Possibile che Kevin provasse un certo gusto nel negarsi? Fosse stato solo nella forma femminile
forse sarebbe riuscito a farsene una ragione, ma invece accadeva anche normalmente!
Che palle! Giunse le mani e le portò dinnanzi al viso, acuendo l'espressione da cucciolo abbandonato sull'autostrada. "
Amore, ti prego! Ti prego! Ti prego! Farò il bravo, te lo giuro!" finalmente era riuscito a guardarlo negli occhi, ma ormai lo conosceva abbastanza da sapere che non sarebbe bastato a raggiungere il suo scopo. Quando ci si metteva, Kevin sapeva essere più cocciuto di lui e la sua unica possibilità era sperare e scongiurare che non fosse fermamente convinto a restare vergine fino al ritorno nel loro mondo! Doveva augurarsi che nel suo compagno ci fosse anche solo una minima incertezza sulla sua decisione e spingere su quella fino ad ottenere un tremolante ed insicuro consenso. Con queste premesse non sarebbe stato troppo difficile riuscirci, ma senza sarebbe stato senza dubbio condannato all'astinenza fino a data da destinarsi. "
Scusa, è che già sei figo da uomo, ma da donna hai decisamente del potenziale!"
Bravo Invidia! Un passo avanti, due passi indietro! Continuando in quel modo sarebbe stato accontentato quando anche gli uomini -Dean Winchester escluso- avessero potuto partorire! "
Comunque, Kevin facciamo un tentativo! Solo una volta! Se non ti piace o ti faccio male, smetto e non ci riproviamo più!" questa sarebbe stata un'argomentazione convincente se lui non fosse stato... beh... Invidia! Chiunque lo conosceva sapeva bene che lui e "
l'autocontrollo" non si erano mai incontrati neanche di sfuggita all'entrata di un bar! Andò avanti ad implorarlo, tentando di convincerlo persino quando una ragazza castana molto carina cercò di attirare la sua attenzione chiamandolo e tirandogli la manica della giacca. Totalmente ignorata mollò la presa, trasse un respiro profondo e... "
INVIDIA!" Il vizio capitale sobbalzò accorgendosi finalmente di lei, mentre tutto lo studio voltava il capo nella loro direzione, distogliendola poco dopo. "
MaryLi! Che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?" domandò riconoscendo all'istante la sua nipotina preferita. Tuttavia, sembrava stranamente diversa... più matura, forse. La ragazza annuì trattenendo a stento la rabbia che l'animava da dentro. "
Dovrei, infatti! Invece mi sono ritrovata in una sala comune a parlare delle cause del giorno con persone che non ho mai visto prima! Inoltre, stando alla mia carta d'identità, ho ben 22 anni e lavoro qui come segretaria! Esigo sapere subito cosa sia successo!" la voce si era alzata di tono verso la fine dello sfogo della rabbia della secondogenita dei Winchester che, solo in quel momento, si accorse della bionda di fronte allo zio acquisito. "
E questa chi sarebbe?" chiese squadrandola da capo a piedi. A vederla sembrava il genere di ragazza con cui il vizio capitale avrebbe potuto provarci, ma dopotutto chi non andava bene a quello? Sperava davvero in cuor suo che la realtà non fosse quella che sembrava. Si era affezionata a Kevin e lo trovava perfetto come compagno di Invidia, non voleva davvero che uno dei suoi parenti prediletti tradisse un ragazzo così buono e disposto a stare col più deficiente fra i sette peccati capitali! Fortunatamente, Malcolm la fermò prima che potesse lavorare troppo di fantasia. "
Non farti strane idee, MaryLi. Questa è Kevin! Sì, ha una quinta di seno e un corpo da icona sexy degli anni '50, ma è stato Gabriel a trasportarci qui e a trasformare alcuni di noi in donna. Per quel poco che ho visto la stessa sorte è capitata a tua madre, a suo fratello e a Chuck" li aveva scorti tutti con la coda dell'occhio e riconosciuto i loro comportamenti. Con Dean, ovviamente, le cose si erano rivelate più facili dal momento che l'aveva già conosciuto anche in quella forma, per gli altri aveva dovuto sforzarsi un po' di più. Sua nipote, tuttavia, sospirò affranta. "
