Hysterical people... AH! You mean your wife!, KevinxInvidia

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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 7/5/2011, 22:00




"Tua moglie è isterica!" Sam alzò gli occhi al cielo. In quel momento avrebbe preferito trovarsi da tutt'altra parte. Gli sarebbe andato benissimo pure essere da solo con Jhon in una battuta di caccia... anche se il suo adorato suocero avrebbe fatto di tutto per trasformare lui stesso nella preda. Si versò l'ennesimo bicchiere di gin che, esattamente come i precedenti, ebbe la breve vita di un secondo. C'era qualcosa di buono nella sua natura demoniaca: l'alcool non aveva nessun effetto su di lui. "Invidia, ne abbiamo già parlato" sospirò affranto. Gli aveva spiegato un milione di volte come lui e Dean fossero giunti a quella conclusione. Ne andava della sua vita coniguale e sessuale dopotutto! Tuttavia sapeva perfettamente che al demone importava quanto il surriscaldamento globale, cioè meno di zero! Era sempre stato più ottuso di un angolo e non c'era certo speranza che cambiasse. L'inconfondibile suono di vetro che si infrange lo costrinse a riportare la propria attenzione sui delicati volti del giovane di cui l'altro aveva preso in affitto il corpo. "Non ti distrarre mentre stiamo parlando. Tua moglie è un'isterica! Quanto tempo è passato dall'ultima mestruazione?" chiese il vizio capitale aggrottando un sopracciglio in segno del suo vivo interesse. Sam sospirò e ancora una volta spostò il suo sguardo verso il soffitto. "Sai benissimo che lui non ha certi problemi..." "Ma si comporta esattamente come una donnicciola frivola in pieno ciclo! Trombatelo di più se non è così!" Imbastire una conversazione con lui era assolutamente inutile ed era proprio in momenti come quello che il principe dei demoni rimpiangeva i poteri insiti in lui dalla nascita. Da quando stava con Dean la voglia di seviziare Invidia era cresciuta a dismisura, ma restava il fatto che con quel maledetto marchio non potesse sfogare come avrebbe voluto il suo istinto omicida. "Possiamo tornare al nocciolo della questione?" chiese irritato appoggiando il bicchiere sul tavolo attorno al quale si strinsero le proprie dita frementi di circondare il collo dell'altro con una furia incontenibile. Il demone rise sguaiato imponendo a Sam maggiore autocontrollo di quanto non ne stesse già dimostrando. "Questo è il nocciolo della questione! Non vedo perchè devo essere io a pagare le nevrosi della tua fichetta turbata!" Sopra i capelli castani brillava un'aureola di sinceri punti interrogativi ed era proprio quello a minare in particolar modo alla stabilità emotiva e psichica di sua eccellenza il principe delle tenebre! Le parole con cui lo aggredì subito dopo non erano state preventivate, si era ripromesso di mantenere la calma e di mostrarsi razionale e ferreo nelle proprie decisioni ma i suoi buoni propositi stavano andando a farsi fottere con una rapidità disarmante. "Come sarebbe a dire che non capisci?! Settimana scorsa tornando a casa Dean ha trovato te e MaryLi giocare a freccette di cui Alien" un brivido di disgusto lo percosse. Ogni volta che pronunciava il nome di suo figlio un fremito di rifiuto lo attraversava come una scarica elettrica. Si era opposto con tutte le sue forze a battezzarlo in quel modo, ma il suo compagno era stato irremovibile e lui aveva dovuto adattarsi. "di cui Alien era il bersaglio!" Concluse senza riuscire ad impedire che il suo bicchiere facesse la stessa fine di quello dell'ospite assolutamente indesiderato dalla sua consorte. Possibile che ogni volta che loro due parlavano ne pagassero le conseguenze le stoviglie? Un'altra risatina divertita mandò a puttane il suo già compromesso sistema nervoso. "La signorina ha una gran mira! È proprio sangue del tuo sangue, Sam! Dovreste iscriverla a tiro con l'arco appena cresce... o magari al tiro al piattello! Mi pare decisamente più portata." Cazzo! Ci mancava soltanto che gli desse consigli su come allevare i suoi figli! "Comunque" il tono del demone si fece più serio e diplomatico. "quella era un'occasione imperdibile! La ragazzina l'aveva fatto lievitare e mi fissava con un'irresistibile espressione da Hey, amico! Adesso che si fa? Io ho semplicemente assecondato i suoi desideri" asserì con la stessa impassibilità di un giudice che emette la propria definitiva sentenza. Il suo volto non rimase tale a lungo; in men che non si dica brillava dell'inconfondibile rossa impronta di cinque dita. La sua bocca si era arcuata in una smorfia di stupore, ma anche di curiosità circa quale sarebbe stata la prossima mossa del suo interlocutore. Sam, dal canto suo, aveva gli occhi fuori dalle orbite e respirava affannosamente per controllare la rabbia. Lo fissò sconvolto. Non se la ricordava nemmeno l'ultima volta