I must confess that I (do not) feel like a monster!, RobinxAlec

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view post Posted on 23/11/2011, 00:22
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Qualcosa non gli tornava... quel ragazzo sembrava troppo dispiaciuto, come se fosse stato davvero lui ad uccidere Evie ma non era così... Robin era un uomo. Gli sorrise quando gli disse che sbagliava a chiamarlo pettirosso.
"Io invece trovo che sia un animale che ti assomiglia molto. Ci vediamo pettirosso."
Lo salutò prima che Jack gli desse una spinta più forte per farlo camminare, non gli piaceva tutta quella storia, non gli piaceva affatto! Alec sembrava attratto da quel moccioso anche se sapeva perfettamente perchè gli avesse leccato la pelle, solo per questo gli promise di non dire nulla a Doc, li avrebbe pestati a sangue probabilmente! E poi ottenne anche un bel bacio, non si fà qualcosa in cambio di nulla!
Alec però stava ancora pensando al cacciatore. Non aveva senso che si martoriasse in quel modo per qualcosa che non aveva causato lui, no?
Comunque ben presto la sua mente fu di nuovo riportata su altri problemi, nello specifico sulla gita organizzata. Gli sarebbe davvero piaciuto andarci, comportarsi ancora come un ragazzo qualunque ma non avrebbe potuto... insomma... la luna piena non aspettava di certo che finisse una stupidissima gita, la madre luna aveva i suoi ritmi e nessuno poteva cambiarli.
Sospirò rassegnato quando dovette dire che lui non sarebbe andato e per di più sarebbe stato ospitato da uno di un altro scuola, un certo Winchester.
Fantastico! veramente fantastico!
Aveva anche sopportato Jack che gli faceva notare la somiglianza che il cognome del suo nuovo padrone di casa era simile al fucile, le battutine sulla possibilità che l'altro gli sparasse così, per mantenere fede al proprio cognome.. che idiota. Sospirò mentre finiva di preparare i bagagli, gli sembrava che il tempo passasse fin troppo veloce, forse era la sua nuova condizione ma era come se le ore fossero diventate secondi, i secondi invece battiti di ali di farfalla. Ma il dolore era sempre lì... così come era lì la consapevolezza che sua madre stava invecchiando, le piccole rughe che ogni giorno vedeva spuntare, le mani meno salde di un tempo, gli abbracci più lievi.
Non gli piaceva... quello non gli piaceva, per questo quando affogava il viso nei capelli color miele di Katlyn stava sempre ben attento ad annussare il loro odore, ad imprimerselo bene nella mente, ogni istante era prezioso per lui a quel punto.
Ora però si stava avvicinando alla villetta che sarebbe stata casa sua per una settimana, aveva osservato il giardino ben curato, le siepi tagliate a dovere e poi alla fine aveva bussato lieve.
"Ciao."
L'uomo sulla porta aveva i capelli biondi, una tonalità diversa dai suoi, più definita, gli occhi verdi ed accesi di una luce divertita.
"Tu devi essere il nostro nuovo ospite, prego, entra pure. Mio figlio arriva subito.
Lo aveva fatto accomodare in salotto, lì sembrava non esserci nessuno per il momento. Si era presentato ed aveva capito che quello che gli aveva aperto era in pratica la madre... come poteva poi essere la donna in una coppia omosessuale uno così proprio non se lo spiegava ma andava bene lo stesso. Aveva accettato il bicchiere di thè freddo che gli aveva offerto prima di sedersi, la sacca con la sua roba ancora vicino ai propri piedi.
"Ehi! Terzo figlio! è arrivato il tuo ospite!"
Aveva gridato il padrone di casa affacciandosi alla tromba delle scale. Bhe... almeno sembrava una bella famiglia.
 
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»Donnie
view post Posted on 23/11/2011, 01:42




Aveva glissato sul modo in cui si ostinava a chiamarlo preferendo allontanarsi da lui, dal museo e dalle belve che si agitavano nei loro animi. La giornata era finita abbastanza tranquillamente, ma pochi giorni dopo era arrivata un'altra notizia a turbare la sua testolina di sedicenne già provata dalla sua stessa bizzarra natura: la gita. Dopo il successone della visita al museo e visti i bei rapporti che erano nati fra gli studenti e gli insegnanti dei diversi istituti partecipanti, i professori e i presidi, di comune accordo, avevano deciso di organizzare un bel viaggetto di una settimana a New York. Ovviamente si era previsto che alcuni alunni non avrebbero partecipato, perciò si era pensato ad un modo diverso di coinvolgere anche loro. Chiunque fosse rimasto a casa avrebbe dovuto ospitare nella propria un altro disertore. A Robin era toccato un certo Forsyth... avrebbe preferito andare in gita con gli altri, ma dopo un'attenta consultazione degli astri aveva scoperto che in quei sette giorni ci sarebbe stato un nuovo plenilunio e ciò gli impediva di comportarsi normalmente. "È una vera merda che tu non venga!" era subito esploso Erik che, ne era sicuro, contava proprio sulla gita per recuperare la sua relazione sentimentale col piccolo Winchester... probabilmente con l'aiuto di una bella sbronza sarebbe riuscito a portarselo nuovamente a letto! Però la madre del suo amico si era presa una brutta influenza e dal momento che il padre e i nonni erano sempre fuori per lavoro, era compito del figlio minore occuparsi di lui. Almeno questa era la palla che aveva fatto circolare per giustificare la sua assenza! Certamente raccontare la verità non si sarebbe rivelata una mossa intelligente, perciò qualcosa si era pure dovuto inventare!


Caro destino,

sono Robin Winchester. Io volevo sapere perchè ce l'hai tanto con me, dopotutto sono sedici anni che me lo chiedo! Insomma, devo proprio averti fatto qualcosa di male se prima mi condanni a trasformarmi in una puttana assassina durante le notti di luna piena, poi mi metti alle calcagna un lupo adorabile a cui non riesco a smettere di pensare e infine mi costringi a saltare la gita e ad ospitare un emerito sconosciuto in casa! Tra l'altro, oggi, il giorno in cui dovrebbe arrivare, abbiamo tutti -o quasi- i parenti a casa per pranzo... insomma, perchè? Che ti ho fatto di male? Fammi sapere presto,


saluti,

Robin Winchester




Da quando aveva saputo della riunione di famiglia si era convinto che qualcuno, forse il fato, dovesse avercela con lui! Adorava i suoi parenti, ma dubitava che il suo ospite sarebbe stato dello stesso avviso, senza contare che avrebbero dovuto fingere di essere una famiglia perfettamente normale! Altro che Mission Impossible! Quella era una catastrofe! Persino Tom Cruise, ormai abituato ad ogni cosa, si sarebbe rifiutato di interpretare il ruolo del protagonista che a Robin toccava impersonare volente o nolente! Voleva fuggire! Inoltre, suo padre aveva permesso a Crowley di presentarsi sotto sembianze umane per mantenere le apparenze, ma era oltremodo sicuro che ciò non avrebbe fatto altro che accentuare i conflitti già esistenti fra loro. Nonostante ormai appartenesse da diversi anni alla loro famiglia, Sam si ostinava a non considerarlo come tale... In più suo zio Astaroth si sarebbe presentato vestito da donna come al solito... come avrebbero mai potuto farsi passare per una famiglia normale? Pura fantascienza! I primi ad arrivare erano stati Alien e Raymond. Li aveva trascinati nella propria camera alla velocità della luce appena li aveva visti. Sentiva il bisogno di aprirsi con suo fratello, riteneva fosse quello più indicato a cui confessare ogni cosa circa Alec e Evangeline. Dopotutto, lui c'era quasi passato, no? Aveva nascosto un vampiro in casa, lui aveva salvato un licantropo innocente dalla spietata assassina che gli albergava nell'animo. "Cosa ne pensi, allora? Non so cosa fare... Non voglio fargli ancora del male" aveva mormorato stringendosi un cuscino e le ginocchia al petto, seduto sul proprio letto mentre osservava le reazioni del maggiore e del vampiro che, alla parola lupo mannaro, aveva storto il naso rifugiandosi nel silenzio. "Ovviamente sei l'unico che sa tutta la storia completa... a mamma e papà e ai nonni ho detto solo di averne uccisa una e salvato un altro, non sanno del museo e di ciò che ho fatto... Aiutami, Alien" Un parere esterno e razionale gli avrebbe sicuramente fatto bene, soprattutto se non era influenzato da desiderio di sangue e vendetta verso qualsiasi cosa che non fosse umana o non lo fosse più. Si sentì chiamare poco dopo, in seguito al consueto trillare del campanello.

CITAZIONE
"Ehi! Terzo figlio! è arrivato il tuo ospite!"

Sospirò alzandosi e rimettendo a posto il cuscino. "Comincia la sceneggiata... per favore tenete la bocca chiusa e comportatevi... beh diversamente dal solito!" Aveva abbracciato stretto suo fratello e il vampiro, prima di correre di sotto anche se non esattamente pronto a conoscere il suo nuovo compagno di stanza. Si era scapicollato giù per le scale evitando per un pelo di scivolare sull'ultimo gradino e si era rimesso in piedi con una piroetta, sorridendo gioviale. A passo sicuro si era diretto in salotto. "Hey! Benvenuto! Io sono..." la voce gli era morta in gola non appena si era reso conto di chi era seduto sul divano. "Che cazzo ci fai tu qui?" era esploso fissandolo con tanto d'occhi. Oh no! La cosa non andava bene per niente! "Complimenti per il frasario! Ti sembra il modo di rivolgerti al nostro ospite? Piacere, io sono Sam. Il padre di Robin" suo padre era appena riemerso dal suo studio e nell'ordine l'aveva già sgridato, sospirato e infine si era presentato. L'uomo dei record! Il ragazzo aveva abbassato gli occhi di riflesso, cercando di nascondere il suo nervosismo... ok, magari se si sbrigava a parlare con Alec riusciva ad evitare ulteriori complicazioni! Sì, poi avrebbe parlato coi genitori e il loro teatrino sarebbe proseguito senza intoppi fino al plenilunio anche se aveva già pensato di farsi rinchiudere da Bobby e Jhon nella Panic Room per evitare di combinare altri macelli. Dopo aver preso un profondo respiro, aveva rialzato gli occhi sul biondino sorridendogli cordiale. "Ciao, Alec! Tutto bene?" per tutta risposta ottenne un'occhiata perplessa da Samael. Vero... a parte lui nessuno lì sapeva chi fosse. "Ah, ci siamo conosciuti al museo" spiegò, ma prima che suo padre potesse dire qualsiasi cosa una voce li fece tutti voltare verso le scale. "Cos'è quest'odore? Sento puzza di cane!" Raymond li stava fissando tutti piuttosto confuso, annusando imperterrito l'aria... almeno fino a che i suoi occhi non si ridussero a fessure posandosi su Alec. Merda! "È troppo chiedere cosa ci faccia un sacco di pulci qui?" domandò trattenendosi, Robin lo vedeva bene, dallo snudare le zanne.


Caro destino,

VAFFANCULO!