Credevo fosse ancora una volta colpa di mio fratello. Ero già pronta a fargliela pagare. Se è stato mio zio invece penso che ci toccherà aspettarci di tutto... soprattutto che la durata di questo gioco si protragga ben oltre la settimana. Non lo conosco bene, ma qualcosa ormai ho imparato. La convivenza con un arcangelo costretto a passare la maggior parte del suo tempo in cane qualcosa mi ha insegnato. Comunque hai detto che i miei genitori sono qui. Immagino non siano gli unici, dunque. Sai dove posso trovarli? Ah sì! Ciao Kevin" disse, riservando un dolce sorriso alla ragazza che fino a un momento prima aveva incenerito con lo sguardo. Era contenta di non dover passare alle maniere forti con lo zio per il suo comportamento sconsiderato, soprattutto ora che aveva altri problemi per la testa visti gli ultimi aggiornamenti. Se c'erano i suoi genitori, i suoi ex baby-sitter e persino il profeta, da qualche parte doveva nascondersi pure Nathan. "
Tuo padre se ne sta andando in aula proprio adesso, tua madre non lo so. È là comunque" le venne risposto. "
Lui invece non l'ho visto" Il sorriso che Invidia stava mostrando aveva un che di dispiaciuto, come se fosse colpa sua la mancata presenza del fidanzato della nipote. Quella invece gli sorrise radiosa scoccando prima un bacio sulla sua guancia, poi su quella di Kevin. "
Grazie, ragazzi. Ci vediamo dopo!" li salutò mentre si allontanava in direzione di Dean. "
Mamma" gli disse picchiettandole due dita su una spalla. "
Sono qui. Come va?" le domandò abbracciandola d'istinto. Aveva già visto il cacciatore in quello stato e in quanto donna biologica e naturale le erano già state chieste mille cose imbarazzanti (tipo "come si allaccia un reggiseno?") perciò era diventata brava a riconoscere le situazioni di pericolo da cambiamento di sesso e Deanna sembrava essere in stato d'emergenza per qualcosa. Probabilmente non c'entrava suo padre dal momento che l'aveva visto allontanarsi posando un bacio sulla guancia della consorte salutandola con un "
allora ci vediamo stasera, amore", quindi era sicuramente a causa del suo nuovo stato di donna. Si augurava soltanto non fosse qualcosa di imbarazzante e che avesse tutto l'occorrente per qualsiasi circostanza nella borsetta nascosta in un mobiletto della sua postazione. Colse di sfuggita suo fratello correre dalla parte opposta dell'ufficio e, con un'altra rapida occhiata, capì il perchè di tanta fretta. Raymond se ne stava appoggiato ad una colonna con l'aria di cercare proprio il biondino che si stava precipitando nella sua direzione.
CITAZIONE
"Raymond! Ti ho trovato! Dove siamo finiti? Mi sono ritrovato in un aula di tribunale e stavo difendendo un assasino!"
"
Alien!" Il vampiro fu rapido a sollevarlo non appena il mezzodemone gli gettò le braccia al collo.
Il suo piccolo! Si era così preoccupato non vedendolo assieme ai suoi genitori! Non aveva dubbi sul fatto che lo stesso Alien si sarebbe spaventato, infatti non appena i suoi occhi si velarono di lacrime fu rapido a baciargli la fronte accarezzandogli una guancia. "
No, amore, sei stato bravissimo. Tu non c'entri niente. È stato tuo zio Gabriel, anche se ancora non sappiamo di preciso il perchè. Comunque siamo tutti qui, non ti lascio solo, piccolo." concluse stringendoselo al petto. Una mano era corsa rapida fra i suoi capelli per calmarlo com'era solita fare, l'altra invece lo teneva in braccio incurante degli sguardi dei colleghi che, tutto sommato, sembravano abituati a scene del genere fra loro. Beh, almeno quello era rimasto uguale! Era già una consolazione!
Se per loro le cose non erano cambiate di molto, lo stesso però non si poteva dire di Balthazar e Chuck. Il secondo aveva appena schiaffeggiato il primo perchè questo gli aveva schiantato una mano sulle tette. Sì. Sulle
tette. Il profeta aveva cambiato sesso e l'angelo maniaco aveva colto l'occasione per fare un test:
come verificare se la ragazza è davvero il mio uomo? Semplice: lo palpo! Se mi mena è lui, altrimenti è una ammaliata dal mio innato carisma che ci sta provando. La prova si era appena risolta con la conferma delle parole della donna e l'impronta luminosa di cinque dita affusolate sulla guancia di Balthazar. Era Chuck. Gli sorrise vagamente imbarazzato chiedendo maggiori informazioni su Gabriel.
Cazzo! Aveva appena detto all'uomo che aveva scoperto d'amare di essere attratto da lui e non c'erano scappatoie alla gaffe appena compiuta. Perlomeno il profeta sembrava contento e deciso a non affrontare nuovamente l'argomento.