che avevano fatto a botte, ma aveva la netta impressione che l'altro volesse dare di nuovo avvio a quella gloriosa tradizione. Il ruggito che seguì quegli attimi di palpabile silenzio lo stupì quanto lo schiaffo. "MaryLi e Alien hanno sei mesi, gran pezzo di idiota! Non sanno camminare e teoricamente non dovrebbero nemmeno saper usare i loro poteri e TU alimenti questa peculiarità con giochi insensati e pericolosi! Ora ti è chiaro perchè sia più salutare per i piccoli e anche per me e Dean che il babysitter sia un essere umano che non sa neanche cosa sia una seduta spiritica o a cosa serva?" Sam era sul punto di scoppiare, ma sarebbe stato troppo chiedere che Invidia capisse le ragioni e i timori dei coniugi Winchester. Infatti, più innocente e sincero che mai, scosse la testa senza risparmiarsi di rispondergli a tono. "No, inoltre non capisco perchè tu mi abbia picchiato!" "Perchè non posso ucciderti!" Lo sguardo del principe degli inferi brillava di follia omicida e la sua voce, di un'ottava più alta rispetto al normale, avrebbe ferito i timpani di qualsiasi essere vivente nei paraggi. Per una volta chiunque avrebbe compreso quale tormento fosse per i cani poter udire gli ultrasuoni! Nuovamente, Invidia non potè trattenersi dal ridere tanto da farsi male allo stomaco. "È vero che tu sei ancora impotente da quel lato lì, mia cara eccellenza ultraterrena!" ululò indicandolo con un dito. La storia del marchio lo divertiva sempre moltissimo, era impossibile per lui frenarsi ogni qualvolta l'argomento si ripresentasse verbalmente o solo nella sua mente. La questione, dal suo modesto e demenziale punto di vista, era esilarante specialmente a causa dell'inaspettata piega che aveva assunto col passare del tempo. Sam, figlio del diavolo e del primo demone creato, aveva scopato per gioco con l'hunter che gli dava la caccia il quale si era dimostrato docile come un agnellino nel farsi aprire in due. Tanta disponibilità aveva poi portato ad un interessante souvenir: un marchio che poneva gravi e pesanti limiti alla natura demoniaca dell'altro. Scoperto il trucchetto, ma incapace di scioglierlo, il principino si era recato da lui per fargliela pagare, ma... sorpresa! si era innamorato di lui e ha quindi accettato di buon grado di sostituire il sangue col caffè e di infilarsi le pantofole. L'improvviso cambiamento aveva altresì fatto in modo che la fichetta del cacciatore fosse fertile e, la notte di Halloween di nove estenuanti mesi dopo, erano nati due splendidi pargolotti mezzosangue. Era troppo perchè il demone più ilare di tutta la stirpe non si buttasse a terra dalle risate fino a sentirsi male. Peccato che gli eccessi di buon umore e l'inscalfibile ottusità che gli erano caratteristici facessero dei nervi di Sam un groviglio inestricabile. Era inutile discutere. Se fossero andati avanti un altro secondo con la conversazione Dean avrebbe dovuto occultare ben due cadaveri, inoltre su uno di essi avrebbe riversato tutte le sue lacrime. Un sospiro di rassegnazione lasciò le labbra cesellate del principe. "Non sarei voluto arrivare a tanto, ma tu non mi lasci altra scelta." Sussurrò aprendo il cassetto del tavolo sotto lo sguardo nuovamente attento e curioso di Invidia. Ciò che l'altro estrasse però lo fece impallidire. "Cosa intendi fare con quella?!" urlò indicandola mentre in un solo istante si alzava dallo sgabello sul quale era seduto. La risposta che ottenne fu un ghigno diabolico. "Questa siringa" riprese il Winchester osservandola compiaciuto "contiene un potente sedativo e poichè tu hai ancora l'anima ospite dentro di te essa avrà effetto su entrambi" esplicò il tutto circumnavigando il tavolo per avvicinarsi al demone che, com'era prevedibile, indietreggiò. "Sam! Non vorrai...? Cioè... tu non sei realmente intenzionato a...?" "Oh sì, che lo sono!" Un urlo e l'azione si svolse nell'arco di pochi frammenti di tempo. Dopo aver giridato, il vizio capitale era schizzato in avanti, fuori dalla cucina. Aveva corso attorno ai divani in salotto evitando accuratamente ogni ostacolo e il demone alle sue calcagna, poi si era lanciato verso la porta di ingresso: la sua unica via di fuga! Icredibilmente, l'essere più sguaiato del mondo aveva un solo terrore: gli aghi! Manco a farlo apposta, quella siringa ne aveva uno di considerevole lunghezza. Aprì la porta in preda alla disperazione e si trovò di fronte l'alta figura di un ragazzo piuttosto prestante. "Proteggimi!" urlò saltandogli in braccio, ancorandosi con forza al suo collo. Sam, ancora all'interno dell'abitazione, nascose in fretta l'oggetto del terrore e si preparò ad accogliere il loro ospite con un nuovo sorriso smagliante. Ancora una volta Invidia, o meglio Malcolm, avrebbe pagato lo scotto delle sue offese più avanti... ovvero se mai avesse riavuto indietro i propri poteri!
