Hiba la fissò perplesso, solitamente nemmeno le previsioni cattive dell’Angelo avevano riscontrato quella paura così folle negli occhi delle vittime, eppure Tila sembrava terrorizzata. Una volta Hibari aveva sentito dire a Maman che Tila era una ragazza speciale, dotata di qualcosa che ad altri mancava. Anche Theo a volte aveva detto la stessa cosa, ma senza essere preciso, come se lui stesso non sapesse spiegarsi quale fosse la dote della ragazza. Hiba sospirò verso la piccola prima di notare il fratello esausto, allora senza mezzi termini le buttò fuori le due ragazze prima di ritrovarsi Theo a terra. Ma il biondo era terrorizzato dai suoi stessi incubi.
-Non voglio pensare a lei… non voglio…-
Mormorò tremante mentre si riprendeva e fuggiva dalla porta del retro. Cat, Cat, Cat, la sua testa era piena di quel nome, non sapeva nemmeno lui il perché. Erano anni che evitava di pensarci per non soffrire, invece la sua stessa testa lo odiava così tanto da volergli fare ricordare la sua donna! Entrò nel locale e cominciò a muoversi velocemente verso lo spogliatoio dei maschi. Stava quasi per raggiungerlo quando fu bloccato dalla vocina terrorizzata di Tila. Si girò velocemente, incrociando gli occhi della ragazza e le sorrise educatamente mentre sentiva le sue parole.
-Si, a volte aiuto, dipende le serate però.-
Rispose sincero, effettivamente da maschio aiutava a volte, infatti erano le sere in cui l’angelo non c’era, mica poteva trovarsi in due posti contemporaneamente! La domanda di Tila lo colse impreparato e dovette fare due conti per ricordarsi in che panni era là due sere prima. La previsione di prima lo aveva sconvolto.
-Si, ero di servizio al bar.-
Rispose ancora dopo averci riflettuto. Una mano si sollevò lesta e andò a posarsi sui capelli, pettinandoli con le dita nervosamente, voleva tornare a casa e si vedeva. Ascoltò le sue parole ma non si ricordò degli orecchini, sicuramente Hibari ne sapeva più di lui.
“Theodore Dinamesque Den Adel!!!”
La voce squillante di Hibari lo fece sussultare e indietreggiare.
-Scusami piccola ma devo scappare da quel piccolo mostro! Chiedi a lui, sicuramente sa dove sono finiti i tuoi orecchini!-
Si scusò con la ragazza prima di fuggire velocemente.
“Theo! Fermati subito! Io e te dobbiamo finire un discorso fratellino!”
Gli sbraitò contro Hiba attirando i camerieri che stavano pulendo. Theo gli fece la pernacchia e fuggì via accompagnato dalle risate di tutto lo staff del locale. Hiba fu pronto a inseguirlo ma Cleo lo placò subito.
*Hibari sai se Theo si vede con qualcuna ultimamente???*
Gli chiese curiosa e civetta come sempre, mentre Theo recuperava le sue cose e tornava nel night. Intercettò Cloe e le sue domande e sollevò gli occhi al cielo. Alzò una mano e attirò l’attenzione del fratello, mostrandogli le sue cose, dopodichè si avvicinò ai due e abbracciò il fratello da dietro.
-Scusa Cloe, ma io e il piccoletto abbiamo intenzione di andare a casa a dormire. Comunque non sono affari tuoi se mi vedo con qualcuno, io e te già abbiamo avuto la nostra nottata e va bene così, non intendo ripeterla.-
Avvisò subito la ragazza, sprezzante come sempre prima di salutare tutti e trascinarsi via Hibari, caricandoselo letteralmente sulle spalle come se fosse un sacco di patate, ma non intendeva di certo abbandonarlo nelle mani di Cleo. Non era così sadico.
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