Robin Winchester
 
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view post Posted on 23/11/2011, 11:36
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Era appena arrivato a casa quando si era visto sequestrato da suo fratello minore. Sua madre aveva urlato qualcosa di protesta ma nulla di più rassegnandosi e scuotendo la testa. Era stato a sentire la sua storia, inarcando un sopraciglio. Aveva salvato per sue volte lo stesso licantropo e per lo più sembrava essersi preso una cotta per lui. Sospirò quando gli chiese la sua opinione.
"Visto che veniamo dalla stessa famiglia di cacciatori dovrei dirti che hai fatto una cazzata ma..."
Lanciò un occhiata al vampiro che amava, sorridendo appena.
"Secondo me hai fatto la scelta giusta. Quel licantropo però non lascerà perdere, ha sentito il tuo odore ed anche se non vuoi devi comunque prepararti a trovartelo davanti prima o poi Robin e non parlo in forma umana. Per il branco se uccidi un membro sei un assasino anche se... non credo che incolpi te in versione maschile, la tua trasformazione dovrebbe capirla più o meno."
Commentò lasciandosi abbracciare dopo il richiamo di loro madre. Terzo figlio... Dean non sarebbe mai cambiato in fin dei conti.
Alec era sul divano, si osservava attornò con un bicchiere di thè in mano, quella casa era piena di odori e non umani. Demoni, vampiri, angeli... era un miscuglio di cose. probabilmente era finito in un casino di casa.
Sentì i passi del ragazzo e si voltò... lasciò quasi cadere il bicchiere quando vide chi lo avrebbe ospitato. Gli occhi erano spalancati, non si stupì affatto di come lo avesse salutato.
"Io sono Alec Forsyth..."
Mormorò osservandolo prima che l'altra voce lo facesse voltare. Ah... ora capiva il perchè il biondo era il passivo nella coppia! Quello era un armadio ed era un... demone?!? L'odore era proprio quello mentre lo studiava leggermente spaventato.
"Molto piacere, signor Winchester. Io sono Alec."
Si presentò a sua volta tornando a voltarsi verso Robin. Merda! Non poteva restare lì, insomma! Ma con tutti quelli che potevano ospitarlo proprio il cacciatore che aveva incontrato doveva essere? Non ci poteva credere!
Sorrise tirato a sua volta quando l'altro sembrò calmarsi.
"Sto bene, grazie. tu?"
Chiese a sua volta prima che sia l'odore che la voce lo fece sobbalzare.
"vampiro."
Sibilò voltandosi verso le scale, osservando l'uomo che l'aveva appellato in quella maniera poco carina. Dietro di lui c'era un ragazzo biondo che fissava sorpreso il vampiro di fronte a lui. Tenne gli occhi puntati contro di lui senza farsi spaventare dalla sua presenza... quei cosi li odiava! Ma era anche vero che quel vampiro era tanto antico quanto lui era giovane e la sua stessa natura gli diceva di portargli rispetto.
Abbassò la testa per questo, sciogliendo lo sguardo da quello della sanguisuga che lo aveva puntato.
"Mi dispiace signore, sono qua per uno scambio di studenti."
Si ritrovò a sputare dalle labbra con tono che di rispettoso aveva solo una punta e niente di più, se avesse seguito l'istinto avrebbe ringhiato contro quell'idiota ma non poteva. Il suo ruolo di sottomesso glielo impediva, era la sua natura... che merda.
"Raymond."
La voce che aveva pronunciato quella frase era carica di rimprovero mentre il biondino che prima aveva solo intravisto superava il proprio compagno, perchè aveva la pelle pregna dell'odore del vampiro quindi non poteva essere altrimenti, e scendeva velocemente le scale.
Alien fissò il ragazzo biondo e poi il fratello, mimandogli un silenzioso è lui?, prima di sorridere gentile. Molto probabilmente si trovava davvero di fronte al lupo mannaro di cui aveva sentito parlare.
"Ciao, io sono Alien, il fratello maggiore di Robin. Ho sentito parecchio parlare di te."
Esordì vedendo il lupacchiotto alzare solo in quel momento gli occhi, spostandoli di nuovo verso Robin e poi verso il fratello di quest'ultimo.
"Molto piacere... io sono Alec."
Boffonchiò lanciando uno sguardo verso i propri bagagli, forse poteva ancora caricarseli in spalla e scappare il più lontano possibile. In quel momento tornò la persona che gli aveva aperto la porta seguito da un tizio dagli occhi più blu che avesse mai visto... un angelo! Ma dove cazzo era capitato?
"Bhe... che succede? Vi lascio dieci minuti e quando torno c'è un aria da funerale?"
Dean voltò il viso verso il marito, un sopraciglio inarcato ed il fare perplesso.
"Il ragazzo è un licantropo, Dean. E Raymond non è contento della cosa."
La voce dell'uomo moro era tranquilla, come se la cosa fosse di secondaria importanza mentre il cacciatore spalancava gli occhi in un moto si stupore alzando poi le spalle.
"Ok... fra dieci minuti è pronto, Robin... mostra al tuo ospite dove posare la sua roba, non uccideremo certo un lupo solo perchè è in questa casa e non voglio casini, va bene? Dopo ne parleremo."
Affermò avvicinandosi al marito e prendendolo per mano, trascinandolo direttamente in cucina.. si aspettava di peggio. per questo stava osservando la scena indeciso se mettersi a ridere oppure scappare lontano da lì il più velocemente possibile. Studiò ancora l'angelo, poi il vampiro ed infine riportò lo sguardo su Robin.
"Io..."
iniziò confuso.
"Penso sia il caso che me torni a casa."
Concluse annuendo appena... decisamente non era la settimana che si era spettato... non lo era proprio!
 
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»Donnie
view post Posted on 23/11/2011, 18:46




Parlare con Alien era stato rigenerante. Era l'unico che potesse capirlo davvero visti i suoi trascorsi con Raymond, anche se a conti fatti lui non aveva una vera e propria cotta per Alec... Certo non gli sarebbe dispiaciuto conoscerlo meglio e magari farselo, ma era meglio che si facesse passare la voglia in fretta. Jack aveva ragione: avrebbero fatto meglio a stare l'uno alla larga dell'altro. Robin aveva ucciso la cucciola del branco e l'altro gli aveva giustamente giurato vendetta ed era inoltre aiutato dal fatto che conosceva il suo odore... cosa in cui era stato facilitato dal cacciatore stesso. Forse aveva ragione sua madre... Samael aveva delle tendenze masochiste che gli aveva tramandato come caratteri ereditari!

CITAZIONE
"Visto che veniamo dalla stessa famiglia di cacciatori dovrei dirti che hai fatto una cazzata ma... Secondo me hai fatto la scelta giusta. Quel licantropo però non lascerà perdere, ha sentito il tuo odore ed anche se non vuoi devi comunque prepararti a trovartelo davanti prima o poi Robin e non parlo in forma umana. Per il branco se uccidi un membro sei un assasino anche se... non credo che incolpi te in versione maschile, la tua trasformazione dovrebbe capirla più o meno."

Annuì appena, lo sguardo assente. Aveva immaginato che Alec non si sarebbe arreso, anche se lo sperava ardentemente... aveva il terrore di non riuscire a salvarlo una terza volta... "Non sa nulla della mia trasformazione e preferirei continuasse ad ignorarlo... tanto non ci vedremo mai più quindi non c'è motivo che lo sappia, giusto?" domandò incerto sentendosi poi chiamare da sua madre. Sorrise appena a quell'appellativo poi si alzò, abbracciò il fratello e scese di sotto dove si convinse che qualcuno l'aveva preso di mira. Seduto sul divano c'era Alec e non glie era nemmeno dato dimostrare la sua sorpresa visto che si ritrovò ripreso in meno di un secondo da suo padre che si presentò gioviale. Peccato che, nonostante la sua cordialità, il loro ospite gli rivolse uno sguardo spaventato che confuse Sam. Cazzo! Si era dimenticato che il lupo poteva sentire l'odore del demone... e beh lui lo era totalmente! "Non c'è bisogno di tanta formalità, puoi chiamarmi semplicemente per nome, dopotutto per sette giorni vivrai qui con noi, no?" No, suo padre non aveva proprio capito... del resto come poteva? Per lui ormai tutto era così normale da non stupirsi nemmeno più se sul divano del suo salotto si trovava un licantropo. Robin prese un lungo respiro, affrettandosi a cambiare discorso... la nuova conversazione venne però interrotta dall'arrivo di Raymond. Ecco: di male in peggio!

CITAZIONE
"Cos'è quest'odore? Sento puzza di cane!"
"vampiro."
"È troppo chiedere cosa ci faccia un sacco di pulci qui?"
"Mi dispiace signore, sono qua per uno scambio di studenti."
"Raymond."

Tutti, ad eccezione del nuovo arrivato, si voltarono verso Raymond fissandolo senza sapere che pesci prendere. Il vampiro era forse l'essere più educato e rispettoso mai creato, ma adesso si rivolgeva ad Alec con sgarbo e velenosa superiorità a cui quest'ultimo rispondeva con fredda formalità. Stava per sentirsi male. Dopo il primo momento di smarrimento, però suo padre stava già trattenendosi dal ridere... certe volte gli ricordava suo zio Invidia... forse avevano passato troppo tempo insieme. Raymond continuava a fissare il ragazzo sul divano, ma ora c'era un divertito sprezzo nei suoi occhi. "I cani non vanno a scuola, specialmente quelli selvaggi e per il bene di tutti è meglio che vengano soppressi" Il suo sguardo non si era spostato di un solo millimetro da Alec, ma Robin era sicuro che quel messaggio fosse rivolto soprattutto a lui... dopotutto il vampiro era al corrente del suo colpo di testa al museo. "Ray, preferirei ti contenessi davanti al ragazzo. Capisco che tu non abbia in particolare considerazione canidi e affini, ma il piccolo è un nostro ospite e come tale va trattato altrimenti spedirò te fuori da questa casa, inoltre non penso che Alien sia felice di come ti stai comportando" a volte suo padre era mitico! Si era rivolto al compagno di suo fratello con un tono caldo ed amichevole, ma le parole che aveva usato facevano ben intendere che non scherzava affatto. Tra l'altro tutti erano a conoscenza di quanto Sam gli fosse affezionato perciò era facilmente intuibile quanta fatica gli fosse costata rimetterlo al suo posto. Raymond ringhiò appena, avvicinando poi ad Alien per posargli un bacio sulla guancia in segno di scuse. "Vado a vedere se tua madre ha bisogno in cucina" asserì allontanandosi, mentre il biondo si avvicinava al licantropo presentandosi dopo essersi scambiato un cenno d'intesa col fratellino. Robin annuì: sì, era lui. Li osservò presentarsi a vicenda con calma mentre Sam finalmente si riprendeva dall'attacco di risa che aveva soffocato prima che potesse squarciargli il ventre.

CITAZIONE
"Bhe... che succede? Vi lascio dieci minuti e quando torno c'è un aria da funerale?"

Sua madre era tornata in salotto assieme a Cas, un nuovo odore che Alec percepì subito. Prima che potesse però dare delle spiegazioni, l'angelo l' aveva già fatto al posto suo.

CITAZIONE
"Il ragazzo è un licantropo, Dean. E Raymond non è contento della cosa."
"Ok... fra dieci minuti è pronto, Robin... mostra al tuo ospite dove posare la sua roba, non uccideremo certo un lupo solo perchè è in questa casa e non voglio casini, va bene? Dopo ne parleremo."

