Skarlet (ultima pate), ZenXFra

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view post Posted on 25/6/2011, 21:45
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Pure Blood & Half-vampire <3
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Quando gli si strinse addosso lo accarezzò dolcemente.
"Sono qui per te amore mio."
Mormorò.
"Non fai nulla di male ad affidarti a me."
Lo guardò crollare addormentato, accarezzandolo ancora, sembrava un bambino in quell'istante e senza trattenersi sorrise. Si alle volte Zen dimostrava la sua età, amava veramente quel bambino troppo cresciuto.
piano iniziò ad addormentarsi, stretto a lui.
La mattina dopo si svegliò presto, alzandosi e staccandosi dal suo maritino cuccioloso, doveva preparare la colazione in fondo. Passò dalla camera della piccola andando a svegliarla. la mandò in bagno e poi a vestirsi mentre lui preparava il caffè e puliva in sala.
Sospirò ripensando alla sera precedente, era stata devastante per tutti.
buck gli zampettò vicino, slappandolo e facendolo sorridere. Appena fu tutto pronto tornò in camera.
"Amore..."
Sussurrò.
"Svegliati, su."
Gli leccò la guancia lentamente, mordendola dopo poco.
Si invece, faceva male ad affidarsi a lui perché gli aveva promesso di proteggerlo e di essere lui il forte in casa, era stata una tacita promessa. Ma non disse nulla perché scivolò nel sonno ben ancorato a lui. Non si accorse nemmeno che la notte trascorse, in compenso sentì freddo quando Fra si alzò, lasciandolo solo. Si raggomitolò meglio sotto le coperte prima di sentire un odore di caffè arrivargli nelle narici. Mugolò nel sonno, non avendo nessuna voglia di svegliarsi fino a quando non si sentì leccare la guancia e poi quel leggero mordicchiare. Sorrise nel sonno radioso prima di aprire lentamente gli occhi, abituandosi piano alla luce che filtrava in camera. Aprì gli occhi grigi e li puntò sul suo angelo, sorridendogli dolce mentre sollevava un braccio. Attirò a sé il biondo e lo baciò decisamente poco dolce, ma molto passionale. Le mani si portarono dietro il collo di Fra fino a farlo cadere sopra Zen che lo strinse forte non volendolo più lasciare. Staccò le labbra dal compagno e lo fissò malizioso prima di dare un colpo di anche e invertire le loro posizioni, trovandosi sopra il biondo e avventarsi contro il suo collo, riempiendolo di morsi e leccate, ma anche baci dolci e maliziosi al tempo stesso. Si staccò poco dopo soddisfatto e lo fissò con un sorriso malandrino.

-Questo si che è un bellissimo buongiorno amore mio…-

Esclamò spavaldo, sembrava come se la serata appena trascorsa fosse stata un semplice incubo e non la realtà. Infatti il rosso non si ricordava nemmeno di aver pianto come una fontana la sera prima, in compenso sapeva di dover ringraziare Fra per qualcosa, non ricordava però cosa.

-Grazie amore mio, ho come la sensazione che tu stanotte abbia fatto qualcosa di importante per me.-

Mormorò dolcissimo, non dandogli modo di rispondere e avventurandosi nuovamente nella bocca del suo biondo. Li adorava decisamente quei risvegli, erano perfetti. Un bussare timido alla porta lo fece bloccare e rialzare il capo, vedendo la sua piccola e i due cani davanti alla porta.

-Buongiorno ranocchia…-

La salutò dolce, rimettendosi seduto dopo aver mollato un ultimo bacio a Fra. Si mise seduto sul letto, con le gambe incrociate e tendendo le mani alla figlia che subito zampettò sul letto e si fiondò tra le braccia paterne mentre i due cani facevano lo stesso, piazzandosi solo sul letto però. Il rosso si strinse la sua piccola al petto e le baciò dolce la testolina rossa prima di rivolgere un sorriso dolcissimo al compagno. La tempesta della sera prima era completamente scomparsa e Zen sperava di non doverla ancora rivivere. Non sarebbe riuscito ad affrontare tutto di nuovo. In quel momento però il rosso sembrava essere tornato la figura sicura che era stato fino al giorno prima.
Il risvegliò di Zen fu ben diverso da quello che si era aspettato. Si ritrovò quasi subito sotto di lui, con la bocca bloccata da quella di Zen.
"buongiorno, eh?"
Replicò divertito.
Sembrava non ricordarsi della sera prima.
"Si mi devi ringraziare, testa di cazzo, ma non ho intenzione di dirti per cosa!"
Affermò mordendogli un labbro dopo averlo staccato dal proprio collo.
Sentì bussare vedendo entrare la piccola, a cui sorrise.
"Su pigroni!"
li sgridò alzandosi.
"muovetevi, bisogna fare colazione e poi decidere qualcosa da fare, non ho intenzione di passare la giornata in casa, soprattutto con te, non mi sentirei al sicuro!"
Sfottè il rosso facendogli la linguaccia ed uscendo, tornando in cucina. Si versò il caffè ripensando alla sera prima... cosa doveva dire a Zen? Non gli avrebbe confessato del suo pianto probabilmente, ma voleva chiarire quellla questione, quello scemo alle volte era più paranoico di lui.
Ridacchiò alla replica divertita di Fra e gli leccò il naso stile cucciolo prima di sentire quella affermazione che lo lasciò incuriosito. Inclinò di lato la testa e lo fissò perplesso mentre gli addentava il collo, andandolo a baciare poco dopo e ritrovandosi il labbra tra i denti del suo biondo.

