Narcisus, Godou X Asher

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view post Posted on 19/4/2011, 13:03
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Vik

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Pure Blood & Half-vampire <3
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Dal regno delle bisbetiche domate (O.O)

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Asher
la notte era parte di lui, ormai da sette secoli faceva parte di quel manto che tutto ricopriva, nascosto nella cripta, sepolto e scordato da quel mondo che ormai aveva rinnegato.
O meglio... da cui era stato rinnegato in maniera tanto brutale e schifosa, nemmeno lui si sarebbe mai abbassato a tanto, nessuno avrebbe dovuto.
bestie, schifose, luride bestie, ogni essere umano che adesso rivelava amare la sua stirpe non era altro che un bastardo.
Come potevano scordare cosa avevano fatto? Le persecuzioni che avevano dovuto subire, il dolore che avevano provocato.
Eppure una volta era stato come loro, incatenato ad una vita troppo breve anche solo per poterla assaporare.
Ormai era ora di mangiare, di sfamarsi in tutti i possibili modi che conosceva. si rialzò dal pavimento polveroso spolverandosi i pantaloni e pensando poi a mettersi in ordine i capelli lunghi, facendo in modo che coprissero la parte deturpata del suo viso, l'orrenda pelle cicatrizzata che sfigurava anche metà di quel corpo perfetto.
Era la fame che lo stava portando fuori, la fame che provava era troppa, gli animali non gli bastavano più, aveva bisogno di sangue umano, di qualcosa ancora più sostanzioso per potere andare avanti con la sua vita.
La sua figura si mimetizzava perfettamente nel mondo di quel periodo, ormai erano più vampiri che altro, più creature della notte che semplici umani, una fauna variopinta di streghe, maghi di ogni genere, di licantropi e demoni di vampiri. Loro lo riconoscevano, sapevano chi era e con il dovuto rispetto lasciavano libera la strada, spostandosi con la testa bassa, gli occhi al marciapiede.
Era così che andava.
Solo una persona avrebbe potuto incrociare il suo sguardo senza fremere di paura... il master di quella città... Jean-Cloude, ma ormai i loro rapporti erano finiti, chiusi per l'eternità.
Entrò in un locale, affamato e stanco di tutte quelle luci.
Lì avrebbe scelto la sua cena, colui o colei che avrebbe spento il suo fuoco di quella notte, la sua fame.

Godou
Quelle due pesti… se avesse potuto le avrebbe fatte sparire, eppure si era affezionato ad entrambe e le adorava nonostante tutti i dispetti che gli facevano passare. Aveva aspettato che le due cucciole si fossero addormentate per scappare via silenzioso da casa. Si chiuse bene il lungo cappotto nero e cominciò a vagare per le vie della città. Quel giorno si era annoiato a morte alla facoltà e pensava seriamente di non andarci l’indomani. Ci sarebbero state solo lezioni che lui già sapeva come al solito. Per fortuna non aveva bisogno di spiegazioni, solo che purtroppo doveva aspettare per forza gli altri ragazzi prima di poter fare gli esami. Era così noiosa questa storia. Si ravvivò i capelli che gli ricadevano sulla fronte, disordinati come sempre. Entrò in un locale a caso e si avvicinò al bancone senza parlare come suo solito. Però la sua presenza non era passata inosservata, come al solito c’erano le quattro ochette che appena lo videro cominciarono a starnazzare. Una ragazza dietro al bancone si avvicinò a Go e lo fissò ridendo.
“Attiri troppa attenzione… me lo spieghi come fai Go?”
Gli chiese divertita guadagnandosi una mala occhiata del cugino.
-Come se la volessi io questa pubblicità non richiesta!-
Esclamò stizzito ignorando le galline mentre la cugina gli metteva davanti la sua solita tazza di thè. Sapeva che era tempo perso parlare con quella testa troppo piena di arroganza. Prese il cappotto che il cugino le porgeva e lo osservò attentamente, si doveva ammettere che era affascinante e che vestito di nero stava d’incanto, ma restava sempre stronzo. Go si portò la tazza alle labbra e cominciò a sorseggiarla piano, tirando fuori un libro che voleva leggere da un po’. Non si era accorto che in quello stesso posto c’era il suo idolo. Altro che Jean-Cloude… a proposito… cosa ci faceva il master seduto vicino a lui improvvisamente. Go lo guardò serio, non si aspettava di vederlo.
-A cosa devo la tua presenza vicino a me Jean?-
Chiese indisponente mentre la cugina lo inceneriva da lontano. Ma Go e Jean si permettevano anche altri lussi tra di loro. Si beccavano sempre. Non guardavano ruoli.
“Sei sempre un amore con me Godou!”
Ribattè acido il vampiro levandogli la tazza dalle mani e portandosela alle labbra, venendo incenerito da un’occhiata del mago. Per fortuna la cugina fu svelta a metterne un’altra davanti al ragazzo.
-Si, lo so… cosa vuoi Jean?-
Ripetè la domanda facendo sospirare il vampiro.
“Sono qua perché ho sentito dire che messer Asher ha mollato la sua tana…”
Mormorò malizioso al ragazzo facendogli spalancare la bocca. Entrambi sapevano che il master Asher era l’idolo del mago. Con un dito Jean gli indicò un uomo poco lontano facendo strabuzzare gli occhi al ragazzo.
“Andiamo…”
Lo incitò alzandosi e afferrando Godou per una manica per farsi seguire. Il mago lo fece sorpreso. Non capiva dove il vampiro volesse andare a parare.