 
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view post Posted on 13/5/2011, 22:13
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Da quando aveva lasciato la sua cara casetta, visto che sua sorella aveva preso pianta stabile da lui non aveva avuto molta scelta se voleva conservare la sua precaria sanità mentale, si era ritrovato a fare qualsiasi tipo di lavoro. Quella era solo l'ennesima trovata per guadagnarsi un pugno di dollari... proprio come quando aveva tentato di fare vendita porta a porta, una serie di portate in faccia lo aveva fatto smollare molto presto. Quando aveva risposto a quell'annuncio era quasi sull'orlo dell'esaurimento nervoso, era arrivato come una manna dal cielo. Alla fine doveva badare a due bambini no? Aveva anche incontrato i loro genitori, una coppia omosessuale che aveva addottato due poveri orfanelli. Quello che doveva essere la donna della coppia gli aveva spiegato che la loro era una famiglia un pò difficile ma che non avrebbe dovuto spaventarsi e che nessuno avrebbe attentato alla sua vita, almeno credeva. Dubitava tuttavia che quei pericoli potessero anche solo avvicinarsi agli assalti di sua sorella quando si ribellava ai suoi tentativi di omicidio, piccolo particolare che però tenne per sè, chi mai avrebbe avuto il coraggio di assumere uno che picchiava regolarmente la sorella minore quando non aveva di meglio da fare? Nessuno, nemmeno quei due. Li aveva incontrati solo una volta ma gia gli stavano abbastanza simpatici, anche se non capiva la quasi totale assenza di sale in casa e la presenza di un manifesto con la faccia di un uomo somigliante a Dean e recante la scritta "Io qui non posso entrare!" che aveva visto attaccato al cancelletto. Del resto erano problemi loro, non vedeva perchè doveva mettersene lui, avevano i loro motivi per un simile gesto. Quella mattina si era preparato come meglio poteva dopo avere lottato per il bagno per una buona mezz'ora e poi aveva preso la macchina ed era andato, perchè aveva scelto un posto così lontano da casa? Semplice... più lontano era e prima avrebbe seminato tante sanguisughe di sua conoscenza.
Per questo era arrivato quasi in orario stranamente per una volta in vita sua, puntuale al primo giorno di lavoro. Di certo non si aspettava quell'accoglienza, quel tipo che gli si era accollato addosso urlando di proteggerlo. Spalancò gli occhi cercando di staccarselo di dosso mentre sentiva le risate di Dean gli arrivarono subito alle orecchie mentre osservava l'altro che con un sorriso smagliante era lì vicino.
"Oh cazzo!"
Esordì Dean una volta che si fu ripreso.
"grandissimo coglione, lascia andare Kevin! Lui è quello che ti sostituirà!"
Sarà stata anche una sua impressione ma sul viso del biondo era comparso un ghigno oltremodo divertito e maligno.
I bambini erano sul divano con la mamma e li fissavano incuriositi, un machietto ed una femminuccia. L'uomo si alzò avvicinandosi al ragazzo sconvolto che ancora non sapeva come prendere quell'assalto e fissava il morettino che sembrava ancora intenzionato a restargli attaccato.
"Ciao Kevin."
La voce del padrone di casa era allegra, troppo per i suoi gusti.
"Ti ricordi di mio marito Sam vero? Quello appeso al tuo collo invece è la persona che sostituirà, meglio conosciuto come coglione che è stato licenziato!"
Che bello! Abbassò gli occhi sul tipo e poi si girò verso il moro.
"Salve."
Tentò titubante.
"Qualcuno me lo potrebbe staccare?"
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 30/5/2011, 14:01




Non ci aveva pensato su molto. Alla vista di ciò che Sam brandiva come un'arma, e in effetti ai suoi occhi lo era, l'equazione si era formulata repentina e con autonomia nella sua testa.
