Just a cigarette in the men's bathroom! What do you want to happen?, NathanxMaryLi

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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 19/4/2011, 23:19 by: Scheherazade Al Rahman




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Aveva aperto gli occhi di soprassalto non appena il suo respiro caldo le aveva invaso le narici. Era un odore strano, ma non spiacevole. Sgranò lo sguardo incapace di realizzare bene tutta la situazione. Thompson era sopra di lei e le bastò un secondo per accorgersi che sentiva fresco alle gambe perchè erano nude. "Brutto idiota! Togliti immediatamente!" aveva cercato di tirargli uno schiaffo, ma con un sorriso e un cenno del capo l'altro le indicò le corde attorno ai suoi polsi. Cazzo! Non ci poteva credere! L'aveva legata al letto e spogliata dei pantaloni. Buttò uno sguardo su quanto poteva vedere del suo corpo: no, non le aveva tolto solo i jeans. Era completamente nuda, consapevolezza nata anche dall'aver notato la sua biancheria a terra. Merda! Prima regola della guerra: mai addormentarsi col nemico... specie se è ancora sveglio. Non sapeva se figurava davvero nei manuali tattici sulle battaglie, ma le sembrava davvero un buon consiglio ed era sempre stata decisa a seguirlo. Peccato che quella volta le cose avessero preso una piega imprevista. Leggasi: la sonnolenza l'aveva letteralmente stesa! Se ci fosse stato davvero un disturbo da curare non le sarebbe successo niente, ma essendo lei sana come un pesce si era appisolata di botto non appena fu sul letto ed ora ne pagava le conseguenze. "Maniaco depravato! Ti ho detto di... mmh...!" ancora una volta le voce le venne meno. Sempre a causa di Thompson, ovviamente! Ora però non aveva operato qualche strana magia woodoo, ma le aveva direttamente infilato la lingua in bocca mentre le sue mani si prendevano fin troppa confidenza con parti di lei che non avrebbero dovuto conoscere nemmeno in una situazione di estremo pericolo o qualcosa di simile. Gli morse la lingua con tutta la forza possibile, ma l'altro sembrava come immune a tali sofferenze e non si spostò di un solo millimetro. Sebbene tutti i suoi sforzi si rivelassero inutili, MaryLi non smise un attimo di ribellarsi o di cercare di allontanarlo. I successi era pari al livello di normalità nella sua famiglia: ovvero meno infinito! Quel bacio totalmente non corrisposto andò avanti per un bel pezzo, ma se avesse saputo cosa sarebbe successo dopo avrebbe preferito continuarlo. Non appena si fu staccato da lei, Nathan si liberò prima della camicia e poi dei pantaloni e della relativa biancheria, mostrando la sua prontezza di spirito!

"Nooooooooooooooooooo! Levati, idiota!" era scattata in avanti tirando uno schiaffo di fronte a sè. Poco importava se i precedenti tentativi erano andati a vuoto, era la forza della disperazione a muoverla. Inaspettatamente, questa volta non solo fu libera di agire ma il colpo andò persino a segno colpendo la guancia di Nathan sopra di lei. "Thompson! Ti sei bevuto il cervello?! Che cazzo credevi di fare?!" Lo apostrofò portandosi istintivamente le braccia al petto e chiudendo le gambe per nascondere la sua nudità. "Insomma! Ti sembra un comportamento da persona normale? Già lo sapevo che non lo eri, ma che fossi un simile deviato non me lo aspettavo nemmeno da te!" gli urlò addosso colma di rabbia mentre si sporgeva col capo oltre il letto per recuperare la propria biancheria. Sparita. Ora che ci faceva caso le sue tette non erano così ruvide. Spostò lo sguardo verso il suo corpo e si accorse che era vestito... e lo era pure il suo compagno di classe. Riluttante, tornò a guardarlo negli occhi ed arrossì di riflesso. Che. Grandiosa. Figura. Di. Merda! Poteva essere possibile che si sognasse quel cretino in certi atteggiamenti?! Non le bastava sopportarlo a scuola! No! Ora pure gli incubi! Distolse nuovamente il viso da quello dell'altro al colmo dell'imbarazzo e del nervosismo. Cazzo! Quella giornata stava procedendo sempre peggio. Un pensiero improvviso la colpì: forse gli doveva qualche scusa... beh forse sì, ma ciò non implicava che gliele presentasse sul serio! "Senti, lascia perdere!" disse nuovamente sicura fissandolo di nuovo negli occhi. "Stavolta, incredibile ma vero! tu non c'entri... non nella realtà almeno quindi siamo pari. Tu mi hai rovinato la sigaretta in bagno, io ti ho tirato uno schiaffo seppure involontariamente. Gli ultimi insulti me li rimangio" asserì cercando di imporsi un certo contegno. Si mise seduta sul letto infilandosi in tasca il cellulare, probabilmente le era uscito quando si era agitata a causa dell'incubo, e rimettendosi e allacciandosi le scarpe. "Comunque perchè mi hai svegliata e sei ancora qui? Non dovresti essere in classe da un pezzo?" gli chiese abbandonando gli epiteti con cui era solito apostrofarlo. Dopo quello sbaglio clamoroso poteva anche allentare il tiro. Anche il tono strafottente era caduto, ora era semplice curiosità mista ad un pizzico di irritazione per essersi fatta beccare in un momento di debolezza. Era quasi come quando, da bambina, i suoi la scoprivano ad usare i propri poteri sul fratello. Si mise in piedi recuperando i propri effetti. L'incubo l'aveva sconvolta a tal punto da farle dimenticare qualsiasi altra cosa, compresa la cognizione del tempo. "Senti... che ora è?" domandò ancora portandosi una mano davanti alla bocca per soffocare uno sbadiglio. Il volto era ancora terribilmente assonnato e in un'altra situazione avrebbe sicuramente suscitato tenerezza in chiunque l'avesse guardata... ma dubitava che anche in un'occasione normale Thompson avrebbe mai potuto trovarla quantomeno innocua o dolce. Meglio così! Almeno sapeva cosa aspettarsi! Anche se non era sicura se ciò si potesse considerare un bene...

Edited by »Donnie - 7/1/2012, 14:26
 
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