che cazzo glielo chiedeva a fare? Sapeva che era così! Era lui l'unico arteficie delle sue condizioni! Ottenute, tra l'altro, in maniera tanto subdola da farlo rabbrividire! Mai quanto lo scosse quel cazzo finto infilato dentro di sè tutto di un colpo. Cacciò un urlo inarcandosi in avanti, facendo pressione sulle braccia tese nello sforzo di sorreggerlo. Se avesse avuto abbastanza voce per farlo avrebbe imprecato, l'avrebbe insultato proprio come gli aveva suggerito di non fare. Tuttavia non riusciva a spiccicare parola in mezzo a tutti quei gemiti che soffocava a fatica. Gli occhi gli lacrimavano e le labbra, gonfie a causa dei morsi che si era dato per evitare di lasciar andare troppo la voce e dei baci del demone, tremavano visibilmente. I capelli gli cadevano scomposti lungo la schiena e le spalle, incorniciandogli un volto tumefatto dal dolore e dal piacere che era sicuro l'altro stesse trovando assolutamente irresistibile. Sembrava esattamente uno di quelli che venivano inneggiati al sadomaso da un amante passionale e violento privo di alcun tipo di rispetto verso il proprio compagno. Lo penetrò appena con quel coso facendogli desiderare sempre di più senza mai accontentarlo. Si sentiva morire. Voleva morire. Crowley si staccò di nuovo, sedendosi di fronte a lui palesando nuovamente l'intenzione di vederlo strisciare ai suoi piedi implorandolo di fotterlo.

CITAZIONE
"Continua. oppure supplicami."

Non sarebbe seriamente riuscito a fare nessuna delle due cose. Men che meno l'ultima! Pregarlo era fuori discussione. Si avvicinò a lui ben conscio che ciò che si apprestava a fare lo disgustava più di qualsiasi altra cosa, ma se ciò gli avrebbe permesso di raggiungere l'orgasmo sarebbe andato bene ugualmente. Schioccò le dita privandolo sia dei pantaloni che dei boxer che, con un altro identico gesto, piegò accanto al demone. Gli accarezzò titubante le ginocchia, risalendo pian piano mentre appoggiava incerto la bocca sulla punta del sesso dell'altro. Era sempre stato famoso per i suoi pompini, ma in quel momento l'idea gli risultava semplicemente raccapricciante! Sospirò mentre cominciava a baciargli il glande, facendo di tanto in tanto uscire la lingua di modo che potesse giocare col buchino sulla cima. Sentiva il suo odore penetrargli nelle narici e, se da un lato com'era ovvio lo eccitava, dall'altro lo disgustava parecchio. Si augurava soltanto di non vomitare! Prese una mano di Crowley e se la portò fra le natiche, proprio alla base di quel dannato coso che gli aveva lasciato lì senza troppi problemi. Desiderava che lo muovesse tanto da farlo urlare e scoppiare fino a restare senza forze, ma sapeva che ciò dipendeva anche dalla sua bravura. Essa era sempre stata proverbiale, ma al momento era come se fosse la prima volta. Voleva morderlo talmente forte da farlo sanguinare, da staccarglielo ma non sarebbe assolutamente stata una mossa intelligente, perciò deglutì facendo delicatamente scivolare i denti lungo il sesso dell'altro assieme alla punta della sua bella lingua rosea. A quel punto sperava soltanto che nessuno avesse la bella idea di entrare. Non tanto perchè Crowley sarebbe stato spacciato, no quella era una prospettiva che lo allettava assai, ma solo perchè la sua dignità e il suo orgoglio si sarebbero semplicemente frantumati. Avrebbe provato vergogna nel farsi vedere ancora persino da suo fratello se l'avesse colto in flagrante. Decise di non pensarci, di lottare per la propria soddisfazione scendendo a lambirgli i testicoli con la bocca, suggendoli appena prima di risalire dalla base alla punta succhiando ovunque capitasse. Stuzzicò col solo labbro inferiore tutto il taglio, rialzando un attimo gli occhi in quelli di Crowley come ad ottenere la conferma che ciò che stava facendo era gradito e presto sarebbe stato ricompensato. Tornò ad abbassare lo sguardo, inglobando tutto il membro dell'altro nella propria bocca cominciando a suggere con vigore, passando una mano ad accarezzargli dolcemente i testicoli e la base.
In quel momento provava schifo più per sè stesso che per Crowley.
Cazzo! Stava elemosinando una scopata!


png
Osservò prima lo smarrimento nel volto del cacciatore, poi il sorriso consapevole di chi aveva realmente capito quello che gli si chiedeva. Si baciarono ancora prima che Dean si sistemasse come gli era stato chiesto e Sam era sicuro che non ci fosse niente di meglio di quella tenera complicità con sua moglie, di quel fattore speciale che rendeva quei momenti unici. Quel fattore speciale che, in fin dei conti, erano loro stessi non più separati, ma in uniti in un'entità indivisibile che amavano chiamare noi. "Mi sei mancato da impazzire anche tu, amore..." gli sussurrò mentre finalmente poteva passare per bene le mani su di lui. Con una gli accarezzò momentaneamente il volto, mentre l'altro cominciava a leccarlo appena facendolo fremere, l'altra la portò invece sul suo fianco vezzeggiandolo per l'intera lunghezza. Era una goduria poter di nuovo passare le mani sul suo uomo consapevole che a lui non era più precluso niente, nemmeno un casto bacio sulle labbra ovunque volesse... sempre se si limitava a quello! Sorrise, sicuro che certe cose non sarebbero cambiate mai.
Per fortuna!


Erano settimane che in quella casa era diventato impossibile vivere! Quell'idiota sclerato che disgraziatamente per lui era suo fratello aveva cacciato di casa il marito e adesso era preda di continui sbalzi d'umore verso tutti! Con lui no, però! Era sempre freddo ed insopportabile! Non che lui facesse qualcosa dal canto suo per cambiare le cose, comunque! Non vedeva perchè doveva mutare il proprio atteggiamento quando l'altro si comportava a quel modo! Era impossibile stargli vicino per questo aveva cominciato a mangiare fuori, sempre nel solito bar. Ottimi panini, splendido ambiente! Dean non c'era! Gli dispiaceva soltanto che, frequentando meno la casa del fratellastro, specie ad orario pasti -ma ehy! lui voleva ancora vivere e non era certo che ciò che gli veniva servito corrispondesse alla definizione di commestibile- aveva meno occasioni di vedere quel gran figo dell'angelo guardiano. Era davvero un peccato! Ci stava veramente facendo la bocca! Inoltre, più lo guardava più si chiedeva come cazzo avesse fatto a star con Dean! Stessa domanda che ovviamente avrebbe volentieri rimpallato a Sam anche se quello non gli sembrava il momento più adatto visto che erano in rotta. Pazienza, si sarebbe accontentato. Addentò il proprio cheeseburger con fame, salvo quasi strozzarsi subito dopo vedendo comparire, nel seggiolino vuoto di fronte al suo, proprio uno degli oggetti dei suoi pensieri!