SIRINGA + AGO = TERRORE = FUGGIRE!! E così aveva fatto. La porta sembrava la giusta soluzione al suo problema e lo stesso valeva per il bel ragazzo sull'uscio. Senza pensarci troppo gli era saltato fra le braccia invocando asilo e protezione. Ora che ci faceva caso non si stava poi così male lì! Era bello poter abbracciare un petto tanto vigoroso, percepiva addirittura il guizzare dei muscoli sotto la maglietta. Ora capiva perchè Dean adorasse spalmarsi addosso a Sam. Si tenne stretto al collo dello sconosciuto finchè non sentì l'irritantissima vocetta stridula della fichetta nevrotica redarguirlo. Non che lo stesse realmente ascoltando, ciò che udiva infatti assomigliava in tutto e per tutto al titolo di un album di Iggy Pop "Bla bla bla" per l'appunto! Gli fece il verso aiutandosi anche con smorfie ed eloquenti gesti delle mani. "Miss vacca da monta, non è l'ora della poppata?" gli chiese ridendo stringendosi di più a quello che, a quanto aveva capito, si chiamava Kevin. Sentendosi dare del coglione rise sguaiatamente, incurante della confusione sul volto del suo appiglio sicuro nella tempesta. "Certo tu non puoi esserlo, fica bagnata!" asserì gettando di soppiato un'occhiata a Sam che stava intimandogli di smetterla con lo sguardo e col labbiale e di scendere dal loro ospite. "Malcolm, dovremmo far entrare il ragazzo che ne dici di piantarla di comportarti da koala?" gli domandò alla fine sfregandosi le tempie. L'avrebbe ucciso non appena gli sarebbe stato possibile, era cosa certa! Il peccato capitale voltò il capo quel tanto che gli era sufficiente per rispondere con una linguaccia. "Animali graziosi! Sempre meglio degli ornitorinchi!" concluse beffardo. Sapeva che Dean non avrebbe perdonato a suo marito una simile confidenza, ed era anche consapevole che il principe delle tenebre avrebbe voluto la sua testa per quell'affronto! Quel presentimento gli venne immediatamente confermato dallo sguardo di puro odio che il suo superiore gli riservò. L'ira su quel volto d'angelo maledetto durò meno di un secondo lasciando il posto ad una gelida maschera di cortesia. "Non penso" ribattè evasivo, nonostante quella fosse forse la prima volta che si trovava d'accordo con lui. "In ogni caso non pensavo che tu e il tuo sostituto vi sareste intesi alla perfezione fin da subito" Gli dispiaceva un po' per Kevin, ma già gongolava soltanto immaginandosi l'espressione dell'idiota cordialmente detestato da sua moglie. La sua battuta, espressa con un che di serafico sia nel tono che nell'espressione, venne subito contrattaccata da un'esclamazione piuttosto colorita. "Ma sei scemo? Dico, ti è dato di volta il cervello? O meglio, quello che ne è rimasto! Che non fossi mentalmente a posto è stato chiaro quando hai deciso di far sul serio con questo avanzo di manicomio!" disse indicando Dean, ma il suo monologo non era ancora terminato. "Comunque devi essere veramente andato per pensare una cosa del genere! Quel cane come lo vedo lo pesto!" Come al solito, aspettarsi che Invidia avesse inteso la situazione era pretendere troppo! L'unica cosa che capiva al momento era che il suo salvatore voleva darlo in pasto ai lupi, ma lui non aveva la benchè minima intenzione di sciogliere la stretta che lo manteneva al sicuro. Stava bene e si sentiva protetto dalla furia degli elementi aggrappato al collo dell'uomo di cui conosceca a malapena il nome. Nascose il capo nella spalla dell'altro perdendosi la smorfia divertita di Sam. "Malcolm il koala vorrei informarla che il suo albero di eucalipto è il suo sostituto! In altre parole, sei fra le braccia del tuo successore!" Infierì con un sorriso di scherno, pur consapevole di dover delle scuse a Kevin ora. Quelle parole, com'era prevedibile, fecero breccia nel demone che si staccò dal suo rifugio sicuro con un urlo disumano mancò si fosse bruciato. "Mi tolgo da solo, pezzo di idiota!" commentò tirandogli un pugno nello stomaco e un calcio nelle palle continuando ad insultarlo prima di essere preso di peso da Sam e portato sul divano del salotto. Anche mentre rientrava, costretto, in casa continuava ad urlargli dietro. Certo che non stava certo dando una bella immagine di sè in quel momento: la sua carriera di sacco di patate era appena stata inaugurata da un linguaggio scurrile e da facce perplesse e da altre più divertite ed entusiaste della sua momentanea uscita di scena.
