Componenti dei "Mental desorder", compagni di classe di Minato:
Voce: Minato - 1° chitarra: Rayu - 2° chitarra: Tsukasa (il moro) - Basso: Kakuzu (il biondo) - Batteria: Mamoru (capelli neri)
Minato Asou
Diciamocelo, per uno come Minato la scuola non era così pesante come lo era per i suoi compagni contemporanei.
Quello era il suo regno, la sua bolla di vedtro chiusa nel cassetto.. al centro di essa un trono a scatola nel cui lato era incastonata una manovella a molla.
Chiunque poteva vedere il Re Minato, bastava girare quella fantomatica manovella, ed ecco che il bellissimo King della scuola sbucava fuori come da un sogno.
Anche per questo non temeva mai il suono della campanella, anzi gli sembrava uno tra i suoni più dolci mai sentiti, dopo ovviamente i gemiti delle sue piccole cucciolotte.. delle sue pupille da letto.
L'unica pecca nello Seisho era la manganza di pollastrelle.. da quando lo scandalo del triangolo amoroso aveva fatto il giro della prefettura, in quella scuola, solo donne adulte, sotto l'arduo compito di inculcare qualcosa nelle giovani menti di quei ragazzi dagli animi vogliosi di imparare (si come no), potevano entrare.
Beh.. grossa pecca, meno carne giovane.. ma alcune prof non dispiacevano al giovane Minato che non disdegnava mai il genere femminile se dotato di un corpo armonico, di un profumo inebriante, di occhi da cerbiatta e una voce sottile e delicata, una goduria nel momento più intenso dell'amplesso.
Già.. non poteva proprio lamentarsi, pensò alzandosi dal lettino dell'infermeria mentre si riallacciava i pantaloni della divisa e poi la camicia.
Si infilò la felpa mentre la signorina Gozo si puliva la bocca con la lingua, guardandolo inginocchiata a terra, con le guance rosso fuoco e gli occhi languidi.
-Te ne vai di già Minato?-<<Mi spiace tesoro ma.. devo. E' appena suonata la campanella, devo proprio tornare in aula. Già ho saltato la prima ora per te, non vorrai che la scuola perda tutta la stima che ha in me?>> chiese sardonico, sorridendole prima di allisciarsi i capelli all'indietro.
Uscì dall'infermeria salutando la bionda tutte curve, una italogiapponese niente male davvero. Con lo sguardo incontrò due figure, una decisamente familiare.. la signorina Tachibana.. quella che gli urlava sempre mentre si ritrovavano in intimità, di chiamarla Maora e non professoressa.. Minato invece aveva una specie di feticismo per queste cose.
Il fatto di sbattersi una prof. lo mandava fuori di testa.. lo eccitava da morire chiamare le sue cucciole "professoressa", "dottoressa", "agente" etc etc.. si, su certe cose era veramente "malato".. ma chi non ha dei feticismi nella sua vita? Anche lui, la stella dello Seisho, poteva permetterselo, no?
Sorrise alla donna rivolgendole un mezzo inchino per poi passare lo sguardo al morettone dalla pettinatura improbabile a fianco a lei.
Era ben impostato, un bestione.. probabilmente era uno dei nuovi inservienti dell'istituto.. c'era sempre un sacco di lavoro da fare li.
Passate anche le ultime due ore di lezione, nella fattispecie fisica applicata, Minato e i suoi compagni avevano altre due ore di educazione fisica.
Così partirono in gruppo, lui con i suoi compagni in fondo alla fila, ridevano e scherzavano come sempre, chiedendosi chi avessero messo al posto di quello svitato di Donata, il loro prof di ginnastica.
Secondo la versione ufficiale si trattava di un semplice incidente.. secondo la versione reale lui e i suoi compagni ne avevano combinata un'altra delle loro.
Tsukasa, uno dei suoi migliori amici, aveva bisogno di un componente per la sua nuova macchina pimpata.. doveva partecipare ad una gara, come ogni sabato sera e quale occasione migliore se non quella di fregare quel componente dalla macchina del vecchio Donata? Insomma, dopotutto le macchine, prima che quella di Tsukasa venisse pimpata, erano dello stesso modello, stesso anno, stessa casa produttrice.. meglio di così si moriva.