CITAZIONE
"Adam... ho bisogno di aiuto!"

"CAF!" esclamò senza curarsi della bocca piena. Guardò il cucciolo che si dibatteva nel trench dell'uomo. Da quando in qua Castiel aveva una passione per i cani? "Hai bifogno fi un fog fitter?" domandò decidendo subito dopo che sarebbe stato meglio ripetere la domanda magari a bocca vuota. Appoggiò il proprio panino nell'incarto di fronte a sè prendendo un sorso d'acqua per mandare giù il boccone che ancora aveva in bocca. "Cas! Che ci fai qui? Hai bisogno di un dog sitter?" richiese indicando col capo quell'esagitato cagnolino peloso che sembrava totalmente intenzionato a far la conoscenza del tavolo.

Edited by »Donnie - 8/10/2011, 13:59
 
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view post Posted on 8/10/2011, 00:56
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Crowley
Interessante.... il principino che usava la boccuccia che si ritrovava per fargli un pompino. Se avesse avuto la voglia di riprenderlo e poi mettere in commercio il viso probabilmente ci avrebbe guadagnato un fottio. Quando vide gli occhi di Ast incrociare i propri per chiedere l'approvazione tutto quello che gli diede fu indifferenza... insomma una specie di si sei bravo ma ho avuto molto di meglio In effetti era così però non era male.
Aveva una bella lingua.
Aveva vinto lui in tutti i sensi. Se lo sarebbe scopato e lo stava facendo agire come la più rinnomata delle zoccole, avrebbe potuto mandarlo a battere sui viali a questo punto.
Sogghignò a quell'idea sentendo il piacere corrergli per la schiena.
Lo prese per i capelli staccandoselo di dosso e ributtandolo sul letto con una mossa veloce prima di intrappolargli le labbra con le proprie divorandole.
ora entrambi avrebbero avuto quello che volevano. Una sana scopata per entrambi.
Gli sfilò il fallo muovendolo però lentamente stavolta mentre si spostava sopra di lui con un ghigno vittorioso. Voleva fargli capire che in qualunque caso la partita l'avrebbe sempre vinta lui, non poteva cambiare la situazione.
Si posizionò con il proprio sesso prendendo il posto di quel simpatico giochino, iniziando a spingersi in lui immediatamente con ritmo veloce.
Portò una mano sul sesso del principino accarezzandolo con ritmo lento in netto contrasto con quello con il quale lo prendeva... voleva sentire di nuovo la sua voce.

Gab
Ehi! Perchè lo aveva portato lì? Tirò fuori il musetto annusando l'aria e guardandosi intorno. Quello lo conosceva! Era il fratellastro di Dean.
Zampettò sul tavolo scodinzolando come un matto.
"Ehi, ehi ehi! Io ti conosco! Tu sei Adam! tu sbavi per Cas! Tu stai mangiando un hamburger... anche io voglio un hamburger! Cas non si è fermato prima, ha detto che non avevamo tempo, ha detto che non potevo mangiarlo..."
Intanto aveva gia iniziato a mangiare quello che il ragazzo aveva posato sulla carta, masticandolo con i suoi dentini da cucciolo. Certo che era una sfiga essere così piccoli!
Ingoiò un boccone vedendo un movimento alle sue spalle. Era lei! Era tornata! Si fermò di botto prima di partire alla carica.
"Banzai!"
Gridò mettendosi ad inseguire quella che pensava una presenza che lo seguiva.

Cas
Osservò gli occhi verdi di Adam spalancarsi quando gli comparì davanti ma prima che potesse rispondere alle sue domande Gabriel decise bene di saltare sul tavolino ed iniziare a sparare a raffica.
Inarcò un sopraciglio quando esclamò che Adam gli sbavava dietro, non era proprio possibile. Scosse la testa sospirando.
"Più o meno..."
iniziò vedendo suo fratello mangiare il panino del ragazzo e poi iniziare a rincorrere la sua stessa coda.
"vedi... questo non è un cane normale... lui è Gabriel, l'arcangelo. Mio fratello Michael lo ha intrappolato in questa forma per punirlo."
Allungò una mano verso il bicchiere, improvvisamente sentiva la necessità di bere qualcosa.
"Posso vero?"
Chiese prendendo lo stesso un sorso d'acqua.
"Lo so che ti chiedo tanto ma se potessi guardarmelo per un pò di tempo fino a che io non convinco Michael a riportarlo alla sua vera forma mi faresti un vero piacere."
Allungò di scatto la mano bloccando l'esuberanza del cucciolo che stava per farlo precipitare dal tavolino.

Dean
No... basta così... non ne poteva più! Succhiò ancora il sesso di Sam con più forza, risalendo con le labbra verso le sue labbra, affogandoci sopra.
"Prendimi ora.."
Non gli importava gran che della scarsità dei preliminari, voleva essere scopato di nuovo. fare l'amore con lui per meglio dire. Lo voleva sentire spingere nel suo corpo e stringerlo fra le sue braccia, si sentiva gli occhi riempirsi di lacrime a quei pensieri.
Aveva davvero pensato di non poterlo nemmeno più vedere ma ora era sicuro del contrario.
Non poteva perderlo...
 