 
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view post Posted on 3/6/2011, 00:37
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Sembrava che il tipo attaccato al suo collo prestasse attenzione alle parole del padrone di casa come lui prestava attenzione a sua sorella quando vaneggiava, peccato che quando vide gli occhi verdi di Dean assotigliarsi comprese il perchè il biondo sentisse la necessità di liberarsi di lui, per non ucciderlo! Anche se doveva ammettere che la sottospecie di Koala non era bruttissimo, anche se era completamente idiota, sembrava provare una sottospecie di malsana gioia nell'insultare Dean che assotigliò ancora di più lo sguardo alle parole sugli ornitorinchi, peccato che quello sguardo non fosse per Malcolm, si chiamava così se non sbagliava, ma per Sam.
"è stagione di caccia per entrambi gli animali, soprattutto per gli ornitorinchi, mio padre adora cacciarli!"
Sibilò il biondo, qualcosa gli diceva che qualcuno sarebbe andato in bianco per molto tempo, anche se... andiamo... chiamare il proprio compagno ornitorinco era stupido, no? Almeno a sua detta. Ma non erano affari suoi alla fine, solo gli dispiaceva per il moro, anche se si faceva insultare dal suo ex dipendente Dean sembrava... come dire, pericoloso quando ci si metteva e non negava che gli sembrava il tipo disposto a lasciare dormire il marito fuori dalla casa almeno fino a quando quest'ultimo non avesse strisciato per chiedergli scusa.
peccato che poi perse il filo del discorso, impegnato a guardare i bambini che erano vicini a Dean, uno di loro gli si stava arrampicando addoso, erano terribilmente carini. li osservò inclinando appena il viso, sembravano così dolci, erano una bella famiglia. Il biondo stava mettendo a posto la magliettina alla piccola, sembrava una madre dolcissima alla fine, peccato che le sue riflessioni furono interrotte dall'urlo e successivamente il pugno e il calcio nei maroni che lo lasciò senza fiato. Per fortuna Sam lo trascinò via e Dean scattò andandogli incontro.
"Kevin?"
Domandò il biondo dubbioso, aiutandolo ad alzarsi.
"Sto bene, sto bene."
Credeva almeno. Di certo le palle stavano meglio prima, cazzo! Quell'idiota lo aveva gonfiato a dovere, maledetto psicotico. Il ragazzo lo aiutò ad andare in cucina, facendolo sedere su una seggiola.
"perdonalo, è completamente idiota."
"Capisco perchè volete rimpiazarlo."
Dean ridacchiò.
"Per quello e per il fatto che è ora che si tolga dalle palle."
Gli passò una tazza di caffè e lo zucchero, osservandolo.
"Come ti abbiamo gia detto siamo una famiglia un pò particolare."
Particolare? lui l'avrebbe detta proprio disastrata, ma se lo tenne per sè, del resto sembrava che il ragazzo avesse i suoi problemi.
"Il lavoro comunque è molto semplice, MaryLi e Alien sono due bambini bravissimi, sono dei tesori, non ti daranno problemi. L'unica cosa che ti chiedo è di non usare il sale quando prepari da mangiare."
Kevin storse un sopraciglio perplesso, sorseggiando il caffè.
"Niente sale?"
"Niente sale, esattamente."
Alzò le spalle, nonostante tutto stupito da quella richiesta, ma ehi! Se il capo decideva in quel modo si atteneva a quello che diceva lui!
"Come vuoi."
Finalmente il ragazzo sorrise di nuovo, annuendo.
"per il compenso parlerai con mio marito."
prese fiato girando appena il viso.
"signor Winchester? potrebbe portare il suo culo santo di qua per favore? naturalmente dopo avere sbattuto fuori quella testa di cazzo!"
sbiancò sentendo il ragazzo chiamare il marito in quel modo. per fortuna che era innamorato di lui, figurarsi se lo avesse odiato! Probabilmente lo avrebbe fatto fuori.