Mentre i suoi genitori sparivano nuovamente, un nuovo ragazzo sfrecciò dal corridoio al salotto piombando in braccio a "Castiel!" ficcandogli la lingua in bocca. Robin sospirò battendo timidamente un dito sulla spalla dello zio che si staccò fulminandolo. "Robin, sono impegnato non vedi?" Il piccolo ghignò. "Io lo vedo benissimo e anche lui" disse indicando il giovane sul divano che sembrava voler scomparire in esso. "Lui è Alec, un mio... amico. I dettagli te li daranno mamma e papà. Alec, questo è mio zio Adam" concluse godendosi l'imbarazzo comparire sulle gote di quest'ultimo che, rapidamente, scese da Castiel scompigliandosi i capelli. "Ah beh... piacere... io ehm... vado ad aiutare quel nevrotico di mio fratello... amore tu vieni con me." disse prendendo la mano dell'angelo, trascinandoselo in cucina. Robin sospirò ancora massaggiandosi le tempie... "Scusa... immagino di doverti qualche spiegazione" disse caricandosi in braccio i bagagli del loro ospite.

CITAZIONE
"Io... Penso sia il caso che me torni a casa."

Lo guardò un momento, inarcando un sopracciglio. "Se ci tieni a ripetere l'anno, fa pure... peccato che io non muoia dal desiderio di fare il ripetente. Dai seguimi, ti mostro dove dormirai... dovremo condividere la camera, spero che non sia un problema" disse avviandosi su per le scale, controllando che Alec lo seguisse.
 
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view post Posted on 23/11/2011, 22:13
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Non sapeva davvero cosa avesse fatto di male... non era tanto per Robin che non voleva stare lì, aveva gia capito che non era un cattivo ragazzo, era per quello! Quello che ora lo stava insultando facendogli rialzare il viso e nello stesso tempo ghiacciare lo sguardo del proprio compagno.
Come cazzo si permetteva?
Lui non lo stava insultando, lui stava rispettando la sua autorità e quello lo insultava in quel modo? Spocchioso, viscido bastardo!
"Io invece a scuola ci vado... signore, e non sono un cane, sono un lupo!"
Avrebbe volentieri aggiunto uno stronzo ma si trattenne vedendo il fratello di Robin sottrarsi alle sue labbra con sdegno poco celato.
"Forse dovresti andare a farti un giretto, se continui così puoi anche tornare a casa da solo."
Allora il demone aveva avuto ragione, suo figlio non sopportava quell'atteggiamento dal proprio compagno, lo percepiva dal suo odore. Era infastidito e deluso, altri odori particolarmente fastidiosi ed acidi, si domandò come il vampiro non lo avesse potuto percepire.. bene! Ben gli stava! Si meritava quello!
Si presentò ad Alien, sorridendo appena, sembrava un ragazzo tranquillo quando non tirava fuori gli artigli, gli veniva da paragonarlo ad un gatto in effetti.
La sua attenzione fu attirata dal nuovo ragazzo, Adam, che aveva infilato la lingua in bocca a Castiel. L'angelo lo aveva immediatamente stretto a se sorridendo.
"Ciao amore."
Quell'angelo sapeva di pulito, se ne andarano quasi subito però. Riportò lo sguardo su Robin sospirando... aveva gia perso un anno, non poteva permettersi di perdere un altro anno.
Si morse un labbro seguendolo sconfitto fino a quando arrivarono nella sua stanza. Lo osservò ancora, era a disagio lì dentro.
"Tuo padre è un demone... tua madre, se posso chiamarlo in quel modo, deve essere un cacciatore, ci sono angeli, vampiri e non sono certo di non avere percepito l'odore di qualcos'altro... posso dire che si. Dovresti spiegarmi qualche cosa, visto che devo passare una settimana qui con te."
Non sembrava infastidito od insolente, era solo confuso. lanciò un occhiata al letto, inarcando un sopraciglio... avrebbero dovuto dormire insieme? Ma nemmeno per sogno!
"io dormo per terra."
Mormorò rivoltandosi vero di lui.
"Non è che posso restare in camera? Non credo di riuscire a stare troppo a lungo con il compagno di tuo fratello, scusami."
Si imbarazzava in una situazione simile ma era impossibile per lui resistere ancora se veniva insultato in quel modo ma erano pur sempre un vampiro ed un licantropo! Non potevano andare d'accordo!
Da sotto si sentì il trillare del campanello, Alien aprì la porta sorridendo. Crowley aveva una faccia scocciata mentre cercava di staccarsi di dosso un Gabriel che sembrava una zecca.
"Gabriel! Porca puttana! Smollami!"
L'arcangelo ridacchiò scuotendo la testa.
"Ma Crowleyno... ti sto solo dimostrando di volerti bene!"
Trillò con una vocetta imbronciata, sapeva bene quanto al re dei crocevia stessero sulle palle quel genere di effusioni e lui non la smetteva un secondo, salutando il piccolino con un cenno delle testa mentre entravano in casa.
 
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»Donnie
view post Posted on 23/11/2011, 23:30




Alec era in casa sua da meno di dieci minuti e già stava avendo dei problemi con Raymond... fantastico! Un vampiro e un licantropo: un mix esplosivo! Forse non troppo visto che quest'ultimo si stava dimostrando fin troppo cortese e poco incline a raccogliere le provocazioni. Ripensandoci un attimo in effetti nemmeno quel giorno al museo era stato lui a rispondere alle sue frecciate, bensì il suo amico. Probabilmente era un tipo poco incline alla violenza gratuita, nonostante fosse un lycan... beh forse non aveva fatto così male a salvargli la vita!

CITAZIONE
"I cani non vanno a scuola, specialmente quelli selvaggi e per il bene di tutti è meglio che vengano soppressi"
"Io invece a scuola ci vado... signore, e non sono un cane, sono un lupo!"

Raymond mosse la mano indicando che era una leggerezza trascurabile, ma prima che potesse insultare ancora il ragazzo Sam lo ammonì, riducendolo al silenzio. Come se non fosse sufficiente, però, anche Alien ci tenne a dare il suo contributo all'operazione "riportiamo in sè il povero vampiro!"

CITAZIONE
"Forse dovresti andare a farti un giretto, se continui così puoi anche tornare a casa da solo."
"Vado a vedere se tua madre ha bisogno in cucina"

Ancora una volta, Raymond capì l'antifona e non disse altro, allontanandosi. Non erano state solo le parole a convincerlo, ma soprattutto lo sdegno emanato da Alien... la persona che era tutto il suo mondo. Ferirlo era insopportabile per lui, avrebbe preferito mangiare un kg d'aglio piuttosto che deluderlo ed era quello che aveva appena fatto. A testa bassa si ritirò in cucina, incapace di dire altro... era fin troppo depresso. Dopo si sarebbe scusato e avrebbe parlato con lui, ma adesso era meglio che battesse in ritirata. Poco dopo se ne andarono anche i suoi genitori e Adam e Castiel... ovviamente dopo che suo zio ebbe fatto la sua consueta figura di merda! Mai una volta che imparasse a guardarsi intorno prima di infilare la lingua in bocca al suo amato angelo... a quel che ne sapeva Robin un certo tipo di comportamento era già stato punito in passato da Michael, ma fortunatamente l'arcangelo aveva cose più importanti che occuparsi di loro 24h su 24! Ora era finalmente solo da Alec, ma non si sarebbe lasciato andare a lunghi discorsi esplicativi con tutte quelle orecchie in giro, forse era meglio andarsene in camera. Aspettò che lo seguisse prima di salire le scale, girare a destra al piccolo corridoio sulla cima e poi infilarsi nella prima porta a sinistra. "Ti abbiamo liberato un'anta dell'armadio munita di cassettiera, spero ti basti" disse aprendogliela dopo aver appoggiato la sacca sul letto... ad una piazza e mezza. Purtroppo quella che un tempo era stata la camera di suo fratello non era al momento agibile e i due letti singoli ad una piazza nella stanza di Adam erano stati sostituiti da uno matrimoniale per permettergli maggiore intimità con Castiel quando restava per la notte. Visto che ormai Astaroth e Crowley abitavano insieme da un bel pezzo, quell'unica camera era diventata unicamente sua.

CITAZIONE
"io dormo per terra."

Si voltò verso di lui fulminandolo con lo sguardo. "Scordatelo. Se non vuoi dividere il letto, va bene ma non sarai certo tu quello che inaugurerà il sacco a pelo! Me lo sono scelto personalmente e nessuno ha il permesso di provarlo prima di me, quindi ti cucchi questo" disse sorridendo battendo una mano sulle coperte pulite, comprate proprio per l'occasione. Era andato a far spese con suo padre a tale proposito ed entrambi erano stati dell'idea che il loro ospite avrebbe preferito mantenersi una certa individualità almeno durante la notte così avevano preso lenzuola nuove e un sacco a pelo caldo e abbastanza comodo che Robin desiderava provare dallo stesso momento in cui la cassiera gliene aveva attribuito il possesso consegnandogli lo scontrino. Non era sicuro, tuttavia, di essere stato ascoltato con la dovuta attenzione... Alec sembrava così pensieroso... stava per chiedergli cos'avesse quando l'altro sembrò leggergli la mente anticipando le sue domande.

CITAZIONE
"Non è che posso restare in camera? Non credo di riuscire a stare troppo a lungo con il compagno di tuo fratello, scusami."