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»Donnie
view post Posted on 8/10/2011, 15:10




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Stava facendo di tutto per compiacerlo ed ottenere quello che il suo corpo invocava a gran voce... e questo lo faceva semplicemente inorridire. Non era in sè. Era animato da una lussuria così potente che l'avrebbe distrutto totalmente se non fosse stata soddisfatta presto e pienamente. Gli andava bene pure che lo scopasse con quel fottuto cazzo finto che gli aveva malamente spinto fra le natiche, l'importante era godere così tanto da sfogarsi completamente. Non vedeva l'ora che tutto finisse. Voleva alzarsi da lì e farsi una doccia, seppure consapevole che non avrebbe lavato via che la superficie. Il suo animo era ormai irrimediabilmente sporco e sudicio. Si sentiva una troia. Era una troia, in quel momento! Si era persino piegato a succhiarglielo pur di raggiungere l'apice massimo del proprio piacere. Non resisteva più. In mezzo a tutto quel disgusto senza fine per sè stesso e per Crowley, c'era un desiderio ancora ignorato che richiedeva con urla e strepiti di essere assecondato. Alzò gli occhi su di lui per ottenere un cenno di compiacenza, ma tutto ciò che vi lesse era la più totale indifferenza al suo lavoro. Avrebbe ricevuto di più se gli avesse offerto una sigaretta, probabilmente! Non si dava neanche la pena di rassicurarlo su qualcosa che non avrebbe voluto fare, figuriamoci se avrebbe poi accontentato i suoi bisogni! Patetico. In quel momento era solo una delle tante parole con cui si sarebbe apostrofato. Era patetico ed insignificante... sia agli occhi dell'altro che ai suoi. Si faceva schifo. Odiava tutto quello. Detestava quello che si era piegato a fare pur di essere liberato da quella sensazione bruciante di passività. Nonostante quello fosse il suo ruolo in una relazione e ne fosse felice, era sempre stato piuttosto intraprendente. Gli piaceva il sesso violento e spinto, adorava far strepitosi pompini ai propri partner ma con Crowley non si era impegnato neanche la metà di quanto era solito praticare ad altri. La sua occhiata sprezzante gli stava comunicando proprio quello. Non si stava impegnando e non l'avrebbe fatto, ma pregava affinchè quello gli bastasse.
Sembrò funzionare. Lo spinse nuovamente a pancia all'aria salendogli sopra, baciandolo con una foga totalmente in contrasto coi suoi sguardi privi di intenzione o malizia. Artigliò con forza le spalle del demone ricambiando il suo bacio con altrettanta indecenza. Stava facendo di tutto per assecondare la propria lascività per quanto essa fosse artificiale. Incredibile come qualcosa di effimero, creato dal nulla fosse tanto potente. Circondò rapidamente la sua vita con le gambe spingendoselo meglio dentro quando lo penetrò possedendolo subito ad un ritmo sostenuto. Un'alta sinfonia di gemiti ed ansiti gli uscì spontanea dalla bocca senza che riuscisse a fermarla. Nello stesso momento in cui era stato appagato era come se la lussuria avesse preso totalmente il sopravvento. Non esisteva altro che il piacere e desiderio. Tutto si era annullato. Non c'era spazio per il disgusto, per la reticenza... non poteva trattenersi. Nulla importava, se non quel sesso caldo e bollente stretto nella ferrea morsa delle sue natiche. "Ahh... sì... sì... ahhh.... ancora... di più... ahh... d-dammi di più..." era un disco rotto. Non pensava a niente di diverso, non c'era nulla di più concreto e splendido di quello. Poco importava della vergogna che si sarebbe impossessata di lui al termine. Non era necessario sapere che dopo si sarebbe fatto ancora più schifo, ora doveva solo sentirsi pieno tanto da scoppiare. Più sentiva il piacere crescere, più le sue unghie si piantavano nella schiena dell'altro graffiandolo incontrollate. Era tutto un fremito, tutto un movimento mentre si spingeva col bacino verso di lui per assecondare quel desiderio che l'aveva invaso al punto da fargli dimenticare ogni cosa. Lasciando fuori tutto il resto.


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Biglietto solo andata per il paradiso, grazie!
Ci arrivava tutte le volte che era con Dean o che il suo sesso veniva intrappolato da quell'antro caldo e meraviglioso. Tuttavia, per quanto gli piacesse quel preliminare specifico non c'era niente che volesse di più che entrare in lui, marchiarlo ancora e più in profondità come suo soltanto. Aveva bisogno di sentirsi un tutt'uno con lui per essere davvero sicuro che niente più li avrebbe divisi.

CITAZIONE
"Prendimi ora.."

Sorrise ricambiando il suo bacio con la stessa passione, mentre gli passava rapido le braccia attorno alla vita così da metterlo seduto sulle proprie gambe. Voleva abbracciarlo durante tutto l'amplesso. Poco importava se non sarebbe stato feroce e impaziente com'era di solito, anzi! Adesso non avrebbe potuto chiedere di meglio che un rapporto votato solo alla calma e all'amore. Posizionò il proprio sesso in mezzo ai suoi glutei, facendogli percepire la punta congestionata e desiderosa quanto lui. Lo abbracciò d'isinto, portando il capo al suo orecchio baciandolo lieve. "Adesso entro, amore" sussurrò sfiorando leggero le labbra contro la pelle che ricopriva i tendini del collo. Si insinuò dentro di lui con calma, facendogli sentire perfettamente tutto il proprio sesso che lentamente prendeva parte del suo interno. Non voleva fargli male, voleva far tutto con serenità senza fretta e famelicità per quanto avesse sempre fame di lui. Quando lo sentì pronto, cominciò a muoversi in lui a ritmo costante ma non eccessivamente lento. Aveva passato entrambe le mani ai glutei di sua moglie facilitandolo nei movimenti mentre le labbra ispezionavano per la millesima volta il petto candido e sensibile del suo cacciatore. L'unico che aveva fatto di lui una preda felice di esser stata catturata.


Sarebbe stato meglio aver pagato la connessione del cervello, Adam! Si disse mentre continuava a fissare Cas come se fosse stato un modello mezzo nudo su un cartellone pubblicitario. Non ci poteva far niente, quell'angelo era troppo figo! Ogni suo poro gridava "perfezione!" a chiunque lo guardasse e lui non faceva certo differenza! Appena lo vedeva regrediva di almeno un paio d'anni. Cazzo! Ne aveva diciannove ormai! Doveva smetterla di comportarsi come un adolescente in tempesta ormonale non appena Castiel gli compariva davanti! Mandò giu il boccone di cibo che stava ancora masticando e finalmente si degnò di porre all'angelo una domanda sensata e chiara. Peccato che di cristallino ci fosse veramente ben poco...