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 7/7/2011, 11:28




Sam non aveva dubbi al riguardo. Sapeva che Invidia non avrebbe capito, per quanto una parte di lui sperasse nel miracolo... col tempo era diventato vagamente ingenuo, e sapeva che avrebbe creato problemi. Si era giunti alla conlusione che fosse necessario rimpiazzarlo per salvaguardare la vita familiare e sessuale sua e di Dean, ma il demone era comunque una minaccia, specie per l'ultimo punto della lista. Era sicuro provasse un certo sadismo, oltre ad un conclamato divertimento, a metterlo nei guai con sua moglie. Altrimenti certe battute del cazzo se le sarebbe evitate! Tremò alla prospettiva di Jhon alle sue calcagna, più che felice di aver finalmente avuto il via libera alla caccia di Sam l'ornitorinco ancora vivo per intercessione divina. "Amore... non vorrai condannare all'estinzione quel povero animale con la bocca larga!" cercò di difendersi mentre Invidia perseverava nella perfetta imitazione di un koala. Si affrettò a distruggere la sua convinzione di essere in salvo pur temendo che sarebbe stato Kevin a pagarne le conseguenze. Così fu, infatti. Non appena ebbe realizzato l'identità del ragazzo a cui si teneva aggrappato, Invidia mollò la presa e si accanì sulla viriltà dell'altro sperando di causarle grossi danni permanenti. Fortunatamente per l'uomo i coniugi si precipitarono a separarli. Dean l'aveva soccorso e Sam si era caricato in spalla il demone scalciante buttandolo poi di malagrazia sul divano. "Malcolm! Sei impazzito? Ti pare il modo di accoglierlo?" Invidia lo guardò furente. "No.." Il principe delle tenebre tirò un sospiro di sollievo. "Meno male! Avrei giurato che..." "Avrei voluto ammazzarlo, ma non mi è concesso! Perciò ringraziami di non averti lasciato con un cadavere da occultare!" Ecco. Appunto. Lo sapeva lui che non c'era da fidarsi! L'unico motivo che li aveva spinti ad invitare anche il demone quel giorno era per evitare che facesse sul serio fuori il nuovo baby sitter dutante una loro assenza. Presenti avrebbero potuto limitare i danni. "Senti" esordì cercando gli argomenti giusti con cui convincerlo ad accettare la realtà. "questa è la nostra decisione e non è rettificabile. Quindi o ti adegui o non metterai più piede in questa casa! Non ti stiamo proibendo di venire da noi" cosa che Dean avrebbe assai apprezzato. "Ti stiamo soltanto chiedendo di lasciare che dei bambini se ne occupi una persona... normale" aggiunse dopo una breve pausa. Invidia avrebbe intuito il senso del suo discorso anche senza l'uso di quell'aggettivo, Kevin no e avrebbe iniziato a fare domande scomode a cui non potevano permettersi di rispondere. Malcolm aveva sporto il labbro in fuori e gli stava facendo gli occhi da cucciolo abbandonato sull'autostrada. "Loro mi adorano! Sono lo zietto!" piagnucolò. Quello era il metodo che riteneva più efficace per plagiare Sam. "Non attacca, mio caro" contrariamente alle sue previsioni ottenne una dura risposta a cui seguì un ritorno ad un più brusco atteggiamento da parte del vizio. "Dean ha sempre successo, però!" Il principe sospirò e si toccò la fede. "Siamo sposati, ricordi?" Invidia gli puntò contro l'indice. "Ah-ah! Lo sapevo! Fai dei favoritismi!" Merda! Perchè ancora non l'aveva ucciso? Ah... già... il marchio! Si sedette di fianco a lui giocando l'ultima carta rimastagli. "Non ti sto dicendo che non dovrai mai più avvicinarti ai bambini! Ciò che sto cercando di farti capire è che, per la sicurezza di tutti, è meglio che ci sia anche lui con te..." "Non ti fidi di me" Uffa! Perchè doveva sempre essere così difficile? Era ovvio che non si sentisse sicuro a lasciare i figli da soli con lui, ma certo non glielo avrebbe confidato! "Non è questo... tu alimenti certe loro peculiarità e noi vorremmo evitarlo per godere di una maggiore serenità" disse infine riducendo la voce ad un sussurro per non farsi sentire da Kevin. "Quindi potrò venire quando voglio?" forse Invidia iniziava a comprendere. "Sì, ma solo se ci sarà qualcuno in casa e non dovrai per nessuna ragione fare del male al baby-sitter! Nè fisicamente nè mentalmente, intesi? Magari conoscendolo meglio potreste andare d'accordo..." azzardò senza troppe illusioni al riguardo. Malcolm infatti incrociò le braccia al petto. "Lo escludo" sentenziò secco rilassandosi dopo qualche secondo. "Accetto però di comportarmi bene. Lo faccio per i piccoli, sia chiaro!" Sam sospirò di sollievo. Era una fortuna che Invidia si fosse tanto affezionato ai suoi figlii, questo rendeva le cose più semplici. "Trasparente" commentò con un sorriso sentendosi poi chiamare, in modo tra l'altro assai poco lusinghiero, dall'adorabile mogliettina improvvisamente piena di astio verso gli ornitorinchi. "Arrivo!" urlò in direzione della cucina tornando poi a rivolgersi al demone. "Ora io vado di là. Puoi venire anche tu sei vuoi, ma niente scherzi!" concluse ricevendo in cambio un grugnito d'assenso, meglio di niente! Si avviarono in cucina dove sua moglie stava spiegando al nuovo venuto alcune regole base. "Abbiamo risolto" esordì con un sorriso affabile. "Mi spiace vi siate dovuti conoscere così, Kevin! Colpa mia, sarei dovuto essere più accorto. Comunque lui è Malcolm" disse indicandolo. La sceneggiata sull'amico di famiglia assolutamente umano, solo un po' pazzo era appena cominciata. Il peccato capitale fece un passo avanti con la mano tesa bofonchiando un abbastanza distinguibile "piacere". Sam sperava che la sua occhiata rassicurante inducesse il povero baby-sitter a ricambiare. Visto lo sforzo di invidia, non farlo non sarebbe stata una buona idea!

