Fratellini a rapporto: i doveri, le responsabilità e gli scleri dei maggiori, CrowleyxAst

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»Donnie
view post Posted on 9/10/2011, 17:01




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Non ce la faceva più. Presto sarebbe scoppiato, godendosi un delizioso orgasmo che dopo gli avrebbe fatto più schifo dei vermi a colazione. Si era trasformato in una fantastica puttana ultra sensibile e lasciva, una di quelle che soltanto sfiorate si strappano i vestiti di dosso e si impalano sul fortunato di turno. Sapeva di star dando quell'immagine di sè. A sua volta si sarebbe visto così. Doveva solo finire tutto e il piacere sarebbe stato sostituito dal rimorso, dal disgusto, dal pentimento. Si era lasciato ingabbiare come un demonietto appena nato. Anche se era piuttosto giovane aveva almeno qualche centinaia d'anni alle spalle ed aveva ormai imparato che anche nei suoi simili si nascondevano delle insidie, eppure bastava mettere di mezzo Sam che lui era disposto a tutto. Anche ad accettare un patto senza domandarne le condizioni. Era per quello se adesso si ritrovava a gemere senza controllo sotto le spinte del re dei crocevia. Era solo a causa dell'affetto che nutriva per suo fratello se si trovava in quella situazione. Eppure non riusciva a fargliene una colpa. Nè a quello nè a Crowley, alla fin fine. Aveva fatto tutto da solo e sarebbe stato stupido negare le proprie responsabilità solo per sentirsi meno colpevole. Tanto non sarebbe cambiato un cazzo.
Il limite era sempre più vicino ed ogni cosa che il re degli incroci faceva portava quella linea sottile ad avvicinarsi sempre di più al punto di rottura. Si ritrovò presto vittima dell'ultimo imperativo del demone: sta zitto. Neanche il tempo di ribattere con un cenno del capo o un gemito che le sue labbra erano state nuovamente violate, possedute da Crowley così come il resto del proprio corpo. Come un flashback gli tornarono in mente le sue precedenti parole: in questo momento sei mio! Era vero. Attualmente gli apparteneva e non avrebbe potuto scordarsene nemmeno volendo, quell'odioso collare che gli fasciava la giugolare glielo avrebbe ricordato costantemente. Era quello a causargli maggiore vergogna e spavento: ciò che esso rappresentava, non i suoi effetti. Anche per questo non era di gran conforto sapere che nessun altro oltre a lui l'avrebbe notato. Era il primo che voleva chiudere gli occhi davanti a quella realtà e non gli era concesso. Ed ora un altro marchio, un altro simbolo del dominio di Crowley su di sè. Si era riversato al suo interno, macchiandolo. Era suo ora. Gli apparteneva definitivamente e fu in quel momento che capì di esser tornato quasi del tutto sè stesso. Percepiva piacere e dolore insieme, uniti al disgusto. Gemette un'ultima volta quando l'orgasmo lo colse, facendolo schizzare sul ventre del figlio di puttana responsabile di tutto quello che aveva provato e che stava ancora sentendo. Uscì subito dopo. Non una parola. Non un fiato mentre sentiva le sue dita riprodursi in uno schiocco. Non lo stava nemmeno guardando. Era sdraiato sul letto, le gambe scomposte e aperte, il capo rivolto verso la finestra. Sul viso un'espressione vuota mentre il labbro inferiore tremava. Tutto il suo corpo stava cercando di riprendersi dall'orgasmo appena avuto sebbene avrebbe voluto cancellarlo. Ora percepiva tutto il disgusto per sè stesso. Non c'era nient'altro. Non voleva voltarsi a guardare Crowley, avrebbe preferito non sentirlo neanche. Voleva solo che se ne andasse.

CITAZIONE
"è stato divertente."

Per te sicuramente, figlio di puttana! "Fanculo!"

CITAZIONE
"Ci vediamo quando avrò voglia del bis principino."

"Vattene."
Freddo e lapidario. Gelido. Proprio come avrebbe voluto essere, ma non ci riusciva. Era fuoco. Un rogo di emozioni differenti e distruttive che avevano tutte come fulcro centrale il ribrezzo che aveva per sè stesso. Non era riuscito ad opporsi a niente e la colpa non poteva attribuirla unicamente al veleno. Lo sapeva bene. Avrebbe dovuto far lui qualcosa per suo fratello, qualcosa di più concreto di sostituirgli l'acqua all'alcool e di prendersi cura di lui. Avrebbe dovuto trascinarlo per i capelli a parlare con Dean, trovare una scusa come aveva fatto Crowley per costringerli a riappacificarsi. Invece non aveva fatto nulla di tutto ciò e aveva demandato il compito al demone dei crocevia che, ovviamente, si era preso il suo compenso distruggendo il suo amor proprio.
Si era preso tutto.
I suoi gemiti. Il suo desiderio. Il suo corpo e il suo animo. Aveva violentato a tal punto la sua mente che non sarebbe riuscito neanche volendo a non pensargli. Certo non in termini romantici o gradevoli, ma quello stronzo sarebbe rimasto lì in attesa di prendere nuovamente possesso carnale di lui. Si sentiva vuoto eppure non lo era. C'era troppo risentimento, troppo dolore per essere semplicemente un guscio senz'anima. Si alzò in silenzio prendendo una sigaretta dalla tasca dei suoi jeans. Si avviò in bagno in silenzio buttandosi sotto il getto freddo della doccia sperando che riuscisse a lavarlo più intimamente di quanto effettivamente all'acqua fosse concesso.


Finalmente sentì il proprio nome uscire dalle labbra di Dean e ne sorrise. Aveva come il bisogno di sentire rimarcata la loro reciproca proprietà dell'uno sull'altro. Gli era mancata ogni cosa dell'altro. Tutto ciò che lo rendeva l'uomo perfetto per lui aveva scavato una pozza di nostalgia nel suo animo fino a renderlo bucherellato e putrido come una mela marcia. Non pensava che per lui fosse prevista la reincarnazione in qualcosa di nuovamente maturo, ma era avvenuta non appena aveva conosciuto il perdono di sua moglie. Dean aveva il potere di decidere come lui dovesse sentirsi. Era come un imperatore dell'antica Roma: pollice verso, Sam moriva; pollice alto, Sam viveva. Dipendeva unicamente dai suoi gesti, dalle sue parole, dai suoi pensieri. Si sarebbe persino venduto quell'anima che aveva scoperto di avere proprio grazie a lui pur di vederlo felice. Strinse più forte la mano stretta alla sua prima che questa si liberasse e gli portasse il volto verso la fonte della sua redenzione. Lo baciò a lungo sentendo il piacere crescere, più che ad ogni spinta, ad ogni affondo della lingua di Dean nella sua bocca. Sospirò di piacere aumentando il ritmo con lui lo prendeva e quello con lui lo masturbava. Portò la mano libera alla schiena dell'altro, percorrendo con le dita la sua spina dorsale fino alle natiche sode piene di lui. Sorrise. "Tuo e tu mio" disse baciandogli il capo che si era rifugiato nell'incavo del suo collo. Gli baciò e mordicchiò tutto l'orecchio, limitandosi però a stuzzicarne la cartillagine senza penetrare nel timpano. Per il momento. Viveva per sentire il proprio nome pronunciato da Dean, che male c'era a desiderare di udirlo ancora?


Uscì dal bar con calma, facendosi mettere in una busta gli avanzi del pranzo. Li avrebbe riciclati quella sera a cena, almeno sarebbe stato salvo dalla cucina del neo separato. Come avrebbe fatto a trovarsi un altro uomo visto che non sapeva nemmeno cucinare gli risultava totalmente incomprensibile. Dopotutto, non era nemmeno sicuro che a quel coglione del fratello sarebbe passato il forte sentimento che lo legava all'ormai ex marito e davvero non capiva neanche perchè si lasciasse così tanto dominare dall'orgoglio visto che era palese che si sarebbero ributtati l'uno nelle braccia dell'altro alla prima occasione. Sinceramente la cosa gli sembrava da decerebrati, ma alla fin fine non era un problema suo. Aprì la porta a Castiel, facendolo uscire e presto si ritrovò, oltre al sacchetto col cibo, anche quella specie di scooby-doo in formato tascabile fra le braccia. Sospiro. Si era dimenticato che ormai quello poteva considerarsi come il suo cane... e tutto perchè non era riuscito a resistere agli occhioni azzurri di un angelo! Dannazione! "Grazie" disse sistemandosi meglio Gabriel addosso, cominciando a muovere qualche passo in direzione del più vicino negozio di animali della zona.

CITAZIONE
"Gabriel sarà un problema, non ti assicuro che sarà facile gestirlo."

Già, di quello se ne era reso conto, ma fece comunque spallucce. "Non preoccuparti! Andrà tutto benissimo! Ci so fare coi cani!" La voglia prepotente di sbattere la testa contro la cassetta postale di fronte a sè lo colse all'improvviso. Cazzo! Perchè non riusciva ad essere diretto con lui? Senti Castiel tu mi piaci, perchè non ci infiliamo in quel vicolo e non scopiamo? Perchè non poteva essere tanto diretto? Semplice, l'avrebbe terrorizzato a morte!

CITAZIONE
"Che ne diresti se portassi entrambi a fare un giro al parco? Così ti abituerai a stare con lui."

Sorrise annuendo. "Sì, però l'uscita noi due e basta la voglio lo stesso" pensò accorgendosi solo un secondo dopo che non si era limitato a tenerselo per sè. Sorrise spavaldo sperando di mascherare le sue parole come una grande battuta comica. Gli piaceva passare del tempo con Castiel, ma finiva per andare in crisi un po' troppo spesso! Sospirò accarezzando appena la testolina di Gabriel appoggiata sulla sua spalla. "Le cose per lui vuoi comprarle prima o dopo?" domandò. Forse sarebbe stato meglio munirsi di un guinzaglio al più presto. Visto come si era agitato sul tavolino era convinto fosse l'arnese di cui avrebbe avuto maggiormente bisogno.

Edited by »Donnie - 9/10/2011, 22:14
 
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view post Posted on 9/10/2011, 23:44
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Crowley
Ricordi... ricordi che intasavano il suo cervello. Ricordava il sorriso, ricordava le ali bianche che ferivano gli occhi al solo guardarle, ricordava la dolcezza nascosta dai quei modi irriverenti, il modo di respirare. Lo amava ancora? No, non gli pareva, l'amore era diventato affetto così intenso da mettere a repentaglio quello che era.
Lui il re dei crocevia, infinocchiato da un arcangelo.
Non era iniziata come una scopata quella volta, era iniziata come una lite fra un arcangelo ed un demone che aveva osato invadere un suo operato. Aveva rischiato di finirci secco ed invece si era ritrovato abbrancato a lui con la sua lingua in bocca e le mani che si ricercavano.
Sorrise ciccando la cenere. Bei momenti... meglio della conclusione di qualsiasi patto. Ma poi era tutto finito. Se ne era andato così come era venuto... nessun rancore ma una senzazione di perdita quasi insopportabile. Aveva dato tutto e gli era stato dato altrettanto per poi vedere venire cacciata nel cesso ogni cosa... colpa loro. Nessuno dei due incolpava l'altro, era la loro natura ad essere sbagliata e non potevano negarlo.
Bene e male. Bianco e nero. Giusto e sbagliato... ma come gli ripeteva sempre:
"Il male ha sempre bisogno di un pò di bene così come il bene ha sempre bisogno di un pò di male. è la legge della natura, non esiste solo bianco o nero, esistono tanti di quei colori che non puoì nemmeno immaginare. Io stesso ne sono la dimostrazione, non posso esistere senza di te come tu non puoi esistere senza di me. è sbagliato pensare il contrario, solo i coglioni lo fanno e per quanto possa sembrarlo io non lo sono."
Recitò a memoria sistemandosi meglio sul tetto, lasciando che la voce si perdesse nell'aria.
Strano come una scopata gli avesse incasinato in quel modo la testa, riportando colori, odori e perfino sapori che credeva perduti per sempre. A quanto pareva valeva la pena scoparselo solo per quelli, riportare alla mente ricordi piacevoli anche per un demone come lui.
"Ogni persona ha bisogno di qualcuno accanto, anche se per una notte soltanto."
Mormorò passandosi una mano sul volto e tirando fuori una sigaretta, l'ennesima, accendendosela dopo avere buttato quella ormai finita.
Benchè non lo dimostrasse era solo una povera anima dannata... la sua smania di potere aveva logorato tutto fin dall'inizio, aveva presa la bella abitudine di distruggere prima di essere ferito. Nessun altro poteva permetterselo, ne ora ne mai perchè una volta che ti accorgi della bellezza della pioggia quella smette di cadere, capricciosa come solo l'acqua sa essere, infida. Pensi di poterne farne a meno ma moriresti senza... ripigliati Crolwey, torna quello che sei ora e smettila! si ordinò con rabbia crescente.

