RaymondSi era allontanato sperando che lo rincorresse e la sua idea stava quasi per avverarsi quando lo vide schizzare fuori dalla classe. Si era già girato pronto a parlargli, ma lui stava andando nella direzione opposta... probabilmente in palestra dove lo stavano già aspettando. Sorrise mesto. Si era aspettato un inizio diverso, ma non bastava certo quell'insignificante dettaglio a demoralizzarlo! Era sempre più affascinato da lui e voleva soltanto passare ogni momento libero con il suo giovane padrone. Sarebbe sicuramente stata una settimana interessante! Rincuorato da quel pensiero che lo elettrizzava da quando aveva scoperto di essere stato nuovamente evocato dopo secoli, si avviò più contento verso l'aula insegnanti.
MaryLiEra rimasta in classe durante quell'ora. Collins stava parlando di Shakespeare e non voleva perdersi quella lezione neanche per tutto l'oro del mondo! Sperava solo che Thompson non la interrompesse con i suoi commenti insulsi e fuori luogo.
Diamine! Doveva proprio essere in classe quel giorno? Non poteva starsene a casa come al solito? Se sentiva tanto la mancanza di una sedia da scaldare gliene avrebbe pure regalata una! Meno male che per ora stava in silenzio, questo le avrebbe permesso di godersi appieno le parole del professore senza rodersi il fegato. Stava prendendo diligentemente appunti quando la porta si aprì senza troppi complimenti.
Chi disturba adesso? pensò seccata per poi incenerire con lo sguardo la figura sulla porta. Ci mancava solo suo fratello!
Ti prego fa che abbia sbagliato sezione! Ti prego, ti prego, ti prego!CITAZIONE
"Avrei bisogno un attimo di mia sorella per favore."
NO! Non poteva farle quello!
Davvero! No! Tutte le sue speranze andarono a Collins.
Rifiuta, rifiuta, rifiuta! Non posso perdermi la lezione a causa delle sue paturnie! L'espressione dubbiosa dell'insegnante le fece presagire la risposta negativa che si augurava, ma la realtà fu ben diversa! "
Sì, certo... È successo qualcosa, Winchester? In ogni caso MaryLi va pure, così risolverete insieme il problema" disse rimettendosi a spiegare. Merda! Si era dimenticata che era sensibile ai problemi degli studenti. Si alzò di malavoglia incenerendo con lo sguardo il fratello. Ne avrebbero parlato meglio fuori, ma se davvero voleva vivere gli conveniva che fosse davvero in pericolo. Non aveva fatto neanche due passi, però, che Alien la spinse malamente fuori dalla classe fino a che non raggiunsero il bagno. Aveva provato a protestare o a liberarsi, ma l'altro era decisamente irremovibile. Quando furono entrati si appoggiò alla finestra, aperta, e si accese una sigaretta. "
Mi hai appena rovinato un'ora di paradiso! Spero per te che sia una questione di vita o di morte!" chiarì subito dopo il suo appello quasi in lacrime. Cosa mai aveva potuto combinare? Non poteva lasciarlo da solo un momento che rischiava di mandare a puttane qualcosa! Tuttavia si aspettava qualcosa di ordinario, niente di troppo disastroso. Tipo aver inavvertitamente rotto la cornice del matrimonio dei genitori o aver perso qualcosa di importante, infatti era già pronta a sopprimerlo per averla disturbata per qualcosa di tanto infimo. MAI si sarebbe aspettata ciò che le confessò.
CITAZIONE
"Ho fatto un casino, Lili. Una settimana fa, quando ho aiutato mamma con le pulizie, ho trovato un libro che parlava di questo demone, vampiro anzi, che esaudiva una richiesta di chiunque lo avesse evocato. Ho letto la formula ma qualcosa è andato storto e lui è saltato fuori ora, è il mio supplente!"
"
Tu cosa?" Lo guardò incredula e confusa come se le avesse detto di essersi riscoperto coniglio grazie ad un batuffolo di pelo sul sedere. Ora però aveva la spiegazione a quella sottospecie di modello che aveva visto passare nel corridoio quella mattina. Possibile che anche quando combinava dei casini suo fratello avesse un culo grande quanto il Colosseo?