Edited by »Donnie - 4/10/2011, 19:18
 
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view post Posted on 5/4/2012, 23:06
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Che quella fosse una famiglia non tanto normale lo aveva capito immediatamente, certo... non si aspettava di trovare qualcuno anche più fuori di testa di sua sorella! Quel tipo, quello che lo aveva malmenato qualche momento prima però lo era. Senza alcun dubbio non doveva esserci molto con la testa. ma insomma! Incontri uno e cosa fai? Prima ti aggrappi a lui e poi lo prendi a botte... logico!
E non felice prima di prenderlo a botte insultavi anche il padrone di casa... decisamente aveva appena conosciuto un altro caso clinico, sperava che almeno lui si drogasse, insomma... mai possibile che tutte le persone che incontrava anche solo per caso volessero o pestarlo o prenderlo per il culo? Almeno sembrava che i padroni di casa fossero tranquilli... Oddio, anche lì forse non era la cosa migliore da dire visto come aveva reagito Dean, mettendo in chiaro che quella notte avrebbe dormito da solo. Il marito doveva essere un santo, anzi, lo era probabilmente visto il caratterino che aveva dimostrato il biondo dagli occhi verdi.
Vide tornare gli altri due, mettendosi quasi rannicchiato con le palle ben prottette, quello calciava di brutto! Lo osservò innarcando un sopraciglio, fissando la mano che gli veniva porta e poi il viso dell'altro, sembrava un bimbo imbronciato... se non fosse stato etero probabilmente lo avrebbe trovato quasi carino, anzi, senza il quasi. Aveva due occhi azzurri penetranti e svegli, allegri almeno, che poi quell'allegria fosse solamente sua erano dettagli, no?
Allungò una mano prendendo quella che gli veniva porta, sospirando e sorridendo.
"Molto piacere, mi dispiace di non essere un buon posto dove nasconderti."
Asserì, magari era per quello che aveva attentato alla sua virilità! Perchè non era stato un buon nascondiglio e quindi aveva dovuto pagarla! Ma certo! Era proprio così... come diavolo aveva fatto a non accorgersene prima?
 
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Scheherazade Al Rahman
view post Posted on 7/4/2012, 15:45




doqadd
Quindi quello sarebbe stato il suo sostituto... l'umano che avrebbe cresciuti i suoi adorabili nipoti! No, la cosa non gli andava bene per nulla! Insomma, quello era un maledettissimo frikkettone coi capelli lunghi assolutamente ignorante su cosa due mezzidemoni necessitassero alla nascita! Il peggio però era che i genitori dei bambini volessero crescerli come luridi bipedi facili all'ira, alla lussuria, alla gola, all'invidia... e lì gli venne un'idea! Gli sorrise smagliante subito dopo che l'altro gli strinse la mano. "Oh! Non è quello! Come nascondiglio sei perfetto! Ci sono diversi posti in te che mi piacerebbe visitare!" miagolò suadente ignorando le proteste di Sam che stava cercando tra l'altro di spingerlo lontano da Kevin, probabilmente intuendo che quel demonio ne aveva già in mente qualcuna delle sue. Invidia però non si fece spostare tanto facilmente, ma anzi si avvicinò maggiormente all'ospite finendo persino col sedersi sulle sue gambe, circondandogli presto il collo con le braccia. A vederlo così non capiva di cosa potesse essere invidioso, cosa gli mancasse davvero nella vita e per cui fosse disposto a tutto... avrebbe dovuto tentare alla cieca, sperando di indovinare il suo punto debole. Lo guardò seducente voltando lentamente il capo in direzione di Dean e Sam, la sola cosa che avesse a disposizione in quel momento. "Sono carini insieme, vero?" chiese facilitato anche da Samael che stava cercando di riappacificarsi con la moglie dopo la pessima battute dell'ex baby sitter. "Si vogliono un bene dell'anima, sono disposti a tutti l'uno per l'altro... mentre tu non hai nessuno. Nessun rapporto stabile, nessuna persona dalla quale tornare a farsi coccolare e rinfrancare dopo una massacrante giornata di lavoro. Sei solo. Loro invece sono insieme. Loro hanno tutto! Una bella casa, una bella famiglia che