Asher
Stava lì da ore, osservando la fauna variegata del locale, alcuni non gli dicevano nulla mentre altri semplicemente lo ripugnavano con il loro odore impuro, nessun pasto decente.
Un odore del cavolo gli arrivò alle narici mentre un ringhio poco rassicurante lasciava le sue labbra mentre cercava quel bastardo fra la fola.
Non poteva credere che fosse nel suo stesso luogo mentre nel passato lo aveva lasciato a morire, a soffrire da solo.
Lo vide al bancone mentre parlava con un ragazzo, l'odore di quest'ultimo era ottimo, non umano era vero ma di sicuro il migliore che avesse mai sentito da tanto tempo, non credeva potesse esistere ancora un odore simile.
Li vide alzarsi e venire nella sua direzione.
Jean-cloude era impeccabile nel suo completo perfetto, i capelli neri come li ricordava e quegli occhi blu come il mare, bellissimi e pericolosi per chi osava guardarli un pò troppo anzi per chiunque.
RInghiò ancora quando si avvicinarono mentre il suo corpo scattava verso quello dell'altro vampiro, sbattendolo contro al muro, stando ben attento che uno degli attaccapanni gli perforasse la schiena, una ferita da nulla.
"Dammi una sola ragione per cui non dovrei spingere la sbarra fino al tuo cuore..."
Sibilò.
I capelli dorati intanto riccadero scomposti, gli occhi di ghiaccio si intravedevano fra una cortina bionda incandescenti nel fuoco dell'odio più puro.
"Un solo motivo Jean... uno solo per risparmiarti quella cazzo di vita che non ti meriti!"
Non posò nemmeno per un secondo lo sguardo su quel ragazzo.

Godou
Il ghigno sul volto di Jean non rassicurava per niente Go che veniva trascinato verso il suo mito. Appena furono abbastanza Jean mollò Go spingendolo di lato prima di venire afferrato e sbattuto contro il muro.
-Jean!-
Esclamò stupito il ragazzo prima di sentire quel sibilo e vedere ancora quel ghigno sul volto del moro.
“Non lo so… forse perché ti scateneresti contro un’intera città?”
Esclamò serafico il vampiro mentre ora posava lo sguardo su Go.
“Hai visto che bell’eroe ti sei scelto?”
Gli chiese ironico facendogli l’occhiolino, fregandosene di scatenare ancora la rabbia di Ash.
-Sta solo facendo quello che io sogno ogni notte Jean.-
Esclamò con un sorriso bastardo guadagnandosi male parole dal vampiro.
-Purtroppo però mi secca essere coinvolto in un tuo casino…-
Brontolò il ragazzo concentrando un po’ di energia e facendo forza sulla mano di Ash che teneva Jean. Purtroppo sapeva che era pressoché impossibile riuscire a levarla, ma almeno era sicuro di bloccarla semplicemente, in modo che potesse andare indietro ma non avanti.
-Master Asher… sono sicuro che ha validi motivi per odiare questo individuo… ma credo che questo non sia il luogo adatto per discuterne…-
Esclamò rivolgendosi ora la biondo usando un tono diverso da quello utilizzato con Jean, più educato, rispettoso e con un po’ di adorazione.

Asher
Ringhiò alle parole di Jean spingendolo ancora più su.
"Non credo che la città rimpianga un pezzo di merda come te, Jean Cloude, sarà solo un miglioramento per questa città di merda!"
Sibilò.
Osservò il ragazzino che aveva accompagnato il master della città mentre continuava a tenere ben stretto fino a che non sentì il potere del ragazzo bloccarlo in quella maniera assurda, con quell'energia.
"Anche tu vorresti vederlo morto ma mi impedisci di eliminarlo..."
Sussurrò staccandosi mentre il moro ricadeva malamente a terra.
"Perchè?"
Lo fissò con i suoi occhi aspettando una risposta sensata.
"E più che altro, perchè mi cercavi?"
Domandò a bruciapelo osservandolo per studiare la sua figura magra e in qualche modo armoniosa.
"Chi sei ragazzino?"

