"
Tua moglie è isterica!" Sam alzò gli occhi al cielo. In quel momento avrebbe preferito trovarsi da tutt'altra parte. Gli sarebbe andato benissimo pure essere da solo con Jhon in una battuta di caccia... anche se il suo
adorato suocero avrebbe fatto di tutto per trasformare lui stesso nella preda. Si versò l'ennesimo bicchiere di gin che, esattamente come i precedenti, ebbe la breve vita di un secondo. C'era qualcosa di buono nella sua natura demoniaca: l'alcool non aveva nessun effetto su di lui. "
Invidia, ne abbiamo già parlato" sospirò affranto. Gli aveva spiegato un milione di volte come lui e Dean fossero giunti a quella conclusione. Ne andava della sua vita coniguale e sessuale dopotutto! Tuttavia sapeva perfettamente che al demone importava quanto il surriscaldamento globale, cioè meno di zero! Era sempre stato più ottuso di un angolo e non c'era certo speranza che cambiasse. L'inconfondibile suono di vetro che si infrange lo costrinse a riportare la propria attenzione sui delicati volti del giovane di cui l'altro aveva preso in affitto il corpo. "
Non ti distrarre mentre stiamo parlando. Tua moglie è un'isterica! Quanto tempo è passato dall'ultima mestruazione?" chiese il vizio capitale aggrottando un sopracciglio in segno del suo vivo interesse. Sam sospirò e ancora una volta spostò il suo sguardo verso il soffitto. "
Sai benissimo che lui non ha certi problemi..." "
Ma si comporta esattamente come una donnicciola frivola in pieno ciclo! Trombatelo di più se non è così!" Imbastire una conversazione con lui era assolutamente inutile ed era proprio in momenti come quello che il principe dei demoni rimpiangeva i poteri insiti in lui dalla nascita. Da quando stava con Dean la voglia di seviziare Invidia era cresciuta a dismisura, ma restava il fatto che con quel maledetto marchio non potesse sfogare come avrebbe voluto il suo istinto omicida. "
Possiamo tornare al nocciolo della questione?" chiese irritato appoggiando il bicchiere sul tavolo attorno al quale si strinsero le proprie dita frementi di circondare il collo dell'altro con una furia incontenibile. Il demone rise sguaiato imponendo a Sam maggiore autocontrollo di quanto non ne stesse già dimostrando. "
Questo è il nocciolo della questione! Non vedo perchè devo essere io a pagare le nevrosi della tua fichetta turbata!" Sopra i capelli castani brillava un'aureola di sinceri punti interrogativi ed era proprio quello a minare in particolar modo alla stabilità emotiva e psichica di sua eccellenza il principe delle tenebre! Le parole con cui lo aggredì subito dopo non erano state preventivate, si era ripromesso di mantenere la calma e di mostrarsi razionale e ferreo nelle proprie decisioni ma i suoi buoni propositi stavano andando a farsi fottere con una rapidità disarmante.
"Come sarebbe a dire che non capisci?! Settimana scorsa tornando a casa Dean ha trovato te e MaryLi giocare a freccette di cui Alien" un brivido di disgusto lo percosse. Ogni volta che pronunciava il nome di suo figlio un fremito di rifiuto lo attraversava come una scarica elettrica. Si era opposto con tutte le sue forze a battezzarlo in quel modo, ma il suo compagno era stato irremovibile e lui aveva dovuto adattarsi. "
di cui Alien era il bersaglio!" Concluse senza riuscire ad impedire che il suo bicchiere facesse la stessa fine di quello dell'ospite assolutamente indesiderato dalla sua consorte.
Possibile che ogni volta che loro due parlavano ne pagassero le conseguenze le stoviglie? Un'altra risatina divertita mandò a puttane il suo già compromesso sistema nervoso. "
La signorina ha una gran mira! È proprio sangue del tuo sangue, Sam! Dovreste iscriverla a tiro con l'arco appena cresce... o magari al tiro al piattello! Mi pare decisamente più portata."