Cas
Sorrise, quel ragazzo lo faceva davvero sorridere. Adam era un bravo ragazzo e doveva dire di esserne... attratto da lui? Forse. Ogni tanto si riscopriva a guardarlo un pò troppo. Quel ragazzino aveva dei movimenti fluidi, non cacciava ma tutto in lui gridava Winchester lontano miglia, anche l'odore era simile.
Non sarebbe mai riuscito a dirglielo ma forse e diceva forse gli piaceva, gli piaceva davvero in un certo senso. Chissà che cosa sarebbe successo se...
Il corso dei suoi pensieri venne interrotto dalla voce del ragazzo a cui stava pensando.
"Direi prima. non vorrei gli venisse in mente di scappare."
Considerò.
Peccato che in quel momento percepì la voce di Raphael cercarlo. Sospirò e scosse la testa rassegnato, l'arcangelo si stava dimostrando un vero padre soffocante con il proprio figlio, sebbene non lo avesse considerato gran che prima di quel momento.
"penso dobbiate andare da soli. devo ritornare al mio compito."
Rifissò lo sguardo sul volto del ragazzo, gli occhi gli caddero sulle labbra... sembravano morbide.
"però prima..."
Mormorò posandogli le labbra sulle proprie dopo avergli alzato il viso con una mano. Gli posò un bacio lieve, ingenuo in fondo prima di staccarsi sorridendo.
"grazie per l'impegno che ti sei preso anche se i cani non ti piacciono."
Scomparve subito dopo lasciandolo con il suo fratellone.

Gab
Si svegliò all'improvviso, il suo sogno era stato interroto mentre il serpente gli strisciava sul corpo, la pelle veniva accarezzata dalle sue squame. Però la realtà era forse meglio del sogno, almeno dal punto di vista del divertimento. Suo fratello aveva appena baciato il mocciosetto! Era logico che Cas lo aveva fatto per ringraziarlo e senza malizia ma era quasi sicuro che all'altro fosse venuto un infarto.
"Ehiiiiiiii! Adam? Sei vivo? no perchè io devo proprio fare la pipì!"
latrò sghignazzando.
Era un modo come un altra per non pensare ad altro.
Era lì... era in quella città e l'avrebbe trovato. Gli mancava così tanto...

Dean
Oddio! Era così bello, così perfetto... Sam era l'unico ad accenderlo in quel modo, era come se lo riprogramasse esattamente come un robot. Sam era il suo Dio... brutto a dirsi ma era così. Gli avrebbe fatto qualsiasi cosa, quello che usciva dalle labbra che adesso stava assaggiando con così tanta fame era legge.
Sam era tutto.
Sorrise a quelle parole gemendo con forza mentre la lingua di suo marito si infilava nel suo orecchio, sentiva l'orgasmo iniziare a serpeggiargli lungo il corpo, era l'unico che lo aveva mai fatto sentire in quel modo e detto da lui... Non era stato proprio una brava persona prima di conoscerlo e certamente era stato infedele.
una puttana... si decisamente. Ma ora aveva trovato il suo punto fermo, la sua ragione di vita e colui che desiderava ogni istante.
"Sam..."
Ansimò incollando ancora le labbra alle sue mentre si lasciava andare all'orgasmo migliore della sua vita.
 
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»Donnie
view post Posted on 10/10/2011, 09:00




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Fredda. Gelida. L'acqua gli scorreva addosso facendo rabbrividire il suo corpo ospite, ma andava bene così. Doveva rinfrescarsi le idee e mettere a posto quel casino che era diventato il suo animo nel tempo di una scopata. "Merda!" rantolò uscendo dal cabinotto, avvolgendosi attorno il primo panno di stoffa trovato nelle vicinanze. Doveva seriamente trovare il proprio equilibrio mentale o sarebbe impazzito. Si faceva schifo. Provava un tale disgusto per sè stesso che si meravigliava di non essersi già scolato la riserva di acqua santa di Jhon. Si frizionò con forza i lunghi capelli biondi pensando ad una soluzione, ad un qualcosa che lo aiutasse a mantenere la sanità mentale, ma non ci riusciva. Alzò lo sguardo, tenuto basso mentre si asciugava, ed incontrò la propria immagine riflessa nello specchio. Era esattamente come si ricordava, ad eccezione di quel fottuto collare di pelle di serpente stretto intorno al collo. Sospirò toccandolo. Sotto le sue dita percepiva le squame dell'animale, il viscido contatto con la sua epidermide. Ritrasse la mano nauseato. Non c'erano segni di chiusura, nessun maledetto marchingegno che gli permettesse di sfilarselo. Era come se fosse composto di un singolo pezzo e probabilmente lo era. Impossibile da levare per qualcuno che non fosse Crowley che, ovviamente, non gliel'avrebbe certo tolto. Non prima dello scadere dell'anno almeno. Sospirò. Quel dannato bagaglio non era solo la prova tangibile del suo essere spacciato, ma conteneva pure un veleno particolare che lo obbligava a comportarsi come la peggiore fra le sgualdrine solo per raggiungere l'orgasmo. Fantastico, davvero! Tuttavia, non riusciva a non trattenersi dal fare un paragone che l'avrebbe decisamente distrutto. Cos'era cambiato, in fin dei conti? Era sempre stato il tipo di persona che per ottenere ciò che desiderava era disposto a fare di tutto. Cazzo! Per liberarsi dei suoi obblighi in quanto principe dell'Inferno aveva finto compiacenza per dodici mesi, per restare sulla terra aveva stretto un patto col re dei crocevia e per sistemare le cose nella famiglia del fratello ne aveva sancito un altro. Certo, l'ultimo era un motivo più che onorevole ma in fin dei conti cosa c'era di diverso? Nulla. Era quella la verità. Eppure provava vergogna e disgusto per sè stesso solo in seguito a quella scopata con Crowley. Non era riuscito a dominarsi, si era fatto soggiogare come un bambino e quello lo infastidiva e nauseava. Sospirò asciugandosi e rivestendosi. Tornò nella camera che in quel mese e mezzo aveva ospitato lui e il fratello e disfece il letto, mettendo le coperte da lavare. Stava solo distruggendo le prove, nessuno avrebbe mai dovuto sapere nulla di ciò che era successo a casa di Invidia quella mattina. Almeno non la sua versione della storia! Fece partire la lavatrice e fece per scendere le scale, bloccandosi però dopo pochi gradini. Sul divano, Sam e Dean stavano facendo la pace proprio come avrebbero dovuto fare da tempo. Sorrise vedendoli. Il loro era un legame troppo forte da spezzare, persino per il re degli incroci. Si amavano e niente sarebbe riusciti a metterli realmente l'uno contro l'altro, a separarli davvero e fu in quel momento che capì. Serviva lo stesso anche a lui. Aveva bisogno di qualcuno che lo amasse con una tale intensità da perdonargli tutto e da fargli passare in secondo piano tutto il resto, comprese le clausole del suo patto. Tornò di sopra con una nuova speranza chiusa a chiave nel cuore. Non avrebbe disturbato oltre la coppietta nuovamente felice e poi doveva pure andare a caccia. Certamente l'uomo della sua vita non sarebbe piovuto dal cielo, ma se non faceva nulla per trovarlo dubitava avrebbe potuto davvero liberarsi dell'inferno. Sia di quello reale che di quello che conservava dentro. Si vestì rapidamente ed aprì la finestra della camera da letto respirando a pieni polmoni l'aria calda di mezzogiorno. Era arrivato il momento di darsi da fare. Salì sul cornicione guardando dabasso. Circa tre metri lo separavano dal suolo, non era sicuro che il suo corpo ospite avrebbe retto. Sospirò richiudendo le imposte. Poi schioccò le dita svanendo.


Stava realmente uscendo con Castiel? Certo, non era il tipo di appuntamento che si aspettava, anche perchè a conti fatti non lo era, ma ne era comunque contento! Avrebbero passato del tempo insieme sebbene ci sarebbe stato anche Gabriel a complicare le cose. Qualcosa gli diceva che in forma umana non sarebbe stato meglio, ma forse sarebbe stato un pelo meno ingestibile che in quella forma specifica. Intrappolato nel corpo di un cucciolo, condizionato dalla sua mentalità... no, non vedeva davvero come avrebbe fatto ad arrivare a sera senza scoppiare. Si incamminò comunque verso il negozio di animali seguito da Castiel... almeno finchè questi non si fermò come assorto nei suoi pensieri. "Cas? Tutto bene?" lo chiamò arcuando un sopracciglio.

CITAZIONE
"penso dobbiate andare da soli. devo ritornare al mio compito."

"C-come? Sei appena arrivato!" balbettò cercando una qualsiasi scusa con cui distogliere l'angelo dai suoi doveri. Qualcosa doveva pur esserci per non farlo andare! In trenta secondi vagliò un numero infinito di idee assurde scartandole tutte per la loro natura poco pratica. Soltanto quando decide di essere sincero e di domandargli di rimanere si accorse dell'insolita vicinanza con lui. Quando si era mosso nella sua direzione? E perchè non se ne era accorto? Milioni di domande che si estinsero nello stesso momento in cui le sue labbra si ritrovarono a contatto con quelle dell'uomo su cui stava sbavando da mesi.

CITAZIONE
"grazie per l'impegno che ti sei preso anche se i cani non ti piacciono."

Restò imbambolato a guardarlo senza sapere cosa dire o fare fino a che non scomparve. Castiel lo aveva baciato. Era combattuto fra due istinti: uno, mettersi a fare i salti di gioia in mezzo alla strada, trascinando la prima vecchietta di passaggio in una scatenata danza della felicità; due, farsi venire un infarto e crollare a terra. Non sapeva davvero decidersi. Ciò che aveva sognato per mesi avveniva e lui si trasformava in Adam la statua che respira! Soltanto la vocina concitata del cucciolo che stringeva ancora fra le labbra lo riportò, all'incirca, coi piedi per terra.

CITAZIONE
"Ehiiiiiiii! Adam? Sei vivo? no perchè io devo proprio fare la pipì!"

"Vai in bagno allora!" gli rispose di getto fissandolo poi interrogativo. Il cane gli stava effettivamente rivolgendo lo stesso sguardo. Sospirò mettendolo giù. "Falla qui" rispose indicandogli il palo di fronte al quale l'aveva sistemato. Era una strada poco trafficata e comunque dubitava che qualcuno avesse fatto troppe storie. Inoltre il suo problema principale era evitare che Gabriel scappasse. Gli mancava soltanto quella! Adesso aveva qualcosa di più urgente! Tipo trovare qualcuno che lo aiutasse e parlare con suo fratello! Per quanto Dean fosse l'ultima persona a cui volesse rivolgersi, era anche l'unica che conosceva in grado di spiegargli il comportamento dell'angelo e attualmente aveva bisogno soprattutto di quello per evitare di essere internato nel più vicino centro di igiene mentale!

Certe volte lo strano stile di vita di suo padre tornava utile. Specialmente quando doveva spendere parecchio. Lo scherzetto delle carte di credito era decisamente efficace e abbastanza sicuro. Jhon l'aveva rifornito di carta e documento falso in allegato non appena era stato chiaro che Adam non avrebbe fatto le tende alla volta di lidi lontani, ma che preferiva una vita da sedentario. Si era rivelato utile, dopotutto. Ora poteva finalmente tenere Gabriel a bada con l'utilizzo di un pratico collare, la cuccia sarebbe stata scaricata nel giardino la sera assieme ad un trasportino. Le ciotole, gli antaparassitari e qualche giocattolo di gomma invece erano tutti riposti in un sacchetto che stringeva nella mano non impegnata a trattenere gli eventuali tentativi di fuga di Charlie, anche i cani vanno in paradiso!

Era stato un'ora e mezza al parco col suo nuovo cucciolo cercando di evitare che si facesse del male importunando cani tre volte più grossi di lui, ma alla fine aveva deciso di ritornare a casa. Aveva cercato Dean sul cellulare, ma quello non gli aveva mai risposto. Un classico! Tuttavia, doveva veramente parlargli perciò decise di concedere un po' di svago all'animaletto esagitato e poi di portarlo a conoscere la famiglia. Anche se era sicuro che almeno un membro lo conoscesse già. Stando alle sue scarse informazioni, tutti gli angeli erano fratelli e Lucifer, padre del marito di quello con cui disgraziatamente divideva mezzo DNA, lo era a sua volta... quindi, a conti fatti, Gabriel era lo zio di Sam. Che famiglia disastrata!
Erano circa le 17.00 quando attraversò il vialetto di casa Winchester, diretto da suo fratello. Certamente non sarebbe stato dell'umore giusto per parlare, specie se con lui, ma avrebbe trovato il tasto giusto per convincerlo a vuotare il sacco. Aprì la porta e ciò che si trovò davanti lo stupì quasi quanto l'aver scoperto a chi apparteneva l'anima all'interno del cucciolo che teneva in braccio per evitare che cominciasse subito a far dei danni. "SAM!" esclamò trattenendo Gabriel dallo scappare dalle sue braccia.