Godou
Il vampiro moro sghignazzò sentendo quelle parole.
“Disgraziatamente lo rimpiangerebbero…”
Esclamò orgoglioso mentre Go si passava una mano sul viso stanco, lo sapeva che quella sera avrebbe dovuto restarsene a casa con le due piccole.
-Si, purtroppo mi tocca fermarla master.-
Disse dispiaciuto Go mentre Jean si massaggiava il sedere, tutta scenografia ovvio. Infatti si rialzò subito e si avvicinò a Go dandogli un lieve pugno sullo stomaco.
“Dovresti adorarmi tu”
Bofonchiò mentre Go lo ignorava fissando senza problemi Asher.
-Perché passerei qualche guaio se non lo difendessi quando siamo insieme…-
Disse semplicemente, non spiegando i vari collegamenti che intercorrevano tra lui e il master moro. Stava per rispondere alle sue successive parole ma Jean intervenne inopportuno.
“Colpa mia Asher… sono stato io a trascinarlo qua da te…ti presento Godou Kozumi, il mago più promettente della città. Ci tenevo a farvi conoscere perché so che il maghetto è un tuo fan da quando era più piccolo. Quindi sapendo che tu eri qui e anche Go lo era ho pensato *Perché non farli conoscere?* quindi eccoci qua.”
Chiacchierone come al solito mentre le punte dei capelli di Go si arricciavano indignate.
-Me lo spieghi perché non tieni mai chiusa quella fogna che ti hanno dato per bocca?-
Gli disse con voce acuta arrossendo come uno scemo.
-Quasi quasi era meglio se ti uccideva e non intervenivo…-
Bofonchiò sospirando prima di guardare Asher, che sicuramente lo aveva preso per un moccioso. Jean capì di avere esagerato.
“Levando lo scherzo… Asher vorrei chiederti se ti andrebbe di fare da Master personale al ragazzo. Ha grandi potenzialità, ma all’università non gli permettono di svilupparle appieno. Tu sei l’unico che potrebbe riuscirci.”
Disse serio il master moro ignorando lo sguardo sorpreso di Go.


Asher
Fissò vampirò ghignando.
"Credo invece che mi farebbero un monumento, per averti ucciso e averli liberato da un pezzo di merda come te!"
Ascoltò le parole del ragazzo.
Doveva difenderlo.
"Sei un suo servo umano?"
Domandò perplesso, un servo umano era una persona con un semplice morso, un marchio di un master, rimaneva mortale ma la sua vita era irrimedibilmente legata a quello del vampiro.
"Non mi sembra..."
Sussurrò.
Ascoltò con noia le parole di Jean-cloude senza dargli peso.
"Avevo chiesto al ragazzo, non a te!"
ma la sua proposta lo bloccò mentre osservava il ragazzino con occhi indagatori, seguendone i contorni con fare fermo e sicuro.
"Allevarlo come mago..."
masticò le parole.
"non saprei... cosa ci guadagnerei io in questo caso?"
non si muoveva per nulla ne mai lo avrebbe fatto.
"Non ho il tempo ne la voglia di stare dietro ad un moccioso senza averne qualcosa in cambio, dovresti ben saperlo..."
Si passò una mano fra i capelli ravivandoli e sistemandoli, scoprendosi il viso per pochi secondi.
"Cosa mi daresti in cambio?"

Godou
Scrollò le spalle il moro fissando l’ex compagno che ghignava.
“Non sei cambiato per niente…”
Borbottò prima di sentire le sue parole e vedere il volto indignato di Go.
-No che non sono un suo servo!-
Esclamò il ragazzo a bocca aperta.
-Mi sarei ucciso prima di questa eventualità…-
Ribattè sicuro facendo ridere divertito Jean. Poi quella proposta spiazzò Go, ma la replica di Ash lo fece rabbrividire.
“Non essere pigro, non fai niente dalla sera alla mattina, lui almeno ti movimenterà le giornate.”
Ribattè tranquillo il master moro.
“Sesso e sangue… è il genere di cambio che preferisci no?”
Il vampiro usò un tono serio, da uomo d’affari.
-Il sangue di chi scusa? E sesso con chi?-
Chiese in un sussurro il ragazzo fissando il master moro. Jean non rispose dando ad Asher la possibilità di chiarire i dubbi del ragazzo. Go portò il suo sguardo su Ash fissando per qualche secondo quel volto coperto a metà da cicatrici. Non gli facevano impressione e si vedeva chiaramente.