CITAZIONE
"Ehi, ehi ehi! Io ti conosco! Tu sei Adam! tu sbavi per Cas! Tu stai mangiando un hamburger... anche io voglio un hamburger! Cas non si è fermato prima, ha detto che non avevamo tempo, ha detto che non potevo mangiarlo..."

e soprattutto non c'era nemmeno una briciola di normalità! Il cane aveva parlato! Lo fissò sconvolto mentre il cucciolo si accaniva sul suo hamburger... "Non l'hai addestrato bene..." mormorò totalmente impreparato ad un animaletto stile creatura delle fiabe che tra l'altro sembrava persino conoscerlo. Tossicchiò non appena il cucciolo sbandierò ai quattro venti la sua cotta per l'ex del suo stesso fratellastro.

CITAZIONE
"vedi... questo non è un cane normale... lui è Gabriel, l'arcangelo. Mio fratello Michael lo ha intrappolato in questa forma per punirlo."

Che non fosse normale era piuttosto ovvio... ma non vedeva come potesse essere pure un arcangelo! Lo fissò un momento sbigottito. Allora, secondo le sue scarse informazioni Michael e Gabriel erano fratelli, quindi era un loro consanguineo anche la pallina di pelo esagitata. Inoltre, sempre secondo quel poco che ricordava, Gabriel era il nome di quello che... NO! Non poteva essere possibile! Schizzò in piedi indicando la trottola impazzita che minacciava di mandar per terra sè stesso e tutto il suo pranzo. "Vuoi dire che questo è lo stesso arcangelo che annunciò alla Madonna la sua gravidanza?!?!" Il tono era, forse, fin troppo alto dal momento che molte teste si voltarono a guardarlo confuse. Imbarazzato, si risedette composto al suo posto fissando Castiel come se quello stesse cercando di incastarlo in una candid camera. Annuì distrattamente alla sua domanda tornando a guardare il cane... Un arcangelo intrappolato nel corpo di un cucciolo di labrador... era assurdo! Anche se, a conti fatti, da quando aveva rintracciato suo padre di cose fuori dal comune ce ne erano state fin troppe. Bastava pensare al marito di suo fratello e alla sua strana famiglia. Sua nipote stava con un mezz'angelo, il maschietto con un vampiro nato da un libro e il resto dell'allegra brigata era composto da due principi dell'inferno, un vizio capitale e un re dei crocevia... Certo! Proprio normalissimo! Eppure quello che aveva davanti lo sorprendeva molto di più!

CITAZIONE
"Lo so che ti chiedo tanto ma se potessi guardarmelo per un pò di tempo fino a che io non convinco Michael a riportarlo alla sua vera forma mi faresti un vero piacere."

Riportò il proprio sguardo negli occhi incredibilmente azzurri di Castiel, trattenendosi dal colare bava... sarebbe stato meglio ascoltarlo, invece. Soprattutto ora che aveva fermato quella specie di beyblade canino e peloso! Guardò i resti sbocconcellati ed ormai immangiabili del proprio panino. "Un momento" disse all'angelo fermando la cameriera. "Mi scusi può portarmi un altro cheesburger, una coca media e... Cas tu vuoi qualcosa?" chiese mentre la ragazza lo informava che i cani non erano ammessi, ma che avrebbe chiuso un occhio se le prometteva di tenerlo a bada. "Certo, dolcezza. Non ti preoccupare ci penso io" rispose sorridendole. La vide andar via tutta tronfia senza capire davvero il perchè di tanta esuberanza. Scrollò le spalle tornando a concentrarsi sull'angelo seduto di fronte a lui. "Quindi ti serve un dog sitter..." sentenziò alla fine scrutando la palla di pelo sotto anfetamine. Se c'era una cosa che non gli piaceva era prendersi cura di qualcun altro, insomma! Lui si bastava ampiamente, ma era anche vero che si trattava di fare un favore a quel gran figo disceso dal paradiso. "Sicuro" disse alla fine mentre la ragazza tornava con la sua ordinazione. "Sai, io adoro i cani!" Ceeerto! Adesso digli pure che sai suonare l'armonica e il clavicembalo caso mai gli servisse un suonatore su fra le coltri, cretino!

Edited by »Donnie - 8/10/2011, 18:40
 
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Crowley
In fondo era divertente e piacevole. Astaroth era caldo ed avvolgente tanto che avrebbe potuto anche lasciarsi andare a qualche gemito ma non gli sembrava il caso. Del resto il principino faceva casino per entrambi, aveva una vocetta deliziosa quando si abbandonava completamente.
Come gia detto se fosse stato diverso avrebbe preso parte al concerto dei gemiti che Ast aveva iniziato ma lui era troppo divertito dalla situazione, sebben l'eccitazione fosse tanta.
Lo aveva visto implorarlo, strisciare ai suoi piedi per fargli un pompino ed infine quello! Non solo aveva inizato subito a gemere come una puttanella ma lo invitava anche a dargli di più, a sfondarlo... come non accontentarlo? Aumentò le spinte sigillando quella bocca fin troppo rumorosa ora per i suoi gusti, intrecciando la lingua con quella del biondo.
Il dopo tra l'altro sarebbe stato anche più divertente! Avrebbe sicuramente visto il disgusto comparire su quel volto quasi perfetto, era perfetto solo quando acceso dalla lussuria, ma non per lui... per se stesso.
La troiaggine deve essere di famiglia riflettè mentre la mano che masturbava il principino si fermava quasi completamente al contrario delle spinte.
In effetti a vedere la famiglia reale si poteva pensare che tutti i demoni vivessero solo per scopare. Bhe anche lui agiva in quel modo ma a dire la verità aveva la stessa brutta abitudine di Sam: quando trovava qualcuno per cui valeva la pena farlo allora si fermava lì ed in tutti quei secoli aveva incontrato solo una creatura che risultasse degna di quel colpo di testa dal re dei crocevia. Testardo, geniale, ironico e tremendamente sexy... peccato solo fosse un pennuto e che la storia avesse preso una brutta piega ai tempi della seconda guerra mondiale. Il suo pennuto diceva che avrebbero dovuto aiutare l'umanità, lui invece sosteneva il contrario. Conclusione? chi si è visto si è visto, auguri ed ognuno per la propria strada.
Ed invece ora aveva trovato un giochino interessante quasi quanto il suo ex. Si staccò da quelle labbra che aveva intrattenuto con le proprie riprendendo a segarlo con velocità.
Tra l'altro era bello... decisamente bello...