Beh.. la notte prima delle gare Minato, Tsukasa e gli altri fecero irruzione nella villetta del professore Donata, già ubriaco alle 9 di sera davanti al televisorino in bianco e nero conficcato nella sua bettola.
Minato aveva guardato dentro la finestra, trovando il vecchio porco con una canotta bianca, lercia di grasso e sugo, una birra in mano e circa una decina di lattine vuote a terra.. sonnecchiava, russava.. la tv gettava la sua ombra alle sue spalle.. non se lo fecero di certo ripetere due volte.
La mattina dopo per tornare a scuola il vecchio Donata fece un incidente.. beh, loro ovviamente non si presero alcuna responsabilità.. e comunnque quel vecchio porco se le meritava tutte, dopo che aveva allungato le mani su Kakuzu, il loro bassista! Andava punito, cazzo! Manna dal cielo non fu mai più apprezzata!
Si cambiarono velocemente nello spogliatoio maschile, fumandosi qualche sigaretta tra una battuta e l'altra, prima di infilarsi la divisa scolastica per l'ora di ginnastica.
Pantaloncini neri, lucidi e maglia smanicata grigia, attillata per alcuni, larga per altri.. Minato faceva la sua porca figura con quella maglietta addosso. Metteva in risalto il fisico scolpito ma non eccessivamente muscoloso.
Entrando nella palestra cercò un'elastico nei pantaloncini, frugandosi ben bene nelle tasche mentre ascoltava la voce di quello che doveva essere il nuovo professore. Non aveva ancora alzato gli occhi per incontrare il viso dell'uomo, poco interessato alla cosa a dire il vero, ma quando trovò l'elastico fu anche costretto ad alzare il piglio, trovandosi davanti il tipo di quella mattina, quello con Maora.
<<Mh.. allora non era un inserviente qualunque..>> mormorò, alzando le braccia per iniziare a legarsi i capelli, mentre Rayu si voltava verso di lui, alzando un sopracciglio
-Cosa?-<<No, niente.. tranquillo..>> sorrise, finendo di legarsi i capelli. Le mani scesero.. le dita puzzavano di sigaretta.. anche se molte donne trovavano quel particolare particolarmente eccitante.
Il professor Tetsuya Gogi.. che nome da vecchio, pensò il ragazzino nella sua mente, prima di dinoccolarsi la mano e piegarsi in avanti per riscaldarsi.
Si disposero tutti a fila indiana e, come al solito, la fila si aprì in due per far passare Minato che, con la sua camminata flessuosa, felina e decisamente provocante, da maschio vissuto, si guadagnò ancora lo sguardo attento dei compagni su di se.
Si fermò ad una distanza accettabile, prese la rincorsa e saltò, scavalcando l'ostacolo senza problemi.
Quando atterrò a terra una ciocca di capelli sfuggì alla coda e Minato guardò il professore con un mezzo sorriso stampato in faccia
<<E' troppo facile signor Gogi, con il professor Donata eravamo passati oltre.. mi dia retta, se non vuole che mi addormenti alla sua lezione e con me il resto degli studenti.. cerchi di movimentare gli esercizi!>> mormorò, quasi gentile, anzi abbastanza per i suoi standard, tornando a volgersi, braccato immediatamente dai suoi amici più stretti, due dei quali prese sotto braccio.. e poi ecco la fila di alunni pronti a saltare la cavallina, mentre Minato si incamminava verso uno dei finestroni della palestra, prendeva una sigaretta dal pacchetto rigido che portava sempre con se e se l'accendeva, aprendo uno spiraglio nel finestrone, scostandolo dall'altra anta..
Era un tabagista incallito lui.
Comunque.. il messaggio era palese: se le due ore di ginnastica si fossero basate unicamente su esercizi del genere, lui lasciava perdere subito.. magari poteva andare da una delle sue professoressine. Mh, non sarebbe stato male.. alla fine faceva ginnastica lo stesso no?
Edited by Phemi - 22/3/2011, 11:51