Asher
Sbuffò osservando il suo ex-compagno.
"nemmeno tu sei cambiato maledetto egocentrico di merda!"
Replicò annoiato.
Quindi il ragazzo non era il suo servo umano mentre lo guardava con aria scettica.
"Allora perchè lo proteggi?"
Domandò secco.
"Dovresti semplicemente farmelo uccidere..."
concluse secco.
Ascoltò le parole di Jean-cloude mentre lo sgurado tornava su Go.
"Il master ha detto che sei un mio fan... non mi dirai che non c'è traccia dei miei poteri su qualche libro che tu hai letto?"
Domandò divertito ghignando come un predatore.
"Mi sta offrendo il tuo sangue ed il tuo corpo..."
Spiegò.
"Mi nutro anche di sesso."
Riportò gli occhi su Jean mentre pesava la sua proposta.
"Non lo avevi avvertito, vero? Comunque è un accordo che posso accettare questo..."
Assicurò ridacchiando maligno.
"L'accordo è fatto!"
Asserì senza alcun dubbio.
"Da ora in poi sarà mio..."

Godou
Bella domanda Ash!
-Perché la mia famiglia appartiene a un ordine di protezione ed essendo un mago abbastanza potente, quando sono insieme al deficiente mi tocca proteggerlo. La città mi paga per salvargli le palle.-
Gli spiegò dopo averci riflettuto un po’.
“Vedi che non sarebbero contenti della mia morte?”
Esclamò serafico il master moro.
-Si ci sono tracce, la mia era solo incredulità, non mi aspettavo che vendesse a me!-
Rispose ancora sconvolto il mago sbiancando appena sentendolo continuare a parlare. Incenerì Jean con un’occhiata mentre quest’ultimo ridacchiava contento.
“Ero sicuro che avresti accettato… però ti avverto che Go ha due animaletti domestici. Ti toccherà subire anche loro senza toccarle…”
Lo avvisò pensieroso passando un braccio intorno alle spalle del ragazzo.
“Ovviamente… non dovrai ucciderlo… come ti ha spiegato lui stesso appartiene a una famiglia speciale, ucciderlo significherebbe farsi perseguitare in eterno.”
Gli disse ancora prima di sciogliere quell’abbraccio con Go e spingerlo contro Asher come se fosse stato un giocattolo.
“Ora posso andare… buon divertimento ragazzi…”
Li salutò prima di incamminarsi verso l’uscita.
-Jean-Cloude… ti ucciderò personalmente…-
Brontolò il mago prima di arrossire rendendosi conto che genere di affari aveva fatto quel pazzo e di dove si trovava. Cazzo era vicinissimo al suo idolo!

Asher
Osservò il ragazzo annuendo mentre ascoltava le sue parole.
"Direi che dovrei esserne colpito... peccato che non mi interessi della tua famiglia..."
Asserì ghignando mentre gli affermava che non si sarebbe mai aspettato che Jean-cloude lo avesse mai venduto.
"Guardati da persone come lui, ragazzo..."
Sibilò passandosi la lingua sui canini ormai molto appuntiti, aveva fame ed il suo odore lo stava stuzzicando in maniera quasi impossibile.
"Non lo ucciderò, io rispetto la mia parola di master, me ne prenderò cura ma lui dovrà sfamarmi... dei suoi animaletti non mi interessa."
Accolse il ragazzo ta le braccia mentre guardava Jean-Cloude andarsene. Gli tirò i capelli facendo in modo di inclinargli la testa, la giugolare ben esposta ai suoi occhi.
Chinò il capo sulla sua pelle, annusandolo come un animale.
"hai un odore divino..."
Sibilò mentre la lingua saettava a toccare la sua pelle.
"Non temere, il mio morso non ti farà male, sarà veramente piacevole, un orgasmo diciamo..."
Facendo sarcasmo sui propri poteri.
"è il primo morso che ricevi, vero?"
Sibilò al suo orecchio.
"Sei mio adesso piccolo mago, fino a quando il Master della città non verrà a reclamarti."
Chinò di nuovo il viso addentando con i canini la sua pelle morbida, perforandola.
Nessuno ci avrebbe fatto caso, molti altri si stavano sfamando nel locale. La sua essernza li avvolse in modo che il potere facesse il suo effetto.
Si cibò di lui per poi staccarsi dopo un poco in modo da non indebolirlo troppo, leccandosi i residui di quel nettare divino.
"Favoloso..."