-Peste…-

Gli brontolò contro prima di tornare a baciarlo, stavolta però furono interrotti da Zaire che li rimproverò di essere pigri. Zen se la coccolò un po’ prima di vederla alzare, subito seguita dal biondo che sfottè il povero marito.

-Non ti senti al sicuro con me?-

Ripetè incredulo prima di vederlo andare via, lasciandolo solo come uno scemo insieme ai due cani.

-Ma voi l’avete capito?-

Chiese alle due bestie incredulo, guadagnandoci un abbaiare divertito di Buck e Straw addosso. Prese la piccola in braccio e scese giù dalla sua famiglia, trovandoli in cucina. Zaire mangiava mentre Fra beveva il caffè. Si versò una tazza di caffè, continuando a tenere Straw in braccio e Buck attaccato al fianco e si avvicinò al compagno, alitandogli nell’orecchio.

-Peccato che non ti senti al sicuro con me… volevo portarti in vacanza, solo noi due… una specie di luna di miele…-

Gli sussurrò malizioso all’orecchio, leccandoglielo prima di andarsi a sedere sul divano della cucina, con entrambi i cani. Incrociò le gambe e vi posizionò Straw in mezzo, mentre Buck appoggiava il testone sulla sua gamba. Si coccolò le due bestie mentre si beveva il suo adorato caffè. Il volto del rosso era incredibilmente disteso e tranquillo, come se avesse dormito 12 ore filate senza nessun problema. E sembrava pure incredibilmente felici.

*Vacanza pà?*

Chiese Zai fissandolo curiosa come sempre. Zen si concentrò sulla figlia e annuì con fermezza.

-Si, volevo proporre a Fra di andare in vacanza… ma ha paura di me…-

Rispose angelico mentre ora fissava il compagno con un sorriso bastardo sul volto. In effetti l’idea era proprio di sbarcare la bimba dai nonni e loro due sparire per una settimana, prima che iniziassero le lezioni.
Sorrise sentendo quelle parole e quella leccata. Ma c'era ancora qualcosa che lo tormentava, qualcosa che ancora non sapeva come affrontarla con lui nella giusta maniera.
"Magari potrei sentirmi al sicuro se la smettessi di comportarti come un porno divo magari mi fiderei di più."
Scherzò.
Aspettò che la piccola finisse la propria colazione per poi sorriderle e scompigliarle i capelli.
"Zai, cucciola, fai un favore al mammo. Vai in camera a vedere come sta il topo e cerca di farlo mangiare piccola, mi raccomando, non esagerare però."
La piccola annuì correndo di sopra mentre lui fissava Zen preuccupato.
"Ti ricordi qualcosa di stanotte?"
Domandò pensieroso.
"oppure proprio nulla?"
Sperava di non dovergli raccontare tutto di nuo vo altrimenti sarebbe scoppiato in lacrime come la notte precedente.
"Almeno un poco spero di si."
constatò avvicinandosi.
Soprattutto non voleva ricordare l'inizio di quella serata da incubo, per il bene di entrambi.
Non era stupido, ci arrivava che qualcosa tormentava il suo amore e sicuramente era collegato alla sera prima. Personalmente l’unica cosa che si ricordava era di aver ridotto un uomo sul punto di morte, era tornato a casa, aveva litigato con Fra… e dopo? Vi era il vuoto nella mente del rosso. le parole del suo biondino gli fecero rizzare i peli delle braccia… dal ridere però.

-Addirittura ora sono un porno divo? Oddio splendore, mi aduli troppo, rischi di far aumentare il mio ego!-

Esclamò schifosamente lascivo e malizioso, gettando uno sguardo dannatamente erotico al suo uomo e passarsi una mano sull’addome e sulla patta dei pantaloni con fare ammaliatore. Zaire fissò la scena e ghignò divertita, lo stesso ghigno del padre ovviamente. Zen fece l’occhiolino alla figlia prima di vedere il gesto del biondo. La piccola sparì poco dopo ancora ridacchiando, lasciando i due da soli. Tutta la spavalderia di Zen sparì notando l’espressione preoccupata del compagno e si fece improvvisamente serio. Le sue domande arrivarono inaspettate lasciando il rosso parecchio confuso. Lo lasciò avvicinare mentre raccoglieva le idee.

-Mi ricordo che sono uscito per pestare il tuo ex, l’ho lasciato vivo per un soffio perché mi hanno bloccato. Quando sono tornato abbiamo iniziato a litigare e poi…-

Si interruppe perché una fitta lancinante alla testa lo colse impreparato, tanto che si piegò a metà facendo scappare in tempo Straw che abbaiò al padrone preoccupata. Anche Buck si preoccupò tanto da strofinare il testone contro il braccio del rosso che ormai era piegato su se stesso dal dolore. Il suo cervello si rifiutava di ricordare e gli stava provocando atroci fitte alla testa.