CITAZIONE
"Mamma mi ammazza e non voglio nemmeno sapere cosa mi farà papà! Tra l'altro se non esprimo un desiderio lui torna dentro ed il libro scompare e se il libro scompare sarà Jhon a farmi il culo ma io non so nemmeno cosa potrei chiedergli. Devi aiutarmi, Lili. Se mi segue fino a casa sono morto, a meno che non trovi un modo di spiegarlo a mamma e papà più che convincente! E poi... Sai quanto mi prenderanno per il culo Lilith ed Invidia? Nemmeno credevo si riuscire a chiamarlo!"
Effettivamente da qualsiasi lato si guardasse la faccenda era spacciato. Espirò il fumo e ciccò la sigaretta fuori dalla finestra. "
Alien ora calmati e ragioniamo. Perchè quel tipo dovrebbe seguirti a casa... ODDIO! NO! Non dirmelo! Ti prego dimmi che ha posseduto il primo cristiano che passava per strada e che quindi ha un luogo in cui rintanarsi!" se non fosse stato come sperava allora sì che sarebbe stato nei pasticci! La parte cacciatrice della famiglia avrebbe fatto qualsiasi cosa per togliere di mezzo il vampiro e la parte demoniaca avrebbe affilato i denti per proteggere suo fratello.
No. Decisamente non andava bene. Aspirò un'altra volta e per poco non si ustionò le dita: quella faccenda l'aveva scossa a tal punto di non essersi nemmeno accorta di aver fumato senza un attimo di sosta. Buttò il cadavere della paglia in cortile e posò le mani sulle spalle del gemello sperando si tranquillizzasse un momento. "
Ok. Ecco quello che faremo: se è costretto a venire a casa con noi lo faremo entrare dalla finestra. Io di solito sono in ritardo quindi tu entrerai per primo fiondandoti in camera tua per farlo entrare, io resterò fuori per assicurarmi che nessuno ci veda. Dopodichè faremo in modo che nessuno lo noti per tutta la durata del tuo soggiorno. Tienitelo sempre al fianco così sarà più facile controllarlo... per quanto tempo deve seguirti come un'ombra?" La voglia di ucciderlo si era completamente dissolta. Voleva bene a suo fratello, anche se non l'avrebbe mai ammesso, e saperlo in difficoltà faceva scattare qualcosa in lei che la portava ad aiutarlo a qualsiasi costo. Tuttavia, era in momenti come questo che si chiedeva come facesse ad essere lui il primogenito! Era lei a possedere l'autorità e la fermezza che credeva dovessero avere i fratelli maggiori, anche se di pochi minuti. Lo abbracciò d'istinto sperando che quella soluzione l'avesse reso più sereno. Comunque sentiva che c'era dell'altro, qualcosa che gli teneva nascosto e che gli risultava difficile ammettere.
CITAZIONE
"Non voglio liberarmi del libro, Raymond sembra un vampiro a posto, preferisco essere io ad evocarlo di nuovo se proprio dovrò. O comunque sorvegliare il suo libro, ecco."
Oh! Quindi era quello! Avrebbe dovuto immaginarlo! Quel vampiro era davvero uno schianto! "
Ti piace, eh?" gli chiese sorridendo serafica. "
Come darti torto? L'ho visto stamattina è davvero un bell'uomo... è quello con degli incredibili occhi azzurri, vero? Mi chiedevo chi fosse ma appena hai parlato di un nuovo supplente ho subito pensato che potesse essere lui. Sai, hai gusto fratellino!" disse ridendo, ma si fece subito nuovamente seria. "
Comunque stai lo stesso attento. Non ci si può fidare ciecamente di nessuno, neanche se ti piace o ti sembra a posto, ok?" concluse dandogli un buffetto sulla guancia. Mentre si avviava verso la porta si girò verso di lui con un sorrisetto mefistofelico. "
Sei in debito con me, comunque! Mi hai appena fatto perdere la lezione dei miei sogni, ma puoi scontare la tua pena regalandomi l'opera completa di Shakespeare. Grazie!" cinguettò uscendo dal bagno.
Era sempre un piacere aiutare suo fratello!