Godou
Alzò gli occhi al cielo esasperato. Quei due erano fatti della stessa pasta. Erano perfetti insieme.
“Senti Asher cosa vorresti insinuare? Che io sono pericoloso e truffaldino?”
Esclamò il moro mentre il maghetto lo fissava soddisfatto.
“So di averlo affidato in buone mani”
Disse ancora il vampiro, ormai di spalle, facendo un segno della mano prima di sparire. Go si fece tirare i capelli inclinando la testa obbediente e fissandolo pensieroso. Era impossibile che quel vampiro trovasse il suo sangue divino. Go sapeva cosa significava quando un vampiro diceva che il sangue era divino. Fremette sentendosi leccare la pelle e sbarrò gli occhi alle sue parole. Se c’era qualcosa su cui Go non era ferrato era proprio il sesso, infatti si trovava ancora vergine a 20 anni. Arrossì appena quando sentì quel sibilo all’orecchio.
-Si, è il primo…-
Rispose piano prima che il sangue gli colorasse di nuovo le guance sentendosi dire che ora era del vampiro. Si era suo, non avrebbe mai potuto essere di altri. Uno strano verso uscì dalle labbra di Go mentre Asher gli bucava la pelle con i canini e ne succhiava il sangue. Era una sensazione di dolore iniziale, subito sostituita da un intenso piacere. Era la prima volta che ne provava uno così forte da scatenargli apparati che fino a quel momento erano stati a riposo. Si staccarono e Go sospirò appena mentre Asher finiva di ripulirlo. Sentì quella semplice parola e chiuse per qualche istante gli occhi. Stranamente non si sentiva debole, nemmeno un po’. Ma sicuramente era dovuto al fatto dell’adrenalina che gli scorreva lungo il corpo.

Asher
"Esattamente quello che intendevo Jean-cloude, magari con parole meno raffinate!"
Sibilò mentre lo guardava andarsene.
Il ragazzino doveva essere vergine, si vedeva bene dalla colorazione che avevano le sue guancie così rosse e piacevoli.
Il sangue del giovane mago era divino, dolce con un retrogusto ferroso che aumentava il piacere che provava a berlo, lo avrebbe bevuto fino a farlo cadere a terra senza vita, ma una promessa è una promessa.
Quano si separarono lo osservò mentre un ghinò si dipingeva sul suo volto.
"Sembra che non ti sia dispiaciuto..."
Sussurrò chinandosi sulle sue labbra.
"Il master ha detto che sei il migliore mago della città, probabilmente ti ha affidato a me non solo per farti un piacere ma anche per qualche suo motivo particolare..."
Ipotizzò osservandolo.
"Mi chiedo cosa avrà in mente..."
Lo baciò a fior di labbra distaccandosi.
"Sei intelligente e di certo un bel ragazzo... voglio inizialmente sapere cosa conosci della nostra società, e dei nosti poteri!"
Il ragazino doveva capire bene chi aveva di fornte prima di valutare le sue capacità.
"Che cos'è l'ardeur?"
Domandò a bruciapelo.
"é importante che tu lo sappia e capisca a cosa andrai incontro!"

Godou
Arrossì di nuovo sentendo quel sussurro.
-Non è stato così brutto…-
Replicò semplicemente senza guardarlo negli occhi prima di vederlo vicino alle sue labbra. Roteò gli occhi e scrollò appena le spalle.
-Jean è infido di natura… ormai non mi meraviglio più…-
Brontolò prima di sentire quel bacio casto che lo lasciò insoddisfatto.
-Chiedi e io ti rispondo…-
Ribattè sicuro di sé, ignorando il complimento sul “bel ragazzo”, per lui non era la verità. Si vedeva troppo comune. Tornò a concentrarsi su Asher e sentì quella domanda. Prese un sospiro prima di parlare.
-L’ardeur è la capacità che hanno alcuni vampiri di nutrirsi di energia sessuale oltre che di sangue. All'inizio l'Ardeur è un istinto insopprimibile e difficilmente controllabile che deve essere soddisfatto più volte al giorno, ma col tempo si guadagna la capacita' di controllarlo. Inoltre, se all'inizio l'unico modo per nutrirsi e' avere un rapporto sessuale con la persona a cui si vuole sottrarre l'energia sessuale, col tempo si guadagna la capacità di nutrirsi a distanza, succhiando l'energia dalle persone senza neppure bisogno di toccarle.-
Spiegò pazientemente, sapendo di dire correttamente quello che l’altro vampiro voleva sapere. Non si era reso conto intanto che prima aveva dato involontariamente del tu ad Asher.

Asher
Lo ossevò annuendo alla sua risposta.
"Esattamente... L'ardeur è piuttosto complicato da governare, potrebbe anche essere che io faccia di te il mio pommè de sangè..."
Non ebbe riserva dal rivelarglielo capendo che il ragazzo sapeva perfettamente a cosa si riferiva.
"nel peggiore dei casi potrei anche legarti a me come servo umano, imprimendo sul tuo corpo i miei marchi, in questo caso tu saresti costretto a vivere in simbiosi con me ed avresti il potere di attingere alla mia forza."
Scosse le spalle avviandosi verso l'uscita.
"Seguimi, voglio sapere cosa sei un grado di fare, devo valutare le tue capacità prima di capire su cosa lavorare insieme a te..."
Si voltò appena a guardarlo.
"Un ultima cosa... io posso darti del tu, Tu no!"
ordinò gelido.
"Ricordatelo ed andremo d'accordo, non sopporterò altri errori."
Avvisò aprendogli la porta.
"Da ora in poi farai quello che ti ordino senza ribellarti, una protesta da parte tua e ritornerai a fare il cagnolino del master della città!"
Se doveva lavorare con lui lo avrebbero fatto alle sue condizioni e non a quelle del ragazzo.