-Fra mi sta scoppiando la testa…-

Piagnucolò soffrendo come un cane e si vedeva, non voleva ricordare eppure doveva farlo per chiarire perché il suo biondino lo stesse fissando preoccupato.
Sospirò scuotendo la testa.
"Il tuo ego è gia abbastanza smisurato senza che tu ti creda un porno divo, testa dura!"
Lo sgridò.
Stava evitando di guardarlo, molto meglio altrimenti gli sarebbe saltato addosso per finire la discussione della sera precedente, quella sul divano si intendeva! Sorrise alla figlia vedendola andarsene per andare a prendere il topo.
Ascoltò le parole del suo uomo avvicinandosi a lui ed accarezzandogli la testa.
"Ehi... imbecille..:"
Mormorò.
"Non sforzarti, volevo solo sapere se ti ricordavi quello che mi hai detto per fare pace..."
Gli sussurrò all'orecchio.
"Sono state le parole più dolci del mondo, scemo..."
In effetti era vero, gli aveva detto che era la persona più importante al mondo per lui.
Gli fece passare le mani lungo il petto.
"Ed ho scoperto che se mi perdessi sarebbe un gran casino, mi piace sentirmi così importante."
Non si poteva dire che stesse mentendo, semplicemente tralasciava di dirgli tutto, almeno una giornata tranquilla potevano concersela no?
Gli baciò il collo, leccandolo poi.
"Allora... andiamo a fare questa vacanza io e te da soli oppure no?"
Domandò sensuale.
"Mi piacerebbe passare un pò di tempo con un attore porno del tuo calibro."
Lo sfottè.
Soffocò il ghigno che gli stava venendo notando come la sua dolce mogliettina distogliesse lo sguardo per non fare atti spontanei ed erotici di fronte alla bimba. Però poi la situazione degenerò con i ricordi della sera prima e il mal di testa colse Zen che si piegò dal dolore. Si sentì accarezzare la testa e riconobbe il tocco del suo biondino. Sollevò uno sguardo colmo di dolore mentre continuava a tenersi la testa tra le mani per placarne le pulsazioni veloci.

-Non me lo ricordo…-

Mormorò colpevole prima di sentire quel sussurro all’orecchio che lo lasciarono spiazzato. Parole dolci? Lui? Oddio, cosa aveva detto ora? Sospirò appena sentendo le mani del biondo sul petto e sorrise appena sentendolo dire quella frase ovvia.

-L’hai scoperto ora che sei tutto il mio mondo? Sarei perso senza di te…-

Sussurrò dolcissimo staccando una mano dalla testa per accarezzare i capelli biondi del suo compagno.

-Cos’altro ti ho detto?-

Chiese curioso e dolcissimo, volendo assolutamente ricordare cosa aveva detto al suo angelo, tenendoci particolarmente al discorso. Sentì le fresche labbra di Fra sul collo prima di quella leccata che lo fece sorridere divertito, mentre la testa ancora pulsava.

-Ovvio che ci andiamo…-

Ribadì sicuro acquistando sicurezza sentendo parlare della loro vacanza. Si sentì prendere in giro e sbuffò appena prima di levare la mano dai capelli di Fra e farla sparire in mezzo ai loro due corpi, andando ad afferrare delicatamente gli attributi del suo amore, stringendoli appena con la mano.

-Ora mi spieghi da dove nasce la storia del porno divo e del fatto che non ti fidi a stare da solo con me, spero che tu abbia una valida spiegazione biondino!-

Replicò a quello sfottò prima di staccarsi e scendere con il viso nel collo di Fra, mordendoglielo appena e lasciandogli un succhiotto che ricopriva metà collo quasi. Questo era per vendetta!

-Comunque per fare l’attore porno e farti vedere le mie doti, dovrei portarti sull’isola, là ho una casetta-grotta niente male, con tutti gli attrezzi del mestiere.-

Lo stuzzicò a sua volta salendo ora per andargli a catturare le labbra, baciandogliele con dolcezza e amore.
Sorrise alle sue parole.
"No ma amo quando me lo dici."
Alla sua domanda sospirò scuotendo la testa e continuando ad accarezzargli i capelli.
"che non pensavi di potere incontrare qualcuno capace di farti innamorare come ho fatto io e che non potresti vivere senza di me."
Non gli avrebbe detto che aveva pianto, quello se lo sarebbe tenuto per lui e soprattutto avrebbe conservato gelosamente quelle paure che si era ripromesso di fare scomparire dal suo rosso. Erano cose sue, da custodire gelosamente, non aveva senso rivelargliele e poi... non stava mentendo, semplicemente gli diceva quello che era il caso di ricordargli.
"sono state le cose più dolci che tu mi abbia detto."
E gli avevano fatto capire che era il caso di dimostrare quello che provava per l'altro molto più spesso.
Ridacchiò quando gli stuzzicò l'intimità, osservandolo negli occhi.
"vedi da dove mi viene?"
Lo prese in giro.
"Non iniziare se poi non possiamo chiuderci i camera e finire il discorso."
Mormorò inclinando il viso in modo da mettere in mostra il collo.
"non vedo l'ora di esserci."
Sussurrò ricambiando il bacio.
Sorrise alla replica di Fra.