Cazzo! Ci mancava soltanto che gli desse consigli su come allevare i suoi figli! "
Comunque" il tono del demone si fece più serio e diplomatico. "
quella era un'occasione imperdibile! La ragazzina l'aveva fatto lievitare e mi fissava con un'irresistibile espressione da Hey, amico! Adesso che si fa? Io ho semplicemente assecondato i suoi desideri" asserì con la stessa impassibilità di un giudice che emette la propria definitiva sentenza. Il suo volto non rimase tale a lungo; in men che non si dica brillava dell'inconfondibile rossa impronta di cinque dita. La sua bocca si era arcuata in una smorfia di stupore, ma anche di curiosità circa quale sarebbe stata la prossima mossa del suo interlocutore. Sam, dal canto suo, aveva gli occhi fuori dalle orbite e respirava affannosamente per controllare la rabbia. Lo fissò sconvolto. Non se la ricordava nemmeno l'ultima volta che avevano fatto a botte, ma aveva la netta impressione che l'altro volesse dare di nuovo avvio a quella gloriosa tradizione. Il ruggito che seguì quegli attimi di palpabile silenzio lo stupì quanto lo schiaffo. "
MaryLi e Alien hanno sei mesi, gran pezzo di idiota! Non sanno camminare e teoricamente non dovrebbero nemmeno saper usare i loro poteri e TU alimenti questa peculiarità con giochi insensati e pericolosi! Ora ti è chiaro perchè sia più salutare per i piccoli e anche per me e Dean che il babysitter sia un essere umano che non sa neanche cosa sia una seduta spiritica o a cosa serva?" Sam era sul punto di scoppiare, ma sarebbe stato troppo chiedere che Invidia capisse le ragioni e i timori dei coniugi Winchester. Infatti, più innocente e sincero che mai, scosse la testa senza risparmiarsi di rispondergli a tono. "
No, inoltre non capisco perchè tu mi abbia picchiato!" "
Perchè non posso ucciderti!" Lo sguardo del principe degli inferi brillava di follia omicida e la sua voce, di un'ottava più alta rispetto al normale, avrebbe ferito i timpani di qualsiasi essere vivente nei paraggi. Per una volta chiunque avrebbe compreso quale tormento fosse per i cani poter udire gli ultrasuoni! Nuovamente, Invidia non potè trattenersi dal ridere tanto da farsi male allo stomaco. "
È vero che tu sei ancora impotente da quel lato lì, mia cara eccellenza ultraterrena!" ululò indicandolo con un dito. La storia del marchio lo divertiva sempre moltissimo, era impossibile per lui frenarsi ogni qualvolta l'argomento si ripresentasse verbalmente o solo nella sua mente. La questione, dal suo modesto e demenziale punto di vista, era esilarante specialmente a causa dell'inaspettata piega che aveva assunto col passare del tempo. Sam, figlio del diavolo e del primo demone creato, aveva scopato per gioco con l'hunter che gli dava la caccia il quale si era dimostrato docile come un agnellino nel farsi aprire in due. Tanta disponibilità aveva poi portato ad un interessante souvenir: un marchio che poneva gravi e pesanti limiti alla natura demoniaca dell'altro. Scoperto il trucchetto, ma incapace di scioglierlo, il principino si era recato da lui per fargliela pagare, ma...
sorpresa! si era innamorato di lui e ha quindi accettato di buon grado di sostituire il sangue col caffè e di infilarsi le pantofole. L'improvviso cambiamento aveva altresì fatto in modo che la fichetta del cacciatore fosse fertile e, la notte di Halloween di nove estenuanti mesi dopo, erano nati due splendidi pargolotti mezzosangue. Era troppo perchè il demone più ilare di tutta la stirpe non si buttasse a terra dalle risate fino a sentirsi male. Peccato che gli eccessi di buon umore e l'inscalfibile ottusità che gli erano caratteristici facessero dei nervi di Sam un groviglio inestricabile. Era inutile discutere. Se fossero andati avanti un altro secondo con la conversazione Dean avrebbe dovuto occultare ben due cadaveri, inoltre su uno di essi avrebbe riversato tutte le sue lacrime. Un sospiro di rassegnazione lasciò le labbra cesellate del principe. "
Non sarei voluto arrivare a tanto, ma tu non mi lasci altra scelta." Sussurrò aprendo il cassetto del tavolo sotto lo sguardo nuovamente attento e curioso di Invidia. Ciò che l'altro estrasse però lo fece impallidire. "
Cosa intendi fare con quella?!" urlò indicandola mentre in un solo istante si alzava dallo sgabello sul quale era seduto. La risposta che ottenne fu un ghigno diabolico. "
Questa siringa" riprese il Winchester osservandola compiaciuto "
contiene un potente sedativo e poichè tu hai ancora l'anima ospite dentro di te essa avrà effetto su entrambi" esplicò il tutto circumnavigando il tavolo per avvicinarsi al demone che, com'era prevedibile, indietreggiò. "
Sam! Non vorrai...? Cioè... tu non sei realmente intenzionato a...?" "
Oh sì, che lo sono!" Un urlo e l'azione si svolse nell'arco di pochi frammenti di tempo. Dopo aver giridato, il vizio capitale era schizzato in avanti, fuori dalla cucina. Aveva corso attorno ai divani in salotto evitando accuratamente ogni ostacolo e il demone alle sue calcagna, poi si era lanciato verso la porta di ingresso: la sua unica via di fuga! Icredibilmente, l'essere più sguaiato del mondo aveva un solo terrore: gli aghi! Manco a farlo apposta, quella siringa ne aveva uno di considerevole lunghezza. Aprì la porta in preda alla disperazione e si trovò di fronte l'alta figura di un ragazzo piuttosto prestante. "
Proteggimi!" urlò saltandogli in braccio, ancorandosi con forza al suo collo. Sam, ancora all'interno dell'abitazione, nascose in fretta l'oggetto del terrore e si preparò ad accogliere il loro ospite con un nuovo sorriso smagliante. Ancora una volta Invidia, o meglio Malcolm, avrebbe pagato lo scotto delle sue offese più avanti... ovvero se mai avesse riavuto indietro i propri poteri!