Godou
Finse di non aver sentito l’ultima parte, sennò sicuramente sarebbe arrossito diventando una tentazione per tutti i vampiri della zona. Ascoltò ancora le sue parole e storse appena il naso. Non ci credeva nemmeno un po’ che il vampiro lo avrebbe fatto, perché sarebbe significato averlo per tempi immemorabili tra i piedi e Asher non sembrava un tipo amante della compagnia perenne. Lo seguì mentre si avvia verso l’uscita prima di sentire quel tono gelido.
-Mi scusi master Asher, non succederà più.-
Si scusò chinando il capo mortificato. Era abituato a trattare con quel fallito di vampiro moro e non si era reso conto di aver usato il tu con il suo idolo. Sua cugina lo seguì con lo sguardo mentre lo vedeva uscire e Go le fece un cenno tranquillo con il capo in modo da non farla preoccupare. Uscì dal locale e sentì ancora il vampiro parlare.
-D’accordo…-
Replicò tenendo il capo abbassato prima di sollevarlo e stringersi le braccia intorno alla vita, si era dimenticato il cappotto dentro.
“Go aspetta…!”
Lo richiamò sua cugina uscendo e tenendo in mano il cappotto e il libro.
-Grazie Lizzie…-
Esclamò con un sorriso prendendo il cappotto e indossandolo prima di mettere il piccolo libro nella tasca dell’indumento nero.
“Figurati… a proposito… quando stacco devo andare a casa tua? Ti tengo d’occhio le bambine!”
Disse ancora la ragazza mentre Go annuiva e la salutava prima di vederla tornare dentro ancora preoccupata. Go sollevò lo sguardo posandolo su Asher.
-Mi scusi il ritardo master.-
Si scusò chinando appena il capo in segno di rispetto prima di stringersi nel cappotto per l’aria gelida della notte.

Asher
L'aria fredda della notte era un manto delicato sulla sua pelle fredda di natura, non percepiva quella che per l'umano era un freddo pungente. Annuì sentendolo cedere alle sue parole, osservandolo.
Vide la ragazza andargli davanti e sentì le sue parole, senza prestarne veramente attenzione.
Forse poteva renderlo un suo servo umano, sarebbe stato un ottimo modo per guardarsi le spalle da altri scocciatori, un otttimo modo a dire la verità.
Quando lo raggiunse lo guardò appena mentre sorrideva appena.
"bene andiamo..."
lo portò verso la strada mentre lo conduceva verso il parco.
"Questo mondo è regolato da moltissime leggi, per lo più magiche, da qualche secolo a questa parte ormai sono state chiarite per tutti gli umani, ci hanno accettato nella loro società come avrebbero accettato di essere trasformati."
Iniziò, preferiva sempre partire dalle regole base se doveva formare qualcosa e voleva che il ragazzo stesse attento, non avrebbe sopportato altre interruzioni.
"i poteri dei vampiri differienzano da quelle di voi maghi, voi nascete così, noi lo diventiamo, ci ritroviamo schiacciati da qualcosa che per voi è naturale."
Prese fiato entrando nell'oscurità.
"i vostri poteri sono naturali, devo sapere a cosa sei più portato, a quali regole tu cedi di più.."
I suoi occhi divennero braci incandescenti nel buio.
"Dimmi... qual'è la prima regola da ricordare prima di riuscire a padroneggiare la trasmutazione?"

Godou
Lo seguì senza dire nulla al parco sentendo le sue spiegazioni con molta attenzione, non distraendosi nemmeno per un secondo mentre gli andava dietro. Si immersero nell’oscurità mentre Asher riprendeva fiato. Era un piacere ascoltare la sua voce. Annuì alle sue parole prima di vedere il cambiamento degli occhi e restarne meravigliato, non gli facevano per nulla paura. Tornò ad ascoltarlo e annuì riandando indietro con la memoria alle spiegazioni di trasmutazione.
-La prima regola da ricordare è che si può scegliere solo una cosa in cui trasformarsi.-
Esclamò dopo averci riflettuto qualche istante, cercando di capire a cosa volesse arrivare con quelle domande a livello teorico. Ripensò alle sue parole e capì che aveva ragione. Lui era nato con quei poteri, mentre i vampiri se li ritrovavano per errore. Certo che però era strana come cosa.