Lo guardò dispiaciuto scuotendo la testa. "Scusa, ma credo proprio di no... I miei ci tengono abbastanza e poi ci sarà tutta la famiglia... il che non è certo un bene... non per gli estranei non abituati a noi..." sospirò sedendosi sul letto, facendogli segno di fare altrettanto. Ora gli doveva davvero qualche spiegazione. "Allora, vediamo di essere chiari... da dove comincio? Vediamo... sì, mio padre è un demone, Samael per la precisione... ovvero il figlio di Lucifer e Lilith, ma è ok... ha abbandonato quel mondo tanti anni fa preferendo costruirsi una famiglia con Dean, il cacciatore che desiderava ucciderlo... almeno all'inizio" non aveva mai raccontato a nessuno la storia della sua famiglia, perciò non era molto sicuro di come Alec avrebbe potuto prenderla o se l'avrebbe capito visto che già era assurda di per sè e lui non aveva idea di come renderla più chiara. "Alla fine si sono innamorati, ma a causa di un marchio applicato da mia madre a papà, il passivo della coppia è rimasto incinto... non sto a spiegarti molto altro perchè è complicato e di secondaria importanza. Fatto sta che nove mesi dopo sono nati mio fratello e mia sorella, che oggi non è qui, e dopo sedici anni sono spuntato io" si zittì un momento, valutando l'ipotesi di raccontargli anche della sua maledizione, ma alla fine preferì evitare... molto probabilmente essere così sincero avrebbe solo aggravato la situazione. "Noi tre siamo appunto dei mezzosangue e grazie al parto anche Dean è riuscito ad assicurarsi l'immortalità... proprio come me e i miei fratelli... a meno che non veniamo uccisi ovviamente" una risata amara gli sfuggì dalle labbra, unico espediente a sua disposizione per alleggerire l'atmosfera che andava creandosi. "Quelli che hai visto prima sono solo alcuni dei componenti della famiglia e, come ti sei già accorto, ce n'è un po' per tutti i gusti. Alien sta con un vampiro... anche se in realtà è una creatura di un libro che ha preso vita per soddisfare i desideri del suo master... che è poi diventato il suo compagno. Il padre di Raymond, Marshall, è uno stregone che ora svolge la professione di avvocato assieme al mio e sta insieme a mio zio Gabriel... sì, l'arcangelo... ma non fargli domande sulla sua natura, le risposte potrebbero shokkarti" consigliò tornando poi a completare l'albero genealogico. "Loro non li hai ancora conosciuti, ma saranno qui a momenti. Hai però visto il fratello di Gab, Castiel che sta con Adam, fratellastro di mia madre. Poi... chi manca...? Ah sì! Fra poco conoscerai anche Chuck e Balthazar, rispettivamente un profeta del Signore ed un altro angelo, Invidia e Kevin, sì il vizio capitale e il suo uomo che pur di stargli accanto si è dato alle arti magiche... probabilmente porteranno anche Derek, loro figlio adottivo. Diciamo che lui è uno a posto" disse ridendo, cercando di spiegargli per bene grado di parentela, relazioni e di inquadrare la rispettiva natura di ognuno di loro. "All'appello mancano anche zio Astaroth, fratello di mio padre, e Crowley, il demone re dei crocevia... ecco a loro devi stare attento più che altro perchè fra il re degli incroci e Samael non corre affatto buon sangue! Ovviamente farai anche la conoscenza di mio nonno Jhon Winchester e del suo amico Bobby Singer. Penso di averti detto tutto... non ti ho parlato di mia sorella solo perchè oggi non ci sarà e non mi pare il caso di caricarti di troppe informazioni tutte in una volta. Se c'è altro che vuoi sapere chiedi pure, comunque" disse gioviale sentendo il campanello suonare e altre voci mescolarsi da basso. "Penso sia meglio scendere, stai tranquillo... Raymond non è cattivo... è strano si comporti così, penso che sia la tua natura ad irritarlo, ma con Alien si manterrà calmo, detesta fare qualcosa che sia causa di imbarazzo o delusione per lui. Vieni, i bagagli li sistemiamo dopo, mia madre odia i ritardatari a pranzo" concluse cercando di convincersi che le cose sarebbero andate bene proprio come si augurava. Quando arrivò a metà delle scale però si fermò... e te pareva se qualcuno non riusciva a resistere dal non comportarsi come un idiota! Gabriel era attaccato stile cozza allo scoglio a Crowley che cercava di liberarsene mentre Ast, infilato in un paio di jeans attillati da far schifo con indosso quello che ad occhio e croce era un top di strass argentati che gli lasciava scoperto tutto il ventre, se la rideva di gusto lanciando battutine al suo compagno. "Ma come, Crowleyno! Credevo ti piacessero le dimostrazioni d'affetto!" Adesso come minimo si ribaltava a terra dal ridere. Con loro c'era anche Jhon Marshall... una mano a massaggiarsi la parte di pelle sopra il naso, in mezzo agli occhi. "Gabriel... ti prego... avevamo promesso a Robin un po' di decenza... che non credo più necessaria visto che lui e il suo amico ci stanno fissando dalle scale" Beccati! Robin aveva sorriso imbarazzato, facendo poi segno ad Alec di scendere a sua volta mentre lo presentava ad ognuno di loro. "Tu! Il ragazzo è un licantropo e ormai sa tutto, trasformati in un gatto!" E figuriamoci se suo padre non se ne saltava fuori con qualcosa del genere! "PAPà!" "SAM!" Il demone fissò il figlio e il fratello con severa calma, squadrandoli per bene. "Hey! I patti sono chiari: lui in casa mia ci entra sotto forma di felino, a meno che non sia necessario mantenere le apparenze. Beh, questa non è più un'emergenza quindi trasformati!" Lapidario, logico, ma totalmente inappropriato... avevano problemi più grossi al momento! Prima che Robin potesse ribattere, però l'aveva già fatto Astaroth. "Sam, lui gli accordi li ha sempre rispettati, ma oggi mi avevi promesso che poteva restare umano e perciò se vuoi che io resti qua lui rimane esattamente com'è, sono stato chiaro?" gli occhi chiari dello zio brillavano di determinazione e alla fine anche suo padre fu costretto a cedere con un'imprecazione rassegnatata sputata in mezzo ai denti.
 
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view post Posted on 24/11/2011, 00:42
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Ok... quella era veramente un casino di famiglia! Non aveva mai sentito di un nucleo famigliare tanto vasto e variegato ma non aveva detto nulla, si era limitato ad ascoltare quello che gli stava dicendo tenendo gli occhi piantati sul pavimento, improvvisamente si sentiva in trappola!
Non voleva restare lì.
"Va bene..."
Mormorò alzandosi per andare giu, lanciandogli uno sguardo.
"comunque dormiamo insieme, non ti lascio dormire nel sacco a pelo."
Confermò seguendolo ed osservando la scena al piano di sotto. il tipo più basso, quello che si era appena staccato dal demone dai capelli neri ed aveva alzato il viso nella loro direzione aveva gli occhi antichi, l'odore dell'acqua addosso, un profumo che stranamente lo metteva a suo agio, lo calmava. Anche l'altro, quel Castiel aveva un odore simile ma non così pronunciato ed assuefacente, da quel tipo probabilmente si sarebbe fatto fare di tutto, qualunque cosa volesse. Il suo compagno aveva gli occhi azzurri, la pelle sapeva di magia mischiata a quella fenomenale dell'arcangelo, gli altri due... Bhe, gli altri due sapevano di demoni. Non gli piaceva particolarmente l'odore dei demoni ma istantaneamente di sentì in dovere di guardarsi da quello dai capelli scuri, sembrava viscido e scaltro, molto più del biondino travestito. C'era un altro punto che doveva chiarire però... perchè la sua mano si era chiusa sulla maglia di Robin come a non volere che si allontanasse?
Non si sentiva al sicuro lì dentro ed il piccolo cacciatore era molto probabilmente il suo punto fermo in quel casino. Scese le scale sorridendo intimidito mentre l'arcangelo lo puntava con i suoi occhi cangianti ed il demone a cui era stato attaccato fino a quel momento con i suoi pozzi ghiacciati e distaccati.
"Carino... ci mancava un lupacchiotto qui dentro!"
Strano come saluto ma la voce non aveva niente di strano, sembrava una vera affermazione mentre stringeva la mano che l'altro gli aveva allungato, stringendola appena... si ritrovò inconsciamente ad allungare appena il viso nella sua direzione, inspirando il suo odore... sapeva d'acqua di mare in quel momento, il suo odore cambiava nel momento in cui cambiavano i suoi occhi, ora aveva un retrogusto salmastro ora invece era pura come quella di sorgente, era strepitoso.
l'incanto venne interrotto dallo sbuffare del demone.
"Certo, come no! Ci mancava il lupo! Però ammetto che questo esemplare è interessante..."
Crowley aveva ignorato le battutine del proprio compagno ed ora fiddava il lupetto biondo, possedeva un anima pura quasi quanto quella di Alien anche se macchiata dalla presenza del predatore che era diventato, poco male, sarebbe stato un ottimo Hellhound con un pò di trasformazioni!
Poteva realmente valutare l'idea di trasformarlo ma fu comunque distratto dalla voce dell'isterico! Samael strepitava sempre come una gallina o sbagliava? Lo fissò gelido.
"Amore io ti aspetto in macchina."
Avvertì il proprio ragazzo, uscendo. Non ci voleva nemmeno venire lì, era stato costretto! Ma guarda te se doveva anche ritrasformarsi in gatto, col cavolo!
Si accese una sigaretta ignorando quello che succedeva in casa.
Alec invece tornò vicino a Robin, riapropiandosi della sua maglia del ragazzo, si sentiva più tranquillo in quella maniera.
"Ti prego... posso tornare in camera?"
Lo supplicò a bassa voce osservando tutte quelle persone. Non ce la poteva proprio fare, sarebbe impazzito! Troppi odori, troppi personaggi strani.
In quel momento rispuntò Dean, osservando i nuovi arrivati con sguardo critico.
"kevin e l'idiota e Chuck ed il pervertito non sono ancora arrivati?"
Domandò sbuffando subito dopo avvicinandosi al marito e posandogli un bacio sulle labbra, sorridendogli dolce. Il licantropo potè osservare come tutti i suoi lineamenti si rilassassero quando era vicino al demone... sembravano davvero innamorati.

Edited by Frank The Bunny - 24/11/2011, 19:10
 
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»Donnie
view post Posted on 24/11/2011, 01:51




Aveva cercato di spiegare più o meno chiaramente ad Alec ogni cosa, ma era comunque convinto che dovesse scendere per rendersi veramente conto di ciò di cui aveva parlato.

CITAZIONE
"Va bene... comunque dormiamo insieme, non ti lascio dormire nel sacco a pelo."

"Guastafeste! E io che speravo veramente di poter finalmente giocare al prode esploratore!" commentò ridendo mentre apriva la porta e si incamminava giù per le scale, assistendo ad una delle tante assurde scenette familiari che aveva sperato di evitare in quella settimana. Improvvisamente, sentì la propria maglietta venire stretta quasi morbosamente. Voltò appena il capo, stupendosi nel vedere Alec accodato dietro di lui. Subito dopo però sorrise intenerito: sembrava un bambino spaventato, uno di quelli che si attaccano alla sottana della madre e portano l'altra mano a pugno davanti al viso per nascondersi. "Devo ripetermi: sei adorabile!" confessò con un nuovo sorriso mentre si avvicinava ai quattro presentando ad ognuno di loro il cucciolo alle sue spalle. Non era sicuro che fosse una buona idea, ma contava su alcuni familiari più che su altri e poi non poteva fare altrimenti. Gabriel sembrava abbastanza tranquillo, spensierato come al solito, ma Crowley... beh... era pur sempre il re dei crocevia! Se c'era qualcuno capace di individuare una miniera di vantaggi in un cantiere di svantaggi, quello era lui!

CITAZIONE
"Carino... ci mancava un lupacchiotto qui dentro!"
"Certo, come no! Ci mancava il lupo! Però ammetto che questo esemplare è interessante..."