Gab
alzò il musetto quando il ragazzo saltò su con quella uscita. posò il sederino sul tavolo mangiucchiando la carne.
"Sono io! Maria non l'ha presa bene... insomma lei era pura... però..."
"Gabriel!"
la voce di suo fratello lo bloccò. Si forse era meglio che quello che era successo quel giorno rimanesse nella testa del ragazzo esattamente come era scritto nella bibbia.
Si concentrò sulla propria coda almeno fino a quando Adam non accettò. Alzò le orecchiette ghignando divertito, un ghigno da cane in ogni modo.
"Oh andiamo! Si vede lontano un miglio che i cani non ti piacciono e che è un miracolo se riesci a badare a te stesso! Dillo che lo fai solo per Cas... se vuoi ti può sbattere i suoi occhioni azzurri e farti ballare la lambada!"
Eh si... ogni tanto il cervello si connetteva per brevi momenti visto che appena arrivò il secondo Hamburger cercò di fiondarcisi sopra. Per fortuna che Cas era ben connesso.

Cas
Annuì alle sue parole, invitandolo a risedersi dopo lo scoppio del ragazzo.
"Si... è lui. è fuggito dal paradiso molto tempo fa. Fino adesso ha avuto un corpo umano ma Michael è piuttosto... severo, diciamo, quindi lo ha punito così. Sempre meglio di quello che gli avrebbe fatto Raphael se gli avesse messo le mani addosso prima di Mich. Il nostro generale ha sempre avuto una passione per lui esattamente come il padre di Sam. Lui era l'unico capace di farli ragionare almeno fino al tradimento di Lucifer."
Spiegò.
Sorrise quando accettò, passando poi una mano sulla schiena di Gab dopo avergli impedito di divorarsi l'ennesimo panino di Adam.
"Grazie davvero. So di chiederti tanto, ricambiero il favore in qualsiasi modo desideri."
Ad un tratto sentì quella piccola palla di pelo rilassarsi. Abbassò gli occhi sorridendo, si era addormentato finalmente.

Dean
Finalmente!
gemette appena sentendolo entrare, era così bello. Sam era caldo, era perfetto. Il suo principe era la perfezione, adorava tutto di lui, amava quel demone più della sua stessa vita, le sue labbra che gli saggiavano il petto, le mani che gli accarezzavano la pelle.
Sam.
Sam era dentro di lui e non solo fisicamente, altrimenti a cosa sarebbe dovuta quella cicatrice che gli solcava il ventre? Dubitava che qualsiasi ragazzo, seppure innamorato, avrebbe accettato una gravidanza. Da sam aveva sempre avuto il meglio.
Gli accarezzò i capelli iniziando a seguire il ritmo con cui lo prendeva mentre la voce iniziava ad uscirgli dalle labbra, gemendo appena.
 
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»Donnie
view post Posted on 8/10/2011, 19:41




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"Ciao bello quanto vuoi?" "Aggiusta le cose nella mia famiglia e ti faccio tutto quello che vuoi!" "Sei economico! Andata!"
Ecco... se avesse avuto testa in quel momento avrebbe ragionato su quanto puttanesco fosse stato il suo atteggiamento e si sarebbe suicidato seduta stante. Peccato che in quel momento il piano superiore fosse stato evacuato e tutti gli inquilini si fossero trasferiti al piano inferiore divertendosi a torturarlo. Non ragionava più. I suoi pensieri non erano coerenti, non erano normali. C'era solo un imperativo nella sua testa: godere e da quando Crowley l'aveva accontentato lo stava facendo a voce piuttosto alta. Era sparito tutto il resto. Nemmeno si ricordava che fra suo fratello e sua moglie li separava soltanto una rampa di scale e che avrebbero potuto sentirlo e salire a controllare. La loro reazione l'avrebbe compiaciuto e reso il demone più felice sulla faccia della terra, ma in quel momento non se ne preoccupava minimamente. Pensava solo a godere, cosa che fece enormemente quando sentì le spinte aumentare in velocità e intensità. Avrebbe urlato tanto da far tremare i muri se Crowley non l'avesse baciato. Gli piantò le unghie nella carne mentre con una mano gli tratteneva il viso contro il suo. Voleva baciarlo. Voleva farci sesso. Indici inequivocabili di momentanea assenza del cervello superiore e predomio di quello inferiore. Infatti, non appena il re dei crocevia smise di segarlo mugulò infastidito contro la sua bocca, leccandogli peccaminosamente le labbra, salvo poi riprendere a mangiargli la faccia a suon di lingue e denti bramosi ed instancabili, sperando di convincerlo a riprendere. Non gli bastavano quelle spinte folli al suo interno, voleva di più.... voleva sentirsi talmente pieno di lui da poter ritinteggiare non solo le coperte, ma i muri stessi col seme dell'altro. Per un simile pensiero si sarebbe sparato alla tempia con la Colt, ma in quel momento era semplicemente un'idea come un'altra. Non contava nulla. Era come se quel fottuto veleno avesse annullato la sua personalità, lasciando soltanto un involucro lordo di lussuria. Non appena Crowley si staccò dalle sue labbra, aumentando di nuovo il ritmo con cui lo masturbava si sciolse nuovamente riproducendo perfettamente l'audio di un film porno. Uno di quelli molto sporchi e privi di qualsivoglia tipo di pudore. Era arrivato a sperare che l'effetto del veleno non si interrompesse di improvviso per due soli motivi così ordinati:

1) Non voleva in alcun modo che Crowley uscisse da lui adesso;
2) Non avrebbe potuto sopportare di comportarsi a quel modo.