Completo. Da quanto non si sentiva così? Sapeva bene la risposta, ma avrebbe voluto cancellare quel periodo di lontananza con un colpo di spugna. Gli accarezzò la schiena, spingendolo meglio verso il proprio petto. Aveva scelto una posizione in grado di consentirgli di abbracciarlo e vederlo in volto al contempo ed era una delle decisioni migliori che aveva preso nell'ultimo mese e mezzo. Sorrise cominciando a penetrargli l'orecchio con la lingua, sentendolo urlare e chiamare il suo nome a voce più alta. "Dean..." ansimò sentendo l'apice ormai prossimo. Si sentiva così bene. Realmente completo. Si era sentito in quel modo solo con lui, come potevano seriamente pensare di lasciarsi? Era stato assurdo. Un colpo di testa puramente masochista che non si sarebbe ripetuto. Vennero insieme, soffocando tutto il resto nella bocca dell'uno e dell'altro. Al termine, Sam se lo strinse forte al petto baciandolo ovunque capitasse, accarezzandogli dolcemente il volto. "Mi sei mancato così tanto, amore..." gli sussurrò prima di baciarlo di nuovo, lentamente ma con ardore. Si sdraiò di nuovo sul divano, portandolo a stendersi sopra di lui. Sarebbero tornati a casa, certo, ma non c'era mica fretta.

Il rientro a casa era stato visto come un'opportunità per fare baldoria. L'unico non troppo felice sembrava essere Jhon. Stavolta non poteva neanche fargliene un torto... no, non poteva davvero. Sorrise riabbracciando forte i figli rassicurando ognuno di loro che non era tornato soltanto per una tazza di the. Dubitava che qualcuno oltre a suo suocero avrebbe sopportato che se ne andasse ancora, lui per primo!
Aveva deciso di portare Dean a cena quella sera. Ci voleva un po' di tranquillità! Inoltre dubitava che proprio quel giorno nuovi problemi avrebbero varcato la soglia di casa. La porta si aprì rivelando un Adam piuttosto trafelato con in braccio un cagnolino. Si sentì subito chiamare e sorrise salutando il ragazzo. Gli riassunsero rapidamente la mattinata senza entrare nei dettagli e videro il ragazzo rilassarsi notevolmente. Sapeva di non stargli sul cazzo come a suo padre, ma davvero non credeva che avrebbe potuto reagire a quella notizia con tanto entusiasmo! "È fantastico! Dean, so che vorresti già tornare ai tuoi doveri di mogliettina amorevole, ma ho bisogno di parlarti! Per favore!" Sam tossì riportando l'attenzione dell'altro su di sè. "Adam, non ti sembra di correre un po' troppo? Insomma non ci..." provò, ma il giovane lo bloccò sul nascere. "Andiamo, Sam! Dopo te lo coccoli quanto ti pare, ma ora ho bisogno di parlargli!" Il principe delle tenebre sospirò. "Adam... vorrei solo sapere perchè stringi un labrador fra le braccia..." disse sentendo una strana sensazione che lo metteva in guardia dalla risposta del ragazzo... "Ehm... me l'ha dato Cass... è suo fratello Gabriel..." Benissimo! I problemi entravano dalla porta e avevano pure le chiavi! La mascella gli cadde mentre si chinava ad osservare bene l'arcangelo. "Zio..." provò incerto su come continuare il discorso. "Per quale cazzo di motivo hai deciso di socializzare con le pulci?" domandò inarcando un sopracciglio.
Maledizione! In quella casa non era concesso godere di un singolo momento di serenità?

Edited by »Donnie - 10/10/2011, 10:39
 
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Crowley
Rimuginava troppo per i suo stessi gusti quel giorno. Odiava quando si sentiva in quel modo, odiava tutte le debolezze che nonostante tutto albergavano nel suo animo.
Fu riscosso però quando Ast decise di scomparire, aveva altro di cui occuparsi ora, doveva controllare il principino, vedere che il patto fosse rispettato in ogni regola, doveva essere la sua ombra... un altra volta però! Lui era lì e doveva trovarlo!
NO! Dimenticati di Gabriel al momento, se ti riavvicinassi a lui ed i suoi fratelli lo scoprissero sarebbe un disastro! Pensa solo al patto che hai con il moccioso!
schioccò le dita scomparendo e seguendolo, non aveva difficoltà a trovarlo visto che il suo collare gli permetteva di individuarlo ovunque fosse, naturalmente non avrebbe fatto nulla per metterlo in difficoltà, non era nel suo stile, sia ben chiaro che non avrebbe comunque gradito un rifiuto quando gli avrebbe chiesto di scopare!
Lasciò la sua posizione scomparendo in una nuvola di fumo, seguendo il piccolo.

Gab
quando il ragazzo gli rispose in quel modo ebbe la tentazione di fargliela in braccio la pipì! Come pensava potesse andare in bagno con le zampette che si ritrovava?
"Oh ma certo genio! Aspetta... ora cammino sui miei piedi con le mie gambe e le mie bracci e ci vado...Ops! Aspetta! SONO UN CANE ORA; GENIO!"
Latrò prima che quella mente eccelsa lo posasse per terra. sospirò mentre faceva quello che doveva, avrebbe volentieri morso quel coglione ad una gamba sebbene sapesse che non fosse una buona mossa. Al negozio costrinse il moccioso a comprargli i giochini, voleva usarli subito.
Ma quello sembrava intenzionato a farlo impazzire! Al parco sembrava una madre che badava al figlio e quel guinzaglio proprio non lo sopportava!
Si voltava ogni passo mordendo quella stressante fune che lo legava al mocciosetto almeno fino a quando l'altro non lo prese in braccio.
"Noooo! Non voglio stare in braccio! Lasciami! lasciami!"
Sembrava in preda ad una crisi epilettica! Si dimenava fra le sue braccia come un anguilla almeno fino a quando non crollò addormentato su di lui... odiava quei colpi di sonno!

Dean
Si era goduto le coccole del marito e quando erano tornati a casa aveva gioito della felicità dei figli quando seppero che loro padre era tornato per restare.
Mai più separati, ecco cosa pensava, poco gli importava quello che pensava suo padre, davvero. Aveva ritrovato la sua vita e non gli avrebbe permesso di allontanarsi ancora da lui.
Si era attaccato al marito in una tacita minaccia a chiunque sono contento che vi faccia piacere vederlo ma stategli lontani perchè non ho intenzione di lasciarvelo ora
Ed era intenzionato a passare il resti della giornata così almeno fino a quando la voce di quell'essere inutile che divideva una metà del suo sangue. Osservò il cucciolo che teneva in braccio, stava dormendo... lui non voleva animali!
"Ehi! niente cani qua!"
Avvisò prima di scoprire chi era. Gabriel?!? Quel figlio di puttana?
"ora le paga tutte!"
Ringhi prima che suo figlio prendesse il cucciolo dalle braccia di Adam.
"Che carino!"
Miagolò coccolandose e portandoselo sul divano.
Gab si svegliò al suono della voce del nipote, sbadigliando.
"oh ciao Sammy... ancora vivo noto! comunque è colpa di tuo zio Michael, pensava mi servisse una lezione e mi ha intrappolato qua... ciao! Non ti conosco ma mi piaci tanto!"
Trillò leccando il viso ad Alien che scoppiò a ridere coccolandoselo.
"Sei troppo carino!"
come un calcio nelle palle!
Sospirò scuotendo la testa per poi inarcare un sopraciglio all'ennesima richiesta di parlare con il fratello.
"Va bene... vieni, andiamo in cucina."
portò il minore in cucina osservandolo mentre apriva il frigo per prendersi una birra e passarne una ad Adam. Era strano che l'altro volesse parlargli, non si amavano molto.
"centra Cas nella discussione che stiamo per avere vero?"
La cotta di Adam per il suo angelo era impossibile da non notare, tranne che per un angelo in impermeabile, per cui dubitava gli volesse chiedere altro.
 
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»Donnie
view post Posted on 10/10/2011, 21:56




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Era stata una giornata produttiva alla fin fine. Dopo essersi risollevato il morale grazie all'aiuto inconsapevole di Sam e Dean, si era vestito stile puledrina da abbordare e si era recato nel bar più vicino. Era rimasto ad aspettare che qualcuno ci provasse ed aveva decisamente fatto colpo! Si erano avvicinati ben in tre, ma se ne erano andati non appena avevano scoperto che non aveva una "v", ma una "q" sotto la cintola. Soltanto il quarto ragazzo si era dimostrato ugualmente interessato... non credeva sarebbero subito finiti a far sesso, però! L'altro l'aveva portato a casa sua con la banale scusa di un caffè e lui aveva accettato, capendo già da lì cosa quello significasse. Gli era sembrato strano e si era anche sentito un po' sminuito, ma alla fine era giunto alla conclusione che l'unico da biasimare fosse proprio il suo accompagnatore. Scarso sia a merce che a fatti. Finito il rapporto Lucas, se non aveva capito male era quello il suo nome, gli aveva chiesto una seconda uscita ma lui era scoppiato a ridergli in faccia suggerendogli di guardarsi più porno per imparare almeno le basi. Si era preso dietro tanti di quei nomi da poterci riempire un album! Era poi andato a far la spesa, ma ad eccezione di una manata sul culo da parte di uno dei commessi non aveva ottenuto un bel niente. Non che questo lo demoralizzasse comunque, in un anno avrebbe certamente trovato l'uomo della sua vita e avrebbe posto finalmente la parola fine alla sua carriera di principe dell'inferno a tempo pieno.
Era tornato a casa poco prima di Adam e si era unito ai festeggiamenti per il ritorno a casa. Era tutto tranquillo, Crowley non si vedeva da quella mattina e di certo non ne sentiva la mancanza! Era felice di esserselo tolto dai piedi anche se sapeva con certezza che sarebbe tornato, il problema era quando. Sospirò e un secondo dopo la porta si aprì rivelando il fratellino di Sam e... un cane!?!?


CITAZIONE
"Oh ma certo genio! Aspetta... ora cammino sui miei piedi con le mie gambe e le mie bracci e ci vado...Ops! Aspetta! SONO UN CANE ORA; GENIO!"

Guardò quella petulante palla di pelo parlante alzando un sopracciglio. Cazzo! Non poteva dargli un momento di tregua? Aveva sognato quelle labbra d'angelo sulle sue per mesi e adesso che era successo lui non solo era rimasto di sasso, ma si era addirittura rincitrullito. Mise Gab a terra sospirando poi lo portò a far spese. Inutile dire che gli comprò tutti i giocattolini possibili e immaginabili solo per farlo stare zitto! Cazzo! Parlava quasi quanto Invidia! Il che non era affatto un complimento! Senza contare che non gli andava bene niente! Se lo teneva al guinzaglio cercava di liberarsi, se lo prendeva in braccio strillava tanto che se fosse passato uno del WWF l'avrebbe immediatamente denunciato alla protezione animali!
Finalmente, dopo quella che gli parve un'eternità di torture, era riuscito a portarlo a casa. Manco aveva varcato la soglia che subito la coppietta felice l'aveva bloccato asserendo di non volere animali in casa... peccato che quello non fosse completamente un cane! Forse, però, avrebbe potuto trovare un modo migliore per spiegare la verità visto che Sam sembrava indeciso se mantenere la faccia da trota lessa, scoppiare a ridere o fingere comprensione. Non che la cosa gli interessasse comunque, in quel preciso momento voleva solo parlare con suo fratello. Non era certo una prospettiva allettante per lui, ma aveva bisogno di spiegazioni e chi altri poteva dargliele se non l'ex del suo angelo?

CITAZIONE
"Va bene... vieni, andiamo in cucina."

Si sentì rispondere mentre lo seguiva a ruota. Accettò la birra che gli porgeva prendendone subito un lungo sorso, ovviamente dopo averla aperta.

CITAZIONE
"centra Cas nella discussione che stiamo per avere vero?"

Per poco non si strozzò, cosa che quel giorno era capitata piuttosto spesso, col malto.

"E tu come fai a saperlo?" sbottò sbattendo gli occhi. Beh forse se ne era accorto... insomma! Soltanto Cass non si era ancora reso conto che appena arrivava lui il suo battito cardiaco e la sua salivazione salivano tanto da renderlo incapace di spiccicare verbo. Sospirò nuovamente abbassando la testa. "Penso che comunque si sia capito che mi piaccia, quindi è inutile fingere" asserì riportando lo sguardo sul maggiore. "Dean, prima che tu e lui vi metteste insieme lui... ecco... sì.... ti ha mai baciato?" chiese a bruciapelo fissandolo dritto negli occhi. Aveva bisogno di saperne di più su quel bacio! Era una necessità quasi sviscerale!