-Prometto di dirtelo spesso allora…-

Promise tenero prima di sentire la risposta del biondo che lo fece sorridere ancora più spontaneamente.

-Lo ribadisco allora, anche se non ricordo di stanotte, posso sempre dirtelo, perché questi pensieri non spariranno mai. Fraser Lightow ti amo immensamente e morirei senza di te.-

Confermò continuando ad accarezzargli la testa anche se sentiva che il biondo non gli stava dicendo tutto, ma non voleva insistere, gli seccava parecchio dover litigare di prima mattina con il suo uomo.

-Non ti ci abituare peste…-

Lo avvisò bastardo rubandogli un dolce bacio, ma stava ovviamente scherzando, gliel’avrebbe detto anche tutti i secondi se necessario, non aveva problemi a dire quello che provava a Fra. Gli stuzzicò il sesso, sentendolo subito reagire e incrociò gli occhi con la sua dolce mogliettina sentendosi preso in giro come sempre.

-Esagerato…-

Replicò divertito prima di sentire quel mormorio. Non c’era bisogno di chiudersi in camera per finire quel discorso. Sorrise semplicemente prima di sentire quel sussurro. Anche lui non vedeva l’ora di partire. Lo baciò dolce venendo subito ricambiato dal compagno, dopodichè lo prese in braccio e lo appoggiò sul tavolo, spostando tutte le cose di lato prima di farvi distendere Fra.

-Io direi che finiremo il discorso.-

Esclamò malizioso prima di staccarsi e andare a chiudere la porta della cucina a chiave.

-Zaire non scendete finchè non vi chiamo io!!!!!!!!!!!-

Urlò alla figlia sentendo pochi secondi dopo un “si” urlato dalla sua tenera bimba. Il rosso tornò dal suo compagno, distendendosi sopra di lui e andandogli a leccare le labbra.

-Ho fame di te…-

Sussurrò roco baciandolo con ingordigia mentre la mano andava a sbottonare i pantaloni del biondo e si intrufolava sotto l’intimo, accarezzandolo con gesti lenti e dannatamente sensuali. Aveva appena deciso che avrebbero copulato allegramente sul tavolo.
Forse avrebbe dovuto parlargli e rivelargli cosa si erano detti ma era per non fargli venire chissà quale idea del cazzo che non lo faceva e sperava che Zen lo capisse, anche perchè una serata come quella prima non la voleva più passare! Mai più! E del resto confessargli che gli aveva pianto abbracciandolo non era una cosa piacevole, quindi si limitò a provocarlo come al solito, prendendolo in giro fino a quando non si sentì dire che avrebbero finito il discorso.
Inarcò un sopraciglio fissandolo.
"Amore... C'è Zai in casa."
E lui gemeva decisamente troppo forte, gli piaceva usare la voce, ok? Non era micca un male ma con la figlia ben sveglia e che poteva sentirli si sarebbe vergognato a morte.
Ridacchiò sentendo la risposta della bambina prima di accogliere il compagno su di sè.
"Lo vedo che hai fame di me..."
lo prese in giro.
"Mangiami allora."
Gli morse un labbro sospirando sentendo la mano del suo rosso andarlo a carezzare in quella maniera assurdamente sensuale, prima di prendergli la mano libera e portarsela alle labbra, succhiandogli le dita una per una.
Sperava solo che la piccola non li sentisse, almeno non l'avrebbero traumatizzata!
Sorrise al suo amore prima di ribaciarlo con passione, succhiandogli la lingua per poi intrecciarla con la propria.
Non voleva sapere! Si rifiutava assolutamente di ricordare cosa era successo la sera prima, non sapeva perché solo che voleva assolutamente dimenticare tutto. Per questo motivo non insistette con Fra, non era il caso. Per fortuna cominciarono a stuzzicarsi fino a quando Fra non sussurrò quelle parole che scatenarono le perversioni di Zen.

-Lo so che c’è la bimba, ma sono sicurissimo che non si scandalizzerà con i tuoi bei suoni quando sei in preda alla passione. Li adorerà come li amo io. Sono dannatamente dolci biondino.-

Replicò sottovoce prima di urlare alla figlia di non scendere per nessun motivo. Vide il suo biondo ridacchiare e si avvicinò, distendendosi sopra di lui e cominciando a leccarlo. Sorrise spavaldo alla presa in giro e accolse volentieri l’invito, lasciandosi mordicchiare le labbra, facendo lo stesso mentre cominciava ad accarezzarlo sensuale, ma la sua peste decise di avere l’altra mano e Zen si ritrovò a sospirare sotto le cure della bocca del biondo che gli stava succhiando le dita singolarmente. Oddio, voleva farlo dannatamente urlare, in modo che lo sentissero anche in spiaggia, in modo da far capire che Fra urlava in quel modo solo per lui! Era un po’ possessivo Zen e si vedeva chiaramente in ogni suo gesto, lo aveva dimostrato fino alla sera appena trascorsa. Si distaccò dal compagno e gli sfilò via i vestiti, lasciandolo completamente nudo sotto di sé e ammirandolo in silenzio.