Buffo come la sua priorità principale avesse appena assunto una posizione di scarsa rilevanza.


png
Erano nuovamente una cosa sola. Gli era mancato così tanto da non poter ancora credere di essere finalmente assieme a lui, di starci facendo l'amore dopo tutto quell'inferno. Lui, il principe delle tenebre incapace di sopportare la sofferenza derivante da una rottura. Sì, chiunque l'avrebbe trovato divertente... probabilmente persino Invidia in una situazione differente non si sarebbe trattenuto dal farsi spaccare in due il petto dalle risate. Stranamente, però, da quando stava con Kevin era riuscito a riscoprire un lato vagamente umano... cosa piuttosto incredibile. Quanto, per Sam, trovarsi di nuovo dentro a sua moglie. Gli accarezzò il viso con i palmi aperti baciandolo di nuovo non appena il cacciatore cominciò a muoversi a sua volta, permettendogli così di far vagare oltre alla bocca anche le mani sul suo corpo stupendo seppure notevolmente deperito. Si staccò da lui sorridendo, passando a stuzzicargli il collo con la punta della lingua, mentre con una mano lo teneva accanto a sè, dandogli così anche stabilità, e l'altra passava al suo sesso giocandoci teneramente, ma allo stesso tempo intelligentemente visto che aveva cura di toccare tutti i punti giusti, quelli che sua moglie ovviamente soffriva maggiormente. Era così bello constatare ancora, sebbene non ce ne fosse un reale bisogno, che di lui non si era dimenticato niente e che era sempre e comunque un libro aperto ai suoi occhi.


Ok. Era assurdo. Non solo il cane parlava... ma si stava persino vantando di aver messo incinta la Madonna?!?! Ok. Era troppo! Aveva bisogno di un altro cheesburger e di un'altra coca cola... forse aveva ragione il suo compagno di classe a dirgli che a furia di canne un giorno ci avrebbe rimesso la sanità mentale... Sperava soltanto che quel giorno non arrivasse così presto! Sospirò osservando il cucciolo finire di mangiarsi il suo pasto. Forse sarebbe stato meglio ordinare un altro panino. Non appena arrivò la cameriera, infatti, le chiese un altro hamburger, una bibita e aggiunse in un secondo tempo anche delle alette di pollo e una confezione di patatine fritte. Non sapeva cos'altro avrebbe potuto divorarsi Gabriel se non si sbrigava. Tornò a concentrarsi su Castiel assicurandogli che sarebbe stato contento di pensare al cane dal momento che li adorava! Grandissima puttanata! Lui non poteva sopportare quei sacchi di pulci saltellanti eppure aveva appena accettato di portarsene uno appresso giorno e notte!

CITAZIONE
"Oh andiamo! Si vede lontano un miglio che i cani non ti piacciono e che è un miracolo se riesci a badare a te stesso! Dillo che lo fai solo per Cas... se vuoi ti può sbattere i suoi occhioni azzurri e farti ballare la lambada!"

Eh no, eh! Le lezioni di vita da un cane no! Soprattutto perchè quel dannato bagaglio fin troppo vivace aveva ragione: uno sguardo di Cas sarebbe bastato a fargli cantare Nessun Dorma davanti a Boccelli! "Hey bello! Lo vuoi il panino?" disse sventolandogli davanti il pezzo di carne che Gabriel aveva abbandonato per assaltare la coda. Glielo ficcò rapidamente in bocca augurandosi che quello bastasse a farlo stare zitto. In quel momento, però, un pensiero lo colpì spontaneo. Il circo di pulci ambulante stava parlando in un locale pubblico... perchè nessuno se ne accorgeva? "Cas... ma perchè questa gente non dice nulla circa la sua parlantina?" domandò zittendosi poi all'istante all'arrivo della cameriera. La ringraziò ancora, mentre quella gli faceva gli occhi dolci e se ne andava sculettando. Cose che comunque non notò visto che era tornato a fissare Castiel... cazzo! Cosa non gli avrebbe fatto a quel sexy angelo completo di impermeabile!

CITAZIONE
"Grazie davvero. So di chiederti tanto, ricambiero il favore in qualsiasi modo desideri."

EH?!?!?!?!?!?!

Non puoi approfittarne, Adam! È scorretto!
Sì, ma quando ti ricapita?
No, non puoi! Devi aspettare i suoi tempi...
Sì, ma potrebbe non arrivarci mai!

Oh mo' insomma!
Non ne poteva più di quel dibattito interiore. Era consapevole che cogliere la palla al balzo non sarebbe stato proprio il modo giusto per approcciarsi a lui, ma quando cazzo gli sarebbe ricapitata un'occasione del genere? MAI! Appunto! "Potremmo uscire insieme una sera... se ti va..." buttò lì smangiucchiando una patatina fingendo indifferenza. Ceeerto! Poteva darla a bere soltanto a Castiel! Stava fremendo in attesa della sua risposta e se ci fosse stato un esperto di sismologia avrebbe decretato l'imminente arrivo di un terremoto!
 
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view post Posted on 8/10/2011, 21:28
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Crowley
Decisamente era una grande scopata. Gli piaceva quando le unghie del partner si infilavano nella pelle, quando sentiva il desiderio crescere e sapeva che al momento il principino desiderava lui e solo lui... o meglio che desiderava una parte di lui. Del resto era divertente e soddisfacente scoparselo in quel modo.
I suoi gemiti si alzavano alti e sicuramente se al piano inferiore non erano ancora accorsi a vedere che succedeva era perchè stavano facendo la stessa cosa!
Però gli veniva naturale e spontaneo metterlo a paragone con l'unica creatura al mondo a cui aveva veramente tenuto. Di certo quando l'arcangelo faceva il passivo si comportava più o meno nella stessa maniera del principino... certo a lui non aveva mai dovuto somministrare affrodisiaco per raggiungere i suoi scopi ma poco importava le differenze erano minime.
Solo il colore degli occhi e dei capelli, tutto lì. La cosa realmente strana era che gli venisse in mente proprio ora, segno che non era molto lontano... la sua presenza la percepiva spesso e volentieri, come una scarica elettrica che correva lungo la spina dorsale. Allora si faceva annegare dalla lussuria, come in quel momento, aveva ritirato il volto del principe ancora verso il suo, baciandolo con rinnovata foga, acqua... c'era acqua sulla sua pelle, era di acqua il profumo che sentiva nelle narici, non il profumo di quell'irritante marmocchietto.
Straordinario quanto ancora fosse condizionato da lui anche ora... eppure erano passati così tanti anni... era la senzazione che fosse vicino a fargli quell'effetto, probabile...
Aumentò le spinte mentre rubava quei gemiti talmente forti con la sua bocca, li voleva per sè anche se non erano i suoi, voleva tutto anche se non era la stessa cosa e nessuno glieli avrebbe portati via.
Continuò a masturbarlo mentre l'altra mano andava ad infilarsi fra i morbidi capelli biondi ormai bagnati di sudore, era come accarezzare la seta e non conosceva senzazione migliore acqua che viene sfiorata dalle dita; il principino di spingeva a sua volta contro di lui, chiedeva di più e lui glielo stava concedendo.
Ottima scopata davvero perchè da troppo tempo nessuno gli dava senzazioni da paragonare a quelle...