Era bello tornare a casa, sentirsi circondato dall'amore di sua moglie e dei propri figli -anche se MaryLi era poi scappata da Nathan per recuperare il tempo perso in quel mese e mezzo- Era decisamente il miglior tonificante in commercio! No, il secondo! Il primo premio spettava alle braccia di Dean che lo tenevano stretto da quella mattina. Non che la cosa gli dispiacesse. Trovava scomodo ma stranamente meraviglioso cercare di cucinare qualcosa per lui in cucina mentre il destinatario di tante attenzioni gli stava incollato stile moscerino spiaccicato sul parabrezza. L'aveva baciato e accarezzato così tanto quel giorno da avere le labbra gonfie e la sensazione della sua pelle sotto la propria ancora sulle dita. Era stato comunque costretto a staccarsi da lui quando Adam era entrato con suo zio Gabriel sotto braccio e... in forma canina. Ok, ora doveva solo cercare di non ridere e l'unico mezzo che aveva per non farlo era immaginarsi Jhon nudo al posto di Dean nel suo letto. Tornava serio e avvilito in dieci secondi scarsi! Si concesse un ultimo bacio all'amore della sua vita prima di dirigersi in salotto, seguendo il figlio che aveva immediatamente preso possesso dell'animale. Ray era già alle sue spalle, con le braccia strette intorno al suo collo evitando però di intralciargli i movimenti. Era stato bello rivederlo. Gli piaceva quel ragazzo e poi era perfetto per Alien! Era tranquillo quando passavano il tempo insieme... aveva fatto più fatica ad accettare Nathan dopotutto!

CITAZIONE
"oh ciao Sammy... ancora vivo noto! comunque è colpa di tuo zio Michael, pensava mi servisse una lezione e mi ha intrappolato qua... ciao! Non ti conosco ma mi piaci tanto!"

Sospirò. Non era cambiato molto neanche dopo la trasformazione! "Sempre alla ricerca dei guai, eh?" disse con una nota divertita nella voce. Il suo piccolo inoltre sembrava già innamorato. Fosse stato in Ray sarebbe stato geloso! "Gabriel, lui è mio figlio Alien" disse scompigliando i capelli al suo ragazzo come era solito fare quando era solo un bambino. Non che ai suoi occhi i suoi figli fossero poi cresciuti molto! Sarebbero sempre stati i suoi piccoli terremoti anche quando avrebbero avuto sessant'anni! Non sarebbe mai cambiato nulla. "Cos'avresti fatto stavolta per far arrabbiare tanto Michele?" domandò incapace di trattenersi dal porre quella domanda. Fra tutto quello di trasgressivo e scandaloso, secondo i piani alti, che Gabriel faceva era curioso di sapere quale fosse stato a causare tanto disturbo ad uno degli arcangeli maggiori. Uno di quelli che certo non stava dietro al fratellino per divertimento o per noia, per giunta!
 
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view post Posted on 12/10/2011, 10:14
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Crowley
mmmhhh... piuttosto noioso come programma quello del principino, insomma non trovava di meglio che andare in qualche squallido bar e farsi scopare dal primo che passava? Pensava molto meglio... però si era divertito a vedere l'umano insultarlo dopo, anche se Astaroth aveva pienamente ragione, era un coglione quel tipo!
Lo seguì ancora in silenzio, doveva solo evitare di farsi troppo vedere, insomma il suo compito era vigilare su di lui al pari di un demone custode, quindi lo avrebbe fatto. Anche se si sarebbe limitato a quello.
Quando tornò a casa pensò di potere avere un infarto! La mascella gli cadde verso il basso, non era entrato dalla porta, Sam era lì e la cosa non avrebbe avuto una bella conclusione, ma era comparso al piano superiore sentendo comunque la discussione.
solo quello lo fece comparire di sotto, infischiandosene di quello che avrebbe potuto pensare il principe originario.
Ecco perchè tutte quelle senzazioni! Ecco perchè da lì la sua presenza era così forte!
osservò la palla di pelo biondo sopra il ragazzino senza pronunciare altre parole, doveva avere una faccia da idiota!
"Gab? Gabriel?"

Gab
Quindi quello era il figlio del suo nipotino? Carino! Continuò a leccare il viso del ragazzo, spostandosi quasi immediatamente verso quello del tipo lì vicino.
"Ehi! Anche tu mi piaci! Mi piaci tanto anche tu!"
trillò felice prima di riconcentrarsi leggermente su sammy.
"Lo sai com'è quel bacchettone di tuo zio! Semplicemente voleva riportarmi a casa ed io sono scappato e quindi mi ha fatto diventare una palla di pelo! Comunque! Mi piace il nome di tuo figlio! Mi piace lui!"
Poi all'improvviso quell'odore. Iniziò immediatamente a svincolarsi dalle tenere braccia del ragazzo, crollando sul pavimento di muso, ancora prima di sentire la sua voce!
"Crowley! lo sapevo che eri qua! lo sapevo!"
Corse verso di lui, inciampando sulle zampette goffe che aveva, prima di saltare sul demone che si era inchinato per raccoglierlo.
"Mi sei mancato tantissimo! avevo una gran voglia di vederti sai? Però ora sono cane! Mi sarebbe piaciuto vederti da uomo! Maledetto Michael!"
Gli stava facendo un mucchio di feste, il demone però sembrava sconvolto mentre lo teneva fra le braccia.
"A-anche io sono felice di vederti Gab, sei carino."
osservò il viso aprirglisi in un sorriso incerto, si, certe cose non sarebbero mai cambiate! Con lui sarebbe stato sempre così! Sembrava ancora un tenero demonietto alle prime armi.

Dean
Non ridere Dean, qualsiasi cosa ma non ridere! però la faccia del suo fratellino era uno spettacolo! Sorrise prendendo un sorso di birra per evitare scoppi di risa che potevano essere fraintese.
"Scusa ma non è che fai molto per nascondere che ti piace, probabilmente solo lui non se ne è accorto!"
Peccato quello che gli chiese dopo! La sua buona volontà andò a puttane mentre scoppiava a ridere divertito!
"no... ok... ci sono!"
esordì calmandosi e sedendosi sul tavolo.
"Allora... ci sono un paio di cose che devi sapere su Castiel se ancora non le hai capite. Cas è un ingenuo, se ti ha baciato non vederci chissà che cosa perchè probabilmente voleva solo ringraziarti per aver accettato di prenderti cura del sacco di pulci. Seconda cosa ma forse la più importante: lui non distribuisce baci così alla buona, vuol dire che sicuramente si sente attratto da te sebbene la sua mente non lo abbia ancora elaborato come si deve."
Spiegò sorridendo. Si ricordava quanto ci avesse messo lui per fare crollare l'angioletto, almeno sei mesi ce li aveva sprecati dietro prima di conoscere Sammy.
"Cas ha i suoi tempi che possono essere estremamente lunghi, se vuoi un consiglio devi evitare di spaventarlo, nessun colpo di testa. Prenditi semplicemente cura di suo fratello e vedrai che andrà tutto come vuoi, un suo bacio è una cosa piuttosto rara da ricevere."
Ora però aveva lui una cosa da dirgli, aveva ascoltato i suoi dubbi e li aveva più o meno risolti, però doveva migliorare la situazione con suo fratello, come aveva promesso a Sammy. Nessuno sopportava più le loro litigate, logico visto che non facevano altro, quindi dovevano risolvere tutto.
"Adam... io non ce l'ho con te, più o meno visto che sei assurdamente insopportabile quando ti ci metti. Però non ce l'ho davvero con te. E che tu hai avuto più o meno quello che io non ho mai avuto e cioè un vero padre."
Mormorò sorseggiando gli ultimi rimasugli di birra.
"Quindi.. non potremmo iniziare a comportarci come persone civili e mature e comportarci di conseguenza? Io cercherò di non aggredirti più, tu cercherai di smettere di comportarti come se ti fosse tutto dovuto, rispetterai le regole della casa e ti ci adeguerai ed io smetterò di urlarti contro e di trattarti come una merda o cercare di ucciderti. In fondo... siamo fratelli, no? Ed io esco davvero da un bruttissimo periodo per cui vorrei godermi almeno un poco di tranquillità."
Concluse fissandolo appena.
"Ci stai?"
 
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»Donnie
view post Posted on 12/10/2011, 23:26




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Si aspettava che la tranquillità avesse finalmente trovato l'indirizzo di casa loro, ma probabilmente era passata solo per un saluto veloce prima di andarsene di nuovo. Insomma, suo zio Gabriel era un cane, un cucciolo casinista per l'esattezza, e Crowley era appena apparso, immediatamente raggiunto dai giusti improperi di Sam. Si stava appunto chiedendo cosa cazzo volesse quel maledetto demone quando si accorse che non era lì per lui. Gabriel il labrador gli stava facendo le feste. Ok... non avrebbe retto ancora molto. Doveva soltanto ricordarsi di respirare, di tener strette le labbra e di concentrarsi su suo fratello che sembrava intenzionato ad ucciderlo.

CITAZIONE
"Mi sei mancato tantissimo! avevo una gran voglia di vederti sai? Però ora sono cane! Mi sarebbe piaciuto vederti da uomo! Maledetto Michael!"
"A-anche io sono felice di vederti Gab, sei carino."

Abbassò rapidamente lo sguardo prima di inforcare le scale del piano di sopra e chiudersi nella camera della nipote. Si appoggiò alla porta cominciando a ridere come un disperato senza fermarsi un attimo. Crowley che sorrideva impacciato era esilarante! Non aveva mai visto niente di più divertente e ridicolo al contempo! Erano due cose così incompatibili. Non sarebbe mai riuscito a calmarsi... peccato che le urla di suo fratello fossero sempre più alte. Probabilmente avrebbe davvero accopato quel sentimentale del re dei crocevia... CAZZO! Solo in quel momento lo attraversò un pensiero su cui non aveva ancora riflettuto: niente Crowley = niente patto = Welcome back to hell! Doveva evitarlo! Corse di sotto a perdifiato bloccando suo fratello che sembrava intenzionato a decapitarlo con un cucchiaino da gelato. Si era aspettato di peggio visti i toni... ma per fortuna la situazione non era grave come si era aspettato. Anche se non capiva quanto ci mettessero Dean e Adam ad uscire dalla cucina! Non passavano volentieri del tempo insieme e nessuno li aveva mai sentiti parlare davvero... che fosse quello l'omicidio di cui avrebbe dovuto preoccuparsi?


Era bello vedere i suoi figli tanto contenti! MaryLi era letteralmente saltata addosso ai genitori sapendo che erano tornati definitivamente insieme, poi era corsa da Nathan. Aveva parecchio da farsi perdonare e diverse settimane da recuperare. Era stato difficile per lui accettare che i suoi bambini crescessero, ma col tempo si era abituato... più a Raymond che al figlio del suo stesso zio in realtà. Raphael non aveva un carattere facile e non era propriamente simpatico neanche ai suoi parenti più stretti... figuriamoci se poteva andarci d'accordo lui! Sua figlia però amava sinceramente Nathan quindi aveva, col tempo, accettato anche quella. Nessuno restava single troppo a lungo in quella casa... bastava guardare Invidia per asserire che lì avvenivano i miracoli! Aveva perso la testa, metaforicamente parlando visto che non l'aveva mai avuta secondo lui, per un essere umano con cui era poi andato a convivere... a sua detta era assolutamente assurdo! Ora toccava soltanto ad Ast e ad Adam... al secondo in realtà non era andata tanto bene visto che si era preso una cotta per il più ingenuo ed ottuso fra gli angeli. Gabriel in confronto era totalmente differente! Insomma, si era fatto persino quell'essere rivoltante che gli aveva quasi mandato a puttane il matrimonio! Era uno dei pochi a sapere della storia che c'era stata fra i due, ma per evitare di incorrere nelle ire dello zio aveva sempre tenuto la bocca chiusa e si augurava di continuare a farlo. Almeno fino a che quello stronzo si teneva lontano da lui non gli sarebbe riuscito troppo difficile. Ridacchiò appena osservando l'espressione stupita del vampiro quando il cane gli leccò tutta la faccia asserendo di essere già conquistato da lui. Ci volle ancora qualche minuto affinchè Gabriel tornasse serio, ma poi riuscì a dare a Sam le risposte che aspettava. Anche se, in fin dei conti, si aspettava qualcosa del genere. Michael non era rigido come Raphael, ma era più il classico fratello maggiore che si preoccupa, forse pure troppo, di educare i più piccoli durante l'assenza del padre. Si stava rilassando sul divano circondato dalla sua famiglia, ma un ringhio gli uscì spontaneo dalle labbra sentendo una voce che si augurava di non dover mai più ascoltare. "TU!" tuonò alzandosi di scatto seguendo il cucciolo partito un nano secondo prima di lui. "Chi ti ha dato il permesso di entrare qui? Non hai fatto abbastanza l'ultima volta? Esci e vattene prima che decida di far di te una brodaglia gelatinosa impossibile da raccogliere se non con l'utilizzo di un cucchiaino!" disse brandendone uno trovato sul mobiletto del corridoio. Non aveva idea di cosa quel piccolo oggetto di metallo ci facesse lì, ma visto il periodo appena trascorso trovava saggio non indagare. Stavi per avvicinarsi a quel dannato stronzo di un demone da crocevia quando suo fratello scese a razzo le scale costringendolo a tornare sul divano blaterando scuse che non stava nemmeno ad ascoltare. "Io quello lo uccido, chiaro? Gli faccio saltare via tutti i denti che compongono la sua aria tronfia prima ancora che abbia il tempo di sorridere!" Astaroth si stava davvero impegnando affinchè il fratello si calmasse, ma quello non accennava a smettere di lanciare insulti e maledizioni a Crowley e a pregare Jhon che gli prestasse momentaneamente la Colt. Le cose erano decisamente tornate le stesse.