-Vorrei lasciarti così per sempre… sei appetitoso biondo…-

Mormorò completamente rapito non osando nemmeno avvicinarsi, per poterlo osservare ancora un po’. Sorrise dolcissimo prima di tornare su Fra e cominciare a baciarlo nel collo e sul petto. Una mano andò a stuzzicare i capezzoli del biondo, mentre l’altra cominciò a massaggiargli il sesso eccitato con tocchi lenti e leggeri, talmente leggeri che avrebbero fatto impazzire chiunque, in special modo il suo biondo che si agitava sotto quei tocchi quasi inesistenti.
Decisamente il suo maritino aveva voglia di scandalizzare loro figlia, non che lui stesse cercando di fermarlo però, amava le sua attenzioni e dopo la sera che avevano appena passato pretendeva quelle attenzioni, quelle coccole che ora gli stava concedendo, anche se la mano sul suo sesso era troppo, troppo lento, decisamente estenuante, soprattutto per lui, soprattutto in quel momento.
"Smettila rosso..."
mugugnl tirandogli i capelli e baciandolo con passione prima di addentargli a sangue un labbro, leccandolo subito dopo.
"Sei troppo delicato..."
Mormorò, gli tornò in mente la prima volta che avevano avuto un momento di intimità, era stato proprio lui a provocarlo anche se non erano riusciti a concludere nulla visto i punti al fianco che lo avevano fatto interrompere.
"non mi sembra di avere dei punti questa volta."
lo sfottè... guardo i suoi vetiti, soprattutto la propria cintura a terra, prima di ghignare e spingerlo via.
"Ora stai buono."
prevenne qualsiasi protesta da parte sua, spingendolo su una sedia.
"e resta lì."
gli salì a calvacioni, divorandogli le labbra prima di allungarsi a prendere la cinghiae legargli dietro alla schiena i polsi. Gli sorrise dolcemente passandogli la mano su una guancia.
"Sei così carino legato, amore..."
lo prese in giro.
"posso toccarti e tu invece devi stare buono buono."
Mormorò mordendogli il collo.
"Sembri quasi passivo così."
oh si... si divertiva a prenderlo per il culo, decisamente.
Sapeva che Fra odiava le cose fatte con lentezza eppure una volta ogni tanto gli sarebbe piaciuto a Zen di andare con calma in un rapporto ma quella bestia bionda non riusciva a stare per troppo tempo dolce, era più forte di lui e questo pesava un po’ al rosso, cazzo stava nuovamente partendo con le pippe mentali, non riusciva ancora a mettersi in testa il carattere del suo Fra. Lo sentì mugugnare e brontolò di dolore sentendosi tirare i capelli, ma non ebbe modo di protestare perché si ritrovò in un bacio all’ultimo respiro, che gli strappò un ansito di puro piacere prima di mugolare dentro la bocca del compagno, sentendosi ferire a sangue.

-Sei anti-romanticismo biondo…-

Si lamentò prima di sentirsi sfottere. Fu in quel momento che anche a lui tornò in mente la loro prima volta di intimità, sembravano passati anni e non pochi mesi. Che situazione assurda e che amore improvviso e violento, eppure Zen avrebbe passato nuovamente tutto pur di stare con il suo biondo. Sospirò appena, non accorgendosi dello sguardo di Fra fino a quando non si ritrovò spinto via.

-Ma che…-

Non ebbe modo di dire altro però perché il compagno lo zittì spingendolo su una sedia. Lo fissò seriamente divertito, trovandoselo a cavalcioni e ricambiò famelico quel bacio prima di sentirsi legare, ma assolutamente male, in special modo se Fra era dell’idea di farlo stare buono. Ricambiò quel sorriso dolce e ridacchiò appena alla presa in giro, inclinando di lato il volto in modo da dare accesso al biondo sul collo.

-Stai attento…-

Lo avvisò pericoloso prima di sbarrare gli occhi di fronte a quella presa per il culo, tanto da ignorare il morso sul collo.

-Sembro cosa????-

Strillò inviperito prima di dare un leggero calcio in mezzo alle gambe di Fra all’improvviso vedendolo perdere l’equilibrio. Si alzò dalla sedia, restando con le mani legate e mollò una testata nella pancia del biondo, in modo da farlo cadere a terra. Fu stavolta lui a sedersi sopra a cavalcioni, fissandolo vendicativo e eccitato al tempo stesso.

-Mettiamo bene in chiaro i ruoli mio presuntuoso uketto…-

Esclamò leccandosi le labbra lascivo prima di assaltare le labbra del compagno, sistemando un ginocchio in mezzo alle gambe del biondo e strofinandolo appena contro l’eccitazione del compagno,. stuzzicandolo appena.