Asher
Lo fissò annuendo, i suoi occhi brillavano di luce propria ma era una cosa normale per lui e sembrava che il ragazzo non ne avesse timore, meglio così.
"Esattamente, un unico animale o forma perchè altrimenti non si riuscirebbe a controllare, con l'andare del tempo invece si possono aumentare ma solo con un buon controllo e con i giusti sacrifici."
Sorrise mostrando le zanne.
"L'unica cosa che sappiamo realmente di quest'arte e che gli unici che non hanno problemi a farla sono i licantropi perchè la eseguono in maniere inconscia ed automatica."
Si passò una mano fra i capelli.
"Nella nostra epoca ormai sono molti i maghi capaci di destreggiarsi in quest'arte quasi come i licantropi."
Sapeva bene che il ragazzo si chiedeva perchè di quella lezione.
"Tutto questo ha un unico scopo, voglio farti capire che io potrò seguirti solo per una parte della tua istruzione, in quanto i miei poteri sono limitati al fatto di essere un vampiro, non altro."
Asserì avvicinandosi a lui.
"Ecco dove volevo andare a parare."

Godou
Ascoltò ancora le sue parole incrociando le braccia per procurarsi un po’ di calore. Quel sorriso lo spiazzò completamente. Era strano vedere su quel volto così gelido, un sorriso. Lo seguì attentamente anche se erano cose che conosceva già. Ma farsele dire dal vampiro assumevano nuovo significato. Lo vide avvicinarsi a lui mentre ancora parlava e annuì.
-Capisco, ora capisco il perché della scelta di Jean… sapeva che la parte relativa ai vampiri era quella che mi mancava.-
Esclamò pensieroso prima di sollevare lo sguardo su Asher.
-Io sono pronto ad apprendere qualsiasi cosa mi insegnerà master Asher.-
Disse deciso e serio nelle sue intenzioni, dopotutto non si rifiutava la conoscenza in più che poteva offrire quel vampiro. Non si meravigliò del fatto che il biondo avesse capito il suo pensiero, per lui erano cose normali.

Asher
Annuì ancora alle parole del ragazzo.
"Adesso che abbiamo chiarito il perchè Jean abbia scelto me per fare in modo che ti insegnassi i poteri dei vampiri..."
Gli si avvicinò ancora trovandosi proprio di fronte a lui in meno di un battito di ciglia. Gli percorse le labbra con la propria lingua.
"la prima lezione..."
mormorò.
"è capire come difendersi dall'attacco psichico di un vampiro, tagliarlo fuori dalla propria testa, costruirsi un muro che mi impedisca di distruggere la tua affascinante testolina!"
Con poca grazia aprì la propria mente intrufolandola in quella del ragazzo, osservando la sua vita così come uno spettatore osserva lo schermo del cinema, nella stessa maniera.
Era una cosa semplice per lui, il ragazzo non aveva difese, non sapeva nemmeno cosa richiava probabilmente.
"Su..."
fece rimbombare la propria voce nella sua testa.
"mandami fuori, cacciami da qua se ce la fai!"

Godou
Rimase immobile anche quando Asher si avvicinò e gli lambì le labbra con la lingua. Sentì le sue parole, ma non ebbe modo di fare niente che si sentì distruggere sotto la pressione dell’intrusione del vampiro. Si portò le mani alle tempie quando si sentì rimbombare quella voce nella testa. Si concentrò sulla propria forza e provò a scacciare quella persona che si introduceva nei suoi pensieri più nascosti. Ci provò con tutto se stesso, usando tutti i propri poteri, ma non era facile, non sapeva nemmeno come iniziare. Era la prima volta che gli capitava di affrontare un vampiro in tal senso e la sensazione era abbastanza brutta. Solo che non voleva perdere proprio contro Asher, voleva fargli capire che lui valeva qualcosa e che non era l’ennesimo disastrato che girava per la città.

Asher
Lo sentì ribellarsi in quel modo, gli aveva detto che doveva ribellarsi e gli stava dando retta.
Dopo due minuti si staccò, uscì dalla sua testa sospirando sconsolato e maledendo Jean con tutto se stesso.
"Devi crearti un muro, pensa al mare, ai mattoni a tenermi fuori!"
Lo sgridò duro.
"Non tutti sono come me, non tutti escono in questo modo, ma devi capire che crearti un muro è vitale quando ti trovi contro ad un vampiro, a qualunque vampiro, dal più giovane al più anziano!"
Sorrise.
"Non sei molto pratico di telepatia vero?"
Lo sfottè.
"E dire che i maghi di solito la usano!"

Godou
Quando Asher uscì, Go tirò un sospiro di sollievo. Ma poi le sue parole dure gli fecero chinare il capo. Memorizzò quei dati prima di sentirsi sfottere in quel modo.
-Non la uso mai, raramente ci penso che la so usare. E diciamo che non mi è proprio venuto in mente in quel momento.-
Mormorò sospirando stancamente. Era vero, lui preferiva usare altri tipi di magia, la telepatia era rarissimo.
-Io non sono gli altri maghi.-
Mormorò ancora con gli occhi che brillavano dalla rabbia, ma continuando a tenere il capo chino per non farglielo capire. Si ricordò di una volta in cui Jean gli disse che era molto facile entrare nella sua testa, perché era troppo presuntuoso per capire se qualcuno vi entrava. Ora capiva a cosa si riferiva. Ma si stette zitto e creò dentro di sé un muro, per vedere se Asher lo avrebbe fatto ancora.