Appunto! Fortunatamente suo zio ormai aveva capito come prenderlo... anche se non era sicuro che tirargli l'orecchio a quella maniera fosse una buona idea. "Non ci pensare nemmeno... qualunque sia ciò a cui stai già pensando!" Mollò la presa poco dopo, fulminandolo però coi suoi occhi chiari ed incredibilmente sinceri per appartenere al secondogenito di Lucifer. "Sono un cafone, scusa! Sono Astaroth, il fratello di Sam! È un piacere conoscerti" affermò raggiante allungandogli la mano. "Lui è Crowley" proseguì gettando una nuova occhiata di fuoco al proprio compagno. "Consiglio spassionato: se ti propone un patto, lascia perdere per quanto vantaggioso o banale ti paia. Fidati" calcò di molto il tono sull'ultima parola, dopotutto lui stesso aveva già avuto a che fare con gli accordi del proprio uomo, ma anche se adesso stavano insieme non ne avrebbe stipulati più nemmeno per tutto l'oro del mondo. Non erano così innocui come potevano sembrare all'inizio delle trattative. Anche Marshall si presentò con garbo e un bel sorriso, salvo rabbuiarsi un secondo dopo. "Scusa se te lo chiedo, ma tu hai già conosciuto mio figlio Raymond... sai, il vampiro?" Robin annuì greve. "Se mai avessi avuto dei dubbi sul cattivo sangue che scorre fra queste due razze, oggi sono stati vanificati per sempre" Marshall sospirò affranto, riportando poi gli occhi in quelli di Alec. "Penso di dovermi scusare... anche a nome suo... forse avrei dovuto farlo meno tradizionalista, ma erano altri tempi anche per me" sospirò imbarazzato spostando poi lo sguardo su Sam... apparso giusto in quel momento, intimando a Crowley di trasformarsi in un gatto. Chiedere un pranzo tranquillo ai Winchester era davvero qualcosa di così assurdo? Sì! Il demone se ne andò un momento prima che Astaroth partisse in sua difesa, ottenendo poi il benestare del fratello. A parte Dean era il solo che riuscisse ad ottenere qualcosa per altri assolutamente impensabile da lui! Scontento e nervoso, Samael se ne tornò in cucina, subito seguito da Marshall mentre Ast usciva cercando di convincere il proprio uomo a rientrare. Robin alzò gli occhi al cielo. Sarebbe stato un pranzo molto lungo! Alec si era di nuovo riattaccato alla sua maglietta e ancora lo implorava affinchè se ne potesse tornare in camera. Si voltò in modo da avere il suo viso di fronte al suo, guardandolo con tenerezza. Gli posò d'impeto le mani sui fianchi attirandoselo più vicino. Doveva calmarsi, ma vista la situazione sembrava impossibile persino a lui. "Hey! Tranquillo! Vedrai che andrà bene! Nessuno desidera ucciderti... Raymond forse, ma Alien e John lo terranno a bada. Tu però devi rilassarti, ok?" domandò mentre una mano era passata ad accarezzargli il volto e il proprio si era fatto più vicino, fino ad annullare ogni tipo di distanza. La bocca di Robin si era poggiata leggera su quella di Alec, dischiudendosi quel poco che le consentiva ad ampliare il bacio senza però renderlo troppo invadente. Anni di soddisfacente attività sessuale gli avevano insegnato quanto quel contatto fosse in grado di calmare le persone in alcune situazioni, soprattutto se era l'unico possibile dal momento che altre soluzioni più efficaci erano inattuabili. Buttarlo sul divano e farselo affinchè trovasse il nirvana, era appunto da escludere in quel momento! Si staccò dalle sue labbra poco dopo, appoggiando poi la fronte alla sua. "Sei più tranquillo?" ora domandò senza però ancora liberare i suoi fianchi dalla presa delle sue mani. Fu il campanello a convincerlo a farlo. Controvoglia, si allontanò da lui andando ad aprire. Nuove voci si riversarono in casa. "Amore, per favore! Ti ho detto che puoi entrare senza problemi, non costringermi ad andarmene..." tanto poi ti terrà il muso vita natural durante e tu lo sai, concluse per Astaroth Robin, anche se solo mentalmente, mentre salutava con un sorriso i suoi vecchi baby-sitters e loro figlio.

CITAZIONE
"kevin e l'idiota e Chuck ed il pervertito non sono ancora arrivati?"

"Hey, Moana sei già in astinenza? Le tua urla di ieri notte si sentivano fino a casa mia!" Figurarsi se 'sti due non iniziavano! "Ciao zii! Ciao Derek!" li salutò Robin gioviale invitandoli ad entrare, mentre tornava accanto ad Alec per presentarlo anche a loro. "Lui è il nostro ospite, Alec" Invidia fissò il ragazzo sbalordito... poi scoppiò a ridere. "Un licantropo e un vampiro alla stessa tavola! Kevin, amore, ti prego! Dimmi che hai portato la macchina fotografica!" Ma cosa sprecava ancora fiato a fare?! Si era veramente convinto che bastasse chiedere la normalità per il tempo di un pasto familiare per averla? Era veramente stupido come suggeriva Erik di tanto in tanto, allora!

Edited by »Donnie - 24/11/2011, 02:09
 
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view post Posted on 24/11/2011, 11:32
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Adorabile? Gli stava dicendo di nuovo che era adorabile? Arrossì senza però staccare la mano dalla sua maglietta, gli serviva per stare tranquillo, ne aveva decisamente bisogno e nemmeno capiva il perchè, forse era semplicemente impazzito, molto probabile del resto!
Scese trovandosi di fronte all'aracangelo, al mago ed ai demoni. Gabriel scoppiò a ridere quando Astaroth prese per l'orecchio Crowley.
"Il nostro Crowley è un mago per certe cose ma sono certo che anche io al suo posto prenderei di mira questo lupacchiotto se fossi un demone procaciatore di anime... io sono Gabriel, piacere di conoscerti Alec."
Lo salutò osservandolo... davvero quell'odore era stupendo! L'arcangelo aveva captato il nervosismo del lupo ed aveva ampliato il proprio potere leggermente per tranquillizzarlo, una piccola accortezza per quel ragazzino che probabilmente non capiva che cosa stesse succedendo.
Alec si riscosse quando Astaroth gli porse la mano prendendola timidamente.
"molto piacere, sono Alec."
Si presentò a sua volta prima che l'altro seguisse il proprio uomo fuori dalla porta. Si presentò al padre del vampiro chiedendosi come avesse fatto a finire con un tipo come l'arcangelo che nonostante tutto sembrava un idiota... purtroppo era quella la verità.
"non si preoccupi, da parte mia devo portargli rispetto e cercherò di non cadere nelle sue provocazioni."
Sorrise in modo che capisse che non lo incolpava di nulla.
Propio come si era aspettato l'ansia tornò ad attanagliarlo proprio quando l'arcangelo seguì il proprio compagno in cucina.
"non dico che ci sia qualcuno che mi voglia uccidere, dico solo che preferisco tornare in camera. Tutti questi odori mi confondono, tutto qua."
Sussurrò trovandosi troppo vicino a lui per i suoi gusti, il rossore si impossesso immediatamente del suo volto, non si apettava di certo quello! Quando lo baciò si congelò completamente fissandolo con gli occhi sgranati quando si staccò.
"Ma che cazzo fai?"
Sbottò schiantandogli la mano sulla guancia! Ma per chi cavolo lo aveva preso? Solo perchè era un lupo non significava che poteva baciarlo quando e come voleva! Era uno stronzo a quanto pareva oppure era solo un coglione, non sapeva più che cosa pensare di lui! Di certo non si aspettava quello! Probabilmente lo aveva fatto solo per tranquillizzarlo ma di certo non era quello il modo, affatto!
Si staccò da lui immediatamente, fissandolo con rabbia incredula, non avrebbe dovuto farlo, merda!
"Fammi un favore, quando ti sembro nervoso stammi lontano se arrivi solo a questa conclusione per tranquillizzarmi, anzi... stammi lontano e basta!"
Ringhiò. Avrebbe dormito sul divano a quel punto, di certo in camera sua non ci stava.
Si diresse a passo di marcia verso le scale solo per venire quasi travolto da un tizio che correva nella direzione opposta.
"Sei un coglione Balthazar! tu e le tue idee del cavolo!"
L'uomo si fermò giusto in tempo per evitare di scontrarsi con il ragazzo, osservandolo perplesso prima che gli occhi avessero un lampo di consapevolezza.
"Scusa Alec... ah questi sono tuoi, ne avrai bisogno! Dean!"
Si era ritrovato in mano gli auricolari del suo cellulare, accessorio indispensabile in quei momenti visto che si sparava la musica nelle orecchie e tutti i problemi scomparivano.
Ma comunque... quello chi era? Non era un angelo... probabilmente era il profeta di cui gli aveva parlato Robin... come cavolo aveva fatto ad entrare?
Dean invece stava fulminando Invidia dopo che il lupo era stato presentato, Kevin sbuffò, aveva appena avuto una discussione con il compagno sul fatto che avrebbe dovuto comportarsi bene quel giorno... si vedeva proprio. Sorrise al lupo mentre il figlio scuoteva la testa, sua madre non sarebbe mai cambiato!
"Ciao, io sono Kevin, non fare caso ad Invidia ha un pessimo senso dell'umorismo. Lui invece è Derek."
"Papà... posso presentarmi da solo... ciao."
Il ragazzo aveva preso l'abitudine di chiamare Kevin papà mentre Invidia lo chiamava semplicemente Invidia... non sarebbe riuscito a chiamarlo in altro modo. Alec sorrise tirato presentandosi, vagliando l'idea di potersi mettere immediatamente gli auricolari ed ascoltare almeno una canzone della playlist, avrebbe potuto tirato un sospiro di sollievo.
Nello stesso momento dean veniva placcato da Chuck.
"Dean! Balthazar voleva stuprarmi in camera tua!"
Il cacciatore spalancò gli occhi... perchè cazzo aveva organizzato quel pranzo?!?
"Sam? Sammy? Ti prego, verresti ad evitarmi un esaurimento nervoso? altrimenti li ammazzo tutti partendo da uno schifoso angelo maniaco di merda!"
Urlò nella direzione della cucina, inarcando un sopraciglio quando vide l'ospite infilarsi delle cuffie nelle orecchie.
"Tranquillo, dopo le toglie, si sta solo calmando. Ha scelto una canzone corta, Si Do Mhaimeo cantato dalle Celtic Woman, lo rilassa, vedrai che quando andremmo a tavola le toglierà. Ci sta pure sentendo."
Dean annuì, alle volte si dimenticava che Chuck sapeva tutto, la sua condizione di profeta era una manna dal cielo. Se quello serviva a calmare il lupo lo facesse pure.
In quel momentò rientrò uno sbuffante Crowley, non sopportava quando il proprio compagno gli teneva il muso ma era chiaro che non volesse essere lì.
Alec sospirò mentre la canzone iniziava prima di percepire qualcuno togliergli un auricolare. sussultò trovandosi vicino Alien che gli sorrideva.
"Posso?"
Annuì appena mentre l'altro ragazzo si infilava l'auricolare nell'orecchio, sorridendo per la canzone.
"è una delle mie preferite, insieme a You rise me up, cantata sempre da loro. Sei piuttosto agitato o è una mia impressione?"
Alec sospirò.
"Mi piacciono entrambe ma questa mi rilassa di più, comunque non sono agitato, sono in... diciamo overdose da odori. Ce ne sono così tanti da darmi fastidio... scusami."
Ali scosse la testa sorridendo.
"Non ti devi scusare anzi.. mi stupisco che tu non sia gia scappato a chiuderti in camera."
"Tuo fratello non vuole."
Scherzò appena vedendolo sorridere divertito mentre la canzone finiva le ultime note, passando poi al lungo assolo di violino dell'altra interpellata.
Dean si avvicinò a loro due cercando di scrollarsi di dosso un fastidiosissimo profeta.
"Possiamo andare a mangiare, mio padre è gia in cucina. Potresti togliere la musica?"
Il lupo arrossì spegnendo il tutto ed infilandoselo in tasca, annuendo... aveva fatto una figura di merda. però il cacciatore gli scompigliò i capelli, quel lupo gli faceva la stessa tenerezza di suo figlio da piccolo! Alec lo fissò stupito mentre Dean gli sorrideva più tranquillo.
"Non sarà così tremendo, stai tranquillo."
Gli promise spingendolo leggermente verso la sala da pranzo, il lupo lo seguì docilmente, tenendosi però alla larga da Robin... non gli era ancora passata per quel bacio, proprio per nulla!