-Ti farò gemere senza usare le mani.-

Promise lascivo leccandogli le labbra e fissandolo in maniera erotica, ma senza levare quel barlume dolce tipico degli innamorati. Percorse con le labbra il mento del biondo, scivolando lungo il collo e lasciandovi una scia di baci e piccoli marchi, divertendosi a segnare il suo territorio. Sospirò sul petto del biondo, strusciando appena il naso al centro dove c’era la piccola concavità tra i muscoli prima di cominciare a leccare il torace e mordicchiare appena i capezzoli del suo biondo, tirandoli appena con i denti e leccando l’aureola affamato, se lo sarebbe mangiato volentieri in quel momento e gli avrebbe fatto passare la fantasia del passivo =___=.
Sapeva che forse il proprio compagno avrebbe voluto un ragazzo più dolce, ma decisamente lui non era il tipo, certo... gli piaceva da morire farsi coccolare, tenerselo stretto e strusciarsi su di lui come un gatto ma di solito in quei momenti non era per nulla dolce.. purtroppo lo sapeva. Quando lo ebbe legato ed alla sua mercè ridacchiò a quella minaccia e a quell'urlo inviperito, ma quel colpo gli strappò un ringhio, soprattutto quando si ritrovò per terra e sovrastato dal rosso. Lo fulminò alle sue parole tenendo le labbra ostinatamente chiuse, impedendogli di assaltarlo come voleva fare.
"Hai paura che io possa essere un seme migliore di te?"
Gli domandò piccato.
"Peccato che non fosse quello il mio intento."
Gli fece notare. per quanto gli piacesse quello che gli stava facendo non si fece uscire nemmeno un gemito, solo un sospiro più intenso degli altri. Si lasciò baciare ancora un pò prima di spingerlo per terra e salirgli sopra.
"Sei un bastardo rosso!"
Miagolò con voce sensuale.
"Io volevo solo giocare un pò con te ed ora stai buono."
Affermò mordendogli le labbra.
"in fondo... sei tu quello legato."
gli fece notare strusciandosi contro di lui.
"Lascia fare al tuo uketto presentuoso."
Sussurrò facendogli scivolare i pantaloni lungo le gambe, scivolando a sua volta in basso a leccargli il sesso attraverso la stoffa. Succhiò l'asta che percepiva sotto la stoffa accarezzandolo con una mano.
Oddio! Odiava trovarsi la strada sbarrata quando voleva baciare il proprio uomo. Fissò Fra gonfiando appena le guancie e gli mordicchiò il mento per vendetta prima di sentire quella domanda che lo fece stizzire parecchio.

-Non temo ciò… anche perché dubito che tu accetteresti mai di essere seme con me… ti piace troppo quando ti penetro…-

Rispose stizzito prima di sentire quella precisazione che diede conferma alle sue parole. E ci mancava altro! Nemmeno per Fra, Zen si sarebbe adeguato al ruolo di uke, non era fatto per lui, sicuramente nemmeno si sarebbe eccitato, poco ma sicuro!!! E lo sapevano entrambi. Cominciò a baciare il corpo liscio e cedevole del suo amore, notando lo sforzo del biondo di non gemere, ma quel sospiro intenso bastava al rosso per capire che Fra non era indifferente al suo tocco, ma quello già si sapeva. Si gustò ancora un po’ il suo compagno prima di venire nuovamente gettato a terra con Fra addosso. Quel miagolio ebbe il potere di farlo gemere involontariamente e gli mordicchiò a sua volta le labbra quando il biondo si avvicinò.

-Ma tu ami questo bastardo.-

Ribattè sicuro di sé e dei sentimenti di Fra, ridacchiando alle sue parole sul giocare. Ok, forse sarebbe rimasto buono per un po’, ma non perché fosse legato come tendeva a precisare il vecchietto sopra di lui. Mugolò compiaciuto sentendo i loro corpi strofinarsi e si lasciò spogliare gemendo eccitato sentendosi leccare da sopra la stoffa. Poi fu tutta una questione di secondi. Lui con la maglietta sul volto che supplicava Fra di farlo vedere per poi ritrovarsi legato e supplicare ancora il biondo di slegarlo e infine… le sue lacrime… tutto ciò che si erano detti. Gli ritornò tutto in mente violentemente tanto da fargli sbarrare gli occhi e scemare l’eccitazione del tutto. Gli occhi tornarono a riempirsi di lacrime al pensiero di come aveva fatto soffrire il suo biondo la sera prima e tutti i pezzi andarono a ricomporsi, anche ciò che era successo prima e capire di essere stato un idiota totale. Ora forse cominciava a capire di cosa parlava prima il compagno. Alcune parole della sera prima gli tornarono in mente e sorrise appena.

-Ho paura di perderti anche per mano di altri… e non voglio assolutamente separarmi da te. Sei diventato la persona più importante della mia vita, morirei per te e non voglio che tu vada via. Ti prego non lasciarmi…-

Ripetè dolcemente, le stesse identiche parole della sera prima, solo per ribadire il concetto e far capire a Fra che ricordava assolutamente tutto. Gli sorrise con amore prima di chiudere per un attimo gli occhi.

