Theodore Dinamesque Den AdelEra un mondo di merda quello, vedere tutto ciò che gli uomini avrebbero passato in futuro, cercare di alleggerire la situazione abbastanza grave di suo. Theo era semplicemente stufo di quella vita, anche perché erano quasi 150 anni che svolgeva quel mestiere e nella sua vita ne aveva visti abbastanza di futuri da poter scrivere intere enciclopedie.
Quella sera non era diversa dalle altre, come ogni weekend vi era stato un casino, disgrazie su disgrazie, date precise e senza alcun scampo, la sentenza dell’angelo era una sola e non importava quante strade si cambiavano, si arrivava sempre al punto di partenza. Theo sospirò mentre l’ultimo cliente se ne andava sconvolto e il demone si domandò a che punti potesse arrivare il masochismo umano. Se lo chiedeva ogni sera a fine serata. Tutti i clienti sapevano che avrebbero avuto presagi di sventura eppure erano talmente masochisti da voler lo stesso farsi predire il futuro. L’angelo si levò il copricapo di seta bianca e rosa e si passò una mano tra i capelli biondi e lunghi, pettinandoli con le dita sottili e affusolate, tipicamente femminili. La creatura demoniaca sospirò ancora prima di vedersi presentare davanti al viso delicato una tazza fumante di thè verde. Atteggiò le labbra a cuore rosa in un delicato sorriso mentre prendeva la tazza e sollevava lo sguardo sul suo fratellino. Hibari, il suo cucciolo, l’unico motivo per il quale non era impazzito e sopportava ancora tutta quella vita.
-Grazie tesoro…-La voce era delicata e femminile e si capiva come mai si fosse guadagnata il soprannome di angelo, peccato che quando era se stesso non fosse così dolce e delicato.
*Figurati amore, è sempre un piacere osservarti mentre lavori…*Sussurrò malizioso Hibari, avvicinando il volto a quello del fratello e dandogli un bacio sulla punta del naso. Dei sospiri eccitati provennero da alcuni clienti che osservavano la scena, ignari che la bellissima donna fosse un uomo e che per giunta era il fratello di Hibari. Il cameriere si sedette sul tavolo vuoto e fece penzolare le gambe accanto ai fianchi dell’angelo, vedendolo appoggiarsi sulle proprie cosce. Hiba fece scorrere una mano tra i lunghi fili biondi mentre vedeva il suo fratellone rilassarsi un po’ e chiudere gli occhi dorati. Ma la pausa durò poco quando Theo sentì Cleo chiamare con quella voce squillante. La biondina era stata una delle amanti occasionali del biondo solo che faceva troppo chiasso per i gusti del demone. L’angelo si rimise composta e si pettinò nuovamente i capelli con le dita mentre Hiba scendeva dal tavolo e tornava al bar, lasciando le tre donne sole.
-Buonasera Cleo, entrate e dimmi pure in cosa posso aiutarti!- Le accolse con un dolce sorriso l’angelo mentre ora prendeva la tazza di thè e vi soffiava sopra per farla raffreddare un po’, dopodichè la portò alle labbra e cominciò a sorseggiarla lentamente mentre fissava la bellissima brunetta che accompagnava la bionda svampita. La fissò negli occhi mentre riconosceva in lei Tila, il fiore all’occhiello di Maman. Personalmente Theo non vi aveva avuto mai a che fare, troppo freddina quella ragazza, ma se Cleo l’aveva portata da lui sicuramente un motivo vi era e l’angelo sapeva pure quale. Curiosità del futuro, quello era scontato.
“Buonasera a voi angelo. So che avete finito i clienti per stasera e allora ho deciso di portare qua Tila per sapere il suo futuro.” Ciarlò la ragazza facendo inarcare un sopracciglio perfetto alla bionda creatura che finì di bere il thè con un unico sorso. Si sistemò nuovamente i capelli sotto la seta bianca e rosa e si alzò, sistemando la veste dello stesso colore, composta da volant e seta pregiata. Si avvicinò alle due donne di scatto e prese la mano di Tila, così velocemente da non poter nemmeno prevedere il suo gesto, e portandosela alle labbra fissando gli occhi della moretta. Poi iniziò la visione e stranamente non vi furono catastrofi, anzi, si vedeva chiaramente nella vita della ragazza un rapporto duraturo e molto importante, avrebbero avuto difficoltà iniziali lei e il compagno ma poi si sarebbe instaurato un bellissimo rapporto. Stranamente il volto del compagno era una macchia rendendo impossibile all’angelo di poter vederne il viso e capirne l’identità. Lasciò la mano della mora, così velocemente come l’aveva presa e le sorrise angelica.
-Avrai un futuro molto decisivo. Affronterai una relazione importante e duratura, ma avrete solo delle difficoltà iniziali, dopodichè riuscirete a trovare un punto di accordo e poter essere felici.- Fece la sua previsione prima di darle le spalle in un frusciare di volant e tornare a sedersi al suo posto, completamente tranquilla e serena mentre fissava le due donne aspettando una loro relazione. Cleo battè le mani felice prima di saltare al collo dell’amica.
“Te l’avevo detto visto???” Trillò allegra e vivace come suo solito mentre l’angelo si chiedeva ancora una volta come avesse potuto scoparsela allegramente. Hibari entrò nuovamente nel retro e assistette a una manifestazione di allegria, solitamente insolita dopo una previsione dell’angelo. Poi gli tornò in mentre 50 anni prima, un’altra occasione in cui Theo aveva predetto un futuro splendido e la persona a cui lo aveva detto era… Cat… era impossibile. Theo non poteva aver trovato la sua seconda anima gemella, era inconcepibile, era quasi come se anche a un demone come lui fosse permesso avere una seconda possibilità.