Edited by Frank The Bunny - 24/11/2011, 19:11
 
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»Donnie
view post Posted on 24/11/2011, 20:02




Jordan3
Il fatto che la notizia che il suo ospite fosse un licantropo si stava diffondendo fin troppo in fretta e con essa stava svanendo qualsiasi possibilità di passare un pranzo tranquillo e all'insegna della normalità. Già solo presentargli i parenti si stava rivelando rischioso, non voleva neanche immaginarsi come si sarebbe potuto evolvere il pasto! Come minimo qualcuno avrebbe avuto l'esaurimento nervoso e probabilmente in molti avrebbero passato la notte sul divano... Raymond era stato il primo a correre quel rischio, ora il miglior candidato sembrava essere suo zio Crowley. A differenza dei suoi genitori, Robin si trovava bene con lui... non gli dispiaceva affatto e spesso andava a casa sua e di Astaroth dopo la scuola per fare due chiacchiere o semplicemente per vederli. Non era sicuro che il re dei crocevia provasse la stessa simpatia nei suoi confronti, ma non era certo il tipo di ragazzo che si abbatteva per così poco! Inoltre, era divertente assistere ai battibecchi di quella coppia... l'unica ancora in grado di far storcere un sopracciglio a Samael. Suo padre aveva sempre avuto da ridire con Crowley, già prima che questi diventasse l'uomo di suo fratello, perciò aveva sempre parecchi problemi a sopportare la sua presenza in famiglia, specialmente se non si presentava in forma di gatto... proprio come in quel momento!

CITAZIONE
"Il nostro Crowley è un mago per certe cose ma sono certo che anche io al suo posto prenderei di mira questo lupacchiotto se fossi un demone procaciatore di anime... io sono Gabriel, piacere di conoscerti Alec."

Sospirò nello stesso istante in cui Marshall ridacchiò, vagamente esasperato. "Amore, penso che il ragazzo abbia già abbastanza problemi senza doversi anche preoccupare della dedizione del tuo amico d'infanzia per il suo lavoro" asserì presentandosi subito e scusandosi anche a nome suo e del figlio. Almeno qualcuno capace di capire che le cose non stavano esattamente andando alla grande, c'era!

CITAZIONE
"non si preoccupi, da parte mia devo portargli rispetto e cercherò di non cadere nelle sue provocazioni."

John sorrise ancora, allungando una mano per scompigliargli i capelli. "Sei molto educato, capisco che percepisce almeno vagamente le età di ognuno di noi, ma tanta formalità non è necessaria... anche se forse qualcuno dovrebbe usarne un po' di più... capirai meglio più tardi" asserì dirigendosi poi in cucina che ormai si stava affollando. "Si stava riferendo a mio zio Invidia... poi vedrai..." asserì Robin accorgendosi solo in quel momento che non c'era alcun verso di calmare il suo ospite. Avrebbe voluto fare di più, trovare il modo di rilassarlo così da renderlo in grado di sopportare un intero pranzo, ma non gli veniva in mente niente di diverso che non fosse attirarlo a sè e poi baciarlo con gentilezza, un contatto appena accennato che si augurava lo rasserenasse.

SCIAFF!

No. Forse no. Si portò d'isinto una mano alla guancia colpita che ormai riluceva manco fosse stata ricoperta di glitter rossi.

CITAZIONE
"Ma che cazzo fai?"

"Ok... È stato stupido" brontolò massaggiandosi la parte lesa, mentre guardava Alec di sbilenco. La testa era ancora piegata di lato, ma non c'era stupore sul suo volto solo dispiacere. Si era augurato di poter aiutarlo a sopportare tutto quello, ma evidentemente aveva scelto il modo peggiore per incentivarlo a resistere.

CITAZIONE
"Fammi un favore, quando ti sembro nervoso stammi lontano se arrivi solo a questa conclusione per tranquillizzarmi, anzi... stammi lontano e basta!"

Avrebbe voluto scusarsi e assicurargli che non era un maniaco depravato con strane intenzioni, ma suonarono alla porta e Alec lo prese come un invito ad andarsene. Sospirò affranto andando ad aprire, anche se non era sicuro che il vero problema fossero i tre sulla porta e le battute fuori luogo del vizio capitale. Chuck era sceso dalle scale con la furia di un invasato, subito seguito da un uomo biondo con indosso un paio di jeans scuri ed una camicia nera leggermente sbottonata...

CITAZIONE
"Sei un coglione Balthazar! tu e le tue idee del cavolo!"

L'angelo alle sue spalle aveva l'aria seccata mentre lo inseguiva cercando di riacchiapparlo. "Hey! Le mie idee sono più che legittime! Settimana scorsa in pratica non ci siamo visti perchè tu eri a quella dannata convention e io ero bloccato con quel simpaticone di Uriel! Dovevi aspettarti che oggi cercassi di ritagliarmi un momento per stare con te... e poi tu sei un profeta del Signore! Avresti dovuto saperlo!" Robin alzò gli occhi al cielo vedendo Chuck superare Alec dopo un breve colloquio e Balthazar fare lo stesso lanciandogli un'occhiata perplessa spostando poi lo sguardo sul terzogenito dei Winchester. "Questo è il lupacchiotto... Amore ma tu sei sicuro di quello che mi hai raccontato al riguardo? No, perchè io avrei i miei dubbi!" Robin lo fissò perplesso mentre accoglieva in casa quelli che ormai erano per tutti gli Sephard. Più tardi avrebbe parlato col profeta, tutto quel mistero non gli piaceva e nemmeno gli andava a genio che Balthazar avesse inseguito il proprio compagno senza nemmeno rivolgere la parola ad Alec. Perlomeno Kevin, Invidia e Derek ebbero almeno la decenza di dire qualcosa... anche se le perle di saggezza del peccato capitale erano quanto meno inopportune! Li fece entrare, mentre il salotto cominciava a riempirsi di nuovo.

CITAZIONE
"Dean! Balthazar voleva stuprarmi in camera tua!"
"Sam? Sammy? Ti prego, verresti ad evitarmi un esaurimento nervoso? altrimenti li ammazzo tutti partendo da uno schifoso angelo maniaco di merda!"

"Si sarebbe trattato di stupro solo per i primi cinque minuti, poi ti saresti dimostrato come al solito assolutamente consenziente!" sentenziò l'angelo sedendosi sul divano, accavallando le gambe mentre sorseggiava un bicchiere di vino precedentemente recuperato dalla cucina. "Balthazar! La frase non prendete nulla dalla tavola vale anche per te!" sentenziò Sam ricomparendo dalla cucina per aiutare sua moglie a liberarsi del profeta con tendenze a praticare il koalismo ovunque capitasse. Quando riuscì nel suo intento cinse i fianchi di Dean con le proprie braccia, facendo aderire la sua schiena al proprio petto. "Amore, di là è pronto e mi sembra ci siamo tutti... a parte mio fratello e quello stronzo del suo uomo che stanno ancora..." in quel momento la porta si aprì rivelando un Crowley piuttosto seccato ed un Ast raggiante. "Allora? Quando si mangia?" chiese quest'ultimo sorridendo. Samael rise posando un casto bacio sulla guancia del proprio compagno. "Come non detto! Inizio a farli sedere, ci vediamo di là" gli voltò il volto per baciarlo sulle labbra e poi se ne tornò in sala da pranzo, subito seguito da buona parte degli invitati... compreso un esagitato Invidia che, colto dall'ispirazione, puntò un dito contro Dean esclamando. "Donna! Torna in cucina!" Robin avrebbe voluto raggiungere Alec e scusarsi, ma era stato placcato da Derek che timidamente l'aveva costretto a sedersi al tavolino del soggiorno chiedendogli se poteva correggergli i compiti di matematica. Era una cosa che aveva iniziato a fare da qualche mese e il giovane mezzosangue non ci vedeva niente di male, ma se fosse stato più accorto si sarebbe reso conto delle occhiate che il piccolo gli riservava e di come si spingesse contro di lui per osservare la risoluzione di un passaggio che a detta sua non aveva capito... un semplice teatrino dal momento che non incontrava reali difficoltà a scuola. Passò col ragazzino una buona decina di minuti, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata furtiva ad Alec... Baciarlo non era stata una buona idea, ma effettivamente non lo conosceva così bene da sapere quale fosse il miglior modo di agire e si era semplicemente affidato all'istinto. Grandissima minchiata! Ora, però, sembrava leggermente più calmo... aveva le cuffie nelle orecchie e stava parlando con Alien. Improvvisamente, provò nei confronti di suo fratello una strana gelosia... lui era riuscito lì dove l'altro aveva fallito... "Robin! Robin! Mi ascolti?" "Eh? Ah sì, sì... vedi è chiarissimo..." Derek aveva nuovamente preteso la sua attenzione con un musetto indispettito che era veramente adorabile... anche se non come lo era il licantropo... In quel mentre, sua madre invitò tutti a recarsi in sala da pranzo. Si alzò entrando per ultimo, con Derek alle costole. L'unico posto libero però era proprio accanto ad Alec, visto che il piccolo Sephard si era affrettato a sedersi nell'angolo, lasciando vacante la sedia fra lui e il licantropo. Robin si sedette rifilando un'occhiata di sbieco al ragazzo accanto a sè... "Scusa" mormorò mentre suo padre cercava di riportare tutti alla calma con scarsi risultati. Sarebbe stato un pranzo micidiale e lunghissimo... se lo sentiva!