Per quale motivo aveva chiesto l'aiuto di Dean? Ah... sì... lui era stato assieme a Castiel! A veder la cosa a posteriori non gli sembrava possibile! Insomma! Lui erano mesi che sbavava su quel dannato angelo e tutto ciò che otteneva in cambio era uno striminzito bacetto sulle labbra che l'aveva comunque lasciato bello in trance per un paio d'ore prima di riprendersi del tutto! Sospirò sentendo poi suo fratello ridere. L'ho fulminò con lo sguardo indeciso se mandarlo a fanculo oppure lasciare che si riprendesse... fortunatamente l'altro lo tolse dagli impicci smettendola abbastanza rapidamente. Lui, personalmente, non ci trovava proprio nulla di divertente!

CITAZIONE
"Allora... ci sono un paio di cose che devi sapere su Castiel se ancora non le hai capite. Cas è un ingenuo, se ti ha baciato non vederci chissà che cosa perchè probabilmente voleva solo ringraziarti per aver accettato di prenderti cura del sacco di pulci. Seconda cosa ma forse la più importante: lui non distribuisce baci così alla buona, vuol dire che sicuramente si sente attratto da te sebbene la sua mente non lo abbia ancora elaborato come si deve. Cas ha i suoi tempi che possono essere estremamente lunghi, se vuoi un consiglio devi evitare di spaventarlo, nessun colpo di testa. Prenditi semplicemente cura di suo fratello e vedrai che andrà tutto come vuoi, un suo bacio è una cosa piuttosto rara da ricevere."

Bene. In pratica il bacio ancora non significava nulla ma avrebbe potuto in futuro. Si trattava solo di aspettare. Quanto ci sarebbe voluto però non lo sapeva, aveva capito soltanto che sarebbe potuta rivelarsi anche un'attesa piuttosto lunga. Di bene in meglio! Sospirò. "Grazie per il consiglio... dopotutto penso sia meglio che trascinarlo in un vicolo avanzando subito richieste da film porno" confessò portandosi una mano dietro la nuca, grattandosi il capo. Non aveva mai fatto molta fatica a portarsi a letto chiunque volesse, ma il caro angioletto occhioni dipinti si stava dimostrando una bella sfida! Bevve un altro lungo sorso dalla sua bottiglietta prima di appoggiarla sul tavolo ormai vuota. Nel frattempo Dean aveva continuato a parlare, sebbene l'argomento fosse cambiato.

CITAZIONE
"Adam... io non ce l'ho con te, più o meno visto che sei assurdamente insopportabile quando ti ci metti. Però non ce l'ho davvero con te. E che tu hai avuto più o meno quello che io non ho mai avuto e cioè un vero padre. Quindi.. non potremmo iniziare a comportarci come persone civili e mature e comportarci di conseguenza? Io cercherò di non aggredirti più, tu cercherai di smettere di comportarti come se ti fosse tutto dovuto, rispetterai le regole della casa e ti ci adeguerai ed io smetterò di urlarti contro e di trattarti come una merda o cercare di ucciderti. In fondo... siamo fratelli, no? Ed io esco davvero da un bruttissimo periodo per cui vorrei godermi almeno un poco di tranquillità. Ci stai?"

Lo guardò un momento fisso, senza distogliere gli occhi prima di pronunciare rassegnato. "Penso di aver bisogno di un'altra birra..." Non si aspettava un discorso del genere da lui. Lo trovava troppo profondo per le sue ristrette capacità mentali! Quasi quasi si meritava un applauso... ma visto l'aiuto che gli aveva appena dato poteva anche risparmiarselo. In effetti il suo discorso non faceva molte pieghe... nessuno in casa sopportava più i loro ringhii e sberleffi... anzi ne erano tutti piuttosto stufi. In fin dei conti poteva anche provarci... Volente o nolente quello era il figlio di primo letto di suo padre e ci condivideva pure metà del suo sangue... sarebbe stato utile averlo dalla sua parte qualora si fosse trovato in una situazione grave. Sospirò. "Potrei provarci... soprattutto se tu la smettessi di avvelenarmi il cibo..." disse girandosi per prendere dal sacchetto, che entrando aveva appoggiato sul tavolo, la sua confezione di patatine. "C'è un triplo cheeseburger, lo vuoi? Inizialmente doveva essere di Gabriel ma si è mangiato il mio..." disse allungandoglielo. In quel momento dalla porta sbucò Sam. Sembrava sull'orlo di una crisi di nervi ed era trattenuto per una spalla da suo fratello... Astaroth, se ricordava giusto. Non era un brutto ragazzo seppure si ostinasse a vestirsi come una donna! "Amore sei pronto per uscire? Ti avevo promesso una cena fuori stasera, no?" disse voltandosi poi verso il biondo alle sue spalle. "Ma tu sei sicuro che sia ancora una buona idea? Con quel demone morto che cammina in casa..." "Sam! Non rompere! Tu e Dean dovete recuperare, qua ci pensiamo noi altri... vero Adam?" chiese cercando con lo sguardo il suo appoggio. Il ragazzo scrollò le spalle mangiandosi un'altra patatina. "Sicuro" asserì indifferente. Aveva fatto da baby sitter per tutta la giornata, avrebbe potuto farlo anche di sera.
 
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view post Posted on 14/10/2011, 22:08
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Crowley
Adorava Gabriel, in tutte le sue forme, era l'unico che poteva permettersi certe libertà... come ridergli in faccia! Astaroth avrebbe capito subito che certe cose era meglio evitarsele ma ora doveva occuparsi del suo cucciolo. si il suo... gab in un certo senso sarebbe stato suo, aveva amato così tanto l'arcangelo che ne aveva la pura certezza. Accarezzò quel pelo morbido mentre il piccolo prendeva a leccargli le labbra.
"Mi sei mancato davvero."
Disse in modo che potesse sentirlo solo lui e nessun altro. Se i cani potevano sorridere era sicuro che l'altro lo stesse facendo.
Lanciò un occhiata indifferente al principe che impugnava uno stupidissimo cucchiaino.
"Vi ho fatto anche rimettere insieme."
Gli fece notare prima che ast lo trascinasse in cucina.
Tornò a riportare le sue attenzione sulla spiegazione della sua presenza in quella maledetta casa, ignorando i due sul divano... grosso errore.

Alien
Quindi quello era suo zio gabriel... strano non se lo riusciva a figurare da umano. Ridacchiò vedendo il viso di Ray mentre il cucciolo leccava anche lui con un energia unica. Aveva sempre sognato un animale ma sua madre sembrava completamente contrario, adesso invece aveva un cucciolo per casa!
"è carino vero?"
Domandò prima che comparisse il demone di quella volta. Istintivamente si lanciò sul petto del suo vampiro, aveva quasi paura che l'altro fosse lì per causare chissà quale disastro nella sua famiglia. Non voleva perdere più nessuno, non voleva che nessuno se ne andasse.
Quando Ast trascinò suo padre verso la cucina assotigliò gli occhi osservando quel viscido demone coccolare il cagnolino.
"Vorrei non facesse più vedere la sua faccia in giro."
Mormorò infilando il visino nel collo del suo uomo. Peccato che si fosse dimenticato una cosa veramente importante: mai esprimere desideri quando era vicino al vampiro!

Crowley
Ed ora che cosa era successo? Poco prima era a coccolarsi il suo Gabriel, poi aveva sentito qualcosa di strano e si era ritrovato a guardare il pavimento da fin troppo vicino. Sbattè le palpebre osservandosi intorno, anche i colori erano diversi.
Gab dal canto suo lo fissava da troppo vicino.
"MICIO!"
Trillò il cucciolo felice, tentando di prenderlo dalla collottola! Collottola? E da quando era così peloso.
"Che cazzo è successo?"
La sua stessa voce uscì con un tono caldo e sensuale... sembrava... il miagolio di un gatto! Un gatto?!? Evitò per un pelo i dentini di gabriel saltando sulla poltrona più vicina. Era peloso, era agile, era forte... era un cazzo di gatto!
Abbassò la testa mentre le mani di qualcuno si chinavano a raccoglierlo.
"lasciami!"
Miagolò cercando di ribellarsi, sfoderando i nuovi artigli di cui era in posesso.
"Un gatto?"
La voce del ragazzino era stupita quanto lui, sembrava non capire lui stesso cosa fosse successo... però era un cazzo di gatto.
"o mi molli o ti graffio la faccia..ehi.. che stai facendo?"
Le mani del piccolo erano partite a grattargli sotto il mento... bello! Poco dopo si ritrovò a fare delle rumorosissime fuse in braccio al figlio dei Winchester. C'era senzazione migliore di quella?

Dean
Sorrise ad Adam, rifiutando il panino. sembrava almeno che avessero firmato un trattato di pace momentanea.
"No grazie, Sam mi porta a cena fuori."
Spiegò vedendo entrare il marito con suo fratello. Inarcò un sopraciglio.
"C'è qualche problema?"
Chiese alzandosi dal tavolo e stiracchiandosi mollemente. Doveva solo prendere la giacca e sarebbe stato pronto per uscire con suo marito. Finalmente... poteva sperare in un pò di calma ora? Ne avrebbero avuto un gran bisogno! Soprattutto lui e Sam, aveva intenzione di passare il tempo con suo marito, di stargli accanto e poco gli sarebbe importato del parere di chiunque altro.
"vado a prendere la giacca."
Comunicò uscendo dalla cucina, aveva proprio ignorato le urla di prima classificandole come uno strippo del marito contro il proprio padre.
Però la scena che si presentò ai suoi occhi lo lasciò alquanto perplesso. Alien seduto sul divano con il cucciolo da una parte ed un gatto nero, stupendo in fin dei conti, impegnato a fare le fusa mentre suo figlio lo coccolava dolcemente con uno strano sorriso sul viso.
"E quello?"
Chiese facendo sobbalzare il ragazzino che alzò gli occhi con aria colpevole.
"Mamma... possiamo tenerlo? Ci penserò io?"
Alzò un sopraciglio avvicinandosi ed accarezzando il morbido manto del micio che sembrò fulminarlo con i suoi occhi azzurri e felini. Era quasi sicuro che quel gatto avrebbe dato non pochi problemi!
"Da dove è entrato?"
"eemmhh... dalla finestra della cantina! Nonno Jhon deve averla lasciata aperta... ti prego! Me ne occuperò davvero io!"
Sapeva che Alien era un ragazzo in gamba... però c'era gia Gab...
"Alien, tesoro, c'è gia Gabriel... non credo che.."
"Oh ma a me piace! Piace tanto tantissimo, ci andrò d'accordissimo! farò il bravo con il gatto!"
Sghignazzò il labrador... ma i cani potevano sghignazzare? Li fissò entrambi prima di sospirare, avevano la stessa espressione.
"Va bene... se è d'accordo tuo padre... Amore puoi venire di qua?"
lo chiamò mentre gli altri due lanciavano dei versetti contenti ed il gatto mugugnava qualcosa che gli suonava molto come "merda"
 
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»Donnie
view post Posted on 25/10/2011, 23:36




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Se voleva delle conferme se fosse veramente o no in quella che ormai considerava casa sua bastava che si guardasse intorno. L'atmosfera era di nuovo caotica e intrattenere un discorso ad un tono di voce normale era impossibile. Era bello essere tornati anche se avrebbe preferito non l'avesse fatto pure Crowley. Sam aveva semplicemente dato di matto vedendolo, era arrivato persino a minacciarlo con un cucchiaino. No, decisamente non stava e per la comune sopravvivenza era meglio che se ne andasse. Per fortuna suo fratello gli aveva confessato che aveva intenzione di portare Dean fuori a cena e, per il dopo serata, aveva già prenotato una stanza matrimoniale in uno degli hotel più lussuosi e costosi della zona. Ora doveva solo farlo effettivamente uscire di casa. Lo portò rapidamente dall'altro padrone di casa, l'unica persona esistente in grado di convincere Sam a fare qualcosa anche contro la sua stessa volontà. Infatti, Dean mise a tacere ogni farneticante monologo con un secco ""vado a prendere la giacca."". Quando chiese se ci fossero problemi non riuscì però a fermare il fratello in tempo. "Sì, uno solo! Grosso, inoltre! Grosso fastidioso e figlio di puttana! Va a vedere in salotto! C'è il più grande stronzo mai defecato da anima umana, animale o vegetale!" Ecco! Te pareva se non se ne saltava fuori con qualcosa del genere! "Sam! Per favore, calmati adesso!" esclamò Ast uscendo dalla cucina al seguito dei due coniugi. La scena che si trovò davanti agli occhi presentava però alcune incongruenze rispetto a quella che ricordava. In primis, Crowley era sparito, indubbiamente un bel vantaggio sebbene avesse uno strano presentimento che non gli concedeva il lusso della tranquillità, in secondo luogo suo nipote stava coccolando un gatto. Un gatto? L'aveva lasciato con Gabriel sulle ginocchia e quello da dove era spuntato? La domanda arrivò pronta dalle labbra di Dean e altrettanto immediata fu la risposta del figlio.

