| Quel giorno l’accampamento era deserto, come ci si aspettava ovviamente nei giorni di festa. I soldati erano andati nella cittadina vicina per cercarsi qualche svago notturno e nell’accampamento erano rimasti solo loro due. Wil e Ivan, come sempre del resto. Loro non avevano problemi di svaghi notturni, sapevano sfogarsi bene tra di loro, non per nulla erano amanti da anni. Durante il giorno erano stati in giro per i boschi, nuotando nel laghetto vicino e amandosi intensamente per delle ore prima di tornare nell’accampamento deserto, dove Wil preparò la cena per sé e il comandante. Mentre lui cucinava, Ivan preparò la tavola e posò nel posto dell’elfo una bellissima scatola di velluto nero. Quando la creatura secolare lo raggiunse a tavola restò sorpreso di quel dono e sorrise dolcemente mentre lo apriva. Lo zaffiro si mostrò in tutta la sua magnificenza e Wil restò letteralmente senza parole. Mai tra lui e il comandante vi era stato un rapporto dolce composto da regali, anzi, tutt’altro. Loro erano liberi, perennemente liberi e per questo evitavano di scambiarsi doni di amore eterno.
-Perché?-
Chiese semplicemente l’elfo fissando gli occhi del suo amante. Ivan scrollò semplicemente le spalle mentre sorrideva felice al suo partner.
*Me l’hanno portato ieri sera come dono e ho subito pensato di donarlo a te, sicuro che ti sarebbe stato benissimo. Considero un regalo per la festa e non altro.*
Rispose l’umano mentre prendeva la collana dalla scatolina e l’allacciava intorno al collo dell’elfo, notando come lo zaffiro facesse risplendere la figura oscura di Wil, tanto da far assumere ai suoi occhi verdi tonalità più accese. Era stata una scelta perfetta. Talmente era immerso nei suoi pensieri Ivan non si accorse del sorriso bastardo sul volto di Wilhelm che abbassò il volto di scatto e catturò le labbra socchiuse del comandante in un bacio famelico. La cena passò in secondo piano e poco dopo si ritrovarono entrambi tra le colti disfatte del letto a donarsi piacere reciproco. Mentre Wil prendeva Ivan un sibilo attirò la sua attenzione, ma fece finta di nulla, continuando a prendere il suo amante e mentre cercava di capire da dove provenissero quei passi troppo lievi per orecchio umano, ma perfettamente udibili per un elfo. Si voltò di scatto verso l’ingresso della tenda, notando un lieve movimento, per questo non si stupì quando la tenda cadde addosso a loro. Il suo primo gesto fu proteggere il suo comandante, stringendoselo forte contro il petto, e facendo così che la collana di nascondesse tra i loro due corpi.
*Che sta succedendo Wil?*
Chiese Ivan preoccupato prima che la mano del partner gli bloccasse la bocca, in modo da non farlo parlare. Gli occhi verdi scrutarono nel buio, aspettando ora di vedere qualche movimento sospetto. Non avrebbe impiegato nulla a sfuggire con Ivan da sotto la tenda, eppure non si muoveva, aspettava il movimento in cui il nemico avrebbe fatto la sua prima mossa, dopo avrebbe reagito di conseguenza.
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