Beh, quello era un sollievo! Lasciò che la conversazione si spostasse su suo fratello ed annuì pensieroso quando gli disse che c'entrava anche John Marshall in tutto quello. "
La cosa non mi stupisce per niente. L'avvocato non sembra molto intenzionato a concedergli qualche chance però... in fin dei conti soffre ancora per Astaroth e Gabriel gli sta perennemente attaccato e non credo capisca che il suo atteggiamento può essere diversamente interpretato da voi umani. Comunque sono d'accordo: è meglio che se la sbrighino da soli, io non voglio entrarci" decretò avvicinando il corpo della neo-mogliettina al suo per baciarla con una passione non indifferente. Ora che avevano stabilito che lei era davvero Chuck non c'era più niente che lo trattenesse dal fare ciò che volesse. Al momento si sarebbe limitato a baciarlo, ma, come l'altra si affrettò a ricordargli una volta che si furono staccati, avevano anche una casa dove avrebbero potuto dar sfogo a tutte le loro voglie. Annuì agguantando dalla scrivania un foglietto scritto di getto. Un secondo prima che uscisse per chiamare la Signora Kenton dal suo ufficio aveva ricevuto una strana chiamata. "
Sì, qualcuno mi ha telefonato prima. Ha detto di chiamarsi Consuelo e di essere la nostra governante. Mi ha assicurato di aver svolto tutti i lavori a lei affidati e ha anche aggiunto che Carver dorme placidamente e che l'ha guardata come un cucciolo bastonato per sapere quando saremmo tornati. Mi son lasciato dare l'indirizzo, inoltre dovremo stare attenti entrando che il cane non ci balzi addosso dal momento che sembra accusare molto la nostra assenza" disse sospirando affranto. Non aveva mai avuto molta simpatia per i canidi e sapere che si era lasciato convincere a prenderne uno non gli piaceva per nulla.
Peccato che la donna non avesse espressamente descritto Carver nè avesse dato alcun indizio sulla sua presunta natura canina...
In quell'ufficio dopotutto nulla era come appariva, Adam lo sapeva bene dal momento che si era ritrovato nel corpo di una maggiorata con due labbra carnose da pompinara. Sospirò sotto le attenzione di Castiel, ma a malavoglia gli ricordò gli impegni di entrambi e l'altro si dimostrò a favore di questi ultimi, anche se non stava facendo molto per fargli passare la voglia di rintanarsi da qualche parte. Mugulò ricambiando il bacio mentre le braccia si intrecciavano attorno al suo collo. Doveva persino mettersi in punta di piedi per baciarlo come si conveniva! Era più basso rispetto a quanto sarebbe stato in realtà! Gabriel era stato decisamente ingiusto, cazzo! Avrebbe voluto fargliele pagare tutte con calma e dedizione, ma il suo stesso uomo gli stava chiedendo di parlarci e supportarlo qualora ne avesse avuto bisogno. Se fosse stato chiunque altro a domandargli un simile favore l'avrebbe mandato ad incastrarsi la testa nella tazza del water per riflettere su certe cazzate, ma, come lo stesso arcangelo gli aveva ricordato una volta, sarebbe bastato che Castiel sbattesse le ciglie per convincerlo a ballare la lambada. Annuì sorridendo vagamente tirato. "
Non so quanto mi ascolterà, ma ci proverò" assicurò allungandosi per richiedere un altro bacio. La cosa peggiore era che l'avrebbe fatto sul serio. Non importava cosa l'angelo gli chiedesse di fare, lui avrebbe sempre obbedito. Era fin troppo succube di lui e l'altro non se ne rendeva nemmeno conto!
Non era il solo ad avere problemi, però. Nel proprio studio, Astaroth stava disperatamente cercando di non crollare in pezzi sotto il peso dell'illusione e Crowley stava decisamente facendo del suo meglio per consolarlo. Non voleva nemmeno che si sforzasse troppo di stare al suo fianco, gli bastava averlo come cane da guardia. Per quello poteva andare sul sicuro. Sarà stato anche donna, ma era pur sempre il suo compagno e non gli andava certo che altri lo toccassero solo perchè lui non aveva interesse nella categoria che ora Fergus rappresentava! Sorrise alle sue parole. Un lampo di lussuria gli attraversò le iridi e sparì, lesto com'era arrivato. "
Spero che questa sia una promessa, amore, e non una minaccia!" replicò pregustandosi già il dolce ritorno a casa. Ricambiò il bacio sulla guancia che l'altro gli diede, trattenendosi persino dal fare smorfie per i resti del lip gloss che gli impiastricciarono la gota. Sospirò. Non aveva la minima idea di come doversi comportare in vista dei suoi impegni, ma annuì lo stesso allontanandosi verso lo studio in cui doveva incontrare il suo nuovo cliente.