CITAZIONE
"eemmhh... dalla finestra della cantina! Nonno Jhon deve averla lasciata aperta... ti prego! Me ne occuperò davvero io!"

Alien poteva anche ingannare sua madre, ma a lui non la dava a bere. Quella non era la verità. "Almeno il figlio di puttana se ne è andato!" proruppe Sam. Sorrideva, ma Ast sapeva che era ancora piuttosto inquieto ed era ben deciso a toglierselo di torno il prima possibile per capire cosa realmente fosse successo.

CITAZIONE
"Mamma... possiamo tenerlo? Ci penserò io?"
[...]
"Va bene... se è d'accordo tuo padre... Amore puoi venire di qua?"

Sam guardò prima la moglie poi il figlio. Grave errore! Gli occhi lacrimosi di Alien avrebbero convinto una pietra a ballare il tip tap con indosso un tutù rosa a balze. "Beh... se a Gabriel non dispiace non vedo perchè no. Tanto questa casa è ormai un circo itinerante! Ci mancava un vero animale! Ti avverto però, il primo pasticcio che combina e vola fuori dalla finestra senza possibilità di revoca! Chiaro?" il suo tono da maschio dominante non ammetteva repliche, ma in fin dei conti era contento di aver fatto felice il figlio. Ast però non era altrettanto sereno. Continuava a spostare lo sguardo da suo fratello al gatto e viceversa almeno finchè non si accorse della posizione da scopa in culo di Raymond. Teneva gli occhi bassi, ma si poteva comunque scorgere la carnagione più pallida del solito e le vene pulsanti lungo il collo e sulle mani che si torceva in grembo. Era come se stesse morendo di sete... in un secondo gli fu tutto chiaro! Almeno quasi tutto! "Sam! Voi due dovete andare! È quasi ora! Su muovetevi che il ristorante mica aspetta voi!" proruppe cercando di spingere a forza il fratello fuori dalla porta. "Ast! Si può sapere che ti prende? È da quando sei tornato che ti comporti in modo strano!" "Io non ho niente, sei tu quello assurdo!" esclamò avvicinandosi poi al suo orecchio, riducendo la voce ad un sussurro udibile esclusivamente a Sam. "Vai o dico a Dean della sorpresa. Non vorrai farlo crudelmente attendere dopo un mese e mezzo di astinenza, vero?" Sentì suo fratello sbuffare, ma prese comunque il cappotto e le chiavi della macchina invitando la moglie a darsi una mossa. "Passate una bella serata e divertitevi! La casa è in buone mani!" Li salutò allegramente sulla soglia della porta chiudendosela poi alle spalle. Finalmente soli! Sospirò tornando in salotto a grandi falcate. Aveva problemi più urgenti da risolvere adesso! "Alien, ti prego! Dimmi che quello sulle tue gambe non è Crowley! Ti prego!" esplose facendo slittare senza sosta lo sguardo dal nipote al felino. Non appena l'aveva visto si era accorto che c'era qualcosa che non andava in lui, ma non aveva capito subito di cosa si trattasse. Ora lo sapeva. Il pelo nero e gli occhi azzurri dell'animale così come la sua improvvisa apparizione -immediatamente seguente alla sparizione del re dei crocevia- sarebbero stati un buon indizio se solo l'avesse colto, quello maggiormente rilevante però era stato proprio il vampiro. Quando era arrivato per la prima volta in quella famiglia, quasi quattro mesi prima, gli avevano spiegato la storia del compagno di Alien e non avevano tralasciato alcun dettaglio neppure sul suo singolare potere e la sua conseguente reintegrazione di energie. Raymond ora era cenereo ed era convinto che sarebbe collassato se non si fosse rapidamente nutrito. "Padroncino... il pagamento..." lo sentì ringhiare per quanto si sforzasse di mantenere la voce il più morbida possibile. La sete lo stava uccidendo. "Alien, cazzo! Offri il tuo sangue a Ray prima che crolli stecchito sul divano lasciandoci con un cadavere millenario da occultare!" prese il gatto per la collottola tenendoselo stretto fra le braccia, dispensando qualche carezza sul capo giusto per mantenerlo abbastanza docile e tranquillo. "Dopo parliamo" concluse allontanandosi verso la cucina, facendo contemporaneamente segno a Gabriel di seguirlo.


Era rimasto in silenzio da quando i due figli del re dell'inferno erano entrati nella stanza disturbando il suo colloquio col fratello e requisendo quest'ultimo. Aveva fin troppi pensieri per la testa per pensare anche ai loro drammi familiari. Le parole di Dean rimbombavano nella sua mente come campane in un giorno di festa e, con esse, l'indecisione su come comportarsi con Castiel. Lui per quel bacio era quasi morto e per l'altro era stato un modo come un altro per ringraziarlo di aver accettato di prendersi cura dell'arcangelo pulcioso. Sospirò prendendo un'altra birra dal frigo che si scolò in poche sorsate. Voleva vedere il bell'angelo dagli occhi azzurri e parlarci, ma l'ex amante di quest'ultimo gli aveva appena suggerito di portare pazienza. Non sapeva assolutamente come comportarsi, ma era sicuro che adesso la mossa toccasse a lui. Non poteva essere diretto altrimenti l'avrebbe terrorizzato a morte, ma neppure troppo velato o Castiel non avrebbe ugualmente capito nulla! D'improvviso gli venne un'idea probabilmente insensata, ma valeva la pena tentare dal momento che non costava nulla. "Cass.. puoi venire un attimo? Devo parlarti. Per favore, è importante..." O la va o la spacca! pensò col cuore in gola in attesa che la sua gioia e il suo tormento rispondesse al suo richiamo.
 
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view post Posted on 26/10/2011, 16:01
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Non sapeva se affidare Gabriel ad Adam era una buona cosa per la salute del ragazzino. Tutti i Winchester che aveva conosciuto non erano tanti normali, soprattutto Dean a dire il vero, per questo stava temendo che il più giovane della famiglia impazzisse del tutto.
Del resto Adam era un bravo ragazzo anche se sapeva che non era proprio uno stinco di santo, anche se con lui era sempre stato molto gentile però non capiva il perchè Dean facesse tante allusioni.
Quando si sentì chiamare dalla voce del ragazzino a cui stavano andando i suoi pensieri ricomparve immediatamente da lui.
"Hai chiamato Adam? è successo qualcosa?"
osservò il ragazzo piuttosto perplesso, non sembrava fosse successo chissa che cosa, tranne che quello nella stanza accanto. Un demone trasformato in gatto era una cosa divertente.

Crowley
Ma che cazzo! Era diventato un gatto! uno di quei cosi pelosi e rompipalle che non fanno altro che miagolare e farsi le unghie e... prendersi le coccole. Nonostante il marmocchio che se lo teneva in braccio fosse il figlio di quel povero mentecatto di Sam doveva ammettere che le sue mani erano fantastiche! Si stava proprio godendo quelle coccole che l'altro gli stava facendo.
"Un pò sotto al mento..."
Miagolò alzando la testa mentre le fusa uscivano anche più rumorosamente. Peccato che l'altro fosse distratto dalle condizioni di quel vampiro del cazzo. Probabilmente non voleva che i suoi genitori si accorgessero del desiderio appena espresso, per questo non lo stava ancora nutrendo.
Appena i suoi se ne uscirono eccolo scattare in piedi mentre Ast lo prendeva per la collottola.
"Ehi! mettimi giu, cazzo! Ho una dignità sai?"
Ringhiò ignorando le coccole che l'altro gli stava facendo ora ed osservando il mocciosetto avvicinarsi al vampiro.
"Scusa Ray, vieni... prendi il tuo compenso."
Quel mocciosetto era dolce nonostante tutto... Probabilmente era l'unico in quella casa che non avrebbe odiato ferocemente.
Gabe a parte... gabe che ora stava saltellando dietro al principino che se lo teneva al petto accarezzandolo. Sentì la propria coda sferzare l'aria nervosamente, probabilmente la sua natura di demone aveva avuto una sorta di contatto con i poteri di quella specie di genio della lampada di terza categoria e quindi invece di ritrovarsi sottoterra si era trasformato in un agglomerato di pelo e muscoli.. Oh cazzo gli piaceva!
Aveva sempre preferito i cani, però trovarsi nel corpo di un gatto gli fece capire immediatamente che anche quelli erano animali forti ed aggrazziati.
"crowley! ehi, crowley! dopo giochiamo vero? vero che giochiamo insieme?"
abbassò gli occhi azzurri verso di lui sbuffando.
"Si Gabe... dopo giochiamo, appena qualcuno mi mette giu."
Oppure faceva da solo! tirò un unghiata al braccio del principino cadendo elegantemente per terra. Gabe fece un urletto felice prima di correre verso la cucina.
"Adam! Ehi! Moccioso del cavolo! ho un amico! Ho un amico!"
Il cucciolo planò direttamente sopra il viso del ragazzino in questione leccandogli il viso.
"lo sai che mi piaci però?"
Sospirò evitando di guardare la scena e salendo con un balzo morbido sul tavolo.
Portò gli occhi su Astaroth.
"Sono un gatto... sono uno stupidissimo gatto ed è tutta colpa di quel ragazzino!"
Soffiò innervosito.
 
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»Donnie
view post Posted on 26/10/2011, 22:56




2r77ukm
Cercava di imporsi calma e di mantenersi razionale, ma non stava effettivamente ottenendo molti risultati. La sua mente sembrava impazzita e non era davvero sicuro che l'angelo avrebbe risposto al suo appello, perciò sussultò appena sentendo chiamarsi proprio da lui. Alzò lentamente lo sguardo su di lui, fermandolo poi sugli occhi magnetici e profondi dell'altro. Dio! Ci sarebbe potuto annegare felice lì dentro!

CITAZIONE
"Hai chiamato Adam? è successo qualcosa?"

Lo guardò sospirando. Come cazzo faceva ad esser tanto bello e a ridurre la sua mente ad un campo di battaglia appena ripulito dai cadaveri dei suoi neuroni? Era la desolazione nella sua scatola cranica non appena appariva lui! Il bip continuo del suo encefalogramma piatto era sovrastato soltanto dal rumore del suo cuore che improvvisamente si ritrovava a pompare come un dannato, minacciandolo di schizzargli fuori dalla gola e saltellare per tutta la stanza. Degna scena di un ideale Alien 2! Magari sarebbe stato meglio fermare il flusso di pensieri demenziali e concentrarsi su mister gran-stinco-di-santo-in-paradiso-2011 e magari dargli persino una risposta coerente! Anche se quella che effettivamente sarebbe stata la sua risposta non aveva nulla di razionale! Sicuramente non secondo l'angelo, almeno! Scosse lentamente la tesa alzandosi, sorridendogli smagliante. Ce la puoi fare, Adam! Dopo ti accascerai a terra svenuto, ma ora puoi riuscirci! "No, non è successo niente" disse tranquillamente avvicinandosi a lui, allacciandogli rapidamente le mani al collo. "Volevo solo ringraziarti..." mormorò suadente ad un millimetro dal suo volto, prima di far scontare le loro labbra in un contatto casto ed innocente. Almeno all'inizio! Sapeva che Castiel non avrebbe risposto, ma schiuse lo stesso la propria bocca con dolcezza, succhiando appena il labbro inferiore dell'altro prima di staccarti. "Per questo..." concluse aspettando che occhioni da infarto se ne andasse prima di crollare esausto e in coma contro il frigorifero.