Gab
Perchè era venuto in quella maledetta città? Ah... ora ricordava. quella senzazione che lo aveva spinto a venire fin lì era stata quella della pelle a prima vista viscida ma che poi si riscopriva ruvida della pelle di un serpente che strisciava su un braccio. Serpenti... aveva scoperto di avere un insana passione per quelle bestie e non si meravigliava affatto di non riuscire ancora a crederci. Eppure era andato a cercare la più velenosa delle serpi.
Gli mancava... in fondo non si erano lasciati in malo modo... avevano solo due modi di vedere le cose diverse Perchè il bene aveva sempre bisogno del male così come il male aveva sempre bisogno del bene
e lui non era certamente l'eccenzione che confermava la regola. Sentire la sua presenza era come se una scarica di adrenalina lo risvegliasse da un lungo sonno.
venne riattirato dalla carne che il moccioso gli offriva. Cibo!
Se la mangiò con calma rimuginando su quei pensieri.

Cas
Sorrise al ragazzo... che avesse davvero una cotta per lui? si ma che cos'era una cotta? magari glielo chiedeva un altra volta.
"vedi possono sentirlo solo gli angeli ed i membri della famiglia Winchester in quanto siete legati a noi... ma questa è un altra storia..."
spiegò sommariamente per poi sorridergli.
"Sei molto gentile Adam, so che sarà un lavoraccio ma affidandolo a te sono sicuro che riuscirà a calmarsi."
Sperava almeno... però la richiesta del ragazzo lo stupì.
Inarcò un sopraciglio... uscire con lui? Bhe se gli chiedeva solo quello...
Sorrise annuendo.
"Se vuoi uscire con me va bene."
concesse.
"Anzi... ne sarei lieto."
posò un dormiente Gabriel vicino al ragazzo, spingendoglielo contro. Perchè sembrava agitato? Alzò il viso del ragazzo allungandosi e fissandolo negli occhi.
"Tutto bene?"
Domandò preuccupato.

Dean
Era sciogliersi... si stava sciogliendo tra le braccia del suo demone, si stava unendo a lui ed era bellissimo. stava così bene ora, sapeva veramente come toccarlo, come accenderlo.
Gli tirò i capelli portando le sue labbra sulle sue, le voleva così tanto da impazzire, desiderava di nuovo ogni suo sapore... si era ripetitivo.
Gli fermò una mano intrecciandola con la sua e stringendola.
 
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»Donnie
view post Posted on 9/10/2011, 00:27




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Stava annegando nel piacere. Vi si stava perdendo e guardando la cosa a posteriori probabilmente sarebbe stato meglio non ritrovarsi. L'odio per Crowley poteva sopportarlo, ma non quello verso sè stesso. Sapeva non sarebbe riuscito a conviverci facilmente, anche se alla lunga sarebbe riuscito a superarlo. Al momento, però, ai pro e ai contro non pensava affatto. Gli importava soltanto stringersi a lui, baciarlo e spingersi contro il suo sesso rovente mentre gli graffiava tutta la schiena. Sentiva il limite ormai vicino, specie quando l'altro aumentò ancora le spinte e il ritmo con cui lo sfregava. Si inarcò all'indietro offrendo al demone anche il proprio petto che si contorceva spasmodico. Ancora qualche altro su e giu tanto impetuoso e sarebbe venuto macchiandogli il ventre. Dalla sua bocca si levavano alti i gemiti, intrappolati a malapena dalle labbra dell'altro. Si staccò da lui per riprendere fiato, chinandosi sul suo collo per mordergli una spalla, leccandola subito dopo. Doveva aggrapparsi a qualcosa, doveva sfogarsi per evitare di scoppiare come un palloncino. "Vengo.... vengo..." gemette infilandogli di nuovo la lingua in bocca, mentre il limite si avvicinava paurosamente.


png
"Ti amo, Dean" gli sussurrò sulle labbra prima di rispondere al suo bacio e alla mano che si intrecciava alla propria. Sentiva il bisogno di ripetergli quanto significasse per lui, quanto avesse sofferto quella fottuta lontananza. Avrebbe preferito morire piuttosto che vivere un solo giorno senza di lui, eppure era sopravvissuto un mese solo grazie a suo fratello agli altri. Era stato bello sapere che qualcuno a lui ci tenesse ancora, ma quella sensazione non era durata che pochi istanti, subito spazzata via dalla consapevolezza di non contare abbastanza per l'unico che per lui valeva il mondo e molto oltre. Ed era ancora più splendido accorgersi, stretto all'amore della sua vita, che il cacciatore non si era mai dimenticato di lui nè nella mente nè nell'anima nè nel cuore. Erano ancora legati e non era un marchio a stabilirlo, ma solo il bagaglio di emozioni che li scuoteva alla sola vista l'uno dell'altro. Si spinse con più vigore al suo interno, passando a segarlo rapidamente e con costanza. Voleva sentire i suoi richiami, bramarsi della sua voce alta che invocava lui. Lui e lui soltanto, sempre


Ascoltò attentamente Castiel mentre quello gli spiegava che, fortunatamente, agli uomini al di fuori della loro famiglia Gabriel appariva soltanto come un vivace cucciolo di Labrador. Beh, quello era davvero un bel vantaggio! Sempre se ci fossero stati dei lati positivi nell'essere appena diventati i dog sitter di un arcangelo! Uno come Gabriel per di più... che rischiava di annullare i dogmi della chiesa a causa della sua lingua lunga... Sospirò. "Sai, non ti assomiglia per niente anche se è tuo fratello... e non solo perchè adesso è un cane" disse allungando una mano ad accarezzare la testolina della bestiola addormentata. Sarebbe stata dura essere il suo guardiano, già se lo immaginava!

CITAZIONE
"Sei molto gentile Adam, so che sarà un lavoraccio ma affidandolo a te sono sicuro che riuscirà a calmarsi."

Sorrise contento che fra tutte le persone fra cui poteva scegliere avesse pensato proprio a lui... magari una piccola speranza c'era e fu quella a spingerlo ad approfittare delle successive parole dell'angelo chiedendogli un'uscita. Voleva usare un tono neutro ed indifferente... ma era sicuro che il tremore del suo corpo avrebbe presto reso vana qualsiasi sua fatica di mostrarsi assolutamente disinteressato alla risposta.