Edited by »Donnie - 24/11/2011, 21:25
 
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Ma guarda questo! Certo che non era servito a nulla, lo aveva baciato! Baciato! Non si doveva permettere di fare una cosa simile ma successivamente venne quasi investito da un tipo strano... non avrebbe saputo catalogarlo ma di sicuro non era brutto, particolare si ma non brutto. L'uomo sapeva gia il suo nome e sembrava sapere non solo quello.. un profeta del signore, cavolo! Non ne aveva mai conosciuto uno, l'altro uomo comunque era un angelo.
Il profeta sbuffò appiccicandosi a Dean, lanciando un occhiata adorabile al proprio compagno, un misto di imbarazzo e desiderio che cercava di nascondere nonostante tutto.
"Cerco sempre di dimenticarmi le parti che riguardano te! E poi si, sono sicuro di quello che scritto, non dire altro però."
Affermò osservando il proprio compagno prima di essere staccato da Dean per mano di Sam, riavvicinandosi comunque al proprio angelo, lo amava anche se era un maniaco pervertito, che ci poteva fare? Per questo gli posò un piccolo bacio sulle labbra.
"Promrtto che quando torniamo a casa mi farò perdonare, non ci saranno nemmeno quei cinque minuti in cui fingo di non averne voglia"
Promise baciandolo ancora prima di prendergli una mano per andare a prendere posto al tavolo.
Alec da parte sua aveva parlato con Alien, era un bravo ragazzo, anzi, era un bravissimo ragazzo, si trovava a suo agio con lui.
Quando il padrone di casa si avvicinò a loro per portarli a pranzo sorrise nonostante tutto, forse non sarebbe andata così male come pensava. Dean si voltò fulminando Invidia dopo la sua ultima uscita infelice.
"Chiudi quella cazzo di bocca prima che riempa il tuo piatto con il sale, idiota!"
Quello riuscì anche a strappargli un sorriso divertito, mentre si accomodava a sedere. Robin vebbe a sedersi vicino a lui, il suo sguardò si raffreddò immediatamente.
"Non scusarti dopo avere fatto la cazzata, pensa prima di farla."
Sibilò vedendo l'arcangelo sedersi vicino a lui, accanto al proprio compagno. Dio... quell'odore era celestiale ed era gia tutto un programma visto chi lo possedeva! Gabriel invece aveva optato per un comportamento più tranquillo, in altre circostanze si sarebbe spalmato addosso al proprio compagno, quel giorno invece gli aveva solo posato una mano sulla sua, accarezzandola appena. In quel momento inarcò un sopraciglio... l'arcangelo era geloso? Aveva percepito un vago sentore di quello nel suo odore, un pizzico di acido in mezzo a tanti odori dolcissimi più o meno quando era rientrato il fratello del padre di Robin.
"Dimmi una cosa... il signor Marshall e tuo zio Astaroth stavano insieme prima che cambiassero compagno?"
Domandò sottovoce a Robin, in quel caso avrebbe capito il perchè della gelosia di Gabriel. Non che fosse poi tanto pronunciata ma c'era, così come la sentiva provenire da Crowley. Era una strana situazione, come se quei quattro avessero fatto il gioco delle coppie senza sapere che cosa procuravano effettivamente nei vari componenti.
Dean tornò con la prima portata, posando il tutto sul tavolo, ci aveva impiegato ore a preparare la pasta per tutti ma era certo che non fosse male, Kevin lo seguiva con il resto, posando in tavola le bibite per i ragazzi, soprattutto per suo figlio al quale scompigliò i capelli prima di andarsi a sedere vicino ad Invidia, baciandogli una guancia.
"Passatemi i piatti per favore."
Alec aspettò che gli altri si servissero prima di passare il proprio piatto per avere la pasta.

Edited by Frank The Bunny - 24/11/2011, 21:30
 
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»Donnie
view post Posted on 24/11/2011, 23:03




Jordan3
Capitava spesso che suo padre si riferisse alla loro famiglia col termine "zoo", fino ad allora aveva sempre pensato esagerasse ma ora si trovava totalmente d'accordo con lui. Casa Winchester sembrava esser diventata un ricettario di creature sovrannaturali e di esseri umani innamorati che avrebbero venduto la loro anima se ciò gli avesse permesso di condividere la stessa immortalità dei loro compagni. Gli unici due che non aveva accettato compromessi in merito erano Bobby e Jhon, un tempo cacciatori conosciuti nell'intera America, adesso due vecchietti ultraottantenni piuttosto bisbetici. Insomma, davvero un bel campionario di idiozia! In più, come se le cose non fossero già abbastanza complicate, lo stesso Robin si metteva d'impegno per combinare un casino! Alec adesso non solo non gli parlava, ma gli rivolgeva a stento lo sguardo. Ottimo, davvero! Peccato che non gli fosse dato il tempo per riflettere sulla propria demenza visto che gli ospiti continuavano ad arrivare e... a dar di matto! Sospirò lasciando ognuno di loro alle proprie faccende, mentre lui si occupava dei compiti di Derek.

CITAZIONE
"Cerco sempre di dimenticarmi le parti che riguardano te! E poi si, sono sicuro di quello che scritto, non dire altro però. Promrtto che quando torniamo a casa mi farò perdonare, non ci saranno nemmeno quei cinque minuti in cui fingo di non averne voglia"

Balthazar non sembrava nemmeno aver ascoltato le offese rivoltagli da Chuck, era ormai abituato a scene simili e dopo tanti anni di fidanzamento sapeva bene che al profeta piaceva mentire riguardo a ciò che realmente sentiva quando facevano l'amore. Non rivolse nemmeno molta attenzione neanche a Sam, dopotutto il suo uomo gli si era appena avvicinato baciandolo innocentemente... buffo! Da come godeva quando lo prendeva nessuno avrebbe mai immaginato che potesse ancora imbarazzarsi nel baciarlo in pubblico! Prese il suo viso fra le mani ampliando l'incontro fra le loro bocche, staccandosi un secondo prima che diventasse bollente. "Mmh... famolo strano! Ci sto!" asserì prima seguirlo riluttante in cucina, sedendosi fra lui e Castiel... ovviamente già al fianco di Adam! Nel frattempo, Invidia e Dean continuavano la loro battaglia di frecciatine senza esclusione di colpi e Sam era convinto che avrebbe finalmente avuto il mal di testa nonostante la sua natura di demone non glielo consentisse. Insomma... una normale giornata in famiglia. Si erano quasi tutti disposti a tavola, ognuno vicino al proprio compagno... certo, se suo fratello avesse evitato di stare tanto appiccicato a quel figlio di puttana sarebbe stato anche meglio, ma purtroppo doveva solo rassegnarsi! Quando ormai tutti ebbero preso posto, anche suo figlio e il piccolo Derek si decisero a raggiungerli dando finalmente il via alla terza guerra mondiale. Bobby e Jhon, seduti entrambi a capotavola sembravano i caporali dei due eserciti avversari... peccato che fossero entrambi in età pensionabile ormai da un pezzo! Stava cercando inutilmente di portare la calma su quella tavolata fin troppo rumorosa, ma nessuno sembrava prestargli ascolto... persino il suo terzogenito era impegnato a parlare col licantropo... seduto di fronte a Raymond che lo stava semplicemente fulminando con lo sguardo, anche se non era sicuro che altri se ne fossero accorti.

CITAZIONE
"Non scusarti dopo avere fatto la cazzata, pensa prima di farla."

Trattare con Alec si era rivelato tanto facile al museo quanto adesso di dimostrava difficile! Non riusciva assolutamente a trovare un punto d'incontro con lui e qualsiasi cosa facesse peggiorava soltanto la situazione. "Scusa... ho pensato male... sei il primo che reagisce così se lo bacio... di solito le cose si evolvono diversamente, anche se non era quello il mio scopo! Stavo solo cercando di distrarti... mi sembravi proprio in crisi e volevo far qualcosa per aiutarti non per incasinarti ancora di più la giornata! Perdonami, davvero" il pentimento era presente sia nella sua voce che nel suo sguardo, si augurava che l'altro se ne accorgesse visto che era nuovamente a corto d'idee per riportarlo alla pace interiore. Ci fu un momento di silenzio... almeno da parte loro! Tutti sembravano impegnati a fare altro. I nonni brontolavano chissà cosa come loro solito, Balthazar aveva una mano sotto il tavolo, probabilmente poggiata sulla coscia di Chuck, Adam chiacchierava con Alien sedutogli di fianco, Marshall stava ricambiando le carezze di Gabriel, Ast continuava a baciare una guancia di Crowley fra una chiacchiera e l'altra col suo ex e Invidia... beh era semplicemente Invidia! Quando lo vide giocare con le posate abbassò d'istinto lo sguardo, sorprendendosi poi per la domanda del suo vicino di posto.

CITAZIONE
"Dimmi una cosa... il signor Marshall e tuo zio Astaroth stavano insieme prima che cambiassero compagno?"

Guardò prima lui, poi il quartetto interpellato. Effettivamente il fatto che li ci fosse ben più di un geloso era abbastanza evidente. Annuì avvicinandosi a lui per tenere un tono basso in modo da non farsi scoprire. "È una cosa che salta all'occhio, vero? Ti ricordi che prima mio zio ti ha consigliato di non fare patti col re degli incroci? Beh, lui ne sa qualcosa al riguardo! Prima di innamorarsi è stato la sua puttanella a causa di un accordo che avevano stipulato in segreto. Ti racconterò meglio tutto quello che vuoi sapere dopo, adesso non è sicuro parlarne" concluse tornando al proprio posto nello stesso istante in cui sua madre chiedeva i piatti. Glielo porse aspettando il suo turno, mentre suo padre prendeva posto accanto a Marshall aspettando che Dean gli si sedesse accanto. C'era qualcosa però che mancava... Si alzò in piedi, dopo essersi chinato ancora verso Alec. "Aspetta a mangiare" Si era diretto verso il mobiletto delle spezie e aveva preso il ciotolino di sale che tenevano per occasioni di quel genere. "Te ne eri dimenticata, mamma. L'ho preso io" disse agitandolo con un sorriso poggiandolo di fronte al licantropo. "Tieni. Per te probabilmente sarà un po' insipida" concluse gentile rimettendosi a posto, mentre una risata sprezzante accompagnava il suo gesto. Si voltò allibito verso il possessore della voce, così come fecero molti altri. Raymond. Nessuno aveva mai sentito un suono del genere uscire dalle sue labbra... Il vampiro era sempre stato molto rispettoso e cortese, non aveva mai dimostrato di avere altri sentimenti dentro di lui che non fossero positivi. Ovviamente aveva anche lui le sue crisi di gelosia e di rabbia, ma erano stati d'animo che riservava a chiunque facesse del male al suo Alien... nient'altro sembrava scalfirlo!
 