cresceranno con amore tu invece che cos'hai? Niente, ecco tutto. Vorresti quello che hanno loro, vero?" continuò rivolgendo nuovamente la propria attenzione a Kevin, fissandolo dritto negli occhi nocciola e caldi. Non ci voleva poi molto a capire che fosse solo. Doveva avere più o meno trentacinque anni e non aveva alcuna fede al dito, a quel che ne sapeva era una bizzarria per un uomo della sua età e dubitava fortemente che ci fosse qualcuno, maschio o femmina, nella sua vita che ricoprisse il ruolo di compagno. Era la sola cosa che potesse usare per scatenare la sua invidia, quel sentimento frivolo e distruttivo che spesso viene confuso con la gelosia. Normalmente si ritiene che esso agisca soltanto sulle cose materiali, ambito che lui prediligeva in effetti, ma l'invidia riguardo ad altre vite o a sentimenti preclusi per una diversa serie di fattori era molto più potente e distruttiva. Non era sicuro che quel bamboccio lo sapesse, ma Samael ne era decisamente al corrente. Infatti si era immediatamente staccato da Dean e aveva fulminato il vizio capitale con un'occhiata di ghiaccio, stava quasi ringhiando. "Malcolm, piantala!" Invidia lo ignorò di nuovo, troppo impegnato a tessere la propria ragnatela attorno al malcapitato sul quale era seduto. I loro visi erano ora più vicini, poteva quasi percepire il fruscio delle ciglia che si sfioravano. "Vorresti avere quello che hanno loro? Un letto caldo, una famiglia tutta tua... dei figli con la persona che ami... So che è così, ma può essere tua, sai? Basta che tu te la prenda!" asserì annullando la distanza fra loro per baciarlo con passione, reprimendo un'ondata di disgusto a quel gesto. C'erano maggiori probabilità di vittoria se sanciva le sue parole con un contatto fisico e quella era la cosa migliore che gli fosse venuta in mente, sperava soltanto di riuscire a trattenersi dal vomitare subito dopo!
 
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view post Posted on 8/4/2012, 15:17
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Ok, che cosa stava succedendo? Non aveva neppure avuto il modo di rispondere alle sue parole che si era trovato addosso il tipo che avrebbe sostituito, e stava dicendo cose assurde!
Si ritirò indietro cercando di evitarlo mentre anche Dean studiava quello che stava facendo Invidia, quel bastardo stava cercando di usare i suoi poteri! Era sicuro che quel poveraccio sarebbe crollato, in fondo era pur sempre un peccato capitale, era forte... per quanto idiota.
Kevin invece si limitò a serrare le labbra e cacciasserlo giù dalle gambe dopo il bacio! Ma che cazzo! Ma chi cazzo era quell'imbecille?!? E soprattutto... come si permetteva di baciarlo?!? Grazie al cielo non c'era sua sorella nei paraggi! quella glielo avrebbe rinfacciato vita natural durante! Si pulì le labbra fulminandolo.
"Qui dobbiamo chiarire due punti precisi... Punto primo: tu ti droghi, ma pesantemente! Smettila di scambiare il borotalco per cocaina, quel poco cervello che ti ritrovi ti si fotte del tutto mi sà!"
Stava parlando con voce fremente di rabbia, non gli piacevano certe cose, proprio per nulla, soprattutto da uno come l'altro!
"la conclusione è molto semplice: non ci provare mai più! Si, sono molto carini insieme, non ho una famiglia ma sai una cosa? L'invidia non fà per me! Ho quello che desidero, una sorella rompipalle che mi vuole bene, una nonna adorabile, una vita soddisfacente, non ho bisogno di altro se non che tu mi stia lontano!"
Concluse pulendosi ancora la bocca.
"merda! Che schifo!"
Dean a quel punto non ce la fece più, scoppiò a ridere divertito, osservando con maligna soddisfazione il più inutile e fastidioso demone che avesse conosciuto!
"ti è andata male, Malcom! Secondo me hai bisogno di una revisione! Stai perdendo colpi... e poi parli tanto di Sammy!"
Lo sfottè continuando a ridersela mentre Kevin marciava verso i piccoli, prendendo in braccio la cucciola. E che cazzo! Quel coglione gli aveva fatto girare le palle da morire!
 
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