-Slegami Fra… voglio abbracciarti e tenerti stretto a me…-

Gli chiese con dolcezza, niente suppliche o ordini, semplicemente la richiesta di poter abbracciare il suo biondo e coccolarlo, anche a costo di sentire le freddure di Fra per non lasciarsi andare alla dolcezza. Erano frasi già dette, ma questa volta lo sguardo di Zen era deciso, non infantile e fragile come quello della sera prima, ora era anche più sicuro delle sue parole e sicuramente Fra lo avrebbe capito. Non era così idiota.
Stava leccandolo quando qualcosa gli fece alzare lo sguardo, era stato come un allarme interno, era strano... quando pronunciò quelle parole si raggelò osservandolo sgomento. Si era ricordato del pianto? Probabilmente si. sorrise a sua volta rialzandosi e slegandolo, prima di distendersi su di lui e baciarlo dolcemente.
"come ti ho gia detto, rosso..."
mormorò sulle sue labbra.
"sono io a scegliere e nessuno potrebbe mai farmi cambiare idea su di te o ciò che io provo nei tuoi confronti."
Ribadì appoggiando la testa sul suo petto.
Lo aveva gia deciso la sera prima, le paure del suo rosso erano stronzate, lui era l'unico uomo che poteva andare per Fra, l'uomo che voleva al suo fianco fino alla fine dei suoi giorni e non desiderava altro che stringersi a lui e farsi coccolare. Doveva solo metterlo in testa anche a Zen.
"E per fortuna che sono io il paranoico..."
Sussurrò baciandogli il collo dolcemente, osservandolo negli occhi.
"ti amo Zen Kirosuke e voglio passare la mia vita con te."
asserì sistemandosi meglio.
In casa di paranoici bastava lui, non ne servivano altri, decisamente. Però ogni qual volta che l'altro si sarebbe fatto dei problemi lui sarebbe stato lì per ascoltarli ed affrontarli insieme, nonostante sembrasse (fosse) un cazzone per alcune cose sapeva essere anche affidabile. Se poi era Zen la persona allora era certo che lo fosse, si come il rosso era la sua forza voleva diventare altrettanto per il compagno.
La vide la reazione di Fra, ma restò assolutamente tranquillo all’apparenza anche se dentro fremeva di paura. Non voleva scatenare un casino come quella notte, ecco tutto. L’espressione sgomenta del suo amore venne rapidamente sostituita da un sorriso che rasserenò il cuore di Zen, il quale si lasciò slegare senza nemmeno fiatare prima di accogliere tra le braccia il suo bellissimo biondo che gli donò un bacio meravigliosamente dolce che lo fece sospirare appena. Ascoltò le sue parole e sorrise radioso prima di rafforzare la presa su Fra e immergere una mano nei capelli del compagno.

-Perfetto allora! Non ti permetterei mai di cambiare idea biondo, ucciderò chiunque provi a dividerci, puoi contarci!-

Gli promise deciso mentre continuava a coccolarselo, approfittando di quei momenti di quiete per potersi godere un po’ il suo Fra.
Il suo sussurro lo fece ridere imbarazzato e ricambiò quello sguardo dolce.

-Dai, una volta ogni tanto capita anche a me sai bellezza?-

Si giustificò arrossendo appena mugolando sotto quel leggero bacio prima di sentire quella dichiarazione che gli riempì il cuore di gioia.

-Ti amo anche io Fraser Lightow e voglio invecchiare con te fino a morire insieme.-

Dichiarò a sua volta mentre si sistemava meglio tra le braccia il suo presuntuoso, cominciando ad accarezzargli dolcemente il ventre e tracciando dei lievi cerchi intorno all’ombelico di Fra, movimenti dolci e delicati niente di assolutamente erotico, anzi sembrava che le parti basse del rosso si fossero improvvisamente addormentate, il panico di prima gli aveva fatto sgonfiare a razzo l’eccitazione e un gran bisogno di coccole aveva invaso il suo corpo.

-Allora? Per quella vacanza di prima cosa mi rispondi?-

Gli chiese dolcemente all’orecchio, mollandogli un tenero bacio nel lobo e aspettando una sua risposta, ovviamente si riferiva alla discussione di quando si era guadagnato il titolo di porno divo. Si, una vacanza ci voleva proprio.
Sorrise, Zen era uno stupido alle volte, non riusciva proprio a capire che ormai lui si reputava suo, solo suo. E come tale non poteva vedersi senza il suo rosso, stare senza di lui voleva dire la morte sebbene probabilmente non glielo avrebbe mai fatto capire del tutto, ma era così. Zen era stato presente nel momento più difficile della sua vita, quando aveva dovuto chiudere un lungo, lunghissimo capitolo della sua vita. Per un momento si chiese se non si trattasse di un amore morboso per il suo maritino, forse gli era troppo attaccato. Gia si vedeva a chiamare tutti quelli che conosceva se non lo avesse avvertito di un ritardo troppo lungo. Sospirò prendendo coscienza di questo piccolo particolare, strusciando il viso sulla sua spalla, mordendolo appena e dolcemente, nella sua testa bacata il morso era un segno di affetto.
"Tu mi farai diventare più pazzo di quello che gia sono rosso."
mormorò appena.
Si staccò da lui, ormai aveva finito il suo momento dolce, troppe coccole poi lo facevano rincretinire, mettendogli una mano sul viso per allontanarlo.
"Ti dico di si."
Sorrise rialzandosi e riprendendo i vestiti.
"Del resto, dovrai in qualche modo riaquistare la tua virilità dopo essere stato legato dal tuo presuntuoso uketto, o sbaglio?"
Lo sfottè con una voce paragonabile solo alle fusa di un gatto che ha appena mangiato il topolino tanto ambito, mentre si rimetteva i boxer fissandolo.
"E poi mi devi mostrare le tue doti di porno divo."
 