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view post Posted on 24/11/2011, 23:44
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Quindi ci aveva azzeccato! Quei quattro dovevano avere per forza avere fatto uno scambio di coppia visto come il demone e l'arcangelo si guardavano ogni tanto, c'era una sorta di tenerezza insita nelle loro iridi, come quella di vecchi amanti ora amici.
Annuì sistemandosi meglio sulla propria segiola. Quando Robin si era scusato invece non aveva detto nulla, aveva percepito fin troppo bene il dispiacere nella sua voce ma non aveva intenzione di fare cadere il discorso in quel modo, che friggesse un pò nei sensi di colpa il bastardo!
Si guardò attorno, sembrava una bella famiglia nonostante tutto. L'angelo moro, quello che sapeva chiamarsi Castiel stava versando da bere al proprio compagno, Chuck aveva portato una mano sotto la tavola, probabilmente ad intrecciarsi a quella del suo uomo oppure a fermarla visto il bacio quasi indecente che si erano scambiati prima, Alien stava parlando tranquillamente con suo zio, sorridendo. Aveva un braccio che sfiorava quello del vampiro seduto accanto a lui, come se non riuscisse a stargli lontano per molto mentre Dean riempiva i piatti ignorando quello stupido vizio che giocava con le posate!
Sorrise al proprio figlio quando gli ricordò del sale, spezia poco usata in quella casa effettivamente vista la natura della maggior parte dei componenti della famiglia.
"Grazie mille Robin, me ne era dimenticato. Non usiamo sale quando cuciniamo, al massimo per gli ospiti come te lo posiamo in tavola."
Spiegò al licantropo che sorrise imbarazzato, osservando poi il ragazzo che gli aveva porto la ciotolina.
"Grazie"
Peccato per quella risata. Alien fu forse il più stupito, fissava il proprio compagno con uno sguardo incredulo prima che l'incrdulità si trasformasse in fastidio.
Il lupo di suo non aveva fatto altro che arrossire di più, stavolta di rabbia mal trattenuta, e limitarsi a prendere un pizzico di sale per poi metterlo nella pasta. Aveva però visto come il fratello di Robin si fosse irrigidito, spostandosi leggermente in modo che il braccio non sfiorasse più quello del compagno.
"Mi passeresti il succo di arancia, Alec, per favore?"
Non che non riuscisse a prenderlo da solo, sarebbe bastato solo allungarsi leggermente ed afferrare il cartone ma lo sguardo tagliente che rivolse al proprio uomo mentre il ragazzino si affrettava ad allungarglielo la diceva lunga, lo stava sfidando a dire o fare qualsiasi cosa. Sebbene chiunque se ne scordasse dato il comportamento mite e dolce del primogenito della famiglia, Alien aveva preso dalla madre anche la testardaggine e la capacità di impuntarsi per i propri valori e quel comportamento di Raymond non gli stava bene per nulla! Avrebbe capito un simile atteggiamento se Alec avesse anche solo risposto alle sue provocazioni e mancato di rispetto ma non era successo nulla di simile, quindi il vampiro avrebbe dovuto trattenersi dal suo punto di vista!
Rivolse al licantropo un sorriso splendente ringraziandolo e versandosene un bicchiere.
"Ne vuoi un goccio Ray?"
La domanda posta con fredda cortesia era uno spettacolo, Dean stava fissando i due perplesso... in effetti non aveva mai visto nessuno di loro comportarsi in quel modo! Lanciò un occhiata preuccupata al marito, sorseggiando il vino dal proprio bicchiere.
"Antartide... siamo ancora in tempo, basta alzarci e scappare."
Sussurrò in modo che il solo demone potesse sentirlo.
Alec invece spostò lo sguardo verso il ragazzo accanto a lui.
"Credo di stare facendo un casino..."
Mormorò a voce bassa, mordicchiandosi un labbro e punzecchiando il cibo nel proprio piatto con la forchetta.
"Sei sicuro che io non possa andare in camera?"
Lo fissò un attimo prima di riportare lo sguardo sui due proprio lì di fronte... si, stava facendo un casino.
 
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»Donnie
view post Posted on 27/11/2011, 19:19




Jordan3
Erano a tavola da dieci minuti... i più tranquilli mai vissuti, effettivamente! Non era ancora successo niente di eclatante, a parte forse il bacio per cui Alec perseverava a tenergli il broncio. Avrebbe trovato comunque il modo di farsi perdonare... specie se non fosse successo niente che meritasse nuovi metodi per tranquillizzare il licantropo. Sondò con lo sguardo ogni componente della sua famiglia: chi più chi meno rendeva palese il proprio rapporto col compagno, altri si guardavano leggermente in cagnesco, ma tutti sembravano relativamente tranquilli e la tensione stava lentamente evaporando dall'aria... almeno fino a quando non si alzò per recuperare il sale! Non credeva ci fosse niente di male a metterlo in tavola, in fin dei conti molti lì avrebbero preferito la pasta leggermente più saporita, ma a quanto pare qualcuno ci aveva visto una sfumatura sentimentale che lo fece ridere di cattiveria. Tutte le teste si voltarono verso Raymond, compresa quella del suo uomo che, dopo un istante di stupore, diede riprova di essere un Winchester fin nel midollo. Soltanto il vizio capitale non riuscì a cogliere la gravità del momento. "Cosa c'è da ridere? Neppure io che trovo divertente persino Dharma & Greg ho trovato nulla di esilarante qui!" esclamò fissando il vampiro come se fosse stato punto nell'orgoglio. "Invidia, ti prego... sta zitto!" Derek aveva fulminato la madre adottiva con un'occhiataccia, ma prima che quella potesse replicare la voce sprezzante di Ray stupì tutti... per la seconda volta! "È divertente che ci si preoccupi per un lycan! Un essere abietto nato dall'unione sacrilega e non consenziente di un lupo con una donna umana!" Robin sbiancò sentendolo. Non che non non fosse al corrente di quella credenza minore, ma era così poco conosciuta che non pensava davvero che potesse saltare fuori in quel momento. Suo fratello, però, con una calma fredda che gli faceva gelare il sangue nelle vene si era però fatto passare il succo d'arancia da Alec e ora ne stava offrendo un po' al proprio compagno. Era una sfida in piena regola, se ne erano accorti tutti compreso Invidia che, per la prima volta, tratteneva il fiato come ognuno di loro.

CITAZIONE
"Ne vuoi un goccio Ray?"

Sua madre si era invece rivolta a suo padre chiedendogli qualcosa a cui lui rispose con un movimento negativo del capo ed un impercettibile "Amore no, l'abbiamo promesso a Robin" peccato che si vedesse lontano un miglio che avrebbe preferito avere già i bagagli pronti per partire alla volta dell'Antartide. Raymond, invece, aveva spostato nuovamente lo sguardo su Alien fissandolo con la sua consueta dolcezza. "No, amore grazie" Risposta sbagliata. Terribilmente sbagliata! Robin notò molti volti sbiancare, compreso quello di suo zio Astaroth che si strinse più saldamente al proprio compagno sospirando a bassa voce. "Per una volta sei salvo... ma quest'aria è molto più pesante e minacciosa di quando siete tu e Sam a pestarvi i piedi!" Nessuno si sarebbe mai aspettato un simile scambio di ruoli. Il vampiro era sempre stato considerato una delle persone più educate e squisite presenti sulla faccia della terra, ma adesso sembrava decisamente un altro. Soltanto Marshall non era particolarmente stupito dal suo atteggiamento, ma era chiaro che non ne fosse affatto orgoglioso. "Raymond... non ti sembra di esagerare? In fondo è solo un ragazzo e ti sta portando rispetto fin da quando ti ha visto" disse ottenendo in cambio una smorfia piccata. "Mi sta provocando con la sua sola presenza!" ringhiò rivolgendo poi lo sguardo, con tanto di zanne sguainate, in direzione di Alec che, dal canto suo, si era fatto ancora più piccolo.

CITAZIONE
"Credo di stare facendo un casino... Sei sicuro che io non possa andare in camera?"

Robin aveva scosso la testa e d'istinto gli aveva stretto una mano, cercando di infondergli un po' di coraggio. "Tu non stai facendo nulla è Raymond che ha qualche problema. Se c'è qualcuno che se ne deve andare quello è lui!" Aveva esclamato a voce forse fin troppo alta. Lo sguardo di suo padre gli restituiva orgoglio ed ammirazione, ma la maggior parte degli ospiti aveva espressioni stupite e anche colpite. Per quanto fosse stato improvviso per lui sbottare così, non ne diede prova mostrandosi inflessibile e fermo continuando, inoltre, ad accarezzare il dorso della mano di Alec, forse cercando di trasmettere un po' di calma anche a sè stesso.
 
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view post Posted on 27/11/2011, 20:13
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La situazione stava precipitando troppo in fretta, il vampiro aveva riso in una maniera strana, il suo compagno lo aveva fulminato e lui avrebbe voluto scomparire. Kevin fissò il compagno con tanto d'occhi, per fortuna che il figlio lo aveva zittito!
Alien sorrise gelido al proprio compagno, scuotendo la testa.
"Io lo trovo divertente come preuccuparsi per un vampyr che va in giro a succhiare sangue di vergine invece che tagliargli la testa e bruciarne il cadavere... anche questo è divertente, vero Raymond?"
Non aveva smesso di sorridere nemmeno un attimo, osservando il compagno con rabbia gelida, sua madre rabbrividì, osservando il figlio.
"chi ha scambiato Alien per uno che passava e gli somiglia?"
Chiese ancora al marito, tenendo sempre la voce bassa.
Anche Marshall riprese il figlio che tuttavia sembrò non accorgersi nemmeno della piccola sfida del proprio compagno, rifiutando il succo di arancia. Crowley abbracciò il proprio compagno, tenendo sottocontrollo la situazione, gli occhi puntati su quello che da parecchio era diventato il suo protetto, annuendo lentamente.
"è un gran casino, immagino che tuo nipote scoppierà fra poco, quel fesso di vampiro non si rende nemmeno conto di quello che sta provocando."
L'unico tranquillo era il profeta, aveva gia scritto di quella scena e sapeva fin troppo bene come sarebbe finita: un lupo quasi in lacrime per la frustrazione di non potere rispondere ed un cacciatore dolce come il miele che mostrava il veleno che in realtà nascondeva. E per fortuna aveva avvisato il compagno di starsene zitto e buono, altrimenti sarebbe solo peggiorata la situazione!
Alec si morse il labbro inferiore, allontanandosi dal tavolo con la seggiola, scostando il piatto. Sentiva le guance roventi e l'umiliazione addosso, non capiva il perchè tutte quelle creature dovevano trattarli in quel modo.
Stavolta strinse la mano di Robin senza rifiutare il contatto.
"io... non sto dando fastidio a nessuno, sto cercando solo di pranzare e basta senza che qualcuno mi dia fastidio con le sue frecciatine di merda."
Sibilò, questa gli era scapata ma questa volta si vide difeso anche dal ragazzo, un altro rumore gli rifece alzare gli occhi Alien si era alzato con sguardo furente e fissava il proprio compagno come se volesse davvero ucciderlo.
"Ora basta! Tu! Vieni fuori con me adesso!"
Ordinò prendendo il vampiro per il bavero e trascinandolo in salotto. Lì lo lasciò con malagrazia continuando a fissarlo malissimol.
"Mettiamo le cose in chiaro Raymond, non me ne frega un cazzo se siete di razze diverse e se vi odiate a pelle, non mi interessa che facciate amicizia ma pretendo che tu tenga la lingua fra le zanne! Non aprire più bocca se non per dire cose riguardanti la cucina di mia madre o sul pranzo, insultalo ancora e tornerai a casa da solo perchè io rimango qua, sono stato chiaro? Piantala di insultare quel ragazzo! Mi stai dando il voltastomaco!"
aveva sibilato quelle parole senza avvicinarsi, in quel momento qualcuno avrebbe potuto ricollegarlo veramente a sua madre, Dean teneva lo stesso comportamento quando era a caccia, di fronte ai demoni ed alle varie creature che uccideva ai vecchi tempi.
"Io ti amo... ma così non riesco proprio a sopportarti... se pensi di riuscire a stare buono, per me, torna di là e finiamo di mangiare, io ti anticipo."
Concluse tornando in sala. Alec lo fissò con aria colpevole, spostando poi lo sguardo verso Robin. Non voleva che suo fratello si arrabbiasse anche perchè ora sembrava faticare a tenere a freno le lacrime, stava davvero causando una sottospecie di guerra, si morsicò ancora il labbro, stringendo più forte la mano di Robin.
"ti prego... vi lascio finire il pranzo e poi mangio qualcosa io... non è giusto che succeda tutto questo casino per causa mia."
Ripetè ancora, davvero, non voleva fare del male a nessuno, eppure ci stava riuscendo anche se era vero che non aveva alimentato in nessun modo la cosa.

Edited by Frank The Bunny - 27/11/2011, 20:30
 
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