CITAZIONE
"Se vuoi uscire con me va bene. Anzi... ne sarei lieto. Tutto bene?"

Sgranò gli occhi cercando di nascondere il sorriso che presto si sarebbe formato da orecchio a orecchio. "Io? Ah io sto benissimo! Perchè non dovrei star bene? Ho il mio cheeseburger!" Ma sei stupido? Sì, Adam! Sei stupido, un grosso imbecille idiota! Ci mancava solo che si insultasse da solo effettivamente, ma lo shock era stato troppo grande. Aveva detto di sì! Aveva detto che gli avrebbe fatto piacere! Adesso sì che sentiva il desiderio di ballare la lambada proprio lì, in quel locale, sul tavolo sotto gli occhi attoniti della cameriera che nel frattempo era passata a portargli il conto. Le aveva lasciato le monete in mano e lei gli aveva porto lo scontrino prima di andarsene sorridendo. Lo guardò. "Allison 349 xxxxxxx. Chiamami" Aveva rimediato un altro numero di una ragazza che lavorava in un bar. Ottimo! Lo appallottolò buttandolo nel cestino più vicino, facendo anche canestro. Sorrise di nuovo guardando poi la pallina di pelo che dormiva addormentato. D'improvviso gli venne un'idea. "Io non ho mai avuto un cane. Penso che dovrei prendere un po' di cose... ti va di accompagnarmi e poi ci accordiamo su quando fissare l'uscita?" domandò sempre sforzandosi di mantenere un'aria naturale e distaccata. Solo alla proposta amorfa di uscire insieme gli era venuta un'embolia, figuriamoci parlare di qualcosa di concreto da fare loro due assieme. Entro la fine della giornata sarebbe morto, ne era convinto!

Edited by »Donnie - 9/10/2011, 13:58
 
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view post Posted on 9/10/2011, 01:35
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Crowley
Cullato da quella corrente di piacere che stava avendo poco gli importava che la voce fosse diversa, che anche le sansazioni tattili fossero diverse... erano simili. Certo si parlava solo del fattore sesso, fuori dal letto erano completamente diversi. Dubitava che uno come Astaroth, una piccola troietta con la lingua lunga, sarebbe mai riuscito a farlo innamorare.
L'arcangelo invece ci era riuscito. ma era stato il suo candore, la sua purezza che lo aveva attirato come una falena... come un animale assetato.
lo sentì dire che stava per raggiungere l'orgasmo, gli ribloccò la bocca infilandogli la lingua in gola.
"Sta zitto."
sibilò.
Perchè il suono della tua voce mi fa capire quanto io sia stupido, perchè anche se non lo amo più mi manca.. e tu con la tua voce mi impedisci di immaginarlo al tuo posto! Ma questo non lo avrebbe mai fatto uscire dalle labbra, non erano affari di quel moccioso del cazzo.
Si riversò in lui lasciandosi scappare un gemito sottile, masturbandolo ancora. Quando anche l'altro si liberò si spostò da sopra di lui.
Schioccò le dita ritrovandosi lindo e pinto, come se non fosse successo nulla.
"è stato divertente."
commentò.
"Ci vediamo quando avrò voglia del bis principino."
Scomparve riapparendo su quello che ormai era il suo punto di osservazione della famiglia disastrata. Accese una sigaretta sedendosi.
Acqua sulla pelle

Gab
Sospirò nel sonno. Si era lì... non era più amore quello che li legava, il tempo lo aveva cancellato ma se si concentrava bene sentiva ancora dentro quel bruciante sentimento che aveva smosso il suo cuore. Quando lo aveva conosciuto era solo un demonietto da crocevia, aveva visto la sua scalata ed in una qualche maniera aveva capito che sarebbe arrivato in alto.
affetto... si ora era un profondo affetto quello che lo spingeva verso il demone e sapeva che la situazione era la stessa per l'altro.
Ma la senzazione rimane
uggiolò leggermente nel sonno mentre nelle sue visioni oniriche un serpente lo avvolgeva senza soffocarlo nelle sue spire.

Cas
Ah... stava bene. Eppure non ne era completamente sicuro. Adam aveva preso molto dalla parte della famiglia Winchester. Occhi verdi, tratti scolpiti... forse il suo viso era più dolce di quello del padre e del fratello, la bocca sembrava morbida anche se non altrettanto carnosa.
Si... Adam era un bel ragazzo, capiva perchè tante ragazze gli giravano intorno.
Sentiva che era felice della sua risposta mentre sorrideva ancora quando gli disse che doveva comprare qualcosa per Gabriel.
Lo seguì fuori dal bar porgendogli il cagnolino che dormiva ancora fra le sue braccia.
"Gabriel sarà un problema, non ti assicuro che sarà facile gestirlo."
Lo mise in guardia.
"Che ne diresti se portassi entrambi a fare un giro al parco? Così ti abituerai a stare con lui."
E poi gli sarebbe piaciuto. Con Adam passava dei bei momenti a parte quando litigava con il fratellastro.

Dean
Lo amava... sentì che glielo diceva di nuovo e sorrise dolcemente accerezzandogli il volto. Poi il demone incominciò a spingersi in lui con più forza, la mano che si muoveva sul suo sesso e la propria voce che iniziava ad uscire con forza. Lo chiamava, avrebbe mai potuto chiamare qualcun altro? No... Con l'andare del tempo aveva iniziato a pensare che la storia della mela a metà fosse vera... lui l'altra metà l'aveva ritrovata in Sam. Era nato per lui, ne era certo, nato per il demone che all'inizio lo avrebbe voluto uccidere e che poi si era riscoperto essere la creatura che lo amava più di ogni altro.
Riportò le mani sul suo volto divorandogli le labbra, non riusciva a starne senza, non poteva... aveva sopportato un mese e mezzo di quella tortura ed ora lo rivoleva con lui in ogni modo, così tanto che sarebbe impazzito senza... era impazzito senza. Aveva tirato avanti solo per i suoi figli ma non gli importava molto.
Ora finalmente era completo.
"tuo..."
sussurrò in un gemito posando la testa fra l'incavo del collo e la spalla, leccandogli la pelle.
 
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