Asher
Osservò il maghetto sbuffando infastidito... era decisamente troppo sicuro di se stesso per capire che era facile distruggerlo dall'interno.
"è questo è male."
Asserì secco.
"Ragazzino se non crererai una difesa psichica decente non solo qualsiasi vampiro potrà distruggere ma anche solo un sensitivo potente, un telepate... una qualsiasi creatura che possa vantare poteri telepatici."
Ghignò notando l'odore della rabbia provenire da lui e percepì il piccolo muro che stava cercando di creare.
"è questo lo chiami muro?"
Domandò.
Ci vollè un solo secondo per distruggerglielo, una semplicissima spinta.
"Fin quando ti crederai il migliore non potrai mai imparare nulla, devi smettere di essere il migliore mago in circolazione, tu per me sei semplicemente un moscerino che potrei schiacciare fra le dita!"
Si spostò i capelli con un gesto nervoso, sistemandoseli dietro la schiena.
"ti hanno fatto credere che valevi molto, ma sbagliavano... non sei nulla... mettitelo in testa perchè ripartirò da zero, proprio come un poppante."
Allacciò le braccia al petto osservandolo severo, nessun sorriso compariva sul suo viso.
"Sono stato chiaro?"

Godou
Gli sbuffi infastiditi di Asher lo infastidivano a sua volta e le sue parole lo fecero incazzare terribilmente nonostante all’esterno non facesse trasparire nulla. Creò quel muro e Asher lo distrusse al primo colpo, semplicemente. Era dannatamente umiliante quella situazione e le parole del vampiro lo fecero impallidire. Era la prima persona che gli diceva che non valeva niente. Era anche vero che ultimamente si era cullato e non aveva più fatto allenamento, ma da qui a dire che non valeva nulla era un po’ esagerato. Ma capì che se voleva imparare qualcosa avrebbe anche dovuto umiliarsi e osservò appena il volto severo del vampiro.
-Si Master. È stato chiarissimo. Farò tutto quello che mi dirà di fare.-
Esclamò mettendo finalmente di lato il suo dannato orgoglio e chinando il capo rispettoso al più grande. Un uomo doveva sapere anche quando cedere e in quali occasioni.

Asher
Quel ragazzo era una vera fonte di divertimento, percepiva il suo odore cambiare, la rabbia bruciargli la pelle ma nulla traspariva dal suo volto, veramente divertente.. ma lo vide chinare il capo e dirgli quelle parole, ciò non potè che addolcirlo leggermente, per quella sera lo aveva anche tempestato abbastnza, lo aveva umiliato, morso sgridato ed infine costretto a mettere da parte il suo orgoglio.
"con questo attegiamento ben presto sarai in grado non solo di tenermi fuori dalla tua testa ma anche di sfamarmi da lontano, senza che io ti tocchi..."
Sorrise leggermente allacciando le braccia al petto.
"Ma per stasera può bastare, sarai stanco ed immagino che dovrai anche riflettere su quello che è successo stasera, quindi è meglio se vai a casa, ci vedremo domani, al cimitero, subito dopo il tramonto. Verrai tu e mi aspetterai al cancello."
Gli si avvicinò alzandogli il viso e banciandolo con passione osservandolo ancora un attimo.
"Preparati perchè domani dovrai sfamarmi ancora... in tutti i modi!"
Gli leccò le labbra lascivamente distaccandosi da lui ed allontanandosi nel buio.
"Sii puntuale mi raccomando!"

Godou
Sentì le sue parole e sollevò il capo vedendolo sorridere leggermente e allacciare le braccia al petto.
-Sfamarla da lontano?-
Ripetè perplesso prima di ricordarsi dei poteri di Asher e del patto che aveva stretto Jean per lui. Arrossì appena al pensiero che forse sarebbe stato toccato dal master. Tornò a concentrarsi sulle parole del vampiro e annuì alla fine prima di vederlo avvicinarsi e sollevargli il volto. Ricambiò di impeto quel bacio passionale prima di ricambiare quello sguardo. Spalancò gli occhi alle sue parole e annuì con vigore, trattenendo il respiro finchè Asher non si allontanò nel buio dopo avergli leccato le labbra.
-Si master.-
Rispose alle sue parole finali prima di girarsi e cominciare a camminare verso casa, con la testa piena di confusione e un incredibile mal di testa. L’indomani mattina avrebbe sicuramente saltato le lezioni, preferiva sopportarsi le due cucciole piuttosto che le domande dei compagni
 
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