Non avrebbe saputo dire quanti minuti erano che cercava di riprendere fiato contro la superificie liscia e fredda che aveva utilizzato come appoggio. Non sarebbe neppure stato in grado di quantificare quanto tempo dopo Castiel fosse apparso Gabriel... sempre sotto quelle fastidiosissime spoglie. Il cucciolo gli era saltato addosso facendogli le feste e farneticando riguardo a chissà cosa, ma se ne accorse soltanto quando percepì una lingua ruvida e dallo sgradevole odore tinteggiargli la faccia. "Gab!" era esploso cercando di spingere via l'animaletto che continuava a riempirgli di leccate il viso. Cazzo! Un povero disgraziato non poteva decidere di morire in pace dopo aver rischiato il tutto e per tutto per far capire ad un angelo bello come un quadro di Michelangelo i propri sentimenti? "Sì, Gabe... Anche tu mi piaci, ma adesso basta ok?" quella cazzo di lingua gli stava persino facendo il solletico! Non aveva voglia di ridere, sebbene lo stesse facendo, la sua situazione era tutt'altro che divertente, porca troia! Invece, ora stava ridendo come un dannato cercando di respingere la causa di quell'attacco di ilarità, cioè un cucciolo di labrador esaltato. Non solo non era sicuro che Castiel avesse capito, ma ora doveva persino occuparsi di un arcangelo in versione canina. Di bene in meglio!


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Aveva portato i ragazzi... o meglio gli animali! in cucina nel momento esatto in cui Alien si era offerto a Raymond. Non ci teneva affatto a vedere il vampiro snudare le zanne e calare sul collo candido del proprio nipote! Inoltre, da quel che ne sapeva lui nutrirsi del proprio compagno umano per uno di quella razza era come un'intera sessione di preliminari, quindi giudicava quantomeno sensato e rispettoso lasciar loro la dovuta privacy. Si era caricato in braccio Crowley, almeno fino a che quello stronzo non l'aveva graffiato facendogli mollare la presa, e aveva condotto Gabriel nella stanza adiacente dove ancora si trovava Adam. Il quale, in meno di trenta secondi, si era ritrovato assaltato dal cucciolo. Sospirò aprendo la cassetta del pronto soccorso per disinfettare il graffio che, anche se non era affatto profondo, era piuttosto lungo.

CITAZIONE
"Sono un gatto... sono uno stupidissimo gatto ed è tutta colpa di quel ragazzino!"

"Hai pure delle fottutissime unghie, cazzo!" brontolò rabbrividendo appena quando l'acqua ossigenata gocciolò sulla ferita. Dannatissimo Crowley! "Mi spieghi come merda è potuto succedere che tu ti sia trovato improvvisamente trasmutato in un felino?" chiese soffiando delicatamente sul graffio per farlo asciugare. "Ho capito che è a causa di un desiderio espresso da Alien ed esaudito da Raymond, ma mi spieghi perchè proprio un gatto? Sì, insomma... tu hai fatto o detto qualcosa che abbia portato a questa scelta?" davvero non riusciva a capire cosa ciò avesse costretto il demone in quella forma, ma quello che maggiormente gli sfuggiva era il movente. Insomma, perchè Alien avrebbe voluto punire il re dei crocevia? Era vero che aveva aiutato i suoi a separarsi, ma era anche merito suo se si erano rimessi insieme... anche se dubitava che qualcuno oltre a lui e Dean lo sapesse. Nel mentre cercava di valutare le possibili soluzioni a quegli enigmi aveva cercato nelle credenze qualcosa che potesse assomigliare a delle ciotole e ne aveva disposte due a terra e due sul tavolo. "Beh finchè siete ridotti così penso vi toccherà mangiare come degli autentici animali domestici" sospirò osservando il suo operato. Aveva sistemato un po' di carne e dell'acqua per Gabriel in due contenitori tondi, mentre al gatto aveva riservato un piatto di pesce, accuratamente privato dalle lische, ed una boule bassa piena di latte. "Quanto ne sai tu sul potere di Ray?" domandò colpito da un'improvviso dubbio. Non credeva che Crowley si fosse documentato sulla famiglia Winchester prima di prendere servizio come suo guardiano, perciò c'erano buone probabilità che lui ignorasse la durata dei desideri espressi da suo nipote. In ogni caso per Astaroth quella era un'occasione d'oro! Aveva ben sette giorni per trovare un compagno serio! Forse avrebbe potuto persino avere più tempo se il demone ignorava quel piccolo dettaglio e se lui fosse stato bravo ad ingannarlo, ma ciò non toglieva che aveva comunque una settimana di totale libertà dal suo nuovo impiego come sgualdrina dalle gambe perennemente aperte! Sogghignò guardandolo. "Questa nuova forma ti calza a pennello. Non fai più tanto lo sbruffone adesso, micio. Almeno per un po' posso dirmi salvo, tu che dici?" domandò incurante del fatto che nella stanza ci fossero altre persone e che il loro patto sarebbe potuto diventare di dominio pubblico. In fin dei conti sapeva per esperienza che Adam era un tipetto piuttosto riservato e con la lingua decisamente corta, mentre Gabriel era facilmente ricattabile a detta sua. Non sarebbe stato affatto difficile tenere nascosti i due accordi che aveva stilato col grandissimo pezzo di merda ora ridotto ad un bellissimo esamplare di gatto domestico col pelo nero. Oh sì! Quello era divertente!

Edited by »Donnie - 27/10/2011, 00:37
 
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view post Posted on 27/10/2011, 21:12
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Cas
In effetti, a guardarlo bene, Adam non era un brutto ragazzo. Aveva la pelle chiare, i capelli erano ribelli e biondi, gli occhi erano verdi, un verde che alle volte sembrava azzurro. aveva un fisico asciutto, non sembrava nemmeno appartenere alla famiglia Winchester, però sapeva che non era così debole come sembrava, probabilmente l'impressione la si aveva solo vedendolo vestito.
Però si... Adam era davvero un bel ragazzo, per i suoi canoni almeno.
Quando gli disse che non era successo nulla inarcò un sopraciglio sorpreso. Non sapeva se irritarsi oppure se sorridergli, decise di stupirsi inve, trovandosi le braccia del ragazzo intorno al collo.
"Adam, cosa stai..."
Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che il ragazzo posò le labbra sulle sue. Si pietrificò... perchè lo stava ringraziando? E soprattutto... perchè lo stava ringraziando in quel modo?
In una qualche strana maniera quel bacio gli ricordò quelli che gli dava Dean, istintivamente portò le mani sui fianchi di Adam, tirandoselo maggiormente contro, riccambiando appena il bacio, mordendogli delicatamente le labbra prima di staccarsi. Aveva riccambiato d'istinto, però davvero... non era male.
"non c'è di che..."
Mormorò prima di scomparire lasciando solo il ragazzino. Doveva mettere a posto un pò di cose, nella sua testa.

Crowley
osservò le feste che Gabriel stava facendo al piccolo deficente umano, come faceva a piacergli? Probabilmente era la testa del cucciolo a dirglielo.
Il cagnolino del resto non accennava a smettere di leccare il biondo mentre lui sbuffava riportando l'attenzione sul principino.
"Credo sia stata la mia natura demoniaca."
tentò miagolando, la coda continuava a sferzare l'aria con forza, segno del suo nervosismo crescente.
"Il ragazzino ha chiesto di non vedere più la mia faccia e bhe... qualcosa ha fatto contatto con i poteri di quel cretino trasformandomi in un gatto! Sono un cazzo di gatto!"
Soffiò ancora anche se il suo malumore durò solo fino a quando si accorse del latte che Ast aveva preparato per lui o meglio: latte e pesce! Cibo!
Zampettò alle ciotole iniziando subito a masticare quella prelibatezza. Da umano non apprezzava molto il pesce ma ora... era la cosa migliore che potesse sentire. il sapore si scioglieva in bocca, masticava e sentiva le papille gustative fare i salti di gioia. Aaahh... poteva davvero abituarsi a quella vita, cazzo!
Ignorò l'instacabile blaterale della principessina capricciosa passando a leccare il latte, venne risvegliato da quell'orgasmo culinario solo dalla vocina di Gabriel.
"Una settimana! Sarai gatto per una settimana! Sette giorni! Ho un amico, ho un amico!"
abbassò gli occhi verso il piccolo labrador esagitato, prima di riportarli su Ast.
Se i gatti sapessero ghignare... bhe quello che aveva sul muso sarebbe stato un ghigno malefico.
"Sette giorni, tesoro. Goditeli perchè quando torno umano te le faccio pagare tutte."
Della serie meglio prevenire che curare Aveva tutte le intenzioni di fargliele pagare con gli interessi, tutto quello che gli avrebbe fatto sarebbe stato poi ripagato con un genere di moneta a lui più congeniale.
"ma toglimi una curiosità... il botolo dorme nella stessa stanza con me?"
Chiese passando a pulirsi il pelo.
 
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»Donnie
view post Posted on 27/10/2011, 23:43




2r77ukm
Castiel si era stupito e la sua espressione la diceva lunga sul casino che probabilmente si stava formando nella sua testa. Non ci pensare Adam o rimarrai a fissarlo con una faccia da pesce lesso che ha appena abboccato all'amo! Possibile che da quando aveva incontrato l'angelo le chiacchierate immaginarie con la sua mente fossero aumentate? Probabilmente avrebbe dovuto rivolgersi ad un bravo psichiatra, ma al momento non aveva assolutamente tempo di vagliare quell'ipotesi! Doveva portare a termine la sua idea altrimenti sarebbe stato ancora peggio... per lui! Mise a tacere qualsiasi dubbio di Cas con un bacio inizialmente casto, ma che andava facendosi via via più audace. Si aspettava una statua di sale al posto dell'uomo che faceva del suo cuore un folle maratoneta, invece si sentì stringere i fianchi con possessione mentre il suo corpo andava incontro a quello dell'altro scontrandosi dolcemente. Fu come se fosse stato attaccato da delle murene! Sentiva l'elettricità scorrergli nelle ossa e nelle vene fino a raggiungere il suo sistema nervoso che scoppiò semplicemente in tanti coriandoli colorati... specialmente quando l'angelo rispose con altrettanta seducente malizia al suo bacio.

CITAZIONE
"non c'è di che..."

Niente. Nessuna reazione. Avrebbero potuto cercare di vendergli una batteria di pentole ed un set di coltelli in quell'istante che avrebbe firmato spinto da una sorta di incoscienza improvvisamente padrona del suo corpo. Dopo ovviamente si sarebbe preso ad insulti, ma inizialmente la cosa sarebbe semplicemente scaturita da un impulso automatico su cui lui non poteva avere alcun diritto di parola dato che il suo cervello si era come carbonizzato al contatto, appena più profondo rispetto a quello ricevuto qualche ora prima, con le labbra di Castiel. Si era lasciato scivolare contro il frigo cercando di riprendersi, ma non c'era stato alcun verso di riuscirci. Almeno fino a che Gabriel non gli era saltato addosso scambiandolo per una macchina all'autolavaggio! Aveva cercato di scrollarselo di dosso senza risultati ed alla fine era stato vittima del solletico. Dopo numerose lotte col cucciolo era poi riuscito a togliersi la sua lingua dalla faccia e a giocare con lui "normalmente". Nel frattempo Ast sembrava parlare col... gatto? "Sbaglio o il numero di animali in questa casa sta raggiungendo vertici preoccupanti?" domandò fissando il felino dal nero manto impegnato a mangiare dall ciotole che il principe dell'inferno gli aveva posto davanti.


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Gabriel: un arcangelo sotto forma canina.
Crowley: il re dei crocevia improvvisamente diventato gatto.

....

Poteva mai succedere una cosa normale in quella famiglia?!?!

Si chiedeva davvero come suo fratello facesse a sopravvivere in quel caos e a morire se invece ne veniva escluso! Non era molto... salutare, a detta sua! Alla fin fine però lì si era sempre trovato bene... anche se questa veramente gli mancava! Non avevano solo una creatura decisamente potente intrappolata nel corpo di un animale domestico, ma ben due! Neppure delle più tranquille, inoltre! Sospirò riportando lo sguardo, momentaneamente fermo su Adam vittima del solletico della lingua di Gabe, nuovamente sull'aggraziato felino sul tavolo.

CITAZIONE
"Credo sia stata la mia natura demoniaca. Il ragazzino ha chiesto di non vedere più la mia faccia e bhe... qualcosa ha fatto contatto con i poteri di quel cretino trasformandomi in un gatto! Sono un cazzo di gatto!"