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view post Posted on 24/8/2011, 12:03
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Vik

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Avere quel biondo addosso era qualcosa di terribilmente dolce, anche se era inutile dirlo visto che il suo antipatico compagno avrebbe di sicuro trovato il modo di distruggere tutto come sempre del resto. Eccolo la infatti! Zen si ritrovò un dolce morso sulla spalla e sorrise dolcissimo prima di sentire la replica del biondo.

-Ti dispiace così tanto impazzire per me?-

Gli chiese dolcissimo rubandogli un bacio prima di essere malamente allontanato, ma solo perché Fra si rifiutava di essere troppo dolce. Zen sospirò appena prima di sentire la risposta del compagno riguardo alla loro vacanza. Un meraviglioso sorriso felice spuntò sulle labbra del rosso, anche se ci era rimasto di sale quando il biondo si era allontanato facendo smettere così le coccole. Doveva educarlo alle coccole o ci sarebbe rimasto secco il rosso! Scoppiò a ridere allegramente sentendo la sua presa in giro e si rialzò a sua volta, rivestendosi con cura prima di fissare bastardo il biondo.

-La mia virilità non ha bisogno di essere riacquistata, non è mai andata via! E tu hai perso l’unica possibilità di essere seme!-

Replicò divertito mentre sii avvicinava con passo lento e sensuale al suo uomo. Lo placcò prima di vederlo scappare via e lo spinse contro il muro, mettendogli un ginocchio in mezzo alle gambe.

-Le mie doti di porno divo avrai modo di provarle, mia cara mogliettina isterica!-

Mugolò compiaciuto prima di baciarlo prepotentemente, sapendo benissimo che ora Fra si sarebbe vendicato per averlo paragonato a una moglie isterica, ma alla fine era vero, Fra era la sua moglie isterica e paranoica… e non l’avrebbe cambiata per nessuna ragione al mondo in quanto l’amava alla follia.
 
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view post Posted on 12/10/2011, 15:00
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La vita con suo marito poteva essere molto difficile alle volte. Molte volte battibeccavano oppure si provocavano a vicenda, eppure gli piaceva così tanto quell'atmosfera che non avrebbe cambiato tutto che aveva per nulla al mondo, lui stava bene così.
A parte... bhe a parte in momenti come quelli!
Quando l'altro lo spingeva al muro e lo baciava con prepotenza, non che la cosa gli desse poi così fastidio ma era quello che gli aveva appena detto. Lui non era una moglie isterica! Lui aveva un brutto modo di fare.
Ricambiò il bacio con passione posandogli le mani sul suo petto, mordendogli appena le labbra.
"Ti amo."
Mormorò staccandoselo per poi tirargli una ginocchiata sulle palle.
"Ma non sono una moglie isterica!"
Sentenziò finendo di vestirsi, aprì la porta andando in alotto.
"Zai puoi venire giu tesoro!"
Chiamò la figlia.
 
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view post Posted on 23/5/2012, 16:32
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Vik

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Amava schifosamente baciare in quel modo il suo Fra, non perché in quel modo i loro ruoli si ristabilivano, ma per il semplice fatto che pure se si stuzzicavano non riuscivano a smettere di mettere passione nei loro baci. Zen abbracciò maggiormente il suo biondo, avvertendo quelle mani forti sul proprio petto e quel morsetto sulle labbra. Quasi quasi poteva eccitarsi nuovamente e mandare a fanculo Zai solo per concedere al suo biondo tante “coccole”.

-Ti amo.-

Sussurrò a sua volta, in risposta a quel mormorio prima che un mezzo urlo uscisse dalle labbra del rosso.

-Fottutissimo bastardo!-

Bofonchiò tra i denti mentre si portava le mani sui gioielli di famiglia e li massaggiò piano prima di ringhiare contro la moglie.

-Checca isterica! Giuro che da ora in poi andrai in bianco! Non sono ammessi tradimenti chiaro????-

Gli strillò usando un tono da femminuccia, come a fargli che lo avesse castrato. Lo osservò vestirsi come se niente fosse e aspettò che si avvicinasse alla porta, dopodichè lo spinse fuori dalla cucina e si chiuse dentro prima di recuperare il ghiaccio dal freezer. Dannato Fra, gli aveva mollato un calcio mentre era semi eccitato e ora gli facevano un male boia. Per questo lo aveva sfrattato fuori, gli mancava solo la presa per il culo del ragazzo.
 
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3 replies since 25/6/2011, 21:45   70 views
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