Ok... se non fosse stato seriamente convinto che il demone si sarebbe preso nota di ogni sua alzata di capo così da fargliela pagare in futuro sarebbe decisamente scoppiato a ridere senza freni. Alien chiedeva che Crowley sparisse e quello si trasformava in un micetto da salotto che il suo stesso carneficie decideva di adottare. Troppo divertente! "Penso che dovremmo chiedere direttamente a Ray appena lui e Alien hanno finito" commentò voltandosi per aprire il frigo e non mostrare al gatto l'ilarità dipinta sul suo volto. Sistemò le ciotole per entrambi gli animali, poi appoggiò i gomiti sul tavolo cercando di informarsi su quanto ne sapesse il re dei crocevia sulle capacità del vampiro di famiglia. Non fece neppure in tempo ad ascoltare la sua risposta che Gabriel anticipò ognuno dei presenti rovinando i suoi neonati piani di inganno.

CITAZIONE
"Una settimana! Sarai gatto per una settimana! Sette giorni! Ho un amico, ho un amico!"

"Esatto..." borbottò decisamente deluso. Sette giorni e la pacchia sarebbe finita, non aveva scampo! Ovviamente Crowley non mancò di ricordarglielo con fin troppa enfasi.

CITAZIONE
"Sette giorni, tesoro. Goditeli perchè quando torno umano te le faccio pagare tutte."

"Ancora non ti ho fatto nulla! Anzi, mi pare di starmi persino occupando della tua nutrizione o sbaglio?" rispose prontamente prima di sentirsi interrogare da Adam sulla presenza del felino. Sospirò appoggiandosi con la schiena contro la credenza alle sue spalle. "Ottimo spirito di osservazione! Questo è Crowley... tuo nipote ha espresso un desiderio ai danni del demone divorzista e questo ci ha rimesso la forma umana" sintetizzò vedendo Adam prima stupirsi e poi scuotere la testa rassegnato, mormorando qualcosa che sapeva tanto di resa. Effettivamente non poteva neanche dargli torto! La normalità schivava quella casa così come un uomo sano evitava un covo di appestati!

CITAZIONE
"ma toglimi una curiosità... il botolo dorme nella stessa stanza con me?"

Interrotto per l'ennesima volta dal corso dei propri pensieri, Ast tornò a concentrare la propria attenzione sull'animale ancora sul tavolo. Annuì lentamente soppesando tuttavia la sua risposta. "Penso di sì... almeno per stanotte. Sam mi ammazzerebbe se sapesse che ti ho lasciato girovagare indisturbato per tutta la casa mentre io me la dormivo tranquillo. Domattina dovrò per forza informarlo delle nuove... disposizioni e sinceramente non ho voglia della sua lavata di capo" Ho fin troppe gatte da pelare, nel vero senso della parola per giunta!, per subirmi anche le sue ramanzine! Pensò al limite dell'esasperazione. Forse sarebbe stato meglio chiarire anche un ultimo punto. "Gabriel non si può separare da Adam ed io e lui condividiamo la camera, quindi, visto che tu stanotte la passerai con me, ciò fa di te il nuovo coinquilino dell'arcangelo... canino." concluse trattenendo un sorriso diabolico. Sicuramente il cucciolo avrebbe fatto un casino bestiale da solo al buio, ma lo rincuorava sapere che neppure il detentore delle chiavi dell'odioso collare che era costretto a portare avrebbe goduto di un sonno tranquillo, quella notte.

Edited by »Donnie - 28/10/2011, 18:10
 
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view post Posted on 28/10/2011, 20:24
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posò gli occhi su Gabriel che sembrava essere vittima di un attacco di narcolessia sopra le ciotole, con il musetto totalmente infilato nella carne.
Inarcò un sopraciglio, almeno ci provò scuotendo poi la testa.
"Se è per evitare una crisi isterica di tuo fratello va bene, tanto dubito che di notte lui dorma, se lo conosco bene."
Anche se avrebbe preferito che l'arcangelo non lo lasciasse dormire alla sua vecchia maniera.
Lo adorava quando si infilava sotto le coperte e scendeva a prendersi cura di una parte di lui che apprezzava parecchio. Sbuffò scuotendo la testa.
"comunque pensavo che in adotterò questa forma anche dopo, in questo modo a parte quando ripagherai il tuo debito. In questo modo avrai modo di cercare di trovare la tua anima gemella come da patto."
Ed era stato anche magnanimo.
uno strano rumore lo distrasse, Gab era caduto con il muso nella ciotola nell'acqua e continuava a dormire!
"Non credo che sffogherà ma... non dovreste soccorrerlo?"
Chiese dubbioso lanciando uno sguardo ad Ast, quei capelli erano fighi!
Ondeggiavano!
Non riuscì a trattenersi, portando la zampetta a sfiorare quei morbidi fili biondi, le unghie non erano sfoderate... fuggivano! Si mise a colpirli con più forza, alzando il sedere e portandosene una ciocca alla bocca. Erano suoi ora si! tirò appena sentendoli sfuggire di nuovo e riprendendoli con le zampe, ribaltandosi sulla schiena.
maledetti bastardi! Avrebbero capito ben presto che era lui il padrone!
Non si stava nemmeno accorgendo di essere crollato preda degli istinti felini che albergavano in quel corpo.
"brutti bastardi... siete miei!"
Miagolò riffiondandosi contro di loro.
In altre occassioni si sarebbe accorto che la scena che stava mostrando ora era quella di un bel gatto vivace, che giocava con le ciocche dei capelli del proprio padrone.
 
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»Donnie
view post Posted on 28/10/2011, 21:29




Leonardo-DiCaprio-as-King-Louis-Philippe-Icon-the-man-in-the-iron-mask-6400968-100-100
Sam e Dean se ne erano andati da meno di mezz'ora e già le cose stavano degenerando! Come cazzo era possibile? Crowley era diventato un gatto, Raymond stava per andare in crisi d'astinenza da sangue, Gabriel si era addormentato col capo nella ciotola -particolare che aveva colto con la coda dell'occhio- e Adam sembrava vittima di un attacco di cuore in giovane età! Quasi ringraziava che sua nipote quella sera fosse a dormire dal suo ragazzo, almeno avrebbe avuto una persona in medo di cui occuparsi anche se solitamente era proprio quella che dava meno problemi. Sospirò rivolgendo ancora una volta la propria attenzione al felino davanti ai suoi occhi.

CITAZIONE
"comunque pensavo che in adotterò questa forma anche dopo, in questo modo a parte quando ripagherai il tuo debito. In questo modo avrai modo di cercare di trovare la tua anima gemella come da patto."

Lo fissò alzando un sopracciglio. Perchè d'improvviso era tanto ben disposto a dargli una mano? "Le buone maniere mi suggeriscono di ringraziarti, fortunatamente ho un buon senso maggiormente spiccato e quindi devo proprio chiedertelo: perchè dovresti farmi favori?" non c'era un tono di accusa nella sua voce, era sinceramente stupito. Tutto lì. Crowley non gli aveva riservato molte gentilezze dal suo arrivo in quella casa e, le rare occasioni in cui si era dimostrato propenso ad aiutarlo, aveva sempre preteso un qualche tipo di pagamento. Lui non era il genere di demone disposto a fare qualcosa senza un tornaconto personale. No, la descrizione non gli calzava per niente! In ogni caso, in quel momento venne distratto da un nuovo rumore e, quando si voltò per ricercarne la fonte, vide Gabriel immerso col capo nell'acqua. Sospirò. "Adam" chiamò fissando il fratello del marito di suo fratello. Nessuna reazione. "Adam!" riprovò alzando un po' il tono. Ancora nulla. "ADAM!" gridò ottenendo finalmente effetto sul giovane. "Eh! Che c'è?" disse l'altro riscuotendosi dallo stato di terpore in cui si era crogiolato fino a pochi minuti prima. Ast sospirò indicandogli il cane col capo. "Gabriel" sillabò vedendo il ragazzino guardarlo perplesso. "Quindi? Cosa dovrei fare di grazia?" Sospirò ancora. "Innanzitutto moderare i termini. Lascia le tue inclinazioni da adolescente in crisi ormonale per i tuoi parenti diretti. La serata non è ancora finita e si è già rivelata piuttosto pesante per me, preferirei non sentirmi rispondere male per motivi che sono fuori dalla mia portata" disse pacatamente col sorriso sulle labbra... praticamente una minaccia di morte sottointesa. Vide Adam annuire e scusarsi prima di riportare lo sguardo sul cucciolo senza fare assolutamente nulla. "Tieni!" disse lanciandogli uno strofinaccio che l'altro prese al volo "Asciugalo per bene e portalo a sdraiarsi sul divano, così controllerai se Alien e Raymond sono pronti per parlare. Appena hai fatto aspettaci di là, io e Crowley arriviamo" concluse cercando di controllare il fastidio. Quello stupidissimo gatto stava giocando coi suoi capelli, cazzo! Adam, dal canto suo, stava obbedendo in silenzio ma si vedeva che aveva fin troppi pensieri per la testa. Non era affar suo, comunque! Ora la cosa che gli importava di più era salvaguardare sè stesso dagli attacchi della palla di pelo nero!

CITAZIONE
"brutti bastardi... siete miei!"

Oddio! Quello era il colmo! Ci parlava pure! Si sbattè una mano sul viso osservando come, ad ogni suo ondeggiare, l'altro si accanisse maggiormente contro i suoi lunghi e setosi fili dorati. Sospirò prendendolo nuovamente in braccio, dopo essersi però raccolto i capelli dietro le orecchie per evitare nuovi assalti. "Per favore cerca di controllarti!" mormorò a denti stretti tornando in salotto. Raymond aveva recuperato colore ed ora sorrideva stringendosi Alien al petto, coccolandolo dolcemente sul capo. "Allora, sappiamo del desiderio del ragazzo e di come esso si sia avverato... ciò che mi sfugge è perchè proprio un gatto?" chiese sedendosi sul bracciolo del divano, accanto al giovane Winchester con in braccio un cucciolo di labrador nuovamente asciutto. "Crowley pensava potesse essere a causa di una sorta di contatto fra la tua natura e la sua... è possibile?" domandò incontrando subito dopo gli occhi chiari del vampiro. Sembrava... dispiaciuto...?


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Il suo adorato padroncino aveva domandato lui aveva esaudito. Quello era il suo solito modus operandi... solo che qualcosa era andato storto e lui sapeva esattamente perchè, ma prima che potesse anche solo azzardarsi a confessarlo ad Alien o ad altri doveva aspettare che il capofamiglia uscisse. Peccato che questo avesse messo a dura prova la sua sete. Si era sentito pian piano prosciugare di ogni forza, almeno fino a che il ragazzino non gli aveva offerto il proprio sangue. Nonostante il bisogno si facesse di minuto in minuto più forte, si era accostato con delicatezza al suo collo profanandolo con calma senza cedere all'impulso. Si era nutrito di lui quel tanto che bastava per calmare la sua sete e riacquistare pieni poteri. Era comunque bene che il suo cucciolo mangiasse qualcosa adesso. Schioccò le dita facendo comparire sulle gambe del ragazzo una bella fiorentina. "Tieni, amore. È meglio che reintegri ciò che hai appena perso" sussurrò baciandogli il punto leso. Al contatto con le sue labbra fredde la ferita si richiuse, al suo posto, come al solito, due forellini traslucidi fecero la loro comparsa sulla belle candida del collo. Dopo una buona decina di minuti, forse un quarto d'ora, il salotto si era di nuovo riempito di gente e di domande!

CITAZIONE
"Allora, sappiamo del desiderio del ragazzo e di come esso si sia avverato... ciò che mi sfugge è perchè proprio un gatto? Crowley pensava potesse essere a causa di una sorta di contatto fra la tua natura e la sua... è possibile?"

Sapeva che il momento delle dovute spiegazioni non poteva essere lontano! Adesso avrebbe dovuto dire a tutti di quanto fosse stato stupido a mescolare involontariamente il lavoro con i pensieri personali. Quando Gabriel gli aveva leccato il viso aveva automaticamente riflettutto su quanto i gatti fossero migliori dei cani, ma Alien l'aveva preso in contropiede con quel desiderio e lui aveva obbedito d'istinto senza svuotare prima la mente da qualsiasi interferenza. Sospirò abbassando gli occhi sul nuovo animaletto di casa... presente proprio grazie a lui. "No, i poteri di Crowley non c'entrano questa volta. La colpa è stata unicamente mia" ammise sentendo la vergogna montargli dentro come un veleno. "Quando esaudisco una richiesta devo concentrarmi fermamente solo su essa, ma non me ne aspettavo una tanto spontanea quindi non ho avuto tempo di purificare totalmente la mia attenzione." spiegò brevemente senza avere la forza di guardare nessuno negli occhi. In particolare il felino. Era sicuro che non appena avesse saputo come fossero realmente andate le cose avrebbe sfogato sul suo volto le sue nuove unghie a serramanico. "Stavo pensando ai gatti nel momento in cui il desiderio è stato espresso... perciò..." riuscì finalmente a concludere sentendosi morire dentro per l'imbarazzo.
 
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67 replies since 4/10/